Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: live_in_books    16/11/2013    0 recensioni
Una Cappellaio/Alice ambientata in una Wonderland un po’ più dark e con molti OOC.
Tra fughe, animali parlanti, compagni di viaggio affascinanti e segreti svelati, Alice vivrà a Scaryland un’avventura indimenticabile!
Ho pensato molto a questa storia, e finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarla. Spero vi piaccia!
Baci, Alice
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Stayne
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: IL PRIMO INCONTRO



-Sei a Scaryland-  Alice si voltò. Da un cespuglio uscì un ragazzo, probabilmente sui vent’anni, vestito in modo bizzarro, con dei jeans sgualciti, una camicia nera e un cappello (una specie di tuba), sempre nero. Aveva i capelli biondi quasi come i suoi, ma gli occhi erano neri e profondi. Alice ne rimase fin da subito affascinata.
-Come, scusa?- gli chiese
-Scaryland. Bè, prima si chiamava Wonderland, ma puoi capire benissimo il perché il nome è cambiato.-  In effetti, quel posto le metteva davvero i brividi.
-Come ti chiami?- le chiese lui, con la sua voce fredda.
-Alice…-
-ALICE??!!- le urlò. Sembrava molto sorpreso.
-Sì. Tu?-
-Non è importante,- le disse evasivo, riprendendo la sua calma glaciale, anche Alice notò una luce nuova nei suoi occhi, quasi di paura –l’importante è che tu adesso ti diriga verso il castello della Regina bianca, a nord. Non fermarti mai, passa nel bosco, lontano dalle strade e, soprattutto, non parlare con nessuno, non ti fidare mai.-
-Perché?-
-Fallo e basta. Le risposte le avrai una volta arrivata al castello-
-E come posso fidarmi di te, se mi hai appena detto di non fidarmi di nessuno?-
“Astuta… non sei molto cambiata dall’ultima volta Alice…” pensò il ragazzo.
-Bè, io sono l’unica persona che hai incontrato fino ad ora, e ti ho dato dei consigli su come trovare un rifugio. Se preferisci fare di testa tua e perderti in questo mondo a te sconosciuto… fai pure. Io ora me ne vado, tu pensaci. A presto, Alice.- pronunciò il suo nome con un tono diverso, quasi dolce e un po’  malizioso. Detto questo, si voltò, l’oscurità lo inghiottì di nuovo, e così come era arrivato, se ne andò.
-Aspetta…!- tentò di fermarlo Alice, ma senza risultato. “Forse è davvero meglio se mi fido di lui… ha qualcosa di familiare…” pensò. E così decise di andare verso nord, così come le aveva consigliato quel ragazzo misterioso.
Presto arrivò la notte, e Alice si sedetti sotto un albero, usando un po’ di foglie come cuscino.
-Spero che tutto questo finisca presto.- disse, e si addormentò, in un sonno senza sogni.
Verso l’alba un fruscio di foglie la svegliò. Si alzò di scatto, impaurita.
-Chi c’è?- per risposta ebbe solo un altro fruscio.
-Chi c’è?- chiese a voce più alta. Il muso di un gatto spuntò da in mezzo alle foglie di un albero. Era viola a strisce rosa, gli occhi gialli ed era abbastanza grasso, ma Alice venne colpita dai suoi denti: bianchissimi, perfetti, ma aguzzi come quelli di uno squalo, e ne ebbe paura.
-Certo, un gatto. Prima un coniglio con il panciotto, e ora un gatto viola. Sto delirando!- sbuffò, sedendosi e mettendo la testa tra le mani.
-No, non stai delirando. Questo posto esiste davvero, e credimi, se credi di essere pazza solo per aver visto il Bianconiglio e me, allora ti conviene andartene, ci sono cose ben peggiori mia cara.- le disse il gatto con  una voce dolce, che non gli si addiceva affatto.
-T-Tu parli?- gli chiese lei, spaventata.
-Certo! Qui tutti lo fanno! Se non sono indiscreto, posso chiederti come ti chiami?-
-Alice-
-Alice?!- le chiese strabuzzando gli occhi.
-Per favore non ti ci mettere anche tu. Ne ho già incontrato uno che mi ha risposto in questo modo, e mi ha davvero innervosito. Almeno tu puoi dirmi come ti chiami?-
-Stregatto.-
-Che nome strano…-
-Invece a me piace molto. Comunque, Alice, dove stai andando?-
-Verso nord, al castello della Regina bianca. Almeno, così mi ha detto di fare quel ragazzo ieri.-
-Intendi il Cappellaio?-
-Cappellaio? Bè, in effetti aveva un cappello strano… una specie di  tuba.-
-Allora sì, è lui. Aveva ragione, devi dirigerti lì. Con un giorno, al massimo due di cammino ci arriverai, se seguirai questa strada. Allora, ci rivedremo là. A presto Alice!- detto questo, scomparve in una nuvola di fumo.
-Anche lui mi ha lasciata qui da sola… va bé, meglio mettersi in marcia. Mi fa paura quell’animale, meglio non contraddirlo- si alzò e continuò a camminare, finché la notte non tornò e si fermò di nuovo.






-Angolo Autrice-
ve lo avevo detto che già questo capitolo sarebbe stato un po’ diverso. Forse è stato un po’ noioso, ma nel prossimo ci sarà un po’ di azione, e Alice avrà un nuovo compagno di viaggio… ma non vi svelo nient’altro. Al prossimo capitolo!
Baci, Ali
   
 
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