Perfetto!(prima
parte)
Ed:-bella?-perché
mi guarda così?
Ero
appena uscita di casa e lui,come al solito,era sceso ad aprirmi lo
sportello
del passeggero ma appena mi vide
sul suo
volto si dipinse un’espressione di puro panico.
Ed:-bella?ti
senti bene?-
Bells:-certo,edward-
risposi imbarazzata abbassando lo sguardo. non mi piaceva essere
fissata,specialmente da lui che puntualmente mi faceva arrossire.
Lui
continuava a fissarmi.
oddio ma perché mi
guarda così?che ho?oddio…
Ed:-bella…io
non sono tanto esperto,ho solo 2 lauree in medicina,100 anni di
esperienza,un
patrigno dottore e chi più ne vuole più ne
metta,ma mi sembra che tu abbai il
morbillo. -elencava sulle dita della mano.
Bells:-il
morbillo cert…cosa??cosa?cosa?cosa?ma sei matto ed?-
Edward
visibilmente imbarazzato:-ho detto,mi sembra.-
Lo
spostai con una facilità che mi sorprese e mi specchiai
nello specchietto dello
sportello.
Bells:-oddioooooooooooo!!!cosa
sono tutti questi punti??o mio dio…nooo..noooo!-
Ed:-bella
dai su non fare così.. non è niente,passa in
qualche settimana.-
Bells:-edward
ma sei pazzo??già sono un mostro confronto a te,ora sono
anche ricoperta di
piccoli,luridi,rossastri,irritanti,puntini rossi.-
Ed
mi guardava divertito. Perché
ride?questa è una
tragedia.
Bells:-edward
la pianti di ridere?mi spieghi cosa ci sia di così
divertente?-
Ed:o
-bhe…io…sono felice.-
A
molte grazie edward. tira
fuori una scusa dai.
Lo guardai interrogativa.
Ed:-bhe…ora
dovrai aspettare ancora.-
Cominciavo
a capire ma volevo che me lo dicesse lui.
Bells:-aspettare
cosa?-non
lo dire ,non lo dire..
Ed:-bè…prima
di tutto dovrai aspettare per trasformarti. evvai!!!-disse
l’ultima parola accompagnandola
con un movimento dei pugni verso i fianchi.
Ecco
qua,l’ha detto.
Bells:-ma
quanto sei scemo ed??significa che dovremo aspettare anche per fare
quella
cosa…-arrossì ancora.
Lui
ne se accorse e con uno sguardo tenero mi sorrise e mi alzò
il viso con due
dita.
Ed:-amore
mio,non c’è nessuna fratta. te lo promesso,no?-
Ero
ancora disperata mi si leggeva sul viso.
Lui
si avvicinò e mi diede un bacio. non un bacio qualsiasi,ma
uno di quelli che
dicono 1000 cose e durano troppo,troppo poco. si stacco e io mostrai un
certo
disappunto.
Ed:-andiamo.
vediamo se carlisle conosce qualche soluzione al prurito.-
Bells:-si.
comunque non ho prurito.-
Ed:-lo
avrai.-
Bells:-ma
perché me la devi tirare ed?-
Lui
sghignazzò e aspettò che salissi.
ingranò la marcia e partì.
In
pochi minuti avevamo raggiunto la sua splendida villetta tra i boschi e,come aveva
già previsto,le mie
irritanti bollicine davano un prurito assurdo.
Bells:-uffff…ai!-,dissi
grattandomi.
Ed:no
bella ti prego non vorrai che ti rimangano i segni no?-
Entrati
in casa…-edward!bella! -disse alice. mi venne in contro
pronta ad abbracciarmi
e io aprì le braccia per accoglierla,ma lei arrivata a pochi
centimetri da me
si fermò terrorizzata.
Bells:-alice
non è niente dovrebbe essere morbillo. tranquilla.-
Alice:-si
lo so lo avevo previsto.-
Ed:-allora
perché quella faccia?-
Alice:-bella
lo sai che non si mette il celeste con il rosa??-
…
Io
la guardai allibita.edward era tranquillo.
Lei
sorrise e se ne andò.
Bells:-edward
cos’è che pensava ,realmente?
Edward
rideva. -stava pensando che i puntini rossi si sposano bene con la tua
carnagione.-
Sbuffai.
Carlaise:-bella!che
piacere. oh accidenti morbillo,è?-
Se
non lo sa lui…
Bells:-è
si…-dissi grattandomi.
Edward
mi prese le mani e le portò lungo i fianchi.
-papà non c’è un modo per non
farla grattare?-
Quello
ci pensò un po’ -legala…-rise.
Anche
edward.
divertente.
pensai sarcastica.
Carlisle:-
l’unico sollievo che possa farti passare il prurito
è un cotone bagnato o
comunque qualcosa di fresco. -mi disse con aria saputa.
Ok.
sarei andata a
casa,avrei preso la mia amatissima tuta e l’avrei inzuppata
d’acqua fredda…ma
che dico?avevo o no un surgelato,bellissimo,vampiro come ragazzo?
Bells:-si
bene. è facile.edward andiamo su?-
Lui
mi guardò interrogativo mentre io lo trascinavo per le scale.
Entrammo
nella sua stanza
e io mi sedetti sul grande letto,che un giorno,non molto
lontano,sarebbe stato
testim…
Ed:-allora
cosa c’è?-
Bells:-aspetta.-
Dicevo,sarebbe
stato
testimone della nostra unione,del sigillo del ….
Lui
mi gurdava interrogativo,con gli occhi miele profondissimi...
così
non va non mi
concentro sulla narrazione.
Bells:ed
potresti un attimo fissare qualcoss’altro?
Lui
ancora più stupito distolse lo sguardo e fissò il
suo fragilissimo impianto
stereo.
Così
va meglio. allora..
testimone del sigillo della nostra unione,del sigillo del nostro
rapporto.avrebbe completato la promessa di matrimonio. questo letto
grande…io e
edward…fuori la pioggia. il nostro momento.
Bells:
-ok. ho fatto.-
Ed:-fatto
cosa?-
Bells:-niente.-
Gli
diedi un bacio sulla guancia e poi gli sbottonai la camicia.
Lui
mi fermò. chiaramente.
Ed:-bella,non
essere sciocca. -disse con disappunto riallacciandosi la camicia.
Bells:-non
preoccuparti ho ricevuto il messaggio è solo che tu
sei…freddo e magari la tua
pelle mi darebbe sollievo, no?-
Lui
mi guardava con le sopracciglia alzate,per niente convinto di quella
scusa.
Comunque si slacciò i bottoncini della camicia e la
sfilò via. non mi persi neanche
un passaggio delle sue lunghe dita bianche. lo guardai estasiata. aveva
un
fisico mozzafiato,una bella muscolatura,spalle larghe e ben
proporzionate col
resto del corpo.
Finalmente.
Feci
per togliermi la maglietta ma lui mi fermò.
Ed:.-bella?non
esageriamo.-
A,si.il
sua maledetto
autocontrollo.
Ed:-sono
sicuro che sono abbastanza freddo anche attraverso la tua maglietta.-
Mi
strinse a se e mi portò con lui all’altezza dei
cuscini dove ci sdraiammo.
Io
mi avvinghiai a lui stile cozza.
Ed:-va
meglio?
Bells:-molto,molto,meglio…-dissi
baciandogli il petto sodo e freddo.
Sorrise
e appoggiò il mento sulla mia testa.
Con
una mano mi massaggiava la schiena e mi dava un sollievo pazzesco.
Bells:-edward?-
Ed:-mmm?-
Bells:-ti
amo.-
Edward avvicinò il suo
viso al mio.
Tumtumtutmutmutm
il mio cuore andava a mille.
Ed:
-anche io- alitò. Schiusi le labbra e sentì il
suo respiro.
Mi
avvicinai e lo baciai dolcemente.
Lui
rispose con tenerezza portando la mano libera dientro la mia testa e
mantenendomi ben ferma contro di lui.la mia mano intanto
vagava…