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Autore: BloodyFrostGiant    14/11/2013    0 recensioni
Thor e Loki si trovano nel Bosco di Ferro a caccia di briganti. Incontrano Angrboða, la compagna di Loki di cui Thor però non sa nulla. Loki tenta di farla fuggire ma non riuscendosi le lancia un incantesimo che le fa assumere le sembianze di una donna e non della Jotunn che è.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Frigga, Loki, Odino, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Due cacciatori si aggiravano a cavallo per il Bosco di Ferro. Andavano a caccia di briganti. L'intero bosco era immerso nella penombra, sebbene fosse appena il primo pomeriggio. Era abitato da alberi millenari, dopotutto non molto alti. Le cortecce ormai vecchie sembravano dovessero dissolversi in polvere a momenti. Sembrava tutto come addormentato, poiché quel luogo gli animali si nascondevano dai banditi e gli alberi talmente vecchi parevano morti. Le erbacce crescevano dovunque, ma c'era un tipo di pianta molto rara. Serviva a curare malattie e ferite, profumare gli ambienti ma era anche ottima come narcotico, infatti nelle loro imboscate i briganti usavano proprio quella pianta. Cresceva all'interno del tronco degli alberi più vecchi, quindi se la si voleva cogliere bisognava capire quale fosse il più anziano. I banditi agivano spesso in gruppo, assalendo carri che passavano per il bosco, quindi i due cacciatori dovevano essere molto prudenti. I due si guardavano attorno con prudenza, con le armi in mano in caso di un'imboscata. Seppur entrambi indossassero un mantello scuro e non avessero con loro denari né oro erano comunque facili prede. I malviventi prediligevano attaccare i carri pesanti e non le persone a cavallo, ma pur di ottenere qualcosa avrebbero aggredito pure un bambino.
I cavalli procedevano lenti e a passo calmo. Il rumore degli zoccoli che calpestava l'erba sottostante sembrava essere l'unico suono in tutto il bosco.

-Fratello, stai bene?-

Domandò Thor, vedendo che l'uomo accanto a lui sembrava nervoso di trovarsi lì. Loki respirava lentamente, osservando il vapore che gli usciva dalla bocca per l'umidità del luogo.

-Sto bene.-

La sua non era paura, ma adorazione verso il bosco. A ogni albero che vedeva non poteva fare a meno di chiedersi se fosse quello su cui un giorno di alcuni anni prima si fosse appoggiato. Eppure i tronchi antichi sembravano tutti uguali, non lo avrebbe trovato mai più.
Ricordava bene quel giorno.
Un giorno come questo. Era addossato a un vecchio tronco d'albero accanto al fiume Slith, intento a studiare dai suoi libri di Magia Oscura. Il Bosco di Ferro era l'unico luogo in cui si sentisse a suo agio, pur essendo colmo di briganti. Sapeva che nessuno sarebbe venuto a disturbarlo mentre si dedicava agli studi. Un po' di timore l'aveva, in fondo al cuore, ma riusciva a concentrarsi meglio. Ad un certo punto il silenzio si ruppe. Un rumore a pochi metri da lui lo fece sobbalzare. Non aveva armi con sé, anche se poteva aiutarsi con la magia. Il cuore gli batteva forte, ma si fermò alcuni secondi dopo, quando credette di essere morto. Una creatura lo osservava in piedi. Il suo sguardo sembrava quasi di rimprovero, anche se tentava di nascondere la curiosità. Mai si sarebbe aspettato di vedere uno Jotunn, per giunta vivo. La donna continuava a osservarlo in silenzio. I capelli rossi e increspati come le onde del mare incorniciavano un viso fin troppo delicato, non come il padre aveva descritto. “Diffida degli Jotunn, sono orribili e brutali.” erano le raccomandazioni del Padre degli Déi. Ma gli occhi di quell'essere erano tutt'altro che orribili. Erano rossi quanto i capelli, ma sembravano profondi e pieni di orgoglio.
 

Loki, come hai osato lasciarla in quel modo!?-

Furono le prime parole che gli rivolse. Erano minacce quelle che seguirono, ma lui era così affascinato che non riuscì a proferir parola.

Una gomitata da parte del Dio del Tuono lo risvegliò dal suo delizioso ricordo. Lui scrollò di malavoglia il capo, rivolgendo al fratello una sguardo interrogativo. Thor gli indicò con lo sguardo di guardare davanti a lui, portandosi un dito sulle labbra in segno di non parlare. Loki si voltò lentamente, quando sentì come un colpo al cuore. Il suo ricordo era davanti a lui.
L'unica cosa che riuscì a distinguere fu una macchia rossa, un attimo prima che questa si nascose dietro un tronco, sparendo dalla vista di entrambi. Ma Loki la riconobbe immediatamente. Riconobbe l'odore di fresco e suo respiro, sebbene fosse piuttosto lontana da lui. Non ritenendo Mjolnir necessario per quella preda, Thor sfoderò la spada e spronò il cavallo ad avanzare. Preso dallo smarrimento, Loki fermò il fratello, mettendogli una mano davanti.

-Lascia fare a me.-

Mormorò alzando un po' la voce, sperando che la Jotunn avesse sentito la sua voce e fosse già scappata. Thor lo guardò e sorrise beffardo.

-L'ho vista prima io.-

Ridacchiò, incoraggiando il cavallo ad affrettare il passo. Loki si morse il labbro, indeciso su cosa fare. Poi accelerò anche lui il passo, superando il fratello e distaccandosi da lui di qualche metro. La strega era intenta a scalfire il tronco di un albero, probabilmente con l'intenzione di cercare quella rara pianta che cresce solo in quel bosco. Appena rivide la Jotunn non seppe se provare sollievo o sconforto. Fortunatamente lei sentì lo scalpitare di zoccoli del cavallo e si voltò di scatto. In fretta Loki si tolse il cappuccio dalla testa, un po' per rassicurarla. Lei era molto più alta di lui, sebbene il compagno fosse a cavallo. 


-Va via!-

Le sussurrò facendole cenno di allontanarsi. Lei non capì il perché le stesse dicendo questo, ma il suo volto si trasformò in una maschera di spavento quando vide Thor a cavallo, che ormai li aveva quasi raggiunti. Loki fece in modo di nasconderla mettendosi davanti a lei con il cavallo, ma il fratello non avrebbe tardato a capire la natura della donna e quindi ad attaccarla. Dunque in preda all'esitazione decise di usare la magia sulla compagna. Le lanciò un incantesimo che la investì di un fascio di luce azzurrina. Il cavallo di Thor impennò, spaventato da quella luce e nitrendo. Quando poi la luce svanì, della Jotunn non rimase più nulla, se non una creatura molto più piccola, in confronto di quello che era prima. La pelle azzurrina era scomparsi e al loro posto c'era una donna, che dello Jotunn non aveva nulla. Era molto più bassa. I vestiti erano scomparsi, anche se i lunghi capelli rossi le coprivano un po' il corpo. Stordita dal fascio di luce, la donna cominciò a barcollare. Thor continuava ad avvicinarsi e Loki dovette ancora una volta impedirgli di avvicinarsi a lei. Dato che la donna non era in grado di scappare, allora l'uomo si gettò da cavallo su di lei. Entrambi rotolarono a terra, mentre Loki si stringeva a lei per ostacolare un possibile attacco di Thor. Il compagno la baciò sulla fronte, per rassicurarla un po', anche se lei non la smetteva di agitarsi.
-Non ucciderla, Thor.-

Lo pregò il fratello. Il Dio del Tuono aggrottò la fronte, avvicinandosi a loro, pur rimanendo a cavallo. Osservò la donna, scossa dal freddo.
-Avrebbe potuto attaccarci...-

-Avrebbe potuto, ma non l'ha fatto. Lasciamola andare.-

Fece notare all'uomo, diffidente.

-Non se ne parla. E' pur sempre un bandito e potrebbe attaccare qualcun altro.-

Thor scosse il capo, scendendo da cavallo e avanzando a passi decisi verso i due. Afferrò la donna per l'attaccatura dei capelli, ma l'uomo si mise in mezzo.

-Lasciala stare. Me ne prenderò cura io personalmente.-

Tentò ancora di convincerlo, prendendo la donna per la nuca e premendola contro il suo petto.

-E' una...!-

Cercò di ribattere, ma poi alzò gli occhi al cielo e sospirò.

-Cos'è questo improvviso attaccamento a un brigante, eh? Non sarai tu a decidere per la sua sorte, ma nostro padre. Se vuoi puoi tenerla, ma non sperarci troppo.-

Sbuffò salendo nuovamente a cavallo, prendendo le redini tra le mani. Loki sorrise soddisfatto, anche se un po' preoccupato per la compagna. L'uomo si tolse il mantello, poggiandolo sulle spalle della donna.

-Scusami, Angy... Era l'unico modo.-

Mormorò sollevandola da terra e issandola sul suo cavallo. Lei si strinse nel mantello, tremante per il freddo. Era ancora scombussolata, Loki le sembrava improvvisamente molto più alto di lei...


Questo è il primo capitolo della mia fanfiction "Loki e Angrboða". Non ho idea di quanto potrà essere lunga. Spero che possa andare avanti e non bloccarsi in un vicolo cieco. All'inizio avevo dubbi se pubblicarla o meno. Mi è sembrata molto esagerata, come se fossi andata troppo oltre. Mi auguro che qualcuno di voi scriva una recensione, tanto per farmi sapere cosa ne pensa o se secondo voi è troppo azzardata come sospettavo. 
Vi ringrazio in anticipo. 
  
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