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Autore: foreverwithyou    15/11/2013    3 recensioni
Tratto dal cap.1:
«E’ libero questo posto?»
Una voce fa sobbalzare Melanie. I suoi occhi verdi si posano sulla figura di un possente giovane biondo che le regala un meraviglioso sorriso. Anche se solo per qualche istante Melanie si sente viva, scongelata da quel ghiacciato vento di metà novembre.
«Certo, si sieda pure.»
I suoi modi dolci e affabili fanno spazio al bel giovane che non tarda ad accomodarsi accanto a lei.
«Odio Londra!» Dice il ragazzo guardando il cielo ricoperto di nuvole.
«Meglio scappare..» Dice Melanie guardando il giusto ed elegante profilo del ragazzo.
«Sfortunatamente non parto per un posto migliore di Londra.» Dice ghignando mentre poggia lo sguardo sul dolce viso di Mel che si limita a sorridergli.
«Sono Benjamin Jay Miller, molto piacere.» ...
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nota Autrice.
Qualche secondo e poi vi lascio all'ultimo capitolo di NSH.
Volevo ringraziarvi di aver letto questa storia, di aver recensito e di averla aggiunta tra le seguite/preferite/ricordate.
Spero che questo capitolo conclusivo vi piaccia e che lasciate un piccolo segno del vostro passaggio.
Dopo questa, vi aspetto nella mia prossima storia che arriverà su EFP il 18 novembre.
Cliccate qui per vedere il trailer.

 

Capitolo 11
Due settimane nella graziosa Winchester sono state la cura del, tanto calpestato, cuore di Melanie Sanchez.
Purtroppo qualcuno aveva da dire qualcosa che ha detto nel momento sbagliato. Melanie non ha retto le parole di sua madre.
Il suo povero cuore è ormai distrutto in mille pezzi sparsi in quella stanza dove regnano tristezza e sconforto da più di due ore.
Un bel tè fatto da nonna Christina è proprio quello che ci vuole!
Seduta sul letto, stretta tra le braccia del suo con le lacrime, ormai secche, sulle guancie, Melanie, sembra riuscire a spiccicare parola.
«Anch’io.. n-non voglio v-vederla mai più.»
Benjamin rimane per un attimo sbigottito da quelle parole.
Melanie non aveva tutti i torti. La madre che tanto amava e ammirava l’aveva abbandonata per crearsi un’altra vita dove non c’era posto per lei.
Ben, dal canto suo, non può che assecondarla. È stato un duro colpo per Mel e ha bisogno di una spalla forte su cui reggersi.
Il ragazzo è, ovviamente, pronto a offrirgli tranquillità e appoggio. Sempre e comunque, solo che la ragazza non è tanto razionale in questo momento. Ha bisogno di calmarsi del tutto per poi riparlarne in seguito.
Tira su col naso, di nuovo.. Ormai la giovane Sanchez non fa altro.
Quella che si era portata avanti come una meravigliosa giornata è stata rovinata da Suzanne e dalla sua telefonata.
Melanie è stanca di starsene con le mani in mano e lasciare che gli altri la consolino e la guardino come se fosse malata o altro, quindi decide di alzarsi e prendere il telefono.
Avrebbe fatto la cosa giusta!
Benjamin toglie il disturbo, sa che Melanie deve compiere un passo importante e delicato quindi le lascia il suo spazio e si ritira nella sua villa.
Una volta rimasta sola compone il numero che, ormai, conosce a memoria.
Un numero che, incondizionatamente, la rende felice.
«Ciao papà.» Dice Melanie una volta resasi conto che dall’altra parte avevano sollevato la cornetta.
«Ciao tesoro!» Risponde, da Los Angeles, il signor Edward Sanchez.
Anche se suo padre si è arrabbiato un po’ per la telefonata di Suzanne, Melanie sa di aver fatto la cosa giusta dicendogli la verità.
Non poteva nasconderglielo o lasciare che fosse nonna Christina a riferirglielo.
Un lieve sorriso si fa spazio sulla sua bocca. È un sollievo per Melanie aver parlato con suo padre. Le ha fatto bene!
Fa il suo ingresso nella stanza la tanto acclamata nonna Christina che rimane un po’ contrariata da quello che le si presenta davanti agli occhi.
«Melanie, cosa stai facendo, cara?!.»
Era alquanto ovvio cosa stesse facendo Melanie ma si sa, in preda alla curiosità chiunque esporrebbe domande così scontate.
«Papà ritornerà a Londra questa sera ed io, domani mattina, prenderò il treno per raggiungerlo. Voglio stare un po’ con lui prima di partire per il college!.» Dice Melanie riponendo alcune cose in valigia.
«Già sono passate due settimane dal tuo arrivo. Davvero assurdo!» Dice Christina con un sorriso intristito.
Melanie si limita ad annuire mentre chiude la valigia, ormai colma di abiti e oggetti.
«Cosa farai con Ben?.»
La domanda di Christina lascia Melanie un po’ allibita.. La ragazza, poi, riprende lucidità e le risponde fiera:
«Mi farò accompagnare alla stazione, ovvio!» Dice per poi scoppiare a ridere divertita travolgendo anche sua nonna.
La sera è inoltrata e l’orario per radunarsi intorno al tavolo per la solenne cena è giunto. Melanie, però, deve fare una cosa prima di qualsiasi pasto.
Bussa il campanella di quella enorme casa e attende di essere aperta e accolta.
«Buonasera, sono Melanie Sanchez, cerco Benjamin Miller.» Dice con gentilezza alla donna che le ha aperto.
Le fa strada quella presunta cameriera e Melanie, in un batter d’occhio, si ritrova in uno sfarzoso ingresso arredato con mobili in legno scuro e grandi quadri appesi sulle pareti.
Degli schiamazzi attirano la sua attenzione tanto che si reca nella stanza alla sua destra..
«E tu chi sei?.» Domanda il piccolo gemello accortosi della presenza della ragazza.
Melanie si sente come se l’avessero tirato addosso un secchio d’acqua fredda.
È tutto così inaspettato e imbarazzante.
L’intera famiglia Miller la fissa con stupore e lei non può fare altro che abbozzare un sorriso nervoso.
«Perdonate l’intrusione, cercavo Benjamin.» Dice grattandosi il cuoio capelluto.
«Mel.»
Una voce, da dietro, la fa sobbalzare.
Fa per girarsi e vede Benjamin sorriderle sorpreso.
«Hey, devo parlarti, hai un minuto?.» Dice in un sussurro.
«Certo. Famiglia, scusatemi. Iniziate pure senza di me.» Dice elegantemente Benjamin congedandosi.
Una volta nella stanza del ragazzo, Melanie inizia a guardarsi intorno.
«Sono felice che tu ti sia ripresa!» Dice Benjamin prendendole le mani.
«Grazie per essermi stato accanto. Ora, però, devo parlarti di una cosa..» Dice Melanie mandando in panico il giovane che si accomoda sul piccolo sofà.
Melanie lo imita e inizia a guardarlo negli occhi.
«Benjamin, io ti amo.» Dice procurando il sorriso del giovane.
«Ti amerò sempre, anche quando sarò a Londra.. Perché io devo tornare lì per raggiungere mio padre e, se tutto va bene, iniziare a frequentare il college. Ho la mia vita, come tu hai la tua. Lo capisci?.» Dice per poi sorridergli con fare dolce.
Dopo un primo momento di confusione Benjamin riprende a respirare e, cosa più importante, a sorridere.
«Certo che lo capisco. Anch’io dovrò tornare alla St.Andrews, prima o poi.» Replica Ben.
«Sicuro, ma io ci devo tornare domani.» Dice seria Mel.
Quella frase suscita in Benjamin un vuoto incolmabile. Vuole pensare in modo ottimistico ma non ci riesce. È come chiuso in una bolla nera, una specie di bivio senza uscita. Ha bisogno di essere rassicurato.
Melanie comprende il suo dispiacimento e, con fare amorevole, lo abbraccia accarezzandogli la schiena.
«Non preoccuparti, ci sentiremo via telefono e via mail. Non ti lascerò un attimo in pace.» Dice Melanie per poi lasciargli un leggero bacio sulla guancia.
«Brava, non farlo!.» Dice Benjamin scostando il viso per guardarla negli occhi e baciarla..
“È il gran giorno!.” Pensa Melanie aprendo gli occhi e stiracchiandosi.
È giunto il momento per Melanie di lasciare la casa dei nonni.
Si tira a sedere e guarda la stanza che l’ha accolta per quindici giorni..
Scuote la testa incredula.
“È già passato tanto tempo!” Pensa.
Sebbene controvoglia si alza dal letto e si cambia per l’imminente partenza.
Viene accolta da un dolce profumo di cioccolata lungo il corridoio che la spinge a scendere le scale e recarsi in cucina.
«Due cucchiai di zucchero, quattro di.. Oh, buongiorno tesoro!.» Dice Christina pulendosi le mani sul grembiule che le fa da gonna.
«Nonna, cosa stai facendo?.» Domanda stranita Melanie non riuscendo a nascondere un’effettiva curiosità sul volto.
«Tua nonna si è data alla cucina, stamane.» Dice nonna Alexander entrando in cucina.
La situazione è molto tranquilla in casa Sanchez o, almeno, così pare..
Nonna Christina ha preparato la cioccolata calda e le ciambelle, vuole addolcire l’incalzante separazione dalla sua nipotina.
Quindici giorni sono stati troppo pochi e sono trascorsi troppo velocemente.
Intanto Benjamin è sul pianerottolo della villa dei Sanchez pronto per accompagnare Melanie alla stazione.
Abbracci e occhi pieni di lacrime accompagnano il momento della, non tanto voluta, separazione.
«Ti vogliamo bene!.»
La frase che fa scoppiare Melanie. Le lacrime non potevano mancare!.
Dopo essersi ripresa si reca alla porta, la apre per poi rigirarsi e fare un piccolo cenno con la mano ai nonni in preda alla tristezza.
Durante il tragitto in macchina, Benjamin sembra più logorroico che mai!.
Vuole parlare, parlare e parlare.. Forse vuole distrarsi e non pensare a quello che succederà tra poco o vuole, semplicemente, sconfiggere la noia.
«Ci siamo!.» Dice Benjamin ad un passo di distanza dalla sua Melanie.
Annuisce rassegnata la ragazza per poi gettarsi al suo collo e baciarlo dolcemente.
Lì, dove tutto è cominciato.
«Oh, devo prendere questo treno!.»  Dice Melanie una volta staccatasi dalle invitanti labbra di Benjamin.
Un flashback improvviso si fa strada davanti agli occhi di Benjamin.
«Sfortunatamente io no!.» Dice ironico.
«A presto, Benjamin.» Dice Melanie allontanandosi mentre le sue mani scivolano tra quelle di Ben.
«Buon viaggio, amore mio.» Dice sorridendole.
Il viaggio ha la stessa durata di quello di quindici giorni fa.
Nel vagone aleggiano la malinconia e la noia.
Melanie decide di ammazzare il tempo leggendo qualche riga shakespeariana.
Il treno si ferma.
“Londra. Papà.”
L’unica cosa che passa veloce nella mente di Melanie che con un balzo esce fuori dal treno e, una volta recuperato il bagaglio si fa spazio tra la folla e lo vede..
«Papà!.» Dice urlando come una matta e correndogli in contro.
Edward Sanchez le fa un piccolo cenno sorridendole per poi sollevarla di peso e abbracciarla forte.
«La mia bambina!.» Dice tenendola ancora stretta a sé.
La felicità ha finalmente ritrovato Melanie Sanchez o, meglio, dopo un lungo e tortuoso cammino ricco di pensieri e paure, Melanie Sanchez ha ritrovato la strada giusta.
Lì, tra le braccia di suo padre, si sente finalmente a casa!.

 
Fine.
 
   
 
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