Harry era steso sul suo letto, a pensare ai suoi amici e a Sirius. Sirius.
Era morto da poco tempo, e Harry non era ancora riuscito a dimenticarsi di lui.
Era notte fonda, e non riusciva a dormire proprio perché pensava a Sirius. Sentì
un rumore venire dalla finestra, e si sedette sul letto. "Ecco le lettere da
Hogwarts" borbottò e aprì all'allocco, il quale si catapultò nella gabbia di
Edvige, a bere. "Ehi, devi darmi le lettere" disse Harry all'allocco, e questo
allungò la zampa.
Caro Signor Potter,
come Lei saprà già dai precedenti anni, dovrà recarsi a prendere l'Espresso per
Hogwarts il giorno 1 Settembre al binario 9 e 3/4 alla Stazione di King 's
Cross. La lista dei libri è allegata a questa lettera. Alleghiamo anche il
biglietto per l'Espresso. Lei ha ricevuto tutti i G.U.F.O. col massimo dei voti,
e per questo volevo complimentarmi con Lei. E' anche diventato il nuovo capitano
della squadra di Quidditch di Grifondoro.
Cordiali saluti,
prof. Minerva McGrannit
vicepreside
P.S.: Il professor Silente si unisce a me nell'augurarle un felice compleanno.
Harry ripiegò con cura la lettera di Hogwarts e aprì quella con la lista dei
libri. Quell'anno avrebbero dovuto comprare tanti libri nuovi. Harry era curioso
di sapere chi era il suo nuovo docente di Difesa Contro Le Arti Oscure. Erano
cinque anni che non riuscivano ad avere un insegnante stabile, chissà quanto
sarebbe durato questo. Il suo preferito era stato il Professor Lupin, il quale
aveva insegnato loro molti incantesimi utili per respingere le creature oscure.
Batterono di nuovo alla finestra, e Harry sobbalzò. "Ciao Errol" disse e portò
il gufo a bere nella ciotola di Edvige, la quale non fu molto contenta. "Abbi
pazienza, domani se ne andranno tutti quanti" e così dicendo, accarezzò la sua
civetta bianca, la quale lo becchettò affettuosamente sulla mano. "Vediamo cosa
mi ha regalato Ron" sussurrò Harry, e aprì il pacchetto che portava Errol.
Conteneva una lettera di Ron e il regalo. Erano delle caramelle Mou Mollelingua
e Pasticche Vomitevoli di Fred e George, i quali gli avevano regalato in omaggio
alcune bacchette finte.
Ciao Harry,
buon compleanno! Ho pensato di regalarti alcuni degli articoli che Fred e George
vendono di più in questo ultimo periodo.. Noi stiamo tutti bene, e speriamo che
anche te stia bene. Mamma pensa che i tuoi zii ti stiano torturando e che non ti
diano da mangiare, ma l' ho rassicurata dicendole che avresti saputo difenderti.
Che ne dici di andare assieme a Diagon Alley per comprare l'occorrente di
quest'anno? Così passiamo anche a trovare Fred e George..Ah approposito ti fanno
gli auguri anche loro..Mi metto d'accordo anche con Hermione per Diagon Alley.
Sai, papà ha ottenuto la promozione, e gli pagano anche gli straordinari!
Quest'anno però i libri sono tanti, e riusciremmo a comprarli per tutti
salvandoci per il rotto della cuffia! Beh, ora ti saluto, ti faccio sapere per
Diagon Alley.
Ciao ciao, Ron
Harry ripiegò con cura anche la lettera di Ron e la infilò assieme a quella di
Hogwarts nel cassetto della scrivania. Era ormai stanchissimo, e decise
finalmente alle tre di notte che sarebbe stato giusto andare a dormire.
Al suo risveglio (causato dalle urla di Dudley), Harry trovò tre o quattro gufi
appostati sopra il suo davanzale. "Edvige, vai a farti un giretto devi
sgranchirti le zampe" disse alla civetta, la quale di malavoglia volò fuori
dalla finestra. Tutti e tre i gufi avevano legato un pacchetto e una lettera per
lui. Il primo gufo, conteneva il regalo di Hermione. Gli aveva regalato un
diario a inchiostro invisibile. "Wow Hermione!" esclamò Harry entusiasta.
Caro Harry,
auguri di buon compleanno! Ron mi ha avvisato, e ci vedremo a Diagon Alley tra
due settimane esatte. Vedi di non mancare eh! Stai ancora pensando a quello che
è successo a Giugno? Mi dispiace moltissimo per te, cerca di non pensarci tanto,
sennò poi non riuscirai a sentirti bene..Mamma e papà mi hanno dato il permesso
di rimanere al Paiolo Magico dopo la visita a Diagon Alley, e anche Ron e Ginny
rimarranno, te puoi restare? Ah, dimenticavo di dirti che ho passato tutti i
G.U.F.O. con una "E" e te con cosa sei passato? E quanti G.U.F.O. hai preso?
Ti saluto ci rivedremo presto
Un bacio, Hermione
"Eh Hermione, finalmente ti ho raggiunto !" esclamò Harry raggiante. "Questo
deve essere di Hagrid" disse Harry, leggendo lo scarabocchio dietro al
pacchetto. Lui, invece, gli aveva regalato una nuova penna d'oca e un calamaio
nuovo. Gli piacque molto quel regalo, perché aveva davvero bisogno di una nuova
penna d'oca, perché la sua era tutta spennacchiata e rotta. L'ultimo pacchetto
era di Lupin, che gli aveva regalato delle foto di famiglia con i suoi genitori
e con Sirius. Lui le inserì immediatamente nel suo album di fotografie, e le
sfogliò tutte dalla prima all'ultima.
"Harry muoviti, la colazione è pronta! Dudley te la mangerò tutta se non ti
muovi!" urlò Zia Petunia. "Sì arrivo Zia Petunia". Si vestì con i soliti vestiti
smessi di Dudley e scese in sala da pranzo. La sua colazione era una fetta
d'arancia e un uovo sodo. Dudley aveva ricominciato la dieta, perché era
diventato una batilarda. "Ecco Diddy caro" disse la Zia, e porse a Dudley la sua
misera colazione. Lui sbuffò e poi divorò in un batter d'occhio la fetta di
arancia e l'uovo sodo, e guardò con interesse la colazione di Harry, che ancora
non aveva toccato cibo. "Ehm...Zio Vernon? Tra due settimane mi potresti
accompagnare a Londra? Sai dovrei vedermi con i miei amici...." disse Harry. Lo
Zio sbuffò per acconsentire. "Grazie" mormorò Harry, "Però, che fortuna!
Stavolta non mi ha fatto la ramanzina.." pensò felice, ma quando si voltò a
cercare la sua colazione era sparita. Dudley si stava leccando i baffi. Se l'era
mangiata in quel millesimo di secondo che Harry si era distratto per chieder
quella roba a Zio Vernon. "Però Dud, sei migliorato! Sei più veloce dell'anno
scorso, vedo che riesci a prendermi da mangiare sotto il naso in pochissimi
secondi! La fame è brutta eh.." disse Harry e Dudley fece finta di non sentirlo.
"Mamma! Dopo vado a casa di Piers a fare merenda!" urlò Dudley alla madre. "Va
bene Diddy caro" rispose lei amorevole. "Eh Diddy caro, che merenda a base di
pugni che fai!" disse Harry sottovoce a Dudley. "Stai...zitto...ti credi forte
solo perché tieni quell'aggeggio ovunque vai eh?" ringhiò Dudley, una volta
raggiunto l'ingresso. "Certamente! Non ho bisogno di picchiare i bambini di 12
anni come fate voi!" disse Harry calmo. Dudley non trovò una risposta, e tacque.
Harry aveva il sorriso stampato in faccia. "Verrò anche io a fare merenda con te
da Piers" disse Harry infine, sempre sogghignando. "Non penso proprio, non
verrai" "Oh Diddy caro, hai paura che ti faccia male? Dai su vengo anche io
altrimenti..." e toccò il punto dove c'era la bacchetta. "Oh...ok ma solo per
questa volta....Ehm vado da mamma a dirglielo eh..." disse Dudley con voce
tremante e si avviò in cucina. Harry non fece che ridere fino al suo ritorno, e
anche lì dovette sforzarsi di non farlo. Ma Dudley era troppo bello da vedere
così, terrorizzato, così scoppiò in una risata fragorosa. "Che hai da ridere?"
chiese Dudley, tremante "Ahahahah niente Dud, è la faccia che fai
che....ahahahahha!" "Non fare lo spiritoso! Dai sei pronto? Andiamo adesso eh!"
"Ah ok vado di sopra a cambiarmi! E cerca di essere educato con me, ho sempre a
portata di mano..." e si toccò di nuovo la bacchetta. Dopo 10 minuti Harry era
pronto giù dalle scale. "Dai andiamo sono pronto" disse e si incamminarono verso
casa di Piers. "Per fortuna che è distante solo un isolato" disse Dudley "Ma
Dud, ti servirebbe dimagrire un po' eh? Era meglio se erano almeno 2 isolati
così magari va via un po' di pancetta eh?" sogghignò Harry "Ehi ma te la smetti
di prendermi in giro?" "Solo quando te deciderai di portarmi rispetto e non mi
sveglierai tutte le mattine" disse Harry serio. "No, questo mai." "Allora ti
prenderò in giro anche davanti ai tuoi amichetti, Big D!" "Smettila!" "Guarda
che non mi fai paura e....oh guarda, siamo arrivati a casa di Piers"