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Autore: LizzieCarter    15/11/2013    3 recensioni
"Si china a terra e raccoglie un libro che ha urtato col piede avvicinandosi al bagagliaio aperto.
 -Un ponte per Terabithia?- chiede, con una sfumatura indecifrabile nel tono divertito [...]; sorride, sembra stia per dire qualcosa, ma poi si limita ad avvicinarsi e a riporre con delicatezza il libro nello scatolone che tengo in mano..."

Un'appassionata di libri in fuga dal passato,
un ragazzo che non è solo un attore famoso,
un giardino sempre misteriosamente fradicio,
una coinquilina stalker,
dei chiassosi polletti,
la storia di un'intrepida panettiera,
una nuova Terabithia...
"- E' meglio...- si schiarisce la voce, lasciandomi le mani per infilarsi un paio di guanti di pelle chiara; - E' meglio se ti tieni bene-.
Annuisco contro la sua spalla, sobbalzo lievemente quando lui toglie il cavalletto e fa partire la moto con un rombo, e poi... poi c'è solo il vento sul mio viso.
Cosa estremamente poetica, non fosse che mi sono mangiata metà dei miei capelli!"

[con illustrazioni all'interno :)]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo ponte per Terabithia'
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get out of my room - Grace, dai, esci! - urla Kellie, martellando sulla porta. Ma tanto, con quei suoi pugnetti, i colpi non sono più forti del picchiettio di un uccellino.
E' una mezza giornata che cerca di tirarmi fuori dalla stanza; credo sia perchè si annoia, visto che Josh è uscito per degli allenamenti di nuoto. Li ho sentiti che discutevano, poco fa, mentre Josh le spiegava che non gli era permesso di portarla agli allenamenti, visto che uno degli attori aveva detto di non sentirsi a suo agio ad avere una fan assatanata ad assistere alle prove mentre lui era in tutina attillata.
Ovviamente Josh l'aveva detto con altre parole, ma questo era il succo, e ora Kellie deve pur distrarsi in qualche modo.
Oh, e scommetto che "l'attore a disagio" in questione fosse proprio lui.
- Dai, andiamo a fare shopping! - propone Kellie, dall'altra parte della porta, continuando a martellare come se ne andasse della sua stessa vita.
- E questo dovrebbe convincermi? Fare shopping piace a te! Io non ho soldi per... -  
- Offre Josh!- mi interrompe, mettendosi a trafficare con la maniglia. La porta, però, è chiusa a chiave.
- Ottimo, lo sapevo che i più ricchi sono anche i più scrocconi - la rimbecco, prima di riseppellirmi sotto le coperte.
Per un momento mi scappa un sorriso, mentre mi autocomplimento con me stessa per averla messa fuori gioco sia agli atti che con le parole; poi mi ricordo che, dopo ieri sera non c'è verso che possa risentirmi orgogliosa di me stessa, e mi appallottolo su me stessa, scontenta. Ficco la testa sotto un braccio, fingendo di essere un gufo che si nasconde sotto la sua ala, ma poi sono costretta a desistere: la mia ascella puzza da morire e non è proprio il caso di seppellirci il naso in mezzo, così mi nascondo sotto il cuscino.
- Portaci Josh, a fare shopping. A lui piacerà di sicuro, guarda quanti vestiti si è portato via in valigia - borbotto, anche se sono abbastanza sicura che Kellie se ne sia andata.
- Scommetto che è anche gay. Che cavolo, per non aver capito che volevo ballare con lui, ieri sera... - aggiungo poi, in un sussurro, a beneficio solo mio.
Le parole vengono soffocate dal cuscino, ma mi sento ugualmente un pelino in colpa per quello che ho detto.
Ma poi, scherziamo? Persino un ragazzo gay avrebbe capito le mie intenzioni e, per pietà, mi avrebbe dato corda!
- Grace -.
La voce di Josh, vicina, a qualche metro da me, mi fa quasi rotolare giù dal materasso per lo spavento.
- Josh, ma come accidenti...?! - 
- C'è una stanza comunicante con la tua. Ho trovato la chiave -. Sorride, poi indica con un cenno una porta vicino all'armadio, che credevo fosse incastrata e inagibile da secoli e che ora, invece, è spalancata.
- Come stai? Ti ho portato un'aspirina -. Josh poggia un bicchiere d'acqua e una scatola di pastiglie sul comodino, poi rimane in piedi di fronte a me, impacciato. Cerca di assumere un'espressione severa, ma non è per niente convincente. Tiene le mani appese ai passanti, gli stessi passanti che ho arpionato io ieri sera, e mi guarda di sotto in su, a disagio.
Per tutta risposta, prendo il cuscino tra le braccia e ci premo la faccia come se stessi cercando di soffocarmici.
- Non ho bevuto tanto da avere la sbornia! - mi lamento - E' solo che reggo poco... Ma chissenefrega, non ero davvero ubriaca! -.
Finalmente trovo il coraggio di alzare gli occhi, in cerca dei suoi. Le sue iridi verdi-castane sono fisse su di me, le sopracciglia corrugate e le labbra strette in una smorfia preoccupata. Infine, decide di sedersi di fianco a me sul materasso. A dir la verità, si siede su una delle mie gambe, nascosta dalle protuberanze della coperta. Facciamo un salto tutti e due -lui per la sorpresa, io per il dolore- poi Josh si sposta qualche centimetro più in là. Sospira. - Grace, perchè... - inizia, tenendo lo sguardo basso, fisso sulle mani che tiene intrecciate in grembo. Non continua la frase. In silenzio, allora, faccio camminare su due dita la mia mano fino alle sue ginocchia, le scalo come un alpinista coraggioso, e poi infilo la mia mano tra le sue. Con la punta delle dita sfioro le sue nocche, e mi concentro su questo prima di essere pronta a dire: - Scusa -.
Tengo gli occhi bassi, fissi sulle nostre mani strette le une alle altre, per nascondere le mie guance, che ardono per la vergogna. Una delle mani di Josh si agita, un pollice si alza, quasi si fosse appena svegliato e si chiedesse cosa si fosse perso mentre faceva un sonnellino; poi intrappola il mio indice, agganciandolo, e lo sfiora in una carezza.
- Non lo so neanche io cosa mi è preso - confesso, scrollando le spalle. - Mi sentivo così repressa... E tutti quelli che sembravano divertirsi avevano il bicchiere in mano, quindi... -
Sento uno strano blocco in gola, che mi rende difficile parlare, ma ce la metto davvero tutta per spiegare a Josh cosa mi ha portato alla pubblica umiliazione di ieri sera. In qualche modo, spero che, se gli spiego perchè mi sono comportata da tale idiota, lui poi possa dimenticarlo o, perlomeno, far finta che non sia mai successo.
E invece, Josh non mi rende certo le cose semplici, visto che pensa bene di interrompermi. - Dio, ti ho traviata! - dice, sgomento, come se avesse ricevuto un'improvvisa rivelazione.
- Joshu-a, non è vero! - lo rimprovero, pizzicandogli un dito. - E' solo che sono un po' in ritardo con le esperienze giovanili... e la mia prima sbronza l'ho avuta a vent'anni invece che a quindici, ok? -. Soffio l'aria fuori dalle guance, imbarazzata, e solo poi penso che adesso l'aria deve puzzare di aroma di muffa, visto che non ho ancora lavato i denti. Serro immediatamente le labbra.
Intanto Josh, ignaro di tutto (probabilmente è nato senza il senso dell'olfatto), sbotta - Ma non dovevo lasciarti da sola così! - si gira verso di me, le sopracciglia talmente alzate in un'espressione di dispiacere, che temo potrebbero sparirgli tra i capelli per sempre e non tornare più giù. - E' solo che... -.
- Solo che non sei il mio baby sitter, accidenti. Avevi tutti i diritti di andarti a divertire -, chiarisco.
Poi mi rendo conto che forse lui stava per aggiungere qualcosa di importante, visto che adesso si sta mordendo le labbra con aria colpevole ed evita in modo del tutto evidente il mio sguardo.
- Ok, è il tuo turno al gioco dei "solo che", continua - lo esorto.
Lui scioglie la mano dalla mia e inizia a tracciare dei lenti arabeschi sul mio copriletto. - Ecco... Avan mi aveva chiesto se vi lasciavo un po' soli perchè voleva conoscerti, così ho cercato di tenermi impegnato per la serata -.
- Ouff - sbuffo, piegandomi come se mi avessero appena tirato un pugno in pancia.
- Grace? - si preoccupa lui. Accidenti, dovrei limitare le mie reazioni drammatiche a quando sono da sola! Ma è davvero come se qualcuno mi avesse appena cucito un sasso nello stomaco, credetemi.
Mi tiro su di scatto e, fulminandolo con gli occhi, mi avvicino al suo viso in modo che possa apprezzare in tutta la sua intensità la puzza del mio fiato, poi esclamo, arrabbiata - Be', potevi semplicemente avvertirmi, invece che sparire come se io fossi un'appestata da cui scappare! -.
Quindi un suo amico gli chiede di lasciarci soli e lui lo asseconda come un bravo pappone? E non aveva neanche indosso la camicia da pappone hawaiano, quella sera!
Ma questo non c'entra... Comunque, alla faccia delle ship di Kellie! Josh non avrebbe dovuto difendere il mio onore, o qualcosa del genere?
Per tutta risposta, il Nemico Pubblico Numero Uno alza le mani davanti a sé, come a difendersi. - Ok, ok, ti ho chiesto scusa! - (Cosa? Forse nella tua mente, baby! Io non ho sentito alcuna scusa!) - E comunque pare che vi siate divertiti - esclama, risentito, indicando la paglietta di Avan che ho portato a casa ieri e che ora è appesa di sbieco sopra la lampada da comodino.
- Cosa? Vi siete divertiti a fare cosa?! - esclama Kellie, dall'altra parte della porta.
Josh e io sobbalziamo all'unisono.
- Kel, sei rimasta lì dietro tutto il tempo? - domando, colma d'ira.
- Eh sì, se non mi aprite! - replica, spazientita. Posso quasi percepirla alzare gli occhi al cielo mentre parla.
Guardo Josh, che alza le sopracciglia come a dire "cosa ci vuoi fare?". Kellie, intanto, dall'altra parte della porta urla - Be', adesso che avete fatto pace possiamo uscire? Io e Dim, ieri sera, ci abbiamo messo solo dieci minuti a chiarire: prendete esempio! -.
- Fatto pace?- ripeto, spalancando gli occhi.
 - Non è così semplice, non siamo mica bambini... Non si può semplicemente fare pace...! - borbottando come una caffettiera, mi alzo e, rapida, attraverso la porta da cui è entrato Josh e me la chiudo a chiave alle spalle. Per fortuna quel pappone aveva lasciato la chiave nella toppa.
Veloce, raggiungo la porta della camera che dà sul corridoio e chiudo a doppia mandata anche quella, mentre sento Josh esclamare - Ma cosa...?! - in camera mia, quasi all'unisono con Kellie che, in corridoio, esclama - E adesso cosa sta succedendo?! -.

Potrò finalmente rimanere immusonita un po' senza venire disturbata, o no?




Holaaa! Nuovo aggiornamento... cortissimo, lo so, ma spero di rimediare postando il seguito tra poco! Forza e coraggio, manca davvero poco :D! E dopo che succederà quello che succederà (sì, lo sapete di cosa sto parlando v_v)... aaaah, non lo so D8! Mi sento come quando si aspettava la fine del calendario Maya: cosa succederà dopo che Josh e Grace si baceranno?
La storia diventerà una ff porno?
No, mi spiace u_u
La storia continerà?
Sì, mi spiace per voi >:D Spero continuerete a seguirla!
Rivedremo P.T.?
Assolutamente sì! Diamine, non vi manca P.T.? A me manca da morire!
Ho deciso: nel prossimo capitolo Grace bacia P.T. e Josh scopre di essere innamorato di Avan v________v
SPOILERONE! Vi gusta?
Ok, sono impazzita D; Dunque io vi saluto, vi mando un sacco di baci e... alla prossima!

Lizz
   
 
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