Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: smartys ayane    15/11/2013    1 recensioni
Song-fic ispirata da "I miss you" di Blink 182. Consiglio di ascoltarla durante la lettura.
La one-shot è incentrata sui pensieri di Jean a un mese dalla morte di Marco.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jean Kirshtein, Marco Bodt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I miss you




I miss you, miss you.

Jean si sedette sull'erba, mentre un soffio di vento spirava da est, scompigliandogli i capelli. Era passato un mese dalla morte di Marco, ma non riusciva ancora a dimenticare. Quel ragazzo era stato più di un compagno per lui, più di un semplice sodato. La dolcezza del suo sorriso e la tenerezza del suo volto lo tormentavano ogni notte, quando si rigirava nel letto non riuscendo a chiudere occhio. Eppure, era un dolce tormento.


The angel from my nightmare.

Jean chiuse gli occhi, assaporando quel momento di tranquillità. Gli sembrava dannatamente ingiusto che lui fosse rimasto ancora in vita, quando un soldato come Marco era stato portato via in quel modo. Marco sorrideva sempre, riusciva ad andare avanti nonostante tutto, non si abbatteva mai e cercava di trasmettere la sua forza a tutti quelli che gli stavano accanto. Jean non avrebbe dimenticato, non avrebbe potuto mai farlo.

And in the night we'll wish this never ends, we'll wish this never ends.

Avrebbe dovuto credere più nelle sue capacità, gli aveva detto. Era un ottimo leader, gli aveva detto. E adesso, dov'era? Cenere, soltanto cenere. Jean strappò dell'erba dal prato, fino a prendere del terriccio tra le mani. Per cosa aveva combattuto, Marco? A cosa era servito il suo sacrificio? Anche a lui spettava il medesimo destino? Jean buttò via la terra, furioso. Pensò al grande paradosso che era la vita: nasce solo chi è destinato a morire. Ciò che è immortale, non vive. E una volta diventati cenere, non c'è nessun'altra occasione per l'uomo, nessuna luce alla fine del tunnel, nessun paradiso.

Where are you? And I'm so sorry, I cannot sleep, I cannot dream tonight.

Jean chiuse gli occhi, sdraiandosi sul prato. Il vento era diventato più forte, e le nuvole avevano oscurato il sole. Faceva freddo, ma il ragazzo non se ne curò. Il suo unico pensiero era Marco. Non avrebbe incontrato nessuno come lui: la sua prima priorità era il gruppo, il bene della squadra, la felicità altrui. Chi non si sarebbe innamorato di quel ragazzo che amava talmente tanto la vita da non temere l'ombra della morte? Aveva paura, come tutti gli altri, e Jean lo sapeva bene. Ma non si lasciava sopraffare dall'orrore, e sapeva mantenere la calma in ogni situazione. Era talmente perfetto, che anche la morte aveva deciso di portarlo con sè.

This sick strange darkness comes creeping on so haunting everytime.

Una leggera pioggia cominciò a scendere dal cielo, sfiorando appena il corpo di Jean, che chiuse gli occhi godendo di quel clima autunnale che rispecchiava appieno i suoi sentimenti. Gli piaceva pensare che le anime dei morti si tramutassero in un elemento naturale, dopo aver abbandonato la prigione corporale. E magari, Marco era pioggia adesso, quella stessa pioggia che, sempre più forte, gli inzuppava i vestiti e gli bagnava il volto ricoperto di lacrime.

Will you come home and stop this pain tonight?

Stronzate. Jean allargò le braccia, come se volesse che l'acqua ricoprisse ogni parte del suo corpo. Stronzate. Cenere, solo e soltanto cenere! Un mese. Marco se n'era andato da un mese. Eppure, era terribilmente presente. Jean lo sentiva, lo percepiva in ogni tramonto, avvertiva la sua presenza ogni notte, quando da solo si risvegliava dagli incubi, quando tornava sopravvisuto da un'altra missione, quando credeva di non potercela fare ed era a un passo dalla resa. Lo scricchiolìo delle foglie, lo scrosciare dell'acqua, il sibilo del vento: ogni cosa gli ricordava Marco. Ogni cosa sapeva di lui.

Don't waste your time on me, you're already the voice inside my head.

Cosa rimaneva di Marco, adesso? A parte il ricordo, nulla. E Jean si sentiva dentro un vuoto che mai nessuno avrebbe potuto colmare. Avrebbe conosciuto altre persone, ammirato nuovi paesaggi, provato diversi sentimenti, ma mai nessun compagno avrebbe preso il posto di Marco, mai nessuna nuova alba gli avrebbe regalato la dolcezza che la compagnia di Marco gli faceva provare, mai nessun sentimento sarebbe stato forte quanto quello che Jean aveva provato per lui.

Ma adesso, Marco era cenere. E ciò che gli rimaneva di lui, era soltanto il ricordo della sua voce e la dolcezza di quel sorriso.








ANGOLO AUTRICE: Finalmente! Finalmente ho trovato il tempo di scrivere questa One-Shot! Avevo voglia di scrivere qualcosa su Marco e Jean da tempo, e oggi sono riuscita a realizzare questa "cosa". So che è pessima, ma sono comunque contenta del risultato! E' la prima volta che scrivo una fan fiction quasi romantica su due ragazzi, quindi sono completamente inesperta a riguardo, e poi ho volutamente lasciato libera interpretazione: non ho specificato se quel sentimento di cui si parla sia amore o fortissima amicizia, così ognuno ha potuto interpretare la One-Shot a suo piacimento! Detto questo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Alla prossima (probabilmente una Rivetra)!
   
 
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