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Autore: Dimea    16/11/2013    2 recensioni
Eccomi tornata, un'altra volta.
Premetto che questa è un ANTI EdWin e una PRO RoyEd, ma ho dovuto inserire un minimo della prima coppia...
La storia si svolge in un ipotetico futuro.
Edward ha riavuto i suoi arti, Roy è Comandante Supremo e Winry ,oltre ad essere un'ottima meccanica di Automail, sta cercando di convincere Ed a compiere il Grande Passo.
Ma il nostro Acciaio, oltre a non essere molto convinto, è stufo di lasciare che il destino scelga per lui.
Scelte...
La vita è gremita di scelte, giuste o errate che siano...
Spesso non vengono prese a mente lucida...
Spesso si ha paura...
Paura di sbagliare...
Paura di scegliere...
Paura di amare...
Paura di andare incontro a terribili conseguenze...
A volte lasciamo che le scelte scelgano noi, anche se noi non lo vogliamo...
Non ci ribelliamo per non ferire...
Accettiamo un destino stretto e vuoto per rendere felice, anche solo un istante, qualcuno accanto a noi.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Ed
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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Salve ancora a tutti!
Eccomi tornata, un'altra volta.
Premetto che questa è un ANTI EdWin e una PRO RoyEd, ma ho dovuto inserire un minimo della prima coppia...
La storia si svolge in un ipotetico futuro.
Edward ha riavuto i suoi arti, Roy è Comandante Supremo e Winry ,oltre ad essere un'ottima meccanica di Automail, sta cercando di convincere Ed a compiere il Grande Passo.
Ma il nostro Acciaio, oltre a non essere molto convinto, è stufo di lasciare che il destino scelga per lui.
Buona Lettura
 

The Cruelty of Fate -  All I want
 

Capitolo I
Scelte



Scelte...
La vita è gremita di scelte, giuste o errate che siano...
Spesso non vengono prese a mente lucida...
Spesso si ha paura...
Paura di sbagliare...
Paura di scegliere...
Paura di amare...
Paura di andare incontro a terribili conseguenze...
A volte lasciamo che le scelte scelgano noi, anche se noi non lo vogliamo...
Non ci ribelliamo per non ferire...
Accettiamo un destino stretto e vuoto per rendere felice, anche solo un istante, qualcuno accanto a noi.

-Edward... Ho paura...-
-Winry, Andrà tutto bene.-
-No invece: Ci uccideranno!-
-Non accadrà...Stasera raggiungerò il Colonnello, domani sarà tutto finito.-
-Edward... Forse domani non ci rivedremo.-
-PERCHE' DEVI SPARARE CAZZATE!... No... no... aspetta... no, non piangere....-
- Ed... io ti amo...-
-Winry... io...-
-No, ti prego, so cosa vuoi dire.... ma ti prego... concedimi solo stanotte...-
-Win, non è il caso...-
-Edward, domani potrei non  vederti mai più...-

Te  ne stavi seduto sulla poltrona, fissando il vuoto con aria sconsolata...
Le mani ricadevano sulle cosce...
La mente, un guazzabuglio di emozioni contrastanti.
Ti trovavi ad un bivio...
Fare la cosa giusta, ciò che tutti si aspettavano da te...
Oppure fregartene, ritrattare tutto...
Erano passati quasi tre mesi da quella sera prima della battaglia decisiva.
Quella notte commettesti il più grande errore della tua vita: illudere la tua migliore amica.
Lei sapeva perfettamente quale fosse l'oggetto dei tuoi sentimenti, eppure richiese un addio.
Diavolo che guaio...Lo sapevi sarebbe finita così!
Te la ritrovasti incollata, convinta che sareste diventati la famiglia perfetta...
Famiglia...
E chi aveva detto che volevi una famiglia... A malapena sapevi cosa volevi a pranzo, figurarsi se pensavi a metter su famiglia!
Possibile che il destino scegliesse sempre per te?!?
Sono un'idiota!
D'un tratto la porta del tuo ufficio si spalancò con un tonfo sordo.
-Acciaio...-
Davanti a te, il tuo superiore che ti osservava con sguardo insofferente.
Tu rispondesti con un mugugno.
-Hai finito di commiserarti? Sono tre giorni che vaghi per i corridoi con sguardo assente.- Sentenziò il moro.
Odiavi quell'uomo: Entrava nella tua vita al momento giusto, ma con le parole sbagliate!
Ti dava sui nervi...
-Fullmetal sembri una checca isterica!-
Stringesti i pugni fino a farti sbiancare le nocche.
Da quando le tue gambe si erano allungate di una ventina di centimetri, aveva smesso di fare frecciatine riferite alla tua altezza, per prediligere il tuo carattere nevrotico.
-Ha finito?- ringhiasti a denti stretti
-Mmmm... nah!-
Il solito...
Un grandissimo rompi coglioni!
-Scherzi a parte, sono qui per qualcosa di serio...-
Riuscisti a stento a trattenere un risatina...
-Lei? SERIO?-
Mustang alzò gli occhi al cielo.
-Sì, e se stai zitto ti spiego cosa ho in mente.!- sospirò rumorosamente - Ho bisogno un assistente...-
-Perché, il Colonnello Hawkeye?-
-Lei... ehm... si è dimessa...-
-COSA?!?-
-Havoc ha fatto il danno, se capisci cosa intendo...-
La risposta del neo-Comandante supremo ti spiazzò
-Ma voi non...-
-No no, assolutamente! Lei è... diciamo la mia migliore amica.- troncò il discorso Mustang - In ogni caso, ho bisogno di un assistente.-
-Seh! E passare le giornate a farle da leccapiedi? Ha sbagliato persona...- cercasti di liquidarlo...-
Il Comandante Supremo si fece scuro in volto.
-Edward, non si tratta di un assistente normale: ho bisogno una guardia del corpo... nella posizione in cui mi trovo.- ammise.
-Uff... quanto tempo ho per pensarci?-
-Non ne hai!- Sorrise sornione l'uomo -Prepara i bagagli...Ti trasferirai da me.-
-BAGAGLI?!? Ma è completamente...- Ma le parole ti morirono in gola: questa era la tua occasione per prenderti un periodo di riflessione e capire cosa volevi davvero. Sospirasti - Mi dia dieci minuti.-
-Bravo Acciaio, così ragioniamo.-

Una voce gracchiante, proveniente dalla cornetta, ti perforava il timpano.
-Ma Ed, avevi promesso che ti saresti dimesso!-
-Non l'ho mai fatto... e questa è una grandissima opportunità!-
-Cazzo, ma a me ci pensi?!?-
-Piantala di fare l'isterica!-
-Voler passare del tempo con te è reato?-
-Non ricominciare con questa storia...-
-Quale?!? Non è una storia! Non ci sei mai!-
-Win, devo andare... -
-Vai! Tanto è quello che sai fare meglio!-
Perché lei aveva reso tutto così complicato...
Non riuscivi ad amarla... non potevi: per te era sempre stata una sorella, nulla più.
Perché avevi lasciato che prendesse ciò che voleva nella tua vita?
Perché non l'avevi fermata...
Winry stava cercando in tutti i modi di convincerti a sposarla...
Lei era innamorata di te, ma tu neanche sapevi cosa fosse l'amore. Non perché tu non sentissi il bisogno di amare o essere amato, ma semplicemente perché il tempo non te l'aveva ancora permesso... o forse ancora non avevi capito cosa fosse l'amore, o come fosse essere innamorato.
-Acciaio, siamo arrivati.- la voce del tuo superiore ti risvegliò dai tuoi pensieri. -Cosa ti succede?- chiese preoccupato Mustang.
-Nulla...-
-Balle-
-Colonell... ehm... Comandante...-
-Roy, Acciaio, il mio nome è Roy- aggiunse serio. - Per la carica che ricopri, chiamami con il mio nome... e concentrati sul tuo lavoro!-
Ma cazzo! Come ci riusciva?
Un istante prima ti permetteva di chiamarlo per nome... e poco dopo cominciava con gli ordini!
-Si signore...- lo scimmiottasti.
Villa Mustang, era una residenza storica alla periferia di Amestris che contava quasi sessanta stanze tra cui, stanze da letto, salottini, una biblioteca, una sala musica,una galleria dei ritratti di famiglia, ed un'imponente salone.
L'intero giardino era sorvegliato giorno e notte dai migliori  militari che l'Esercito offriva.
Roy ti fece sistemare, come sua personale guardia del corpo, nella stanza accanto alla sua.
Una camera troppo pomposa per i tuoi gusti...
Al centro della stanza, un pomposo baldacchino, dominava la scena con le sue pesanti tende porpora mentre ai suoi piedi, come un servo, se ne stava accucciato un caminetto scoppiettante.
Tutto troppo per i tuoi gusti.
-Spero ti possa trovare a tuo agio Edward.- disse il moro prima di lasciare la stanza.
A mio agio? I miei pensieri non  me lo permettono...

-Un bicchiere di Whisky?-
Il tuo superiore ti agitava sotto al naso un bicchiere di cristallo, ricolmo di un liquido ambrato.
-No grazie- rifiutasti, ma vedendo Roy incassare il colpo ti affrettasti ad aggiungere - Non bevo quando sono in servizio-
Il moro cominciò a ridere sguaiatamente.
-Sciogliti Fullmetal... fatti un goccetto!- disse porgendoti il bicchiere.
Mustang fece scivolare il suo drink per la gola, e tu cercasti di seguire il suo esempio.
Non avevi mai bevuto un superalcolico in vita tua, e la sensazione bruciante che provocò il Whisky al suo passaggio ti entusiasmò tanto quanto ti piacque il suo sapore... ben poco!
Il comandante scoppiò a ridere ancora.
-Oddio Edward, dovresti vedere la tua faccia!-
Ti sfuggì un sorriso.
-Beh - riprese il moro, serio - cosa ti affligge talmente tanto da accettare la mia proposta di diventare la mia guardia del corpo? Insomma... non sei mai stato tanto masochista!-
-Lasciamo stare...-
-Uhm... una donna!-
Bingo!
Lo guardasti stupefatto.
-Ma come...-
-Riza...- Ah! Ora si spiegava tutto!
-Lo sanno tutti, eh?- sospirasti.
-Eccome Acciaio, tutto il quartier generale...-  sorrise - Allora, a quando le nozze?-
-Non faccia battute idiote...-
-Cercavo di farti ridere...- cercò di discolparsi l'ospite -Sai, è per questo che l'ho chiesto a te, pensavo avessi bisogno di tempo...-
E da quando Roy Mustang si interessava di qualcun altro all'infuori di se stesso?
-Dell'altro Whisky?-
-Volentieri...- ammettesti, cominciando a comprendere l'utilità di quella sostanza.
-Cosa vuoi fare?-
-Non lo so...-
-La sposerai?-
-E' ciò che desidera...-
-E tu? A te stesso non pensi?-
-L'ho mai fatto?- ammettesti, più a te stesso che a Roy.
-Perché non cominciare ora?-
-Forse non ne sono capace...-
-Tutti ci riescono: guarda me!-
-Appunto...-
-Che c'è?!?-
-Lei è il più grande egoista del mondo!-
Roy rimase visibilmente ferito.
-Forse hai ragione...- disse rimpicciolendosi nella sua poltrona in velluto rosso. - Forse hai ragione...-
Solo allora, capisti che forse il bastardo che ti trovavi davanti, in realtà era un uomo con dei sentimenti... e tu li avevi appena feriti!
Ma in fondo l'avevi fatto tante volte e lui non aveva mai fatto una piega...
Non importa, dovevi scusarti.
-Non intendevo... cioè...-
-Lascia perdere...-



To be Continued...








   
 
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