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Autore: LiamHart    15/11/2013    2 recensioni
"Forse c'è un momento, in ogni storia, in cui l'antagonista riesce a capire qual'è il ruolo che ricopre davvero. Ognuno fa la propria parte, ognuno crede di essere il buono della propria storia, ma a volte basta un momento di lucidità per capire che non è così, che ormai altro non si è che il cattivo della situazione.
E cosa succede una volta fatta questa scoperta? E' più facile tornare sui propri passi o andare avanti?"
Cerberus, dopo la fine dei razziatori, era ancora in piedi, e Tristan Cole si sarebbe ritrovato a dover svolgere un incarico che gli era stato commissionato direttamente dall'Uomo Misterioso quando era in carica.
Tristan non poteva saperlo, ma il tentativo di svolgere quell'incarico sarebbe stato soltanto il preludio dell'avventura più importante della sua vita.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garrus Vakarian, Miranda Lawson, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Che ne pensi di fare sul serio, adesso? Miranda allungò la mano verso di me, e mi colpì con uno dei suoi attacchi biotici. Venni scaraventato contro il muro, e caddi malamente sulla spalla destra.
Questo fa male! Mormorai, rialzandomi in piedi e compiendo dei movimenti circolari col braccio che mi aveva colpito.
Andiamo! Se non sei capace di battermi, come pensi di poter sconfiggere i razziatori? Non mi diede il tempo di risponderle, si lanciò verso di me e provò a colpirmi con un pugno che schivai rapidamente.
Le bloccai il braccio con cui aveva sferrato quell'attacco, ma lei fu lesta a colpirmi con una ginocchiata al ventre che mi fece barcollare.
Forza Tristan! Bloccai le sue mani chiuse nelle mie, quando diresse due pugni verso il mio viso, ma lei saltò e mi colpì al petto con i piedi uniti, atterrandomi di nuovo.
Mi raggiunse con due lunghe falcate, provò a bloccarmi in una presa da dietro ma d'istinto la colpii con una violenta gomitata al volto che la fece indietreggiare. Soffocò un urlo, niente di più.
Scusa. Le dissi, cercando di capire che danni le avessi provocato. Decise di punire quella mia preoccupazione, e ancora una volta venni scaraventato al suolo.
Scusa? Non essere ridicolo! Non ero ancora riuscito a rialzarmi che mi colpì con un calcio al ventre, ma la atterrai bloccandole un piede quando provò a sferrarmi il secondo. Le bloccai un braccio con il ginocchio, chiusi il pugno e lo diressi verso il suo viso, bloccandomi un attimo prima che giungesse a destinazione. Ancora una volta, però, lei decise di punire quella mia esitazione. Con un'altra presa agile al mio busto mi scaraventò a terra e si mise a cavalcioni sopra di me.
Perchè non mi hai colpita? Non le risposi, lei mi prese per il colletto della tuta da combattimento che indossavo e dopo avermi attirato verso di lei decise di sbattermi con violenza al suolo.
Perchè? Mi chiese ancora, ripetendo quell'azione altre tre volte. Adesso mi faceva male la nuca.
Non riesco a colpirti, è più forte di me! Le dissi con un tono di voce seccato. Lei lasciò la presa, ma restò dov'era.
E' stato così stupido da parte tua. Sentenziò dura, guardandomi dritto negli occhi.
Già.
Questo è il tuo addestramento, Tristan! Non mi aspetto che tu mi tratti con riguardo, io non lo sto facendo.
Mi dispiace, ok? MI DISPIACE! Ma è più forte di me. Non ci riesco!
Perchè sono una ragazza?
Forse si... O forse perchè sei tu... Non rispose a quelle parole, si avvicinò col viso al mio, ma appena prima che le nostre labbra si sfiorassero un rumore assordante pervase la stanza. La porta di ferrò si spalancò, lasciando entrare l'Uomo Misterioso, che vedendoci in quella posizione non riuscì a trattenere una risata.
Ho interrotto qualcosa?
Certo che no, signore. Miranda scattò in piedi ed assunse una postura rigida.
Ho bisogno di parlare con te, Lawson! Mi guardò per un istante appena, ed aggiunse: In privato. Mi alzai da terra, e raggiunsi l'uscita senza dire nulla, chiudendomi la porta alle spalle.


Qualcuno bussò alla porta della mia cabina, ero così assorto nei miei pensieri che chiunque fosse dovette farlo più volte perchè lo sentissi.
Avanti! Miranda entrò nella stanza, fece pochi passi e si fermò proprio di fronte al letto su cui ero seduto.
Ciao! Indossava la sua tuta da combattimento adesso, che nonostante fosse capace di rendere pienamente giustizia alle sue forme, mi fece comunque rimpiangere quel suo aspetto curato e semplice da "Civile". Si appoggiò alla scrivania, assumendo una posa rilassata.
Ehi...
Sono passata per vedere se avevi bisogno di qualcosa! Magari posso farti fare un tour della nave, in modo da farti conoscere... La interruppi prima che portasse quella frase a compimento.
Grazie, ma non c'è bisogno che lo faccia! Questo potrebbe essere il mio unico viaggio con te, con voi... Dipende da cosa troveremo una volta giunti a destinazione. La ragazza sembrò incupirsi non poco per quella mia risposta, ma non si diede per vinta.
Il problema non si pone! Cerberus sta nascondendo qualcosa di pericoloso, te lo dimostrerò, Tristan... Non puoi fidarti di loro! Abbassai lo sguardo verso il pavimento, inspirai profondamente e le risposi in maniera piuttosto fredda.
E di chi dovrei fidarmi? Di te? Di Jacob? Siete due disertori, Miranda!
Lo sai che non faccio nulla per caso! Se ho preso queste decisioni c'è un buon motivo, mi conosci...
No, non più. Dissi con voce ferma, portandola ad assumere un'espressione delusa.
Non so come ti ha cambiato il progetto per cui hai lavorato! Per quanto ne so, Shepard ed i suoi potrebbero averti fatto il lavaggio del cervello. Io non so più chi sei.
Cosa..? Sono sempre la stessa ragazza che ti ha addestrato, non sono cambiata! Ho solo imparato a distinguere meglio cosa e giusto da cosa è sbagliato! Si difese, con un tono quasi offeso.
E se ti sbagliassi?
Non mi sto sbagliando. Non riuscii a contenere una rapida risata ironica. Incrociai le braccia e la osservai bene in viso.
Vedremo! Miranda scosse il capo, aprì la bocca per dire qualcosa, ma alla fine preferì voltarsi ed abbandonare la cabina.
Poche ore dopo saremmo arrivati a destinazione.
  
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