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Autore: lalad5    15/11/2013    3 recensioni
È passato un po' di tempo da quando Moonacre è stata salvata, ma il male è tornato a fare il suo gioco nell'ombra. Un ragazzo apparso dal nulla che viene accolto come un figlio, mentre qualcun altro lo disprezza apertamente per motivi di cuore. Segreti nascosti nella trama stessa della storia che non andrebbero mai rivelati. Non ci si può fidare di nessuno. Moonacre è in pericolo ma non sa di esserlo.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Merryweather, Nuovo personaggio, Robin De Noir
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Maria Merryweather 

Apro gli occhi e vedo solo foglie.
- Ma che.. 
Affacciandomi rimango sconvolta. Mi tiro di scatto indietro. Non ci posso credere! Sono su un albero gigantesco alto almeno sugli ottanta metri e il mio stomaco non gradisce per niente. Mi sento come se avessi un post sbornia dovuto a una settimana di festeggiamenti in cui si possa mangiare o bere solo alcol. Mi appoggio al tronco dietro di me e cerco di ricordare come si faccia a respirare e mentre che ci sono anche tutto quello che è successo dopo l'arrivo del ragazzo e della mia fuga. Ah, si, il ragazzo. Mi salgono dei conati a vuoto e cadendo a carponi cerco di non rotolare giù. Okay, forse non è l'idea più intelligente che mi possa venire pensare a quello adesso. Magari prima dovrei capire come scendere, mangiare e bere qualcosa, cercare di camminare in verticale e magari tornare a casa. O forse sarebbe meglio prima riprendermi un'altro po', così magari evito di rompermi l'osso del collo. 

Robin De Noir

- È una mattinata che la aspettiamo, adesso basta! 
- Padre altri dieci minuti
- Eh poi non tocca a te decidere Coeur De Noir, questa è casa mia!
- Sta zitto tu, non riesci neanche a tenere a bada tua nipote adesso come allora Benjamin Merryweather!
- Basta, crescete!
- Tu piccolo impertinente come osi..
- Non mi sembra che tu abbia fatto un lavoro migliore con tuo..
- Sembrate due bamb...
- SILENZIO! Ho un mal di testa allucinante e tutti il vostro litigare di certo non mi aiuta. Calmate i vostri bollenti spiriti considerando che sono arrivata e mi dispiace avervi fatto aspettare ma come potete vedere - apre le braccia e indica se stessa- non stavo troppo bene e ho preferito vedere da vicino la chioma di un albero. Quindi se preferite possiamo andarci adesso ma non mi piacerebbe tanto andare nelle prigioni a piedi scalzi e con i vestiti a brandelli. Adesso salgo un attimo a cambiarmi e torno subito. Miss Heliotrope potreste per piacere controllare che non si scannino e che non sporchino l'atrio di sangue? Grazie.- Le corro dietro
- Ma dove sei stata? Che ti è successo? Di che albero parlavi? Ma..
- Robin, quello che ho detto giù era vero, ho un malditesta terribile e non mi sento in vena di rispondere alle tue domande, dopo- mi scaccia con la mano e chiude la porta della sua stanza.

Maria Merryweather 

Stiamo scendendo le miriadi di scale che ci porteranno alle prigioni, e sia per la puzza, per l'umidità o per tutto il rumore che gli altri fanno e che mi arriva amplificato da tutta questa pietra ma mi viene da vomitare. Cerco di non darlo a vedere e ringrazio le torce che non faranno notare il mio pallore cadaverico o le occhiaie viola che ho sotto gli occhi che ho notato prima allo specchio. 
Arriviamo davanti all'unica cella chiusa e mi irrigidisco pensando alla mia ultima reazione che ho avuto vedendo il prigioniero. Evidentemente non sono l'unica a pensarlo visto che tutti si preparano a scattare e Robin mi guarda con la coda dell'occhio parecchio nervoso. Una guardia ci precede e lo scatto della serratura mi fa sentire come una condannata a morte.
Entrando mi tengono vicino alla porta in caso di necessità ma non ce ne è di bisogno. Guardandolo sento la rabbia montare con la stessa sensazione di ieri sera, ma molto meno forte, adesso posso controllarla. Almeno questo cocktail esplosivo ha fatto andare via il malessere generale.
Tutti appena notano che non ho reazioni si rilassano visibilmente. 
Benjamin e Coeur si affiancano e dopo essersi guardati un cagnesco Benjamin comincia a parlare
- Chi sei tu?
- Uno straniero venuto da lontano- la sua voce è strana. Me la aspettavo cavernosa, invece ha un non so che di molto musicale, ma mi vengono i brividi lo stesso
- Questo lo sappiamo, ma perché sei qui?- le domande le fanno uno alla volta, almeno per una volta eviteranno di litigare
- Perché voi mi avete portato qui. Avete davvero una memoria così cooorta..- allunga la "o" e alzando gli occhi al cielo fa ruotare spalle e collo per quanto gli possano permettere le manette
- Fai poco lo spiritoso. La tua è una brutta situazione, quindi ti ripeto la domanda: perché sei qui?
- Sai, mi fanno ancora male i graffi che mi hai lasciato. Se volevi vedere il mio petto bastava chiedere- ignora deliberatamente i due uomini che gli parlano e di certo loro non la prendono bene. Sento invece un bel po' di violenza arrivare in una grande vampata da Robin, ma non gli do molto peso. Me ne sto appoggiata alle sbarre con una spalla e il resto del corpo in diagonale
- Beh, la prossima volta me ne ricorderò. Oppure potrei farli un po' più in su, tipo sulla gola e magari, sempre ipotizzando, potrei prendere per sbaglio la carotide, chissà.
- Oh magari potresti farli un po' più in giù, magari andandoci un po' più leggero, e usando anche quella tua magnifica boccuccia..- mi dice ghignando. Robin si lancia in avanti pronto a colpirlo e ci vogliono più di cinque guardie anche solo per farlo arretrare un po'
- Oh, intendi strappartele a morsi? Con tanto piacere- faccia innocente seguita da ghigno che mette in mostra i denti
- Sai, potrei benissimo fare la classica battuta "la ragazza tira fuori gli artigli" ma oltre al fatto che li ho già visti da vicino non credo che il termine ragazza, sarebbe più corretto lupo, sia adatto
- Perché non eviti di dire stronzate?
- Portate fuori sia lei che Robin, stanno facendo troppo casino e non mi piace, continueremo a parlare dopo.
Le guardie trascinano di peso Robin e io respingo con un gesto netto della spalla la mano della guardia dietro di me. Gli rivolgo un occhiataccia e gli sillabo senza parlare "non finisce qui" ghigna e mi sillaba a sua volta "puoi contarci bellezza" 

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Spazio autrice 
Sono orgogliosa di me stessa, dopo uno sfogo creativo questo è il risultato xD
Comunque ringrazio sempre la fedelissima Babylady e mi auguro sempre che le mie storie vi piacciano e vi invito a lasciare una recensione dicendomi che ne pensate. Ah, e se tra i lettori c'è qualche artista che volesse disegnare i personaggi, alcuni luoghi, alcune situazioni o qualsiasi altra cosa mi farebbe molto piacere aggiungerli alla storia. 
Beh, con questo ho finito, a presto <3
  
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