Pov
Avril
“Avril?”
Mmh…
chi è che mi chiama
mentre sto prendendo il treno 9 e
¾ per andare ad
Hogwarts?
“Avril?”
Sì
papà, altri cinque minuti
e la prendo la lettera dal gufo, non ti preoccupare…
“Avriiiiil!”
Alzo
la testa di scatto,
andando a sbattere la testa contro il comodino.
“Ahi!
Ma porca putt…”
“Avril!
Insomma, è ora di
colazione! Che aspetti a portarmela, dannazione?!”
Ah,
già. Dimenticavo che il
treno 9 e ¾ non esiste, che mio padre è morto da
otto anni ormai e che la voce
urlante che mi ha risvegliato così
“dolcemente” quanto una fiamma ossidrica su
per il culo, è quella della mia matrigna.
“Sì,
arrivo…” mi affretto a
rispondere all’interfono. “Stronza.”
mormoro.
“Che
hai detto?!”
“Ho
detto che arrivo!”
Prevedo
una mattinata intensa,
formata da: preparazione della colazione a Miss labbra di botulino,
preparazione
della mia colazione e, se riesco a non avere un crollo di nervi solo
parlando
con lei, guida fino all’università con la vecchia
Mercedes di papà.
Guardo
l’orologio e… non so a
chi vorrei rivolgere le peggiori bestemmie, se a me, perché
non sono ancora
scappata di casa, o a Judy, semplicemente perché esiste.
Sono
appena le sei del
mattino!
E
questa per lei è ora di
colazione?!
Ma
io la uccido, io la affogo
in quella piscina hollywoodiana che si è appena comprata,
io… io…
“Avril!
Perché non sei ancora
scesa?!”
D’accordo,
posso sempre
metterle del veleno nel salmone…
Già,
se vi state chiedendo se
avete capito bene, beh… sì, avete proprio capito
bene.
Credo
sia l’unico essere
umano sull’intera faccia della Terra che mangi il salmone
a qualsiasi ora
della giornata.
Ovviamente,
la colazione non
fa eccezione.
Mi
svesto e mi rivesto
velocemente (non vorrei prendere a sprangate quel povero interfono
senza
colpa), scendo al piano di sotto e mi dirigo direttamente verso il
frigo,
pronta per scartare un altro pacco di salmone.
“Avril!
Ma insomma, quanto
capperi ci metti!” La voce di Judy mi arriva leggiadra
e soave dal giardino.
Comprare
veleno per topi:
voce aggiunta alla lista di cose da fare di Avril Ramona Lavigne.
“Eccomi,
eccomi.” grido dalla
cucina.
Sistemo
quel povero pesce nel
piatto e corro verso di lei.
Appena
mi vede, mi dice:”Beh
signorina, ce ne hai messo di tempo, eh! Incominciavo a pensare che ti
fossi
persa.”
Aspettate… da quando in
qua lei pensava?!
Trovo
una risposta alla mia
domanda soltanto guardandola: indossa un vestitino corto rosa confetto,
accompagnato da dei tacchi a spillo e da degli occhiali da sole a forma
di
cuore dello stesso colore.
Oh,
andiamo, ma che cazzo ci
fa con degli occhiali da sole alle sei di mattina?!
“Allora,
è il salmone
norvegese che ti ho chiesto? Io ho bisogno di Omega 3,
accidenti.”
“È
il migliore.” le rispondo,
prima di averla vista portare alla bocca una fetta.
Ti prego, ti prego, ti prego, fa
che le vada di traverso!!
“Mmh,
sì, si sente.” Dice con
quelle sue labbra enormi, iniziando a masticare come se quel povero
salmone sia
una chewing gum. “D’altronde, mi costa una fortuna
farlo arrivare direttamente
dalla Norvegìa.”
Perfetto,
ci risiamo.
“Beh,
che diavolo fai lì
impalata? Va’ a lavoro.”
“Ehm…
veramente, Judy, non
posso andarci stamattina, devo studiare per un esame molto importante,
per cui…”
“Ascolta,
Avril. Le persone,
di solito, vanno a scuola soltanto per imparare qualcosa per poter
trovare un
lavoro. Ma tu ce l’hai già un lavoro buono, quindi
perché sgobbare sui libri?”
mi chiede, alzando le spalle.
No,
ma… è pazza?
“Ma…
io…”
“No,
niente ma. Coraggio. Vai.”
Mi
giro, sgranando gli occhi,
e dirigendomi verso il prato per poter uscire di casa.
“Questa
è completamente
fuori!” inizio a sfogarmi, sottovoce. “Se pensa che
obbedirò a tutte le
stronzate che mi dice di fare, si-“
Non
riesco a finire la frase,
che un improvviso getto d’acqua mi colpisce in pieno viso.
Ma
perché capitano tutte a
me?
Corro
verso l’irrigatore
automatico, cercando di spegnerlo.
“No,
tesoro, non lo chiudere.
Il prato sta diventando beige.”
“Ma
se è verdissimo! E poi, dicono
sempre di risparmiare l’acqua! Siamo in piena
siccità.”
Sento
il suo sbuffo
scocciato. “Guarda che la siccità è
solo per i poveri. Secondo te, Jennifer
Lopez ha il prato secco? Le persone che adoperano tanta acqua hanno
anche tanta
classe, sai?”
Ah
beh, allora io alzavo le
mani e rifiutavo di discutere ulteriormente.
Prendo
la Mercedes dal garage
e mi dirigo verso il ristorante.
Sono
furiosa, incazzata e…
rassegnata, ma ormai ci ho fatto l’abitudine.
Parcheggio,
con qualche
difficoltà e, appena entro, non posso fare a meno di
rabbrividire e di
sorprendermi alla vista di come tutto il locale sia
cambiato… in peggio,
ovviamente.
Ogni
santissima cosa è rosa,
un abominevole rosa confetto, persino le divise dei dipendenti.
Non
bastavano già i pattini,
certo.
Sospiro
e vado nelle cucine
per indossare la divisa.
L’unica
cosa buona di questo
posto sono i miei colleghi. Lavorano qui da sempre, e per fortuna Miss
labbra
di botulino non ne ha licenziato nessuno.
C’è
Angela, una donna di
colore che praticamente mi ha fatto da madre, Sam, il nostro
divertentissimo
cuoco di fiducia e per ultima, ma non meno importante, Madison, la
nostra
cameriera tutto fare.
“Ehi
Sam, devi finirla con il
salmone. Hai già fatto omelette al salmone, minestra al
salmone e budino al
salmone.”
“Dici
che sarebbe meglio
metterci Judy nella minestra, eh? Dai, dì la
verità, Angela.” replica lui,
toccandola con il gomito e facendole l’occhiolino.
“Ah,
quanto sei scemo, mi
farai licenziare.”
“Sì,
sì, sono tutte scuse.” grida,
per poi riprendere a cucinare.
“Madison,
il tuo ordine è
pronto.” dice ancora.
“Sì,
arrivo. Cavolo, io ho
una certa età, non posso andare ancora in giro con questi
cosi.”
Quanto
capivo la povera
Madison. Andare a 52 anni sui pattini non era proprio il massimo.
Beh,
effettivamente… non lo
era neanche a 18.
Bene,
sono pronta.
Divisa:
a posto.
Pattini:…..
a posto.
Odio
nei confronti di Judy: a
posto, anzi, più che a posto.
Quello
durerà nei secoli dei
secoli… sempre che non la uccida prima.
***
Bene,
bene,
bene, buonsalve a tutti voi. (?)
Allora…
vi
piace il banner nuovo?
A me
sì, molto.
Credo che
sia
quello che mi è riuscito meglio fin’ora.
So…
che ne dite
di questa nuova Avril?
Lo so che
è
presto, ma molti lati del suo carattere si iniziano a delineare qui.
Bene, ci
vediamo al prossimo con qualche nuovo personaggio.
*evaporizzazione
in corso*
Cruel
Heart.
P.S.
Glaphyra,
dobbiamo chiamare Sasso… il PROFESSOR Sasso!.