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Autore: Wrecking_Ball    15/11/2013    2 recensioni
- Come ci riesci? -
- a fare cosa? -
- a farlo sorridere senza dire una parola. –
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Five.

- P-posso avere un tuo autografo, per favore? –


*Eden*


Quando finalmente arrivammo alla scuola di ballo, Scooter, il tempo di guardarci, e già era incazzato.
Avevo la sensazione che oggi non sarebbe stato un grande giorno, non potevo credere di aver pianto davanti a Justin e di avergli detto che avevo il ciclo… mi sono messa in imbarazzo da sola.
- Mi dispiace per il ritardo, ragazzi. – mi scusai con i miei ballerini, buttando la borsa per terra.
- Non ti preoccupare, abbiamo comunque provato tutte le performance, quindi non ci hai fatto perdere tempo. – disse Indi facendomi l’occhiolino.
- Voi ragazzi siete fantastici. – ammisi racchiudendo tutti in un abbraccio di gruppo.
- Oh Justin. – sospirai ricordando che anche Justin era nella stanza e ne approfittai per presentargli la mia crew. – Lui è Indiana Mitchell, ma noi la chiamiamo Indi, loro sono Kobe Martin, Georgina Clyde e Sadie Kadden. Dove sono i tuoi ballerini? – gli chiesi, e lui si strinse nelle spalle.
- Scooter li ha mandati a casa. – sospirò prima di sedersi sul pavimento e appoggiandosi alla parete a specchio della scuola di ballo.  – Quindi rimarrò qui per vedere te. – aggiunse con un sorrisetto impertinente. - cercherò di non distrarti. – finì facendomi un occhiolino, e io alzai gli occhi al cielo facendolo ridere.
- Bene, stasera proviamo Tonight I’m Getting Over You, Battlefield, Give Your Heart A Break, Ready Or Not, e infine This Kiss. – dissi, la crew annuì e ci mettemmo ognuno nella sua posizione.

*Justin*

La guardai con soggezione mentre ballava in modo perfetto, e solo con il reggiseno sportivo potrei aggiungere. Nessuno dei ballerini sbagliò un passo, fu uno spettacolo molto bello.
Ero così preso a guardarla che non mi accorsi neanche che Scooter e Alfredo si erano seduti accanto a me.

- Siamo stati grandi ragazzi! – esultò Eden riprendendo fiato. Riniziò a cantante per altri quaranta minuti.
I ballerini si diedero il cinque e si unirono in un abbraccio di gruppo conversando un po’, io ovviamente, non riuscii a capire mezza parola ma probabilmente stavano parlando delle ottime prove che avevano fatto. Eden prese la sua borsa da terra e si diresse verso il bagno.
- Siete stati incredibili. – mi complimentai con i ballerini facendoli sorridere. – Da quanti anni ballate? -
- Da quattordici anni. Ho iniziato a quattro anni.  – disse una ragazza dai capelli scuri, mi sembra che il suo nome fosse Georgina.
- Io da poco più di dieci anni. – rispose allegramente Sadie
- Circa undici anni. Ho iniziato lezioni di ballo a sette anni ma in realtà danzavo da quando ho iniziato a camminare – spiegò Kobe.
- Mi sembra, a quattro anni. Quindi sono già quindici anni. – Annunciò Indi infine.
- Tutti quegli anni di corsi di danza sono stati ripagati, eh? – chiese Scooter, tutti annuirono.
- Girerete il mondo con Eden, non è una cosa da poco. – aggiunse Scoot.
- Non ci posso ancora credere. – esultò Sadie con un sorriso stampato sul viso. La conosco da circa un’ora e non ha mai smesso di sorridere.
- Siamo così grati a Eden di averci scelto tra circa cento persone che hanno partecipato alle audizioni. E’ una ragazza sorprendente. –aggiunse Kobe.
Io annuii, la pensavamo allo stesso modo.
Eden entrò nella sala un po’ agitata, poi però sorrise appena ci vide parlare tranquillamente.
Si andò a sedere sulle ginocchia di Indi.
- Hey, come stai? – disse baciandogli la guancia e avvolgendo le braccia intorno al suo collo.
Indi invece posò le mani sui suoi fianchi accarezzandoli.
I miei occhi si fecero più scuri, sembravano una coppia osservando il modo in cui lei si sedette così comodamente sulle sue ginocchia e come quel bacio sembrava così naturale.
Quando le loro mani si intrecciarono sentii la gelosia crescere dentro di me.
- Io sto bene, tesoro. Te? – chiese Indi.
La chiama tesoro? Davvero?
- Sono stata meglio. – sospirò Eden appoggiando la testa contro la sua spalla.
- Eden. – la chiamò Scooter.
Lei si ricompose leggermente. – Sì? -
- Da quanto tempo balli? – chiese il mio manager.
Grazie a Dio non aveva detto niente sul nostro ritardo.
- Da sempre, ma non ho mai preso lezioni di danza .- rispose stringendosi nelle spalle.
- Che cosa? – urlò Alfredo incredulo.
- Non ho mai preso lezioni di danza. – ripetè Eden con calma.
- Ma come? È impossibile. Sei allo stesso livello dei tuoi ballerini! – affermò Alfredo.
- Non esagerare dai. – arrossì Eden.
Nella sala tornò il silenzio, si sentiva solo il respiro pesante dei ballerini e il telefono di Fredo vibrare nella sua tasca.
- In questa squadra ci diciamo tutto. – iniziò Scooter rompendo il silenzio. – come dico sempre, l’onestà è la miglior politica. Giusto Justin? -
- mh, si. – risposi cercando di capire dove voleva andare a parare.
- Allora tu e Indi vi frequentate? – domandò Scooter a Eden.
se la risposta fosse stata di si, le possibilità di chiederle di uscire insieme sarebbero diminuite in una frazione di secondo.
Loro si guardarono per un secondo prima di ridere a crepapelle.
- Ma che diavolo, no! – rise Eden asciugandosi le lacrime agli occhi.
- Sarebbe così strano!- aggiunse Indi.
- Lui è come un fratello per me. – spiegò.
Grazie a Dio, cazzo.
 
*Eden*

Osservai Justin sorridere come spiegai che Indi non era il mio fidanzato.
Voglio dire, lui è un ragazzo bello, dolce, premuroso, e sarebbe anche un fidanzato perfetto ma lo conosco da tanti anni, sarebbe come uscire con un fratello.
- Perché sembri così felice, Bieber? – domandai a Justin con un sorriso da bastarda.
Era evidente che si era ingelosito, tanto valeva attaccargli un post-it in fronte con scritto ‘sono geloso’
- Per nessun motivo, Blakely. – rispose innocentemente.
Alfredo ridacchiò scuotendo la testa.
- Voi ragazzi potete andare adesso,  siete stati qui per oltre cinque ore. Grazie per essere venuti in orario. – disse Scooter ai ballerini sottolineando le parole ‘in orario’
Salutai tutti i miei ballerini che abbandonarono la palestra.
- Quello che è successo oggi, ovvero quattro ore di ritardo, non è accettabile. – inizò a rimproverarci Scooter.  Non gridava, era anche fin troppo calmo. – Non è successo niente di grave stavolta, ma vedete di non ritardare di nuovo. – parlò con fermezza. – okay? -
Io e Justin annuimmo.
- Mi dispiace davvero tanto Scooter. – chiesi di nuovo scusa.
- Va tutto bene, Justin mi ha spiegato il motivo del ritardo. – mi sorrise comprensivo – Bhé, io ho una riunione quindi vado, voi ragazzi potete anche tornare a casa. -
-  Ciao. – lo salutai.
- Vado anche io. Ci vediamo domani mattina – affermò Alfredo.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
- A domani amico. – lo salutò Justin, Fredo se ne andò lasciandoci soli.
- Quindi ad.. -  - Ora dob… - parlammo contemporaneamente iniziando a ridere come idioti.
- si torna a casa. – affermò Justin.
- io stavo per chiederti se ti andava di andare al McDonalds prima di tornare ognuno a casa propria – gli proposi sorridendo prendendo la mia borsa.
- Sì certo. Aiutami ad alzarmi-
Lo presi per le mani e lo tirai su grugnendo ma non ci riuscii e caddi con il culo per terra.
-  Non posso farcela, sei troppo grasso. – risi io.
- Sono  grasso? – sbuffò Justin con un’espressione scocciata.
- no, volevo solo dire che.. -
Justin mi interruppe ridendo.
- e così Eden mi dice che sono grasso. – mise il broncio prendendomi per la manica e buttandomi a terra e caddi su di lui, sul suo cavallo.
- Non è colpa mia se non sei in forma. – mi strinsi nelle spalle, cercando di non sorridere.
- Non sono in forma?! – chiese tirando su la maglietta per mostrarmi gli addominali.
oh dolce Gesù bambino.
- Bello eh? – rise fissandomi.
- Ho visto di meglio. – sospirai, sentendo le sue mani posarsi sui miei fianchi.
- Oh, ma davvero? – disse guardandomi negli  occhi.
I suoi erano dorati, e erano così vicini ai miei che sentii il suo respiro sulla mia pelle.
- Mhmm. – mormorai.
Si continuò ad avvicinarsi facendo toccare i nostri nasi.
- E’ meglio andare. – sussurrai goffamente contro le sue labbra rompendo il silenzio e alzandomi rovinando il momento che si era creato. Tranquilla Eden.

*Justin*

Stavo per baciarla, ero così vicino.
- B-benvenuti al McDonalds, come p-posso aiutarvi? – balbettò il ragazzo dietro il bancone guardando Eden, evidentemente era nervoso a causa della sua presenza.
- mh, vorrei ordinare l’happy meal, pepite e succo d’arancia. – disse Eden cortesemente con un sorriso stampato sul volto.
- Davvero Eden? L’happy meal? Quanti anni hai? – le chiesi scuotendo la testa. – Io prendo un Big Mac e una sprite. – ordinai.
Poggiai venti dollari sul bancone e lui mi consegnò il resto.
- ehm.. – il cassiere con la targhetta con su scritto ‘Josh’ cercò di attirare la nostra attenzione. – p-posso avere un tuo autografo p-per favore? – chiese guardando Eden.
- il mio? – domandò Eden.
- ..sì, sono un tuo fan. – ammise con la voce un po’ tremolante.
- oh certo! – sorrise Eden firmando il retro della ricevuta consegnandola al ragazzo.
- Grazie – lui sorrise – qui ci s-sono i vostri pasti. Buona g-giornata. -
Prendemmo i nostri vassoi e ci andammo a sedere a uno dei tavolini liberi.
- Primo fan, eh? – domandai, Eden sorrise ed annuì.
- Non pensavo che la gente mi avrebbe riconosciuto. – ammise lei.
- Eden stai scherzando? Parlano tutti di te in questo periodo, chiunque sa chi sei, quello sarà stato il primo fan che hai incontrato, ma non sarà l’ultimo. -
- Lo pensi davvero? – mi chiese
- certo- risposi addentando un pezzo del mio hamburger.
- uhm.. scusate se vi interrompo.. – un ragazzo di circa ventuno anni si rivolse a Eden.
- Siamo dei tuoi grandi fans, possiamo avere un tuo autografo o fare una foto con te? – domandò un altro ragazzo.
- Sì! – esultò Eden alzandosi e mettendosi in mezzo ai due ragazzi per la foto per poi firmare le loro magliette.
- Allora, potremmo avere il tuo numero? – chiese il primo ragazzo speranzoso.
- No, mi dispiace ragazzi. – ridacchiò Eden.
- Ci hai provato. – rise l’amico accanto. – Grazie per tutto Eden. – sorrise lui baciandole la mano.
- Edenators per sempre. – gridarono mentre uscirono dal ristorante facendo ridere Eden che tornò seduta accanto a me.
- Pronti a partire? – dissi una volta che finimmo di mangiare.
- Si, andiamo. Ti avverto: mia sorella è pazza di te, ti chiedo scusa per tutte le cose imbarazzanti che può dirti o farti. -
- Va bene. – risi io.

-

- Hey Justin, è un piacere conoscerti. – un ragazzo seduto a bere un frullato mi tese la mano, immaginai fosse il fratello di Eden. – Sono Dale, il preferito di Eden. – aggiunse scherzando.
- Piacere mio. – sorrisi io leggermente.
Prima che potessi dire altro Eden mi prese per il braccio trascinandomi al piano di sopra.
- Lui era mio fratello, parla solo di lavoro, pulcini e auto. E’ un coglione. – alzò gli occhi al cielo. - Adesso che ci penso potreste diventare ottimi amici. -
- … i miei sentimenti! –misi il broncio toccandomi la parte dove c’è il cuore.
- Oh shh! – ridacchiò lei trascinandomi all’interno davanti l’ultima camera del corridoio.
- Chanelle? – chiamò Eden bussando alla porta.
- Aspetta Steph.. – sentì una ragazza mormorare all’interno della camera. – Cosa c’è? – urlò.
- posso entrare? – domandò Eden.
- HO DA FARE! ….è solo mia sorella. – disse la ragazza infastidita.
- Ho un amico con me, è un bel canadese. – sospirò Eden.
- Davvero? – la voce si avvicinò alla porta.
- Si cavolo, basta che apri la porta Chanelle!-
- E’ la persona che penso che sia? -
- Sì, sbrigati ad aprire questa porta.
– sbottò impazientemente Eden.
- Ma i miei capelli sono un disastro! -
- Ok, ciao allora. – gridò Eden trascinandomi in camera sua.
mi buttò letteralmente sul suo letto e Benji, il suo cane, occupò l’altra metà.
- Xbox? – mi propose offrendomi un controller.
Sorrisi prendendolo, giocava anche all’xbox? Impressionante.
- non c’è posto per me – mise il broncio tentando di far scendere il cane dal letto.
Allargai le mie gambe e gli feci cenno di sedersi avanti a me. Sorridendo, lo fece. La sua schiena era premuta sul mio petto tonico, mi piaceva essere così vicino a lei.
- Sei pronta? Ti farò un culo enorme. – affermai io
- Non mi sottovalutare, Bieber. –rispose a tono lei.
Percepivo il suo sorriso compiaciuto.
- Boom! – esultò dopo aver vinto il primo gioco “Call Of Duty”
- Ti ho lasciato vincere. – mentii io.
- mmh, si certo. – ridacchiò lei impostando un altro gioco.


@ justinbieber : @ EdenBlakely solo tu sei riuscita a battermi a Call Of Duty ... come è successo?!
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