Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: SAD_robot    16/11/2013    3 recensioni
Pezzo per pezzo mi portano via.
Rido percependo ogni mio senso volare via con loro.
Pezzo per pezzo mi unisco alle loro carni,
e saluto definitivamente il mondo che mi ha creato e illuso.
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cava di rondini



Prendo la rincorsa e mi getto sul dipinto. 
Avverto il vento lasciarsi infrangere da me; la pianta dei piedi staccarsi dalla superficie gelida del pavimento.
Suoni di vetro spezzato.
In strada un cane che uggiola.
Un tonfo sordo. Dolore.
Ho perso i sensi. Ne ho la certezza solo quando il buio si ammanta sul mio sapere. Non ho percepito neppure il tonfo della mia ricaduta.
Il mio cervello, al momento, è ripartito da zero. Finalmente.

Armoniedilucechemipassanoattraversosondanoilterrenoannusanolamiamalattia.
Caoticotergiversaredegliimpulsidellatorazionaleunincrociosucuinessunohalaprecedenza.


Non m'illudo quando il cuore riprende a battere.
Non sono più qui con voi. Riposo nella cava di rondini.


Apro gli occhi e il mondo mi si avvicina.
Mi guarda dall'alto e mi richiama per aver frantumato la cornice che mi ha donato.
Porgo le mie scuse e mi unisco a lui.
Danziamo tra colori, insulti e disperazione. Io serro le palpebre e lui mi dice che finalmente potrò vedere. Mi rigetta nel dipinto e mi estrae di nuovo. Mi uccide e mi rianima.
Io mi sento preso in giro e lui mi schiaffeggia. Punto i piedi a terra. Ha un sussulto.
Quando il mondo si fa immobile, capisco di essere io il vero padrone qui.


Allora apro gli arti e il suo sfiancante abbraccio si allarga. 
Spalanco le palpebre ma lui me le serra di nuovo, contrariato.
Pietrificato in un sorriso, mi lascio avvolgere dalla sua frustrazione.
Mi scaglia addosso insulti e malattie, ma nulla è mortale quanto il mio sangue umano.
 
Sarò invincibile: niente più allucinazioni dettate da chi sta uccidendo il mio cervello.


Quando mi rivela di nuovo il suo asso nella manica, i miei sensi sono già pronti.
Vengo scagliato nell'oscurità più profonda, in un umida e gelida cava dove le mie carni divengono buio. Odo l'acqua colpire la pietra e il suo ghigno prepararsi a scagliarsi addosso a me. 
Conosce ogni mio timore, ogni dolore provato.  Non sa che questa volta sarò pronto ad affrontarlo.
Strilli. 
Grida acute che m'invadono i timpani scuotendoli fino a farli implodere in un fiotto di sangue e panico. 
Mi si appiccicano addosso e paiono reclamare il mio sangue. Non sembrano pipistrelli. Sono rondini.


Pezzo per pezzo mi portano via.
Rido percependo ogni mio senso volare via con loro.
Pezzo per pezzo mi unisco alle loro carni,
e saluto definitivamente il mondo che mi ha creato e illuso.


C'è qualcosa di sbagliato nel mio modo di percepire le cose.
Ma è così che sopravvivo.





NOTE:
Ho deciso di pubblicare questo vecchio "racconto" per ammorbare il silenzio che è calato sul mio profilo.
L'ho rivisitato e accantonato diverse volte prima di decidermi a pubblicare: non sembrava mai essere
nè chiaro nè completo.
Eppure non ho mai trovato il coraggio di cancellarlo. In qualche modo devo essermici affezionato, e cambiarne
tutta la struttura in maniera drastica mi avrebbe fatto cadere qualche lacrimuccia.
Lo so, ok, è un errore; è terribilmente infantile.
Probabilmente me ne pentirò.


 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: SAD_robot