Lunedi è arrivato, la mia sveglia segna le 7.30, tempo di alzarsi e sopportare il primo giormo di scuola.
Già mi immagino tutti ' Oh eccola quella è la nuova arrivata, chissà cosa l'ha spinta a trasferirsi in una nuova scuola a metà Novembre! ' Beh cosa mi ha spinto? Mia madre, e il suo nuovo fidanzato, che conoscerò stasera insieme al figlio.
Stavo cosi tanto bene in Italia, sono qui da un giorno e già mi manca, più che altro mi mancano le mie care amiche Betta e Maya. Vorrei averle qui con me, ma non posso. Da ieri fino ad adesso ci siamo sentite per telefono trenta volte, parliamo molto, e il mio credito è sempre inferiore a zero ...

Mi vesto e scendo giù nella hall dell'albergo dove abbiamo alloggiato stanotte, prendo le mie valigie e le do a mia madre che aspetta fuori da un taxi, per andare a casa del mio futuro pa ... PARENTE, la saluto e mi dirigo verso la scuola, non molto lontana
Metto gli auricolari alle orecchie e inizio ad ascoltare la musica quando ecco ceh mi chiama Betta

-Betta!-
-Mon amour! Allora, come va? Pronta per il primo giorno di scuola?-
-Sai che non mi piace quando mi chiami Mon amour, sembriamo lesbiche, comunque no, non sono pronta-
-Dai su, sai cosa darei io per essere al tuo posto? Comunque ricordati che stasera c'è la partita tra Italia e Inghilterra, tu per chi tifi?-
-Fanculo Betta, veramente lo dico con tutto il cuore! Senti ora devo attaccare, che sono arrivata e qui tutti mi fissano come se fossi un'alieno solo perchè parlo una lingua che non comprendono, a dopo!-

Attacco la chiamata e con lo sguardo chino mi dirigo verso l'entrata della scuola mentre tutti mi fissan in continuazione, specie i ragazzi, sembra che non hanno mai visto un'italianacon i capelli castani e gli occhi rosso sangue.
Esatto, ho questo colore degli occhi particolare, e molto raro, sembro un vampiro ma non lo sono.

Suona la campanella, prendo la mappa della scuola e mi dirigo verso la mia classe. 'Holmes Chapel high School' spero solo che il mio inglese sia buono altrimenti sono fregata. 5° E, ecco la mia classe. Sento urlare da fuori la porta, ma ecco che tutti gli schiamazzi si placano quando faccio il mio ingresso e tutti gli occhi dei ragazzi sono puntati su di me. A questo punto reagisco, e spero di parlare bene perchè altrimenti mi prenderanno per il culo ..
- Che avete da guardare?- chiedo con fare minaccioso e mi dirigo verso un banco della classe quando vengo fermata da una voce
-Fossi in te non lo farei- dice una ragazza riccia piuttosto minuta
-Fare cosa?- chiedo piuttosto incazzata
-Sederti la, quelli sono i loro posti, e nessuno deve occuparli, NESSUNO- dice calcando l'ultima parola
-Di loro chi? - chiedo stavolta incuriosita
-Dei 'Bad-boy' e compagne- risponde lei sottovoce

Va be non ho tempo di discutere sul dove devo sedermi, mi sposto verso l'ultimo banco del lato opposto e aspetto che inizi la lezione, quando ecco che un gruppo composto da cinque ragazzi e tre ragazze entrano in classe, la riccia di prima si avvicina al mio banco e conferma la mia ipotesi

-Si sono loro, comunque io sono Betty- dice
-Ciao, io sono ..- vengo interrotta dal professore che entra in classe
-bene ragazzi seduti- dice prima di accomodarsi alla cattedra e sfogliare il registro
-Ah bene, vedo che abbiamo una nuova alunna, prego le lascio la parola- dice indicandomi, ed ecco che ho nuovamente gli occhi di tutti puntati addosso, anche quelli dei 'Bad-boy' o come li ha chiamati Betty
-Il mio nome è MariAngela Tallarico,  sono italiana, ma mio padre è di origine spagnola, e questo spiega il mio cognome straniero..- vengo interrotta dal prof
-Italiana, bene ci parli dell'Italia, visto che sarà l'argomento principale di quest'anno-
-Si mangia cibo spazzatura e si ingrassa a vista d'occhio, sbraitiamo difronte ad un maxischermo a vedere la partita di calcio con una birra fresca in mano e il sabato sera si abbonda di alcolici e ci si comporta da deficienti in discoteca o in giro con gli amici- rispondo io provocando una sonora risata da parte di tutta la classe, ma non so se ridono per quello che ho detto o per il mio accento alquanto strano ..
-E sa dirci qualcosa di storico o di culturale riguardo al tuo paese? Di dove sei precisamente?- chiede il prof
-Roma, di storico posso dirvi dei miei ritardi scolastici, e di tutte le volte che ho fatto una visita al preside nel suo ufficio, e di culturale .. Niente di che .. Abbiamo il Colosseo, il Circo Massimo, Piazza di Spagna .. Ma tutti se ne fregano. Siamo divisi : La metà della popolazione, me compresa, di culturale conosce le squadre di calcio e i risultati delle classifiche, mentre l'altra metà di culturale conosce solo le boy-band inglesi e le loro canzoni sdolcinate e troppo coccolose ..- rispondo io provocando nuovamente una risata di tutti ancor più forte di quella precedente
-Ok direi che può bastare signorina, poi ci racconterà qualcos'altro più in la ..- dice prima di iniziare la lezione.

Per tutti e tre le ore sento i ragazzi che non fanno sedere nessuno ai loro posti che parlano di me e di come si sono scompisciati dalle risate, ma non mi interessa, anche se mi fa piacere averli divertiti.

Ora di pranzo, ok non voglio farmi riconoscer pure nella  nuova scuola, ma sbadata come sono ho perso la mappa, quindi inizio a seguire la mandria di ragazzi, quando sento qualcuno trattonarmi un braccio e portarmi in uno sgabuzzino chiuedendolo a chiave
-Ma che fai sei impazzito per caso? fammi uscire subito di qui! - urlo prendendo a pugni la porta sperando che qualcuno sentisse, ma niente.
-E' inutile che urli e sbatti la porta, non ti sente nessuno, sono tutti a amngiare!- dice la voce cingendomi forte i fianchi con le mani. Mi giro e alzando il voltofinalemnte riesco a vederlo in faccia. Si è uno della banda, da quanto so di lui so solo che si chiama Harry .
-C-cosa vuoi da me? - chiedo con un tono di voce curioso ma allo stesso tempo impaurito
-Sai, è da stamattina che ti ho messo gli occhi addosso, e onestamente non mi piace come ti osservano gli altri ragazzi, poi quando ti sei presentata in classe, cazzo mi hai fatto eccitare ..- risponde portando una mia mano sulla sua erezione. Dio ho voglia di vomitare, che schifo.
-Mi hai colpito dal primo momento in cui ti ho vista- si blocca per prendere dalla tasca un ... Coltello?!?- e da oggi tu sarai solo MIA! Altrimenti portebbe succedere qualcosa di molto grave .. Sia a Te che al tuo futuro Fratellone .. O ancora peggio .. A tua Madre .. Sono stato chiaro?.- continua portando l'arma al mi collo. Questo tizio mi fa paura, i suoi occhi sono pieni di malizia, e senza pensarci due volte annuisco con la testa ed ecco che subito dopo le sue labbra si attaccano avidamente alle mie infilando senza permesso la sua linga nella mia bocca.
-Da oggi in poi tu sarai la mia ragazza.  Chiaro?- impone e io annuisco impaurita  prima di uscire insieme a lui per dirigerci a mensa. Il suo braccio è avvolto sul mio fianco, sono talmente tanto stretta a lui che quasi soffoco.
Entriamo a mensa e ci, anzi mi dirige verso il banco dei suoi amichetti. Tutti in sala mi fissano sbalorditi, mentre le ragazze hanno uno di quegli sguardi che se potessero ti ucciderebbero.
-Bene, ragazzi, conoscete già Mary, Mary, loro sono Zayn, Niall, Louis e Liam- dice Harry stringendomi ancor di più.
-Mary?- chiedo io
-Il tuo nome è troppo difficile ..- sussurra llui stampandomi un bacio sulla guancia
-E loro sono?- chiedo rivolgendo il mio sguardo alle tre ragazze sedute al tavolo
-Oh si, loro sono Perrie, Danielle e Eleanor, le rispettive compagne di Zayn, Liam e Louis- risponde mentre ci mettiamo seduti proprio di fronte a loro.
Il pranzo è stato infernale, tra le continue domande di Louis e Zayn e i baci rubati avidamente da Harry.
Ricreazione pomeridiana, il giardino posteriore è completamente desolato, quindi vado li e mi siedo sotto un albero a leggere un bel libro sulle squadre di calcio nella storia, ed ecco che vedo Betty seduta sull'erba intenta a pensare
-Ciao- dico io sedendomi accanto a lei
-E i tuoi nuovi amichetti popolari?- chiede con tono scoccaito
-Cosa? Quali .. Ah .. Senti ..- balbetto io quando mi interrompe una voce roca qlquanto familiare
-Mary!-
-H-harry- balbetto io quando mi giro e lo trovo pitttosto incazzato
-Non dovresti stare qui con certa gente- fa riferimento a Betty
-Stavo parlando con un'amica- mi difendo io
-I tuoi unici amici siamo io e i ragazzi, non questi perdenti, ora vieni, ti riaccompagno a casa- dice luitalmente tanto irritato che il suo volto era rosso fumante dalla rabbia. Senza obbiettare lo sorpasso, ma non prima di aver salutato betti sussurrandole un 'Scusa' all'orecchio.
Mi sento male, Harry mi ha riaccompagnata a casa, e adesso dovrò conoscere anche il fidanzato di mia madre e il figlio ..
-Mary, finalemente sei qui, vieni ti presento Ronnie- urla lei abbracciandomi. Mary. Dio solo sa quanto avrei voluto vomitare al sentire quel nomignolo.