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Autore: Notteinfinita    15/11/2013    4 recensioni
Ranma e Akane sono dei campioni nel temporeggiare...e se un giorno scoprissero di aver sprecato il tempo che avevano a disposizione contando sempre nel domani?
*****
«Akane, sbrigati, dobbiamo andare a cambiarci per ginnastica!» disse Yuka, uscendo dalla classe.
«Speriamo solo che il maniaco ci lasci in pace, oggi.» aggiunse Sayuri, sospirando.
«Già!» rispose Akane.
«Stavolta però scordati che io venga in tuo aiuto.» annunciò Ranma, rivolto alla fidanzata. «Ogni volta accorro in tuo aiuto e finisco per essere picchiato!» si lamentò.
Akane gli rispose con una linguaccia mentre il ragazzo correva in direzione della palestra.
Finito di cambiarsi, per fortuna senza visite inopportune, gli studenti si divisero: mentre le ragazze giocavano a pallavolo, i ragazzi si sfidavano a basket.
L'ora era ormai alla fine e Akane aveva appena fatto una schiacciata spettacolare che le era valsa il punto della vittoria, quando si accasciò a terra.
Abbandonando i compagni, Ranma corse in soccorso della fidanzata che giaceva a terra priva di sensi.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nda:visto che è da un po' che non aggiorno, per farmi perdonare, vi lascio questo piccolo capitolo. Cercherò di aggiornare al più presto.

 

 

La notte trascorse pressoché insonne per tutti gli abitanti della casa. Quando, infine, il mattino giunse e gli abitanti della casa si riunirono in sala mostravano chiaramente sul viso i segni della notte appena passata.

«Oggi vai a scuola?» chiese Kasumi vedendo arrivare Ranma con la cartella in spalla.

«Ma oggi Akane esce dall'ospedale!» protestò Soun, indignato.

«Appunto per questo.» rispose il ragazzo. «Se mi trovasse a casa o andassi a prenderla le sembrerebbe strano. Non è meglio che creda di stare bene e che trascorra tranquillamente ciò che le resta?» spiegò, sentendo la voce venirgli meno.

«Per una volta sono d'accordo con te. Forse tutte le botte in testa che hai preso da Akane non ti hanno danneggiato del tutto il cervello.» affermò Nabiki.

L'averla menzionata fece cadere un silenzio carico di dolore su tutta la stanza.

Nella mente di ognuno tornarono in mente le immagini dei movimentati battibecchi dei due fidanzati che, immancabilmente, mettevano in subbuglio tutta la casa.

«Vado a mettermi la divisa e andiamo.» disse Nabiki, per rompere il silenzio.

Usciti di casa, i due ragazzi si avviarono verso scuola. Era strano essere da soli, senza Akane.

«Devo fare una piccola deviazione.» annunciò ad un tratto il ragazzo.

Nabiki si limitò a seguirlo, per una volta erano in anticipo, ma, quando vide che si dirigevano verso il ristorante “Il gatto” la rabbia ebbe il sopravvento.

«Mia sorella è in un letto d'ospedale e tu corri dalle tue spasimanti?» urlò, afferrando il ragazzo per un braccio.

«Non è come pensi.» si giustificò il ragazzo. «Aspettami qui.» disse, poi.

Con fare silenzioso si avvicinò al locale, fece scivolare due lettere sotto la porta e raggiunse Nabiki prima che qualcuno potesse vederlo.

«Consegna queste a Kuno.» le disse, porgendole due buste, una indirizzata a Kuno e l'altra Kodachi.

Certa che il ragazzo non le avrebbe spiegato cosa avesse intenzione di fare, Nabiki desistette dalla tentazione di chiederglielo e, prese le buste, proseguirono insieme verso la scuola.

Appena entrati, vennero attorniati dai compagni che chiedevano notizie di Akane.

«Lunedì tornerà a scuola.» annunciò Nabiki, vedendo Ranma in difficoltà.

La campanella d'inizio delle lezioni, per fortuna, mise fine ad ulteriori domande e chi notò i loro visi sfatti e le occhiaie non ebbe occasione di indagare in merito.

Appena entrata in classe, Nabiki si avvicinò a Kuno e gli consegnò le buste.

«Sono lettere d'amore di Akane e la ragazza col codino!» esclamò subito il ragazzo, galvanizzato.

«Mi dispiace deluderti ma sono da parte di Ranma.» spiegò la ragazza.

«Allora si tratta di una lettera di sfida!» gridò Kuno sfoderando la sua spada di legno.

«Non ne ho la più pallida idea. Leggila!» ordinò Nabiki, esasperata.

Appena ebbe aperto la lettera, la ragazza si pose alle sue spalle per leggerne il contenuto.

 

Vediamoci questo pomeriggio.

Appuntamento alle 18:00 nel terreno abbandonato vicino la scuola.

Ranma Saotome.

 

Letto il biglietto, Nabiki rimase alquanto perplessa. Kuno, invece venne avvolto da un'aura di furia all'idea dell'imminente scontro.

La giornata trascorse tranquillamente scandita dal susseguirsi delle lezioni.

Quando anche l'ultima campanella suonò, tutti gli studenti si riversarono fuori dalla scuola.

«Nabiki!» chiamò Ranma, avvicinandosi alla ragazza.

«Dimmi.»

«Io verrò più tardi a casa.» disse il ragazzo.

«Non pensi che Akane ci rimarrà male?» chiese lei.

«È per lei che lo faccio.» confessò l'altro.

Con un mezzo sorriso, senza chiedere altro, la ragazza fece un cenno d'assenso e si avviò.

Appena giunta a casa, entrò in cucina per chiedere notizie della sorella.

«Sembra in ottima forma.» le disse Kasumi, con sguardo triste «Il medico le ha detto che ha una semplice carenza di ferro, per non farla preoccupare e per giustificare gli eventuali capogiri. Adesso è in camera sua.»

«Capisco. Papà è riuscito a comportarsi normalmente?»

«Abbastanza. Per fortuna ad Akane non è sembrato strano che l'abbracciasse quasi fino a stritolarla appena è uscita dall'ospedale.» raccontò la maggiore delle Tendo.

«A proposito di abbracci, dovremo avvisare il vecchio maniaco, così la lascerà in pace.» consigliò Nabiki.

«Ha telefonato stamattina, ha vinto tre giorni alle terme, tornerà lunedì sera. Così avremo alcuni giorni di tranquillità!» annunciò Kasumi.

«Prima che me ne dimentichi, Ranma ha detto che tornerà più tardi.» disse Nabiki. «Ora vado un attimo da Akane.»

Facendosi coraggio, la ragazza salì le scale e bussò alla porta della sorella più piccola.

«Avanti.»

«Hey, sorellina, come va?» chiese Nabiki, cercando di mantenere un tono di voce fermo.

«Un po' annoiata, papà ha voluto a tutti i costi che mi mettessi a letto, è stato così insistente che non ho potuto dirgli di no.» spiegò Akane.

«Bé, approfittane per rilassarti un po'.» le suggerì la sorella maggiore, strizzandole l'occhio. «Oggi a scuola chiedevano tutti di te. Ti salutano.»

«Che gentili!» commentò la ragazza. «E Ranma?» chiese infine, non riuscendo più a trattenersi.

«Mi ha detto che sarebbe arrivato più tardi.» rispose semplicemente Nabiki.

E ti pareva, pensò Akane, sicuramente sarà da Shan-pu o da Ukyo a rimpinzarsi, figurati se pensa a me!

Anche se la sorella non aveva detto nulla, Nabiki intuì perfettamente quali fossero i pensieri della sorella e si augurò che Ranma trovasse il modo di farsi perdonare.

Dopo aver chiacchierato un altro po', Nabiki si accorse che era quasi l'ora in cui Ranma aveva dato appuntamento a Kuno così, con una scusa, salutò la sorella e uscì di casa intenzionata a scoprire cosa avesse in mente il ragazzo.

 

Nda:Vi ho incuriosito?

 

  
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