Capitolo 28
Germania.
Mi ero svegliata presto quel sabato e avevo fatto una piccola valigia per 9 giorni.
Avevo svegliato Alessandro per salutarlo e dargli un bacio "amore mi mancherai" dissi con gli occhi lucidi "amore anche tu mi mancherai di vediamo in video chat" disse per poi chiudere il portone.
Appena vidi mio zio in macchina mi trascinai dietro la valigia e appena aprii il baule della macchina mio zio scese e mi diede una mano a caricarla su "amore mio sono felice che torni con me in Germania" disse mio zio partendo "io torno ma mi devi lasciare sul retro di casa mia" dissi appoggiando la testa al finestrino "che hai? Non sei felice di tornare a casa?" Mi chiese "si ma starò 9 giorni" dissi poco convincente "Laura che è successo?" Mi chiese girando "ehm papà mi ha chiamata ed ecco lui mi ha detto che mi vuole bene e che vuole che io e lui ritorniamo più vicini" dissi "lo so me lo ha detto e credimi è sincero" disse "non lo so io non voglio per 6 anni mi ha uccisa dentro" dissi "lo so amore. Dai se vuoi dormi pure" disse dandomi una carezza sul viso.
Dormii per tutto il viaggio e così appena arrivammo mio padre bussò sul finestrino "ciao papà" dissi aprendo la portiera per poi scendere "amore mio" disse abbracciandomi "no ti prego voglio solo andare in camera mia" dissi staccandomi e prendendo la mia borsa "Laura" sentii urlare da Lucas "ciao Lucas" dissi salendo dalle scale in cucina "Laura perché hai la pancia gonfia e tonda?" Mi chiese Lucas seguendomi "sono incinta di 2 mesi" dissi entrando in camera mia buttando a terra la borsa per poi togliere le scarpe e andare a letto "amore che hai?" Mi chiese Lucas "non chiamarmi amore" dissi con la voce spezzata "Laura so che stai piangendo ma perché?" Mi chiese "Lucas vattene via" dissi stringendo un cuscino "Laura guardami. Io voglio risolvere so che sono stato una merda da quando sono nato ma ti prego risolviamo" disse sedendosi sul letto.
Avevo accettato solo perché era lui "e così sei incinta di 2 mesi com'è essere incinta?" Mi chiese sdraiandosi "bello mi sento più viva di prima e poi non vivo mica da sola" dissi con un sorriso.
“lo so. Laura perché te ne sei andata?” mi chiese con malinconia “ perché non ne potevo più di essere schiava di Bill” dissi sedendomi.
Lucas mi guardò e poi mi sorrise come se riusciva a capirmi “eccoli qui i miei bambini” disse mio padre entrando in camera mia “non sono ne una bambina ne tua” dissi con acidità “calmati Laura” disse mio zio apparendo dietro a mio padre “minchia oh calmatevi voi io ho solo detto la verità. Comunque stasera invito qui Yvonne che non la vedo da molto” dissi alzandomi trascinando il sedere sul letto “ragazzi è pronto il pranzo” disse Flavia “arrivo dissi andando verso il bagno per lavarmi le mani “Laura Alessandro ti sta chiamando al cellulare” urlò Lucas “si adesso arrivo” urlai asciugandomi le mani per poi correre in camera e rispondere al cellulare “ciao amore mio” dissi felice “piccola mi manchi da morire torna ora ti prego” disse con la voce spezzata “amore vorrei tornare a casa ma non posso voglio rimanere qui per questi pochi giorni e poi torno da te promesso” dissi con le lacrime agli occhi per poi uscire da camera mia e andare in cucina “vengo io da te allora ma non voglio averti distante migliaia di chilometri” disse “amore no io a dire la verità sono qui perché mia nonna mi deve parlare molto anzi troppo seriamente e anche per risolvere con mio padre io vorrei tornare anche adesso ma non posso devo risolvere prima” dissi sedendomi vicino a mio zio “che fai piangi?” mi chiese “no ok si sto piangendo ma solo perché tu mi manchi e al momento non posso tornare a casa da te e la tua famiglia mi manca vedervi girare per casa ma mi manca di più uscire a fare delle passeggiate mattiniere con te amore mio ti amo. Stasera ti chiamo ora pranzo e poi vado da mia nonna un bacio amore” dissi mettendo in bocca una forchettata enorme di pasta “ok a stasera amore ti amo anche io” disse per poi chiudere la chiamata.