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Autore: Shadows_alien    15/11/2013    2 recensioni
"Papà tu dove farai le vacanze?" chiesi timidamente abbassando la voce "dove le stai facendo te Laura mi farò una settimana quando te ne vai via dal campeggio" disse orgoglioso "cosa ma papà sei pazzo? Qui mi conoscono quasi tutti non voglio che mi fai fare figuracce" dissi ad alta voce "Laura Kaulitz vedi di darti una calmata." disse con tono alto e deciso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'siamo una famiglia questo è importante'
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Capitolo 29.

 

Pace fatta.

 

Era pomeriggio e come il mio solito mi addormentai solo che mi svegliai appena 10 minuti dopo per il casino che c'era al piano di sotto erano risate di mio padre, mio zio, mia nonna e la mia matrigna così decisi di scendere per andare a salutare la nonna.

Scesi dalle scale che portano in sala così almeno avrei evitato di farli zittire di colpo, anche se appena entrai in cucina si zittirono lo stesso “ciao” dissi con la voce rauca “amore della nonna” disse alzandosi venendo verso di me “come va?” chiesi incrociando le braccia al petto “bene anzi benissimo. Sono 6 anni che non ci vediamo che mi dici?” disse mettendomi un braccio dietro sulla schiena “nulla di che. Sono fidanzata con un italiano, viviamo insieme, presto inizierò a lavorare come animatrice” dissi “ hai dimenticato di dire che sei anche zoccola” disse Flavia “se io sono zoccola te che sei? Ti sei fatta mio padre anche quando era sposato e aveva me” dissi per poi andarmene in camera mia sbattendo la porta.

Ero in camera mia a piangere per colpa di Flavia e nessuno era ancora venuto a consolarmi così decisi di chiamare Alessandro ma non rispose. Sentii bussare alla porta “chiunque tu sia vattene non ho voglia di parlare” urlai stringendo gli occhi “ehi Laura non vuoi nemmeno me?” chiese mia nonna “sinceramente no nonna mi hai abbandonata anche te” dissi mettendomi sotto le coperte “Laura spiegami che hai” disse sedendosi sul letto “che ho? Che ho? Sai nonna o meglio Simone mi hai abbandonata come papà 6 anni fa l'unico che c'era era lo zio Tom io non posso ne perdonare papà ne perdonare te. Io quando avevo bisogno di voi tu non c'eri e papà era troppo impegnato a scoparsi quella troia da 2 soldi. Ora io sono incinta di 2 mesi ho quasi 21 anni e quella troia mi da della zoccola?” urlai alzandomi di scatto per poi uscire dalla mia camera e andare in cucina dagli altri “tu mi hai dato della troia ti sei vista? E tu papà o meglio Bill mi hai abbandonata a 14 anni e poi a 16 quando ho fatto l'amore per la prima volta hai iniziato a darmi della zoccola e della puttana e poi la sera che sono tornata ubriaca te la ricordi? Io si alla perfezione mi hai lasciata fuori al freddo e il giorno dopo mi hai anche picchiata e mi sono dovuta mettere chili di trucco per nascondere i lividi dei tuoi pugni o delle tue 5 dita mi fate schifo dovete andarvene all'inferno entrambi cazzo” urlai indicandoli e sbattendo le mani sul tavolo “calmati cazzo” urlò mio zio “stanne fuori tu” urlai a tono “no non sto zitto devi portare rispetto” urlò “no Tom ha ragione Laura devo risolvere e preferisco rimanere solo con lei per parlare” disse.

Mio zio e Flavia se ne andarono in salotto lasciando me e papà a parlare per risolvere “lo so ti ho deluso mi dispiace” disse “non basta sai? Porto ancora le cicatrici dei tagli che mi facevo a 15 anni solo lo zio se n'è accorto e mi ha fatto smettere e tu che hai fatto quando mi avevi vista mi hai guardato semplicemente e poi hai sorriso tu non sei un padre eccellente mi fai schifo” dissi scandendo le ultime parole “lo so Laura io ti chiedo scusa ho capito adesso che io mi sono comportato malissimo con te io ti voglio bene e credimi che quando ho saputo che sei svenuta al centro commerciale in Italia sono stato male molto male tu sei la mia piccola, la mia bambina nonostante tu abbia già 21 anni quasi io ne ho solo 39 io non so come dirti che mi dispiace perché comunque io l'ho capito solo adesso come sei stata male quando ti ho abbandonata sentimentalmente” disse con le lacrime agli occhi “papà il problema è che tu sei il responsabile o almeno lo eri io ora ho 20 anni quasi 21 non sono più una bambina sono adulta e sono anche incinta tu mi hai dato della troia quando mi hai vista all'hotel a Verona io mi sono sentita uno schifo e ho pensato il peggio io ti voglio bene ma devi capire anche che ho bisogno di te anche quando arriverà il momento in cui io dovrò partorire io ti voglio vicino a me perché sarà doloroso io non posso stare senza di te pensa che di notte stavo malissimo perché pensavo che non mi volevi più come figlia e questo lo pensavo sempre anche quando è nato Lucas io sapevo che non ero più importante per te io ho sempre avuto bisogno di te e tu non lo hai mai capito. Lo zio Tom mi ha fatto da padre perché tu non ci sei mai stato io ti volevo bene ma mi sono ribellata perché mi trattavi uno schifo e adesso vedo che sei veramente pentito! Papà io ti amo di bene sei la mia vita e lo hai sempre saputo” dissi con le lacrime agli occhi “Laura ti amo di bene anche io, e sono stato un vero e proprio coglione lo so, però io ora sono veramente pentito ogni volta che penso a quello che ti ho fatto in questi anni, pensavo di averti persa, e invece no ora scopro che tu hai pianto per colpa mia, ti sei tagliata per colpa mia e quando stavi per essere stuprata io non ho fatto niente ora mi sento veramente un verme però so che mi stai perdonando in questo momento e questo per me è molto importante ti voglio bene e sei anche te la mia vita mi dispiace non avertelo dimostrato ma è così ti amo di bene anche perché sei la mia primogenita e ho capito che sei una brava ragazza e se ti ribellavi a me era perché ti ho trattata male in questi 6 anni. Laura non te l'ho mai detto lo so ma io ti adoro e sei la mia anima so che sarà indolore il parto ma io ci sarò per te sei la mia bambina nonostante tu sia già una donna e lo sai che io ora voglio fare pace con te e poi se vuoi vivere con Alessandro a Verona vai pure sei libera” disse alzandosi e venendo verso di me “papà io accetto di fare pace con te ma promettimi una cosa” dissi prendendogli la mano destra “dimmi” disse annuendo con la testa “promettimi che se Flavia mi da ancora della zoccola la fermi perché mi fa sentire malissimo io non lo sono e lo sai anche te” dissi “te lo prometto ti proteggerò piccola mia” disse dandomi un bacio sulla guancia.

 

La sera stessa.

 

Ero in linea su Facebook per video-chiamare il mio ragazzo così lo cercai tra i miei contatti in linea appena lo vidi lo contattai subito “amore mio” dissi con un sorriso “amore è successo qualcosa di positivo vedo” disse sorridendo con me “si io e papà abbiamo fatto pace e stavolta era dispiaciuto davvero” dissi continuando a sorridere.

La serata la passai in video-chiamata con lui per parlare un po' e anche per divertirmi solo con le sue barzellette epiche.

   
 
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