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Autore: njallspanda    15/11/2013    2 recensioni
Sono cresciuta sapendo che questo sarebbe stato il mio destino, purtroppo. Non capisco perché hanno dovuto scegliere me, io sono come le altre, anche se può sembrare diverso. Si, sono diversa, sono più potente, più forte.
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Puntammo nello stesso momento le nostre bacchette contro il signore oscuro.
"Pensate davvero di poter sconfiggermi? ma non avete letto la leggenda, rimbambiti? Solo i due prescelti, che si amano davvero potranno sconfiggermi, voi vi amate? Non mi sembra." rise malignamente il signore oscuro. Guardai Zayn, poi mi voltai e scorsi Niall che osservava impaurito la scena, ritornai a guardare la mia bacchetta. La lasciai cadere a terra.
"Scusami, Zayn." dissi con le lacrime agli occhi.
"Ormai è finita." disse lasciando cadere la sua bacchetta al suolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono cresciuta sapendo che questo sarebbe stato il mio destino, purtroppo.
Non capisco perché hanno dovuto scegliere me, io sono come le altre.
Invece, sono diversa, sono più potente, più
forte.

***



Mi svegliai di soprassalto per colpa del rumore assordante che proveniva dalla stanza di magia. Mi alzai controvoglia e scesi per vedere cosa era successo.
-Louis! Hai sbagliato di nuovo l’incantesimo per far levitare le cose? Quante volte te lo devo ripetere?Non devi esercitarti in casa! – dissi furiosa guardando mio fratello che intanto rideva sotto i baffi.
-Oh, scusa, miss io posso sconfiggere le forze oscure e tu no. – disse ironicamente alzando le mani in segno di difesa.
Odiavo quando tirava fuori quell’argomento, non ne andavo fiera.
Qualunque altra persona ne sarebbe stata entusiasta, ma io no, io volevo essere semplicemente una ragazza come le altre, una ragazza normale.
-Ah, ah, ah, divertente fratellino. – dissi facendogli la linguaccia.
Avevo sempre la bacchetta in mano, la tenevo sempre con me, ovviamente. O in mano, o nello stivale, come nelle serie tv, senza non mi sentivo protetta.
-Fratellino?! Ma se io sono il maggiore! – disse sbraitando.
Quella scena mi divertiva sempre, lo faceva ogni volta.
-Ma fratellino mio, sei basso. – dissi cominciando a ridere incessantemente.
Odiava quando tiravo fuori l’argomento dell’altezza, perché anche se era basso, ancora non lo aveva accettato.
-Daisy! – disse tirando fuori la sua bacchetta, cercando di intimidirmi.
Illuso.
-Louis! – replicai prendendo la mia bacchetta e puntandogliela addosso.
Indietreggiò fingendosi impaurito.
-Uh, che paura che mi fai, Daisy. – disse facendo roteare la sua bacchetta.
Beh gliel’avrei fatta pagare, questo era ovvio.
Iniziai a recitare l’incantesimo dell’acqua, e in poco tempo la mia adorata bacchetta lo inondò d'acqua gelida, dalla testa ai piedi. Lo guardai soddisfatta, feci apparire un’asciuga capelli, e glielo lanciai.
-Asciugati con questo, fratellino. – dissi  per poi ritornare in camera mia soddisfatta.
Mi vestii per andare a lezione, era iniziato da poco il nuovo anno scolastico, ma come sempre non potevo andare in una scuola normale, i miei genitori preferivano che io studiassi in casa, per un motivo a me sconosciuto. Le uniche lezioni che frequentavo insieme ad alcuni miei coetanei erano quelle di magia. Presi la borsa e misi dentro i libri, ero sempre stata tra le prime della classe, mi impegnavo come non mai, amavo la magia.
-Louis! Veloce! Tra poco c’è lezione, se tardiamo poi Madame Lacourte si arrabbia. – urlai prendendo in mano la bacchetta, aspettando di intravedere i capelli castani di Louis comparire dal nulla.
-Arrivo! Non trovo più la mia scopa, tu l’hai vista? – disse correndo da una stanza all’altra alla ricerca della sua amata scopa.
-Scherzi vero? Non ricordi che l’avevi data a me per paura di perderla? Su, scendi. – dissi ridendo.
Era cosi svampito, era ingenuo, unico, il fratello migliore del mondo.
-Davvero? Ehm, scendo immediatamente, Daisy. – rispose per poi materializzarsi di fronte a me, sorridendomi soddisfatto.
-Hai visto? Sono riuscito a ricomparire senza perdere una mano! – disse pienamente soddisfatto, assumendo un’aria da superiore.
-Wow, fratellino, io l’ho fatto a tredici anni quell’incantesimo. – dissi facendogli una smorfia.
Ricordo ancora quando feci per la prima volta quell’incantesimo, avevo tredici anni, per l’appunto, ora a diciassette anni, posso farlo anche ad occhi chiusi.
-Forse perché io non sono il ‘prescelto’, mia cara sorellina. – replicò, di nuovo, tirando fuori quell’argomento, assolutamente fuori luogo.
Odiavo essere diversa, lo ripetevo all’infinito.
-Si, come vuoi tu, ora però andiamo; credi di riuscire a fare l’incantesimo giusto, oppure ti ritroverai per la terza volta su marte? – dissi ironicamente alludendo alle numerose volte i cui si ritrovò veramente sul pianeta marte. In un attimo il castano sparì dalla mia vista, e mi ritrovai  nel campo dove si sarebbe svolta la lezione di magia.
Dopo circa venti minuti comparve Louis che, probabilmente, come dissi prima, aveva avuto uno dei suoi soliti contrattempi.
-Scusi, Madame Lacourte, ho avuto dei problemi con l’incantesimo, di nuovo. – disse grattandosi imbarazzato il dietro della nuca, per poi andare alla sua postazione. Odiavo con tutto il cuore la mia postazione, era di fianco a Madame Lacourte, voleva che io mostrassi a tutti gli altri studenti come si svolgeva l’incantesimo nel modo giusto.
Insieme a Zayn.
Oh, Zayn.

La mia vita fu rovinata insieme alla sua, stesso destino, stesso compito.
Insieme.
Eravamo noi due i prescelti. Non lo avevo mai sopportato, si dava troppe arie, ma ero costretta a ‘stare’ con lui, per modo di dire.
Ci detestavamo a vicenda.
Io sto ancora aspettando che qualcuno mi porti via dal mio orribile destino.
Fu la solita noiosa lezione, volammo, amavo tantissimo volare, mi faceva sentire libera, cosa che solitamente non ero;  e imparammo nuovi incantesimi.
Tornai finalmente a casa, mangiai e mi chiusi in camera con le cuffie nelle orecchie, agitando la bacchetta, formando cosi dei piccoli cerchi luminosi.
Volevo veramente, con tutto il cuore, andare in città, ma era proibito per me, da sola, potevo solo in compagnia di Zayn.
Dovevo mettere un piano in azione, senza usare la magia, perché ogni incantesimo che facevo fuori da casa, veniva segnalato nel mondo magico, Strawards, il mio mondo.
Ma dovevo provarci, senza magia. Scesi pian piano le scale con la scopa in mano, con l'intento di volare via.
Arrivai alla porta del tetto, la spalancai velocemente. Sentii il vento scompigliarmi i capelli, allargai le braccia, assaporando il profumo di fine estate, il cielo oramai era sopraffatto dallo splendido colore del crepuscolo
, mentre la luna si vedeva appena, come una falce argentea dai riflessi rossi. Ero convinta che nessuno potesse fermarmi.
Udii un colpo di tosse provenire alle mie spalle.
Beccata.


 

***


ECCOMI QUI CON UN'ALTRA STORIA!
Sto impazzendo a rimetterle tutte, pubblicherò presto il secondo capitolo essendo già pronto.
RECENSITE, VI PREGO. VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE DI QUESTA STORIA.

Quindi, beh, come vi sembra?
a me questo primo capitolo non piace molto, ma pazienza, è solo il primo.
Premetto che non sarà una storia particolarmente lunga, ma spero che la apprezziate comunque c:

*mi scuso per eventuali errori di battitura*
BENE, ALLORA AL PROSSIMO CAPITOLO, FORSE (?)
  
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