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Autore: AyuTsukimiya    27/04/2008    7 recensioni
La vita di Deichan, una ragazza chiusa e molto dolce, è intrisa di tristezza. Abbandonata dai genitori per il loro lavoro, e mai stata amata da loro, affronta la vita scolastica cedendo ai ricatti delle compagne di classe. Nella sua vita entrerà, Tobi, un ragazzo molto ribelle, che si è trasferito vivendo da solo, e che proverà subito simpatia per lei. Fin da subito la sua pura “impulsività” nel difenderla dalle cattiverie delle compagne lascerà trasparire il desiderio d’amore che proverà per lei... i due ragazzi si troveranno ad affrontare molti problemi, scolastici, e anche della vita… Come mai i genitori di Dei l’hanno abbandonata? Le compagne solo per divertimento maltrattano psicologicamente Deichan? O c’è dell’altro? E…Tobi e Dei riusciranno ad affrontare tutte le problematiche che la vita pone loro davanti prima come amici e in seguito come amanti?...
Avviso che Dei è una ragazza e che non è Deidara, ha solo lo stesso colore di capelli e di occhi.(Questa storia riflette temi dell'abbandono della solitudine e...dell'autolesionismo. Spero vi piaccia, scritta con una mia amica Babichan e dedicata a tutti quelli che mi vogliono bene^^) Premessa: C'è stato un tempo in cui credevo di aver perso le mie ali. Le ali d'angelo che ognuno di noi ha fin dalla nascita; le mie ormai si erano rotte, e mi sentivo come un angelo solitario. Come lui, proprio perchè non può più volare con gli altri angeli a causa della rottura delle sue ali. (MESSO CAPITOLO 10!!!)
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Deidara, Tobi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premessa: C'è stato un tempo in cui credevo di aver perso le mie ali. Le ali d'angelo che ognuno di noi ha fin dalla nascita; le mie ormai si erano rotte, e mi sentivo come un angelo solitario. Come lui, proprio perchè non può più volare con gli altri angeli a causa della rottura delle sue ali.
Proprio come Deichan, che è rimasta da sola...

Ali D'angelo rotte.


Era iniziato un altro nuovo anno, l'ultimo per lei. Deichan era sempre un po’ giù di morale... non si era mai trovata bene nella sua classe, piena di ragazze arroganti, e alcune anche simpatiche però, ma che la consideravano una specie di piccola bambina... non era certo una cosa facile per lei...però ci aveva fatto l'abitudine.

Tobi si era trasferito da poco in città e avrebbe cominciato a frequentare una nuova scuola dove non conosceva nessuno, nella scuola precedente l’avevano cacciato perchè era ribelle e avevano pensato che in una scuola più grande sarebbe stato tenuto meglio sotto controllo…Ma a lui non importava molto, tanto sapeva fare amicizia con tutti e non avrebbe avuto problemi in qualsiasi scuola.
ora era giunto il momento in cui l’avrebbero presentato.

Vide entrare in classe quel nuovo compagno di cui tutti parlavano tanto, Deichan non era molto concentrata, anche lo stesso mattino alcune ragazze le avevano sottratto delle biro dicendo che gli e le avrebbero ridate poi... stava nel suo banco coi capelli lunghi biondi in una coda...

-Mi chiamo Tobi Akatsuki e mi sono trasferito qui da solo per provare la vita in città
Spero diventeremo amici- si presentò energicamente alla classe.

Dove posso sedermi prof?- chiese girandosi verso l’insegnante tenendo le mani in tasca

-Guarda è stato inserito un posto laggiù- indicò un banco vuoto vicino alla ragazza bionda appoggiata al banco.

Deichan si accorse solo allora del ragazzo che si stava per sedere vicino a lei... era così bello... e anche le altre ragazze della classe lo fissavano un po’ e alcune, quelle sedute più in fondo, ridacchiarono nel vedere Deichan un po’ in imbarazzo.

ammise solo un -c-ciao- distaccato e voltò il viso dall'altra parte un po’ arrossita.

Tobi si girò momentaneamente verso di lei.

-Ah ciao- sorrise poi si sedette.

La lezione passò abbastanza velocemente... al suono delle campana, alcune ragazze si avvicinarono a Deichan guardandola in maniera piuttosto strana...lei decise di alzarsi e uscire dalla classe, e una di quelle le prese le cose che aveva nell'astuccio ridacchiando e andando al suo posto.

Tobi stava riposando sul suo banco e con la coda dell’occhio si accorse del comportamento di quelle: -Scusate ma cosa state facendo?

-Niente di che...prendiamo solo "in prestito" delle cose- dissero quelle in tono di sfida; in quel momento rientrò Deichan... quelle le sorrisero, e lei abbassò il volto...

Non era mica nato ieri, era abituato a certi comportamenti nelle classi, soprattutto in quella in cui frequentava prima.
-Bah da delle ragazze non mi aspettavo certe cose però- disse in tono piatto rimanendo seduto al suo posto.

-cosa vi ha fatto quella ragazza?-

-Esiste- disse una di quelle con tono di straffottenza totale, Deichan si sentì invadere da dei brividi come delle lame al cuore... ma lasciò perdere e tornò al suo posto.

Tobi si alzò lasciando strisciare la sedia e si diresse noncurante verso quella che aveva parlato, appoggiando le mani al suo banco e guardandola dritta negli occhi- Ti sembra una cosa da dire a una tua compagna?-

-Cosa vuoi saperne tu...-

poi guardò Deichan

-ora ti fai pure difendere da persone che non conosci?piccola stupida...tsè-

quella e il gruppetto si diressero ai loro posti, Deichan intanto al suo posto strinse l'astuccio che aveva in mano abbassando di più lo sguardo tremando, a breve sarebbe stata comunque l'ora di andare a casa...non vedeva l'ora.

Era abituata a quei comportamenti ormai...ma comunque stava male... eppure alla fine lasciava perdere...era sola contro tutti...dopotutto cosa poteva fare?

-Bah ...galline- sussurrò allontanandosi da loro e dirigendosi verso la poverina. -lo so che non è molto carino che mi faccia i fatti tuoi…ahah ti chiedo scusa
Comunque è tutto a posto?-

Lei si voltò verso di lui con viso un po’ spaventato, però si riprese.

-s-si...va tutto bene-

Disse tentando di sembrare tranquilla, e stringendo le sue cose al suo petto quasi a farsi coraggio.

-Ah senti…non è che mi accompagneresti a vedere un po’ l’edificio? non so bene come fare se no-

chiese sorridendo il ragazzo in modo da distrarla dall’accaduto.

-S-si d'accordo, non è molto grande...- ammise Deichan tentando di stare più tranquilla, allontanandosi con lui intravide i visi "maliziosi" e cattivi di due di quelle... perchè le rendevano la vita cosi difficile?... perchè non la lasciavano stare?...cosa c'era di bello nel far soffrire una persona a quel modo?

-Ok grazie mille! Ah dimenticavo come ti chiami? Io sono Tobi!-

-Io sono Deichan- disse lei a bassa voce...quando un po’ si furono allontanati per vedere l'edificio sospirò sentendosi un po’ più tranquilla...-questa è la biblioteca..., l'aula dei professori...quella è la bidelleria...-

in breve tempo avevano quasi finito il giro e...a breve la campanella di fine lezioni sarebbe suonata.

-Bè non sarà molto grande ma di sicuro lo è più della mia vecchia scuola ahah...
Si girò verso di lei e si sentì sollevato nel vederla più tranquilla , sorrise vistosamente nella sua direzione.

Anche lei sorrise di ricambio al suo sorriso...forse per la prima volta in tutti quei 5 anni...sorrideva tranquilla... tornarono in classe la campana era suonata e bisognava tornare a casa, Deichan vide che c'era qualcosa sotto al suo banco e lo prese... un foglio indirizzato a lei... lesse cosa c'era scritto...lo strinse con la mano e lo mise in tasca mentre la tristezza la invadeva.

Tobi si mise la giacca e salutò energicamente i nuovi compagni, uscendo però si imbattè nello sguardo nuovamente triste della ragazza appena conosciuta:
-Ehi che succede stavolta? disse appoggiandole una mano sulla spalla-

-N-niente...- disse lei evitando il suo sguardo... -ci si vede domani Deichan- dissero le altre guardandola fissa negli occhi, ma lei evitò anche i loro sguardi... quelle se ne andarono... anche Deichan voleva andare a casa.

-Dai già che ci sei dimmelo , tanto non ci conosciamo bene a volte viene meglio parlare con chi non si conosce ancor a- insistette sorridendo ancora.

Lo guardò un po’ tremando, se gli avesse detto qualcosa...sarebbe finito anche lui nei guai... non voleva assolutamente... e poi... quelle potevano fare di tutto, come avevano scritto sul foglio "ci vediamo fuori da scuola alle ore che sai tu in punto...se non ti presenterai sai gia cosa ti succederà..."

-davvero non devi preoccuparti va tutto bene-

disse lei tentando di stare tranquilla.

-Si certo hai proprio la faccia di pensa che va tutto bene...-
Si mise davanti a lei impedendole di proseguire e le appoggiò nuovamente la mano sulla spalla

-sul serio con me puoi parlare sono abituato a queste situazioni e se hai paura di eventuali ripercussioni su di me...ahah non ti preoccupare ho la pelle dura io! di sicuro più di quelle ragazze…che roba... pensavo che all’intervallo venissero a chiedere informazioni su di me e invece vanno a prendere in giro le altre!!-

continuò con tono sempre un po’ scherzoso.

Abbassò lo sguardo... dopotutto si sentiva cosi a disagio...mai nessuno si era mai preso cura di come stava o se stava bene.

-b-bhe...volevano solo alcune cose in prestito da me... e basta- ammise sottovoce tenendo lo sguardo abbassato.

un po’ era anche in imbarazzo...era strano che un ragazzo si preoccupasse per lei...

-Ma sei sicura?-

chiese lui in tono interrogativo;

-Bè se è così allora ok... senti sei occupata adesso? Mi potresti mostrare qualche posto qui vicino alla scuola non so un bar…così facciamo anche uno spuntino-

-s-si- disse lei sorridendogli e poi ammise -si...però ti va se ci troviamo tra un po’? prima dovrei incontr, em...fare una cosa... arriverò subito, aspettami qui- disse lei che sembrava un po’ agitata, doveva incontrare quelle ragazze dare loro alcune cose e poi anche per quella giornata avrebbe finito con le cose brutte...

-Ok allora ti aspetto qui a dopo!-
disse salutandola con la mano, e pensando che ovviamente non l’avrebbe aspettata…ma seguita.
Aspettò che la ragazza si allontanasse un po’ per poi cominciare a seguirla a distanza di sicurezza; i suoi capelli biondi volavano delicatamente ondeggiando sulle sue spalle, si ipnotizzò un attimo nel osservarli.

Deichan era arrivata, al luogo d'incontro entrò nel bagno delle ragazze fuori... -finalmente- sussurrò una chiudendo a chiave la porta, poi successe tutto in un momento -devi smetterla con la tua presenza di complicarci la vita...ora anche quel ragazzino...sentiamo come lo hai attirato da te?!- lei se ne stava in silenzio e abbassò il viso -ma comunque a noi basta poco per risparmiarti lo sai vero?...- Deichan tirò fuori dalle tasche dei soldi... una poi le diede una spinta e lei cadde in ginocchio a terra tremando -stupida idiota ricca...-

Non riusciva a vedere molto dal vetro della porta, ma quel poco era riuscito a farlo arrabbiare a sufficienza, aprì facilmente la serratura con uno strano spillo-portachiavi nelle sue chiavi di casa,ed irruppe nella stanza:
-Mi dispiace rompervi le scatole già dal primo giorno che sono qui ma…scusate mi da fastidio vedere la gente trattata così.
Aiutò Deichan ad alzarsi e nel frattempo riprese a parlare con le ragazze:
-Ho fatto tutto di mia spontanea volontà anche prima lei non mi ha detto niente, ho capito dal suo sguardo che stava male…per colpa vostra!
Scusa se anche per colpa mia hanno esagerato -disse poi rivolgendosi a lei.
-Adesso smettetela- strappò di mano i soldi che appartenevano all’amica e glieli restituì, poi aprì il rubinetto e mise un dito nell’apertura spruzzando l’acqua verso le altre.

Quelle agli schizzi se ne andarono via urlando.

-ce la pagherete!!!!-e se ne andarono...

Deichan guardava nel vuoto... e fece qualcosa di strano... tirò fuori dalla tasca una specie di lametta simile a un taglierino... continuando a guardare nel vuoto -sono proprio inutile...-

sussurrò.

Tobi spalancò gli occhi

-Ehi ma che cavolo fai?? Sei appena scampata a quelle e ti fai male da sola??Sei pazza?-
Afferrò con forza i suoi polsi e afferrò la lametta per poi buttarla nel cestino a fianco del lavello grazie al quale aveva allontanato le compagne di classe.
-Ecco perchè mi hanno cacciato: non riesco a farmi i fatti miei...-
Si girò verso la ragazza tenendola ancora per i polsi ma annullando quasi la stretta:
-Non è colpa tua , non credo tu abbia fatto qualcosa di male, è solo che queste cose purtroppo succedono...
Si avvicinò al suo volto e appoggiò le proprie labbra alle sue quasi come una consolazione, poi le fece l’occhiolino e la precedette verso la porta:
-Allora andiamo ?

Lei aveva guardato per un po’ nel vuoto, poi sentendo la voce di Tobi aveva avuto per un attimo paura che anche lui per qualche motivo le avrebbe fatto del male... ma poi sentendo quel suo tocco gentile sulle sue labbra sentì a poco a poco anche i suoi stessi occhi tornare alla "normalità"...-s-si...- ammise solo andando dove c'era la porta... era ancora molto scossa da ciò che le era successo...

Fammi strada !- disse il ragazzo con tono sollevato nel vederla riprendersi

-s-si...-ammise ancora un po’ tremante anche se sollevata...stringeva ancora le cose al suo petto... era una ragazza sola contro tutti dopotutto... un po’ bassina, con la pelle delicata e chiara...e con le forme appena accentuate solo dai maglioni e vestiti larghi che indossava che le risaltavano appena, dandole quasi un aspetto dolce da bambina..., come poteva lei da sola contro una classe intera?...

Tobi le sorrise nuovamente, ovviamente aveva già fatto amicizia con i compagni maschi, ma al posto delle solite ragazze un po' oche che gli ronzavano attorno nella vecchia scuola...Aadesso aveva trovato lei, cosi dolce e indifesa...gli dispiaceva impicciarsi dei suoi affari ma lei sembrava non esserne dispiaciuta...

-a...a proposito...vuoi ancora mangiare qualcosa?-

domandò lei un po’ timida guardandolo e vedendo che lui le sorrideva si sentì un po’ in imbarazzo e tornò a guardare davanti a sè per terra...

-Bè se per caso incontriamo un bar sulla strada...si certo!!-

Sorrise di nuovo energicamente.

Camminarono per poco... però essendo comunque un orario un po’ di chiusura, il bar che conosceva lei era chiuso... le dispiaceva...avrebbe voluto passare un po’ di tempo ancora con lui...non sapeva perchè...però era la prima volta che qualcuno le stava vicino senza chiederle nulla in cambio se non la sua sola compagnia...e questo la rendeva felice

-m-mi spiace...- ammise triste

-Non ti preoccupare! allora perchè non mi accompagni in un supermercato così compro qualcosa da cucinarmi a casa?-

-s-se...ti va si...tanto io abito sola...non ho orari in cui dover tornare-

disse lei arrossendo e sorridendogli, però poi abbassò il viso come suo solito sentendosi un po’ a disagio... non le capitava mai di stare sola con quaklc1 tantomeno con un ragazzo...

-Davvero?? anche io abito solo!ahah è un po' difficile ma alla fine si sta bene! Allora perchè non vieni ad assaggiare i miei manicaretti?? vedrai che cuoco sono!-

Nel vederla sorridere per la prima volta in quella giornata si sentì stringere il cuore dalla dolcezza...non gli era mai capitato prima...

-s-si...mi piacerebbe tantissimo...-

sussurrò appena mentre uno strano calore l'avvolse... le veniva quasi da piangere, ma decise di non farlo...non voleva rovinare con le sue lacrime dei momenti cosi "felici"...poi...felici?cos'era? come si capiva cos'era felice?orami l'aveva dimenticato...era da troppo tempo che non sapeva più cosa significasse stare cosi bene...

-Ok! allora... destinazione supermarket!!-

Ehi però...aveva appena invitato una ragazza a casa sua il primo giorno che l'aveva conosciuta…aveva sicuramente pensato male di lui...no se l'avesse fatto non avrebbe accettato...che carina era! Per fortuna che lui non aveva cattive intenzioni se no sarebbe stata ingannata facilmente da qualcuno che invece le avesse avute. Forse era riuscita a capirlo.

annuì; entrambi si diressero al supermarket, vi entrarono; quel ragazzo sprizzava energia e gioia da tutti i pori...sembrava cosi...cosi bello...aveva paura ad ammetterlo ma era cosi..., quando lo pensò guardandolo il suo viso cosi sorridente e quegli occhi cosi allegri divenne rossissima...e tentò di nascondere il suo rossore con la frangia dei capelli lunghi...ma si sentiva cosi stupida...eppure erano sensazioni cosi nuove... non sapeva cosa doveva fare...non avrebbe mai voluto tornare a casa sua... però prima o poi lui l'avrebbe riaccompagnata...e...lei ...sarebbe rimasta sola...come sempre, genitori divorziati lontani perennemente per il lavoro...abitava da sola ed era stata sola...

-Bè direi che con la spesa ci siamo...-

Diede un'occhiata alla sporta enorme che teneva in mano

-adesso ti mostrerò la mia nuova catapecchia! sicura che non è un problema? Ho solo pensato che sarebbe stato carino essendo entrambi da soli!-

-n-no...-ammise, e poi per l'imbarazzo iniziò a rigirarsi una ciocca di capelli fra le dita -è...è una cosa carina; iniziarono quindi ad avviarsi

-ok!allora seguimi!-

Mentre le parlava rimase un momento imbambolato a fissarla, i capelli biondi con cui giocava riflettevano la luce un po' grigiognola del cielo invernale accendendo il volto timido della ragazza...

-d'accordo-

ammise soltanto e lo seguì, lo guardava ogni tanto... cosi alto...cosi affascinante e bello...e...la sua voce...cosi allegra e calda...le infondeva sicurezza e dolcezza... cos'era? cosa stava provando?chissà se avrebbe capito...cos'era quella strana sensazione che la accompagnava da qualche attimo.

-Hei come mai vivi da sola?-

si voltò verso la ragazza che camminava alle sue spalle facendole segno di camminare al suo fianco...

-b-bhe...i miei genitori...sono divorziati...e...non hanno mai molto tempo per me...cosi...sono rimasta da sola, all'inizio...era triste, però poi...mi sono abituata...alla solitudine intendo...-

disse abbassando lo sguardo però poi domandò

-tu?-

-Oh scusa mi dispiace, non volevo rigirare il coltello nella piaga...

Bè io sono stato cacciato dalla scuola che frequentavo prima perchè ...come vedi mi faccio i fatti altrui e sono un po' impulsivo...e questo in precedenza mi ha portato a qualche…ehm…frequente rissa eheh!!-

-b-bhe...a volte...essere impulsivi aiuta...se non ci fossi stato tu...io...-

disse sentendosi triste e non continuando la frase, pensando a ciò che quelle ragazze le avrebbero fatto in quel bagno; erano quasi arrivati a casa di Tobi

-Sono contento allora che tu la pensi così, ed evidentemente sono d’accordo se no non ti avrei salvata!...Eccoci arrivati!-

Infilò la chiave nella toppa e aprì la porta cominciando a salire le scale precedendo l'amica.

Si sentì in imbarazzo, ma poi entrò, era una casa seppur piccola molto accogliente e... "dolce" quasi... entrò e seguì lui .

-c-che carina...!-

disse sorridendogli rivolta alla casa

-Grazie!Ho cercato di renderla un po' decente ma non ho senso artistico!

Tu invece hai la faccia di una ce l'ha!Ammettilo!-

si rivolse energicamente verso di lei ricambiando il sorriso.

-b-bhe...s-se vorrai venire da me potrei farti vedere com'è casa mia...comunque è davvero molto carina davvero...e...-

non sapeva che altro dire, dopotutto in quella giornata era stata riempita di complimenti, cosa che non le capitava mai...

-bhe si insomma s-se vorrai venire mi farebbe piacere-

disse arrossendo e voltando il viso di lato

-bè magari dopo ti accompagno a casa così mi fai dare un'occhiata e posso prendere qualche spunto!-

Si diresse in cucina e cominciò a svuotare la sporta e a prepararsi per cucinare, il suo volto tornò serio e concentrato

-si-

gli sorrise lei... poi, decise di sedersi sul divano

-posso...?-

ma si sentì una sciocca, era logico che poteva sedersi... e attese di mangiare, intanto si guardava timidamente in giro... sentendosi...quasi come fosse a casa sua, era tutto così accogliente e bello...

-eh? ah certo che puoi!-

le rispose mentre cucinava

-tra un po' sarà pronto!! Preparati a dare un giudizio culinario!-

-si-

sorrise lei contenta e arrossendo... vide accanto a lei un cuscino... lo sfiorò un attimo, aveva lo stesso odore e sapore del ragazzo...senza pensare troppo con la mente ma pensando col suo cuore, lo prese e lo strinse forte al suo petto portando anche le ginocchia verso il suo petto

Si voltò un attimo verso di lei non sentendola parlare, era sul divano che teneva stretto il suo cuscino, doveva sentirsi davvero sola poverina...

Ma ora c'era lui con lei! sorrise a se stesso e diede un'ultima occhiata al pranzo.

-ecco ci siamo! è pronto!!-

Attese Tobi che arrivasse col pranzo, però quando lo vide arrivare e lei aveva il suo cuscino cosi stretto ancora si sentì in imbarazzo e lo lasciò andare

-scu-scusami io...-

disse in imbarazzo... dopotutto però cosa c'era da imbarazzarsi?era solo un cuscino...eppure sentiva che non riusciva più a poco a poco a pensare razionalmente.

-Cosa succede? perchè ti scusi?-

Tobi cominciò a ridere e poi l'accarezzò

-che carina-

disse sorridendo e toccando i capelli morbidi della ragazza.

A quel lieve contatto arrossì tutta...e si lasciò accarezzare abbassando gli occhi sorridendo...si sentiva così... felice...si! si sentiva felice.

vide cosa aveva cucinato e non attendeva altro che mangiare

-Questo pranzo sarà il simbolo della nostra nuova amicizia!!prego!-

Servì una zuppa in dei piatti su un tavolo e si sedette aspettando che la ragazza facesse altrettanto.

Si sedette anche lei, sempre con un fare piuttosto timido e un po’ impacciato, si sedette e l'assaggiò...chiuse gli occhi per un attimo per poi riaprirli e disse

-è...è...squisita...-

gli sorrise

-grazie !-

rispose sorridendo a sua volta

-sai ormai mi sono abituato a cucinare-

-i-io non tanto...però me la cavo abbastanza-

ammise lei, il tempo trascorse abbastanza veloce e avevano quasi finito di cenare e fuori ormai faceva un po’ buio...

-Forse è meglio che ti accompagni a casa che ne dici?-

-si...-

ammise lei, e uscirono di casa... si sentì invadere da una tristezza assoluta... perchè quel momento non era durato di più?

-Abiti molto lontano da qui? Non è che ci perdiamo vero?-

si rivolse ancora una volta in modo scherzoso alla ragazza, ma lei sembrava assorta nei propri pensieri

-ehi che succede?

-eh?ah...no va tutto bene...- disse lei

-non molto, vieni-

disse lei sorridendogli mentre per scaldarsi le mani si faceva aria con la bocca per scaldarle, essendo congelate...

-Hai freddo? Tieni-

le porse un paio di guanti

-te li presto tanto io non li uso-

-g-grazie-

disse prendendoli, e sentendo le mani di lui si sentì nuovamente calda, ...perchè le provocava ciò?..., iniziarono ad avviarsi... e più si avvicinava a casa più sapeva che si sarebbe allontanata da lui..., non mancava molto e in poco tempo arrivarono

-Così è qui che abiti? Non sembra affatto male - affermò alzando lo sguardo verso l'appartamento

era ormai sera tardi...

-si...-

ammise lei triste... chissà se lui avrebbe avuto tempo di venire a da lei, o magari sarebbe venuto un altro giorno...dopotutto era tardi e non voleva costringerlo a rimanere...aveva gia fatto fin troppo per lei

-Ah quindi mi farai vedere il tuo appartamento? o è meglio fare un'altra volta? d’altronde è tardi…Io ovviamente non ho problemi ma forse tu hai sonno!-

lei non disse nulla e abbassò lo sguardo, dopotutto doveva essere tardi anche per lui..., annuì soltanto, stringendosi nel suo stesso corpo...e nel suo maglioncino chiaro...

-Bè allora ci vediamo domani va bene?-

Rispose con tono leggermente insicuro, gli saprebbe piaciuto stare ancora con lei ma forse non era il caso d esagerare :essendosi appena conosciuti forse lei avrebbe preferito stare un po' per i fatti suoi non con un nuovo compagno di classe...

Poi si girò lentamente e fece qualche passo nella direzione da cui erano venuti

era girata di spalle...sentiva la sua voce allontanarsi...i suoi passi allontanarsi... si sentiva il cuore spezzato dalla tristezza... sentì anche le lacrime scendere una alla volta dai suoi occhi...si girò di scatto guardandolo allontanarsi, e si avvicina lui correndo e prendendolo per una manica, e lo guardò con occhi invasi dalle lacrime..., era una presa cosi "fragile" la sua...con anche una piccola mossa avrebbe potuto staccarsi da lei...

-n-non...lasciarmi sola...-

Si girò lentamente nella direzione della stretta delicata che tirava la sua manica , spalancò gli occhi nel vedere le lacrime sgorgare sulle sue guance.

Avvicinò la mano al volto freddo di lei e asciugò una lacrima:

-Scusa, non avevo capito che volevi stare ancora con me: perdonami. Comunque ne sono onorato-

Sorrise dolcemente e le diede un bacio sulla fronte; anche se si erano appena conosciuti gli sembrava di conoscerla da sempre: quei gesti gli venivano così spontanei...

lei non riuscì più a trattenersi, iniziò a piangere, sfogandosi forse dopo cosi tanto tempo e si butto tra le sue braccia

-resta con me-

disse piangendo stringendosi al suo petto...

anche se ormai era tardissimo, non le importava...

-non riesco più a stare sola...-

sussurrò con la voce invasa dalle lacrime

-ok...conta su di me-

sussurrò piano abbracciandola a sua volta...

-si...- disse lei, faceva freddo però...

-v-vieni da me...-

disse lei arrossendo e tremando dal freddo.

La seguì tenendola per mano per paura che cadesse da quanto gli appariva fragile.

-si andiamo-

lei strinse forte la presa di lui e strinse la sua mano... entrarono in casa, era tutto buio, e ormai anche fuori era tutto buio...lei non disse nulla, continuava a tenerlo per mano...

Il silenzio non gli faceva paura, ma non sapeva che fare, allora decise di parlare.

-Non accendi la luce?

-eh?ah-

disse come svegliata da un "sogno"

-si..., però...sono solita a starmene...al buio e...non accendo quasi mai la luce...-

ammise, si sentiva anche un po’ stanca, tutte quelle emozioni in una sola giornata l'avevano sfinita...

-Ah capisco, ma come faccio a vedere la tua casa se non accendi?-

disse un po' ironicamente quasi per svegliarla

-hai ragione, scusami...- accese la luce ... la casa era piuttosto normale, un po’ arredata con un gusto estetico davvero particolare e un tocco d'arte molto bello...

-Come immaginavo è davvero bella! Nascondi proprio un bel tocco artistico- disse avvicinandosi al divano

-ehi posso sedermi?-

-s-si...certo-

disse sperando che si sedesse soltanto senza aver voglia di curiosare tra le cose sotto al tavolino li davanti al divano... dopotutto li sotto nascondeva le cose con le quali era stata ricattata fin dall'inizio dell'anno... non ce la faceva davvero più... tra biglietti e cose cattivissime e...anche taglierini... era stato un inferno, e...ora lui era solo una piccola luce che le aveva portato un po’ di felicità... non voleva perderlo ma aveva paura che comportarsi in quel modo troppo ossessivo di rimanere assieme, l'avrebbe lasciata sola.

Si sedette sul divano, era più morbido e ordinato del suo, si vedeva che apparteneva a una ragazza dolce come lei...

Davanti a lui c'era un tavolino basso apparentemente di bambù con libri e fogli nel ripiano sotto... Li guardò un attimo, e nonostante qualche foglio da quaderno che spuntava fra i libri attirasse la sua attenzione ricordandogli quello che l'amica teneva in mano la mattina a scuola decise di lasciar momentaneamente perdere.

-Tu che fai non ti siedi?-

-si... volevo solo...no...niente-

disse guardando malinconica verso il telefono notando che non c'era nessun fax o messaggio...e si sedette sul divano anch'ella, guardando verso il basso...verso quel tavolino, stringendo i pugni...

-Posso curiosare un po' fra i tuoi libri?-

Chiese gentilmente allungando la mano verso il tavolino.

sentì un sussulto dentro di lei...se avesse visto tutti i ricatti che aveva dovuto subire...cosa avrebbe fatto? magari avrebbe pensato fosse solo una ragazzina che non sapeva proprio cavarsela...però...non riusciva a dirgli di no..., lei non disse nulla, si sentì solo sotto pressione però... ormai era stanca della sua stessa vita...ecco perchè girava con quella lametta che però ormai non aveva più dato che Tobi gli e l'aveva buttata...

-s-se...vuoi-

sussurrò

Lui non rispose, gli dispiaceva frugare fra le cose degli altri ma era troppo curioso di vedere se quei fogli erano davvero ciò che pensava.

Ne afferrò uno che spuntava e cominciò a guardarlo, senza girarsi verso di lei, ma sentendo che lo stava fissando, forse con uno sguardo insicuro e impaurito...'

lei abbassò il viso a terra voltandolo di lato...iniziando a tremare... sapeva ciò che vi era scritto... se lo ricordava bene, un ricatto fatto sulla sua stessa pelle..., perchè conservava quei fogli e non se ne sbarazzava?non riusciva..., ciò che ora la spaventava di più era solo la reazione di Tobi... cosa avrebbe pensato sapendo che...lei era una persona cosi debole?..., si sentiva in ansia ...avrebbe voluto piangere

Era chiaramente un altro ricatto, e sopra c'era una macchia di sangue, probabilmente fatta apposta da lei, mentre la rileggeva...

Chissà quante volte aveva pianto su quei fogli, chissà quanto era stata male...

Non disse una parola e si girò verso di lei con aria seria, forse aspettando di vedere cosa avrebbe detto…forse solo per vedere un attimo il suo volto delicato...

-è...è sempre così...i-io sono debole...non sono capace di badare a me stessa...i-io...-

ormai piangeva mentre parlava e guardava a terra...

-per questo volevo usare quel taglierino e...e...- si mise una mano davanti alla bocca e pianse forte

Ancora senza parlare la prese per le spalle così fragili e l'avvicinò a sè, abbracciandola senza commenti.

Probabilmente quello era tutto ciò di cui aveva bisogno, era la solitudine che la spingeva a voler vedere la propria sofferenza, direttamente sulla carta.

Lo abbracciò piangendo

-h-ho paura...c-cosa devo fare?...-

piangeva senza controllo ormai

-non...non sapevo con chi sfogarmi...cosa fare...non lasciarmi ti prego...-

disse guardandolo con occhi disperati.

-Non lo farò non ti preoccupare-

l'accarezzò lentamente sui capelli cercando di calmarla...

Tentò di asciugarsi gli occhi con le mani, con un fare dolce quasi da bambina, ormai sentiva che anche la stanchezza prendeva il sopravvento...e le carezze di Tobi riuscivano in qualche modo a darle la tranquillità che cercava...

-i-io...-

disse guardandolo cosi da vicino, però poi si sentì nuovamente calda...le sue guance le sentiva scottare e anche tutta la sua faccia

Era contento di aver trovato una persona da proteggere, si sentiva inutile da quando si era trasferito, dopo esser stato cacciato e tutto il resto...

spalancò un po' gli occhi...

-si?-

-r-rimani qui con me...stanotte...-

disse tutta rossa in volto... non gli importava se sembrava una cosa un po’ "strana", alla fine non ce l'avrebbe fatta davvero a reggere il peso di quella giornata da sola...e...si sentiva gia molto stanca... le si chiudevano gli occhi ma voleva resistere... e le lacrime invadevano ancora quelle piccole perle azzurrine...

-Ma ...sei sicura di quello che dici? Sembra una cosa strana da sentire sai? ahah-

disse ridendo ma accarezzandola ancora per farle capire che sapeva cosa fosse in realtà ciò che intendeva, non voleva rimanere sola e lo capiva...

Lei non capiva quasi più molto...o forse si...sapeva solo che avrebbe voluto rimanere tra le sue braccia per sempre e anche più...era sciocca a pensarlo, lui non avrebbe potuto stare con lei per sempre...però..., abbassò il viso rossa in volto e altre lacrime rigavano le sue guance, sapeva bene che era una situazione magari un po’ troppo "imbarazzante" anche per lui...dormire ...assieme.

-s-si...-

sussurrò soltanto alla sua domanda di prima...ma lo disse in modo cosi debole...quasi sussurrato appena.

La guardò ancora mentre piangeva, abbassando la testa faceva scivolare delle ciocche bionde sulle guance,lui ne spostò una che era andata sull'occhio della ragazza

-Non ti disidraterai a piangere così tanto?...Comunque sono contento di aver trovato una persona che si fida di me così apertamente, nonostante ci siamo appena conosciuti e nonostante io possa non apparire come una persona a cui dare fiducia. Ti ringrazio-

disse sorridendole, d’altronde dato che lei si era aperta piangendo con lui si sentì libero di esprimere quel che provava.

quelle parole la lasciarono sorpresa...come poteva dire così? lasciò che le sue mani sfiorassero il suo viso e i capelli, e il suo volto che si avvicinava piano al suo rendendola in imbarazzo, abbassò gli occhi.

-n-non dire cosi...secondo me tu...sei...una persona meravigliosa...e...-

fece un respiro profondo

-sei una delle poche persone che...si è preoccupata per me...nemmeno ai miei importa molto di me... e poi...-

non sapeva nemmeno lei come continuare, sapeva solo che si fidava di lui...sapeva solo questo; fuori intanto anche le piccole luci erano spente, segno che ormai stava per calare la notte inoltrata

-Mi dispiace, ma sono contento di potermi prendere cura io di te adesso...-

La afferrò delicatamente per i fianchi e l'avvicinò a sè, per poi guardarla dritta negli occhi; le lacrime facevano da lenti di ingrandimento per i suoi iridi azzurri, e intanto le sue guance si erano arrossate per l'imbarazzo...

-Però...anche io sono un ragazzo...sei talmente bella che ...così mi stai provocando...-

Quelle parole le fecero salire ancora di più l'imbarazzo...sentiva mancarle il respiro...e la testa che le girava...sopratutto per la prima volta che...il suo corpo sentiva delle emozioni e provava delle sensazioni cosi forti... un senso di ansia e vuoto la opprimeva e...si sentiva inebriata...teneva il volto abbassato mentre i capelli le ricadevano in avanti davanti alle sue spalle anche...

-scu-scusami...-

ammise mordendosi le labbra.

Appoggiò una mano sul suo mento e alzò delicatamente la sua testa in direzione del proprio volto poi si avvicinò leggermente:

-posso baciarti?-

-c-cosa?...i-io...non ho...mai baciato...non sò...come...-

ma non riusciva a parlare, immersa nello sguardo di colui che le stava davanti, era cosi vicina a lui che si sentiva tremare o svenire..., non sapeva come si baciava qualcuno...come doveva fare?

Tenendola nuovamente per i fianchi l'avvicinò delicatamente a sè e appoggiò le proprie labbra sulle sue, morbide e calde forse anche per l'imbarazzo...

Si lasciò totalmente andare a quelle labbra così...meravigliose...erano per lei la felicità...con le mani si era aggrappata alla maglia del suo petto con fare delicato ma dopo quel bacio avevano assunto una presa un po’ più stretta..., aveva un po’ timore...però...la sua inesperienza e insicurezza le facevano paura.

Lui le appoggiò una mano sui capelli e la strinse forte a sè, contento nel sentire la sua presa sui propri vestiti, poi aspettò che il bacio finisse per allontanarsi lievemente dal suo viso e guardarla.

Quando si staccò dalle sue labbra tenne per qualche attimo le labbra come socchiuse, guardandolo dal basso verso l'alto...rossa in volta...si sfiorò con una mano le labbra sulle quali era stata baciata e poi sorrise abbassando un po’ il volto... era stato cosi bello...qualcosa di meraviglioso e bello...che quasi non ci credeva

-Allora visto non c'è bisogno si saper fare...Scusami però se ti ho baciato nonostante ci fossimo appena conosciuti...

Non mi porterai rancore per questo vero?-

chiese prendendole una mano...

Arrossì a quelle parole, e rigirando una ciocca dei suoi capelli con l'altra mano disse un po’ ad alta voce

-c-certo che no è stato così bello non potrei...!!-

però si tappo la bocca per la voce troppo alta...poi sussurrò

-n-non ti potrei portare rancore...-

disse guardando verso il basso con occhi semi sognanti, sentendosi però sempre più stanca, ormai emozione dopo emozione sentiva quasi che non sarebbe arrivata viva al giorno seguente, però era felice che lui fosse li con lei...

Le sorrise contento nel vederla finalmente serena.

-Andiamo a dormire? mi sembri stanca morta.-

-s-si...-

ammise mentre ormai non riusciva quasi a respirare più dalla velocità a cui andava il battito del suo cuore...

-Ok, io resto qui sul divano allora va bene?

lei lo guardò... era la cosa più normale e giusta quella che aveva detto lui, era logico che avrebbero dormito separati...eppure...era cosi triste, non voleva separarsi da lui...

-n-non...possiamo dormire assieme?-

ammise lei completamente in imbarazzo guardandolo negli occhi, e dopo essersi accorta di ciò che aveva detto abbassò lo sguardo voltando il viso di lato ancora più in imbarazzo della "sciocchezza" che aveva detto... "ma cosa diavolo dico?!!!"

-Bè per me non è un problema, se vuoi sto con te-

rispose un po' sorpreso ma leggendo i sentimenti della ragazza come fosse un libro aperto.

si sentì felice della sua risposta...però allo stesso tempo...si era come dire, messa in uno stato di disagio assoluto...gli chiese

-s-se per te va bene...però non hai qualcosa da mettere...forse nell'armadio dei miei ce qualcosa, anzi si...dovrebbe esserci-

disse lei, sentendosi comunque un po’ in imbarazzo

-ok, allora ti aspetto qui mentre cerchi...anzi intanto mi diresti dov'è il bagno?-

si era accorto del disagio di lei ma d’altronde non poteva farci niente, e anzi anche lui era un po' disorientato...

-è...al piano di sopra...vieni-

disse lei, timidamente allungando la mano, come per voler andarci assieme per mano, tanto ormai si sentiva abbastanza sciocca...però...dopotutto...era fatta cosi...aveva un cuore di bambina...e quelle piccole cose la facevano sentire bene.

Lui la guardò un attimo come se non avesse capito il significato della mano, poi sorrise e l'afferrò seguendola per le scale...

Salirono e arrivarono davanti alla porta, la aprì, entrò un momento e prese una cosa...

-ecco, è il bagno e...-

gli porse quella cosa, uno spazzolino da denti... che era ancora "incartato" e...sembrava quasi stato li da molto tempo

-b-bhe...lo conservavo nell'eventualità che...un giorno i miei tornassero ma...è inutile aspettare...-

disse malinconica

-si sò che sembra una stupida cosa... che sciocca... eppure... credevo che... sarebbero tornati prima o poi...-

però poi si riprese e uscì dal bagno sentendosi una stupida

-Ah...ma sei sicura che io possa usarlo?...Bè al massimo lo terrai come mio ricordo eheh-

La afferrò per una mano prima che lei uscisse del tutto dal bagno e la fermò avvicinandola a sè

-Grazie-

le sussurrò in un orecchio poi le diede un bacio su una guancia.

-v-vado a prenderti il pigiama...-

sussurrò, rossa in volto mentre si allontanava con il volto coperto dalla frangia, camera sua era proprio di fianco al bagno tra l'altro... andò a prenderlo anche per lei,... si tra i vestiti di suo padre lo trovò... era un pigiama...era davvero sollevata di averlo trovato, non poteva certo lasciare Tobi senza averne uno dormendo..., lo attese fuori dalla porta di camera sua.

Attese che finì... non sapeva se mettersi subito in pigiama...ma poi decise di mettersi in pigiama, cosi... quando sarebbe uscito l'avrebbe vista... e questo pensiero le provocò uno stato di lieve febbre quasi... pensare che...quasi "voleva" che lui la vedesse... era davvero qualcosa che ormai non riusciva più a contenere...sentimenti nuovi dentro di sè; indossò il pigiama, che lasciava solo intravedere un po’ le spalle... ed era abbastanza largo, di colore bianco con su nuvole e fiocchi di neve... si intonava col candore del suo corpo; intanto teneva in mano il pigiama di Tobi, anzi che sarebbe stato di Tobi... dato che ormai... era inutile attendere i suoi genitori...8 anni fa se n'erano andati e... di sicuro non si sarebbero comunque più presentati... e questo ultimo pensiero la rattristò.

Tobi aprì lentamente la porta del bagno.

-Mi sento un po' idiota...ahah...-

Disse ridendo e giocando con i capelli...

Non arrivò a finire la frase che si bloccò nel vederla: i capelli biondi sfioravano le spalle bianche del pigiama per poi sparire dietro la schiena, e lei era lì che lo aspettava in tutta la sua purezza.

Ritirò il tono scherzoso e le sorrise;

-prego vai pure tu se hai bisogno del bagno...io ho finito...-

-si...-

disse imbarazzandosi un po’ mentre lui la fissava, i suoi capelli lo sfiorarono mentre entrava nel bagno...

-s-se intanto vuoi andare in camera mia...cosi poi ti raggiungo-

sussurrò

-Mh...ok-

Ma…cosa stava facendo? Era lì da un giorno e già andava a dormire a casa di una ragazza? Non aveva cattive intenzioni ok...però…era la cosa giusta da fare? Un po' dubbioso entrò lentamente in camera e senza accendere la luce si sedette sul letto...

Lei si specchiò in bagno... "cosa diavolo sto facendo"?si chiese specchiandosi, si tolse anche la coda che aveva lasciando scivolare completamente i capelli dietro la schiena..., poi uscì...e chiuse la porta del bagno...e...entrò in camera sua..., si sentiva completamente in imbarazzo...ora che aveva anche i capelli sciolti... si sentiva ancora un pochino più bassa di lui...

-e-eccomi...-

sussurrò...

-Ah bentornata...-

rispose sorridendo...

Aveva visto che lei era in imbarazzo e se si fosse comportato anche lui così la situazione sarebbe precipitata...

-Bè allora dormiamo?-

-grazie...s-si...-

Accese un attimo la luce prima per chiudere le tende, però non si accorse che...davanti al letto c'era appeso un disegno... un disegno piuttosto triste... dove comparivano due persone voltate di spalle...un uomo e una donna, e in primo piano, una bambina dai capelli biondi, che in una sola mano aveva un orsacchiotto...e col volto coperto dalla frangia, si capiva però che piangeva...lo sfondo era tutto buio e nero...

Tobi notò il disegno e lo guardò per un attimo in silenzio...

Poi si decise a parlare, forse anche lei avrebbe avuto piacere di sfogarsi...

-sono i tuoi genitori quelli?-

lei si voltò quasi di scatto a quella domanda e si accorse del disegno...abbassò lo sguardo, e avvicinandosi a lui sussurrò

-s-si...quello...è un disegno...che ho fatto io...alle elementari-

tra l'altro era molto brava a disegnare, aveva un talento innato ma che... non utilizzava più da tempo...

-e come mai così...triste?-

mentre lei si avvicinava Tobi afferrò dolcemente una ciocca dei suoi capelli che rimaneva sul davanti.

-Dai raccontami...-

sospirò piano per infondersi un po’ di forza e coraggio...

-vedi...è difficile da spiegare ma ci provo...anche perchè...è...sono molti anni che non parlo più con nessuno ormai...e comunque ...sono felice di potermi sfogare con una persona come te...; i miei genitori sono divorziati... un giorno alle elementari, ci dettero un tema: disegnare la nostra famiglia, come la intendevamo noi e cosa rappresentava per noi..., io feci questo disegno...perchè per me...rappresentava soltanto uno stato di bugie e di abbandono...-

la sua voce si rattristava sempre più

-quando le maestre chiesero ai miei il perchè del mio disegno, loro risposero con noncuranza che non sapevano il perchè e che per loro ero solo molto "strana" perchè loro mi volevano bene e mi riempivano di ogni cosa essendo molto ricchi...ma...-

sentì nuovamente le lacrime invaderla...

-ma...ero piena di soldi e senza un briciolo del loro amore... ogni qual volta stavamo assieme era tutto bello, cioè, sembrava tutto bello, ma poi... li vedevo picchiarsi e urlarsi dietro le porte...senza che loro sapessero che io li vedessi...e...quando

chiesi loro se...fossero felici... non mi risposero... e...mi abbandonarono...-

guardava nel vuoto mentre altre lacrime le rigavano il volto...

-s-se delle mie compagne mi chiedevano perchè fossi triste e dicevo loro che erano i miei che non mi volevano bene... mi davano della bugiarda...una bambina viziata che aveva tutto dalla vita e che era egoista...e...ho finito per non parlare più...odiavo i soldi, odiavo la mia famiglia...nessuno mi capiva...-

poi si fermò... si sentiva come svuotata e disperata.

-Capisco...Mi dispiace non volevo riaprire una ferita ma…abbandonarla senza parlarne non la farebbe cicatrizzare...Pensavo che magari ti avrebbe fatto bene parlarne...

Io ti capisco invece, e ti credo, i miei genitori invece dicono proprio esplicitamente che non gliene importa di me, e che sono solo una palla al piede, ma ormai ci ho rinunciato, perchè ho tante persone che mi vogliono bene! E ora una in più...-

Le fece segno di sedersi vicino a lui sul letto...

si sedette sul letto...

-m-mi dispiace causarti tutti questi problemi...però...sei l'unica persona che mi ha chiesto...anche solo come stavo...o se c'era qualcosa che non andava e...mi sono sentita dopo cosi tanto tempo di nuovo felice...e sapere che a qualcuno importava di me...mi ha riempita di gioia...-

disse piangendo ma sorridendogli

-Allora sono contento di essermi di nuovo fatto gli affari tuoi...-

disse abbracciandola di nuovo...quasi come una bambina

anche lei ricambiò l'abbraccio...stringendolo forte e piangendo...

-i-io...credo di...volerti tanto bene...anzi ne sono più che sicura...io ti voglio bene-

disse con dolcezza mentre ormai si sentiva cosi felice con lui

-Sono contento che tu pensi una cosa simile nonostante ci conosciamo da così poco...evidentemente deve essere un vizio...perchè vale anche per me...-

-d-davvero?...-

disse guardandolo con sguardo incredulo ma felice

-e...comunque...non sono mai stata cosi felice che qualcuno si sia impicciato della mia vita...mai come adesso...-

lo guardava sempre più rossa in volto ma felicissima

-Anche io non sono mai stato così contento di ...impicciarmi della vita di qualcuno...-

La guardò in volto, i suoi occhi luccicavano forse un po' per le lacrime di prima, ma la luce di stavolta era più gioiosa e spensierata...

Le accarezzò una guancia...

-è...per la prima volta...dopo tanto tempo che...desidererei vivere...solo per poter passare momenti così...come, questi...e...-

sentiva la sua mano accarezzarle la guancia

-non...non ho mai provato niente di simile in tutta la mia vita...t-ti ringrazio...-

avvicinò la sua mano a quella di Tobi sulla sua guancia e la posò sopra, era felice...i suoi occhi azzurri avvolti dalle lacrime stavolta...aveva un’espressione di felicità, una grande felicità.

Aveva voglia di baciarla di nuovo…ma poteva? Prima era un po' un modo per consolarla ma adesso...certo la situazione era adatta ma non voleva approfittare di lei.

Guardò ancora il suo volto senza dire una parola...

continuò a guardarlo...felice come non mai, però si sentiva molto debole e stanca..., non si era mai sfogata cosi tanto e...si sentiva molto meglio dopo cosi tanto tempo, gli sorrise soltanto .

Forse non voleva essere baciata, quel sorriso era...un po' stanco e solo di amicizia... non avrebbe voluto rovinare tutto...le sorrise a sua volta.

-t-ti va...di andare a letto?-

disse solo con le gote lievemente arrossate e con un sorriso dolce da bambina.

Era molto stanca e sarebbe crollata da un momento all'altro.

-…si va bene...-

Guardò nuovamente il suo volto questa volta con aria seria e contrariamente a quanto avrebbe dovuto fare data la domanda...l'avvicinò ancora al proprio corpo...

si sentì sospinta contro il suo corpo

-c-cosa c'è?-

domandò imbarazzata da quel gesto.

-Scusa ma... alla fine sono un ragazzo Deichan...mi provochi troppo con la tua bellezza e dolcezza sai?

Non voglio farti niente di male ma...posso baciarti ancora una volta?-

Non se lo aspettava di certo...alla fine nessuno le aveva mai detto cose cosi, nessun ragazzo le aveva mai detto che era bella fino a quel punto

-è c-che...n-non credevo di poter piacere così tanto...sono così impreparata, imbranata, stupida e...-

ma si bloccò guardando quegli occhi cosi seri guardarla...la volevano...e...anche lei li voleva...

La guardò ancora per un breve istante...

-Bè pensavi male...-

Appoggiò le proprie labbra alle sue stendendosi poi sul letto e trascinandola dolcemente al suo fianco...

ricambiò il bacio, arrossita sempre più... sentendosi trascinata, e finì sdraiata al suo fianco... era una situazione davvero molto "strana" più che altro perchè si sentiva completamente in imbarazzo..., alzarono le lenzuola per poter andare sotto, il letto non era poi cosi piccolo, e tutti e due ci stavano.

Lui cominciò ad accarezzare ancora una volta i suoi capelli morbidi mentre la baciava e a toccare il suo collo, poi dolcemente si staccò...

-Forse è meglio fermarsi e dormire ok?-

Disse sorridendole nel modo più dolce che gli fosse mai sorto...

-nh- sussurrò quasi come un lieve gemito, leggerissimo quando sentì la mano di lui sfiorarle il collo; al sorriso di lui lei abbassò lo sguardo...non sapeva ...cioè... non aveva idea che sarebbe successo tutto quello...avrebbe potuto morire da un momento all'altro, non in senso negativo, ma tutte quelle nuove emozioni la facevano morire... non era abituata a ciò e tutto in una volta sola le sembrava troppo emozionante; annuì e dopo averlo guardato gli diede un bacio sulla guancia e si addormentò quasi subito tra le sue braccia, senza volerlo fare apposta, sussurrando il suo nome dolcemente

-Tobi...-

Lui la lasciò addormentare fra le proprie braccia tenendola al caldo e dandole un bacio sulla fronte non appena si addormentò del tutto...

Uno sguardo dolce da bambina...che aveva provato però cosi tanto dolore... ora era tra le braccia di una persona alla quale voleva bene...tantissimo...era felice, felice come mai in vita sua prima.





Fine 1° cap.




Uhm bhe che dire? E' una ff che ho scritto assieme a Babichan^_^ infatti noterete(o forse no°_°?)due stili di scrittura. Io amo Tobi e Dei assieme, in questa ff Dei è una ragazza è fisicamente(in quanto color di capelli e occhi)simile a Deidara ma è un personaggio diverso.^^

La storia sembra un incrocio tra Life Gto e shoujo scolastici ma spero vi sia piaciuta, ho tentato di renderla originale ma forse non è venuta come volevo @_@ bhe grazie anche solo di averla letta ^*^!A presto!!!

Magari è troppo dolce tutto quanto ma io la adoro cosi ç\\\ç adoro le cose dolci, lasciatemi pure commenti o critiche^o^.

Ultima cosuccia il titolo del cap: ali d'angelo rotte: perchè diciamo che Dei è come un angelo e le sue ali ormai sono rotte...è un angelo solitario proprio perchè non può più volare con gli altri angeli a causa della rottura delle sue ali. proprio come Dei che è rimasta da sola...

  
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