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Autore: cory monteith    15/11/2013    2 recensioni
Non era stato facile stare insieme senza poterlo dire a tutti solo perché, se lo avessero detto avrebbero perso molti fans. E infatti fu così. Quando finalmente fecero coming-out, molte delle loro fans se ne andarono. ‘Froci’ ‘Gay di merda’.. questo era quello che si sentivano dire ogni giorno dalla maggior parte delle persone. Nonostante questo, Harry e Louis erano rimasti insieme, fino a quella notte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I always needed time on my own
I never thought I’d need you there when I cry.
And the days feel like years when I’m alone.
And the bad where you liei s made up on your side. 

Louis si sedette sul divano, tra le mani una tazza di cioccolata calda. Aveva i capelli scompigliati e le occhiaie sotto gli occhi; sembrava uno zombie, ma non gli interessava. Non gli interessava più di quello che la gente pensava di lui, di quello che sua mamma gli aveva fatto abbandonandolo quando era piccolo, non gli importava del fatto che gli one direction non esistessero più. Fissava il vuoto e pensava a quanto la sua vita fosse fottutamente sbagliata, inutile. Da quando Harry non c’era più, niente aveva senso. 

When you walk away I count the steps 
That you take.

Do you see how much I need you right now?

Si portò la tazza fumante alle labbra e sorseggiò lentamente la cioccolata, senza preoccuparsi del fatto che potesse scottarsi la lingua. 
- Sai Lou – sussurrò Harry accarezzandogli i capelli – non avrei mai pensato che potesse succedere proprio a me – 
Louis alzò il viso dal suo petto con un’ espressione confusa
- Succederti cosa? – gli chiese accarezzandogli una guancia. Harry allora gli sorrise, sollevò il busto e lo baciò.
- Non pensavo che mi sarebbe mai capitato di conoscere una persona fantastica come te – sussurrò.  - Di innamorarmi di qualcuno che non avesse una vagina - Louis scoppiò a ridere, aveva sempre amato il fatto che Harry riuscisse a rovinare i momenti più romantici. 

Appoggiò la tazzina sul tavolino in vetro davanti a se e scosse la testa come per scacciare quel ricordo. Non doveva ricordare. Se avesse rincominciato a ricordare avrebbe iniziato a piangere. Aveva già pianto abbastanza e non poteva permettersi di farlo ancora. 

When you’re gone the pieces of my heart are missing you
When you’re gone the face I came to know is missing too
When you’re gone the words I need to hear to always get me
Through the day and make it ok 
I miss you.

Louis si alzò dal divano e salì in camera. Si mise un paio di jeans e pescò una maglia a caso dall’armadio. Se la infilò velocemente e andò verso lo specchio. Guardò il suo riflesso per qualche secondo. Sono davvero messo così male? Pensò passandosi una mano tra i capelli. 
Scese in sala e prese le chiavi della macchina e uscì di casa. Salì in macchina, ma non accese il motore. Mise le chiavi sul cruscotto e appoggiò la testa sul sedile. Fissò il tettuccio della macchina in silenzio, poi, dopo qualche minuto accese il motore 

I’ve never felt this way before
Everything that I do, reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do

Non accese la radio, guidò lentamente, forse troppo lentamente. Ignorò la gente che gli suonava il clacson esortandolo ad andare più veloce. Ignorò le vecchiette che gli urlavano gli insulti perché non si era fermato alle strisce pedonali per farle passare, Louis ignorò tutto e tutti. 
Louis era seduto sul divano, le gambe incrociate e lo sguardo perso nel vuoto. Era concentrato nei suoi pensieri e forse fu per quello che non sentì i passi di Harry alle sue spalle
- Louis? – mormorò il ragazzo. Louis si risvegliò dal suo stato di ‘trance’ e lo guardò rivolgendogli un sorriso
- Si? – 
- Cosa stavi facendo? – chiese Harry sedendosi vicino a lui. Appoggiò la testa sulla sua spalla e Louis gli cinse le spalle con un braccio
- Nulla, pensavo. – rispose accarezzandogli il braccio
- E a cosa pensavi? – chiese ancora Harry
- A nulla in particolare – ammise lui guardandolo. Harry annuì e alzò il viso. Gli dette un bacio a stampo 
- Ti amo Lou – sussurrò guardandolo negli occhi
- Anche io Harry – rispose sorridendo

When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now?

Parcheggiò vicino al marciapiede e spense la macchina; esitò prima di scendere. Quando fu fuori dalla macchina una ventata di aria fredda lo travolse facendolo rabbrividire. Affondò le mani nelle tasche dei jeans e si maledisse mentalmente per non essersi portato una giacca. Guardò il grande cancello davanti a se, chiedendosi se fosse il caso di entrare o no. 
Il cancello era nero, arrugginito, a forma di arco. In alto la scritta ‘cimitero di Londra’ era colorata di bianco. Era scritto in stampatello, ben visibile, come a volergli ricordare che li dentro c’erano persone che non avrebbe mai più visto sorridere. Non avrebbe mai più visto quelle persone ridere, scherzare, piangere, arrossire per un complimento. Ma quella scritta gli ricordava soprattutto che non avrebbe mai più rivisto Harry. 
Si avvicinò al cancello e spinse appena per aprirlo. Il cancello cigolò producendo un rumore fastidioso. Una volta entrato lasciò la presa sul cancello che si chiuse con un tonfo sordo. Si passò una mano tra i capelli e poi la rimise in tasca. Camminò a testa bassa verso il giardino infondo al cimitero  e qualche minuto dopo arrivò davanti ad una lapide. 

When you’re gone the pieces of my heart are missing you
When you’re gone the face I came to know is missing too
When you’re gone the words I need to hear to always get me
Through the day and make it ok

La lapide era di colore nero e la scritta recitava queste parole 
‘Harry Edward Styles 01-02-1994 / 15-08-2013’
Si sedette sull’erba umida e fissò la foto sulla lapide in silenzio. Quella era la prima volta che andava al cimitero; non era andato nemmeno al funerale, non aveva avuto la forza. Si portò le gambe al petto e appoggiò il mento sopra le ginocchia. Harry, nella foto, sorrideva. Gli occhi verdi erano luminosi, le fossette ben visibili ai lati della sua bocca. Aveva scelto Louis la foto da mettere li ‘almeno così lo ricorderemo sorridente’ aveva mormorato dando la foto a Anne. Lei non aveva detto niente, lo aveva solo abbracciato. 
Louis iniziò a pensare a tutto quello che avevano passato insieme. Non era stato facile stare insieme senza poterlo dire a tutti solo perché, se lo avessero detto avrebbero perso molti fans. E infatti fu così. Quando finalmente fecero coming-out, molte delle loro fans se ne andarono. ‘Froci’ ‘Gay di merda’.. questo era quello che si sentivano dire ogni giorno dalla maggior parte delle persone. Nonostante questo, Harry e Louis erano rimasti insieme, fino a quella notte. 
Quella notte quando un fottutissimo camion andò contro la macchina di Harry. Quella notte quando Harry morì tra le braccia di Louis. 
Louis scosse la testa e sospirò.  Si alzò in piedi e si pulì i jeans dall’erba. 
- Mi manchi – disse solo per poi avviarsi verso il cancello del cimitero. 
Louis, quella sera stessa, giurò a se stesso che sarebbe andato avanti, si sarebbe trovato un nuovo lavoro, si sarebbe fidanzato di nuovo. Lo promise per se stesso, per i suoi amici, per Harry. 

Qualche anno dopo.

- Papà! – urlò Darcy correndo verso Louis. Louis, che era seduto sul divano si girò verso la bambina e le sorrise.
- Che succede, piccola mia? – chiese prendendola in braccio 
- Papà Tom non mi vuole dare le caramelle – borbottò la bambina mettendo il broncio. Louis rise.
- Ne hai già mangiate tante al cinema – spiegò lui – se ne mangi altre poi ti vengono le carie e dobbiamo andare dal dentista – la bambina lo guardò terrorizzata 
- No, il dentista no – disse lei. Louis stava per dire qualcosa, ma sentì Tom ridacchiare. Alzò lo sguardo e lo vide appoggiato allo stipite della porta, gli sorrise e poi dette un bacio tra i capelli alla bambina
- Vai a lavarti e denti che poi ti
- Sei un papà cattivo, sai? – disse ridacchiando
- Cattivissimo – disse lui annuendo. Risero entrambi. Louis si alzò sulle punte e gli dette un bacio a stampo.
- Accompagno Darcy a letto e arrivo – sussurrò per poi seguire la bambina, che era appena uscita dal bagno, su per le scale. Mise la bambina a letto, riuscendpo a farla addormentare solamente dopo averle raccontato due storie della buona notte. 
Louis uscì dalla stanza e, prima di tornare giù da Tom, entrò nella loro camera da letto. Si sedette sul letto e tirò fuori dal portafoglio una fotografia. Nella foto, vi era raffigurato Harry. In quella foto, aveva i capelli scompigliati a causa del vento e un sorriso che gli incorniciava le labbra. Eri bellissimo, pensò Louis rimettendo la foto nel portafoglio. 
Uscì dalla camera e scese in salotto, dove Tom lo aspettava seduto sul divano. Senza dire niente, si sedette vicino a lui e appoggiò la testa sulla sua spalla. Tom gli circondò le spalle con un braccio e lo strinse a se. 
Louis aveva voltato pagina, si era innamorato di nuovo, aveva una famiglia e un bel lavoro. Louis era andato avanti, proprio come aveva promesso a se stesso e ad Harry.  accompagno a letto – disse guardando l’orologio. Darcy annuì, dette un bacio sulla guancia a Louis e andò verso il bagno, facendo una smorfia a Tom quando gli passò davanti. 
Louis si alzò e andò verso Tom 
I miss you..

 
Ciao a tutte c:
Allora, onestamente, non so da dove iniziare ahah.
Questo sarà tipo il 932820 account di efp che creo, e poi elimino ahaha.
Ho scritto questa one shot in due settimane, perché non sapevo come scrivere il finale,
e se devo essere sincera, non mi fa impazzire, ma dettagli.
Detto questo, spero che vi piaccia.
Magari lasciatemi una recensione :)
Alla prossima (?), 
Asya.
  
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