I miss you, miss you.
Jean si sedette sull'erba, mentre un soffio di vento spirava da est, scompigliandogli i capelli. Era passato un mese dalla morte di Marco, ma non riusciva ancora a dimenticare. Quel ragazzo era stato più di un compagno per lui, più di un semplice sodato. La dolcezza del suo sorriso e la tenerezza del suo volto lo tormentavano ogni notte, quando si rigirava nel letto non riuscendo a chiudere occhio. Eppure, era un dolce tormento.
The angel from my nightmare.
Jean
chiuse gli occhi, assaporando quel momento di tranquillità. Gli
sembrava dannatamente ingiusto che lui fosse rimasto ancora in vita,
quando un soldato come Marco era stato portato via in quel modo. Marco
sorrideva sempre, riusciva ad andare avanti nonostante tutto, non si
abbatteva mai e cercava di trasmettere la sua forza a tutti quelli che
gli stavano accanto. Jean non avrebbe dimenticato, non avrebbe potuto
mai farlo.
And in the night we'll wish this never ends, we'll wish this never ends.
Avrebbe
dovuto credere più nelle sue capacità, gli aveva detto.
Era un ottimo leader, gli aveva detto. E adesso, dov'era? Cenere, soltanto cenere.
Jean strappò dell'erba dal prato, fino a prendere del terriccio
tra le mani. Per cosa aveva combattuto, Marco? A cosa era servito il
suo sacrificio? Anche a lui spettava il medesimo destino? Jean
buttò via la terra, furioso. Pensò al grande paradosso
che era la vita: nasce solo chi è destinato a morire. Ciò
che è immortale, non vive. E una volta diventati cenere, non
c'è nessun'altra occasione per l'uomo, nessuna luce alla fine
del tunnel, nessun paradiso.
Where are you? And I'm so sorry, I cannot sleep, I cannot dream tonight.
Jean
chiuse gli occhi, sdraiandosi sul prato. Il vento era diventato
più forte, e le nuvole avevano oscurato il sole. Faceva freddo,
ma il ragazzo non se ne curò. Il suo unico pensiero era Marco.
Non avrebbe incontrato nessuno come lui: la sua prima priorità
era il gruppo, il bene della squadra, la felicità altrui. Chi
non si sarebbe innamorato di quel ragazzo che amava talmente tanto la
vita da non temere l'ombra della morte? Aveva paura, come tutti gli
altri, e Jean lo sapeva bene. Ma non si lasciava sopraffare
dall'orrore, e sapeva mantenere la calma in ogni situazione. Era
talmente perfetto, che anche la morte aveva deciso di portarlo con
sè.
This sick strange darkness comes creeping on so haunting everytime.
Una
leggera pioggia cominciò a scendere dal cielo, sfiorando appena
il corpo di Jean, che chiuse gli occhi godendo di quel clima autunnale
che rispecchiava appieno i suoi sentimenti. Gli piaceva pensare che le
anime dei morti si tramutassero in un elemento naturale, dopo aver
abbandonato la prigione corporale. E magari, Marco era pioggia adesso,
quella stessa pioggia che, sempre più forte, gli inzuppava i
vestiti e gli bagnava il volto ricoperto di lacrime.
Will you come home and stop this pain tonight?
Stronzate. Jean allargò le braccia, come se volesse che l'acqua ricoprisse ogni parte del suo corpo. Stronzate. Cenere, solo e soltanto cenere!
Un mese. Marco se n'era andato da un mese. Eppure, era terribilmente
presente. Jean lo sentiva, lo percepiva in ogni tramonto, avvertiva la
sua presenza ogni notte, quando da solo si risvegliava dagli incubi,
quando tornava sopravvisuto da un'altra missione, quando credeva di non
potercela fare ed era a un passo dalla resa. Lo scricchiolìo
delle foglie, lo scrosciare dell'acqua, il sibilo del vento: ogni cosa
gli ricordava Marco. Ogni cosa sapeva di lui.
Don't waste your time on me, you're already the voice inside my head.
Cosa
rimaneva di Marco, adesso? A parte il ricordo, nulla. E Jean si sentiva
dentro un vuoto che mai nessuno avrebbe potuto colmare. Avrebbe
conosciuto altre persone, ammirato nuovi paesaggi, provato diversi
sentimenti, ma mai nessun compagno avrebbe preso il posto di Marco, mai
nessuna nuova alba gli avrebbe regalato la dolcezza che la compagnia di
Marco gli faceva provare, mai nessun sentimento sarebbe stato forte
quanto quello che Jean aveva provato per lui.
Ma
adesso, Marco era cenere. E ciò che gli rimaneva di lui, era
soltanto il ricordo della sua voce e la dolcezza di quel sorriso.
ANGOLO
AUTRICE: Finalmente! Finalmente ho trovato il tempo di scrivere questa
One-Shot! Avevo voglia di scrivere qualcosa su Marco e Jean da tempo, e
oggi sono riuscita a realizzare questa "cosa". So che è pessima,
ma sono comunque contenta del risultato! E' la prima volta che scrivo
una fan fiction quasi
romantica su due ragazzi, quindi sono completamente inesperta a
riguardo, e poi ho volutamente lasciato libera interpretazione: non ho
specificato se quel sentimento di cui si parla sia amore o fortissima
amicizia, così ognuno ha potuto interpretare la One-Shot a suo
piacimento! Detto questo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Alla
prossima (probabilmente una Rivetra)!