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Autore: caly    16/11/2013    6 recensioni
Gwen è stata mandata in un campo estivo.
Da prima restia, troverà poi nuove amicizie.
Tra cui quella di Duncan.
Un ragazzo fidanzato.
Cosa succederà quando Gwen lo verrà a sapere?
Gwen sarà combattuta, tra lei e il punk c'è un'intesa
naturale ma i sensi di colpa si fanno vivi presto.
Dal secondo capitolo:
"Il fuoco gli illuminò lo sguardo.
Sentivo i suoi occhi sulla mia pelle.
Come era possibile?
Avevo visto i suoi occhi mezza volta
e avrei giurato di poterli riconoscere
tra mille"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bridgette, Duncan, Geoff, Gwen, Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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  • Duncan strinse la mia mano che tremava nella sua.
    -Non d..dobbiamo se non vuoi...- ritentai
    Lui alzò gli occhi al cielo e mi tirò a se in modo da ritrovarsi faccia a faccia con me.
    -Gwen, guardami...- fece deciso cercando il mio sguardo che continuava a sfuggirgli.
    -....ho l'impressione che sei tu a non volere.- inchiodò i miei occhi con quei pezzi di cielo che si ritrovava e mi mancò il fiato come tutte le volte.
    -No...no assolutamente, io voglio ma ho ....paura- ammisi con un filo di voce.
    Lui fece un sorriso sghembo e si chinò per premere le labbra sulle mie.
    -Stai cercando di distrarmi?- dissi portando entrambe le mani sui suoi pettorali e mettendo su un sorriso furbo.
    -Si... In teoria si- ammise lui riprendendo a baciarmi e facendomi indietreggiare fin quando non sentii il letto premere contro le mie gambe.
    Caddi rumorosamente sul materasso portando Duncan con me.
    -Ma così sei tu a distrarmi...- disse tra un bacio e l'altro e io sorrisi tra le sue labbra -...di questo passo non parleremo con Courtney- disse mentre mi stavo adagiando sui cuscini trascinandolo con me.
    -Possiamo sempre rinviare...- soffiai tra le sue labbra.
    Lui portò le mani ai lati della mia testa contro la testiera del letto e si adagiò sopra di me.
    -Non stavamo per andare a parlarle?- chiese mentre scendeva a disegnare il contorno della mia mascella con la punta del naso.
    -Non so cosa sia successo...- dissi falsamente innocente ingoiando a vuoto.
    Lo tirai a me per un altro bacio e lui non si fece pregare troppo.
    Dischiusi le labbra permettendogli di entrare e una sensazione familiare mi assalì.
    Portai le dita tra i suoi capelli e tirai leggermente quelle ciocche verdi.
    Scese sul mio collo e mordicchiò leggermente la clavicola, trattenni a stento un gemito e annodai le gambe attorno alla sua vita.
    Non ci eravamo mai spinti così oltre.
    Il panico cominciò ad assalirmi ma Duncan dovette leggere qualcosa nei miei occhi perché si alzò all'improvviso passandosi una mano pesantemente sul viso.
    Io rimasi distesa a fissarlo mentre cercavo di regolarizzare il respiro che sembrava impazzito.
    Lui portò di nuovo gli occhi su di me e sorrise.
    Sorrisi di rimando e osservai quegli occhi così scuri, pieni di lussuria, trasformarsi piano piano per poi tornare chiari come sempre.
    Ero riuscita a perdere un po' di tempo ma il momento di andare a parlare con Courtney era arrivato.
    Duncan aveva insistito perché fossi presente e mi era sembrato giusto così.
    Ma in quel momento un nodo alla gola non faceva altro che ricordarmi quanto fosse sbagliata quella cosa.
    Conoscevo poco Courtney, se l'avessi conosciuta bene avrei potuto trovare almeno un motivo per odiarla ma non così.
    Le uniche volte che avevamo scambiato qualche parola era al corso avanzato di biologia, a scuola, nel quale era la mia compagna di banco o durante quest'estate.
    L'unica cosa che ci accomunava, invece, quasi come se il fato di divertisse a prenderci in giro, era Duncan.
    Quello stesso ragazzo che ora era davanti a me rosso in viso, con il fiatone e gli occhi del desiderio.
    Sentii una fitta al cuore e realizzai quanto in realtà mi facessi schifo.
    Provavo ripugno per quello che stavo facendo e quello che ero diventata .
    Ma più questo pensiero mi assaliva, più l'unica via di uscita era quella di parlare con Courtney.
    Avrebbe capito.
    Si, avrebbe capito.
    Si
    S
    N
    No.
    No, non avrebbe capito.

    Un paio di dita gelide disegnarono il contorno del mio viso e io mi risvegliai portando immediatamente gli occhi sul mio Punk.
    -Sei bellissima..... E io non permetterò che ti accada niente è chiaro?- disse riavvicinandosi.
    Annuii poco convinta e lui si chinò a baciarmi piano.
    Si alzò e mi tese la mano che accettai di buon grado.
    Mi tirò su con un gesto secco e ridacchiò per la mia espressione sorpresa.
    Lo baciai nuovamente per cancellargli quel ghigno dal viso e mordicchiai il suo labbro inferiore per punirlo.
    Lui mi lanciò uno sguardo di sfida giocoso e mi catturò con le sue braccia.
    Cercai di divincolarmi mentre non riuscivo a trattenere le risate per il troppo solletico.
    Mi ritrovai con le spalle contro il muro a fianco alla porta in poco tempo.
    Duncan mi guardò con un'espressione cattiva e ghignando.
    -No... Non ci pensare nemmeno- dissi cercando di stare al gioco.
    -A cosa Gwen?- soffiò lui a due centimetri dalle mie labbra.
    Inchiodai gli occhi ai suoi.
    -Qualsiasi cosa tu stia pensando... No , ti prego no.- continuai mordendomi il labbro inferiore, cosa che non gli sfuggì.
    -Tu proprio non mi vuoi fare uscire da qua, eh?- disse retorico e io arrossii colta sul fatto.
    -Non che mi dispiaccia...- aggiunse con un sorriso sghembo prima di catturare le mia labbra nuovamente.
    Annodai le braccia dietro il suo collo muscoloso e lui portò le sue sui miei fianchi.
    Scivolarono lungo i miei fianchi, su e giù più volte, fino a sfiorare la pelle lasciata scoperta dai pantaloncini striminziti.
    La porta si aprì di colpo e Leshawna entrò irruente come al solito.
    Duncan ancora con le mani a metà tra la mia schiena e il mio fondoschiena sobbalzò.
    Leshawna appena ci ebbe focalizzati proprio al suo fianco,dopo aver lasciato correre lo sguardo per tutta la stanza, fece un'espressione di puro disgusto.
    Duncan si scostò da me velocemente quasi come se si fosse scottato mentre Leshawna faceva correre gli occhi da me al mio letto disfatto.
    Alzò gli occhi al cielo mentre Duncan si risistemava i pantaloni che erano scesi nonostante la cintura.
    Poi portò i suoi occhi scuri su di me e mi passò ai raggi x, istintivamente seguii il suo stesso percorso scoprendomi quasi nuda.
    La maglia spiegazzata era tirata sopra ai fianchi e il pantaloncino era leggermente tirato verso l'alto per risultare ancora più corto di quanto già non fosse.
    Mi diedi una sistemata veloce e sorrisi imbarazzata.
    -Bleah- fu l'unica cosa che disse,fissando Duncan.
    Fece per chiudersi la porta alle spalle ma la bloccai.
    -Leshawna non è come pensi!- dissi costringendola a girarsi.
    Mi guardò a lungo prima di far roteare gli occhi e alzare le mani in modo teatrale.
    -Cazzo, ragazza, esistono i calzini e le maniglie solo per questo e comunque....bleah- ripeté e mi diede nuovamente le spalle.
    La guardai ridacchiando mentre spariva verso la radura  mentre Duncan mi abbracciava da dietro.
    -Pronta?- mi soffiò direttamente nell'orecchio.
    -Pronta.- dissi cercando di ignorare il brivido che mi aveva appena scosso.

    Courtney stava discutendo animatamente con Heather all'ombra di un albero.
    Deglutii a vuoto per la prima volta a causa dell'ansia in presenza di Duncan.
    Lui strinse forte la mia mano e mi guardò aspettando un cenno.
    Annuii e ci dirigemmo a grandi passi verso la ragazza.
    A un paio di metri da lei Duncan mi strinse un'ultima volta la mano e poi mi lasciò andare.
    Lo guardai mentre si avvicinava alla sua ragazza e mi sembrò che un "dobbiamo parlare" fosse stata la frase che aveva provocato quella confusione sul volto della ragazza che adesso aveva messo su un sorriso a dir poco tirato.
    Heather non ci mise molto a identificarmi e subito rivolse uno sguardo preoccupato all'amica che già si era allontanata con il mio Punk nella direzione opposta rispetto alla mia.
    Non glielo aveva detto.
    Glielo lessi sul volto indeciso e colmo di rabbia.
    Dalla mia posizione riuscii ad osservare tutte le reazioni di Courtney.
    Confusa, arrabbiata, offesa, le prime lacrime, uno sguardo colmo d'odio nella mia direzione e poi quel momento, quel momento in cui vidi il suo cuore spezzerai attraverso i suoi occhi.
    Duncan che si cercava di scusare e tendeva le braccia per un abbraccio.
    Un "non mi toccare" , singhiozzi incontrollati e Heather scattò raggiungendola.
    Un "sparisci" intimato dalla ragazza più alta e una stilettata nella mia direzione.
    Sentii gli occhi inumidirsi e mi strinsi nelle mie stesse braccia cercando di compensare quel vuoto.
    Quel vuoto che si era attaccato a me nello stesso momento in cui Duncan aveva preso quella decisione.
    Un vuoto che si stava allargando ingoiando tutto ciò che lo circondava.
    Un vuoto che mi ricordava che persona orribile fossi, le lacrime scesero incontrollate e un paio di braccia mi strinsero ad un corpo che conoscevo fin troppo bene.
    Duncan mi strinse a se per un bel po' di tempo in mezzo a quella radura sotto il sole di mezzogiorno che picchiava sulle nostre teste.
    Poi quando mi lasciò andare mi guardò dritto negli occhi.
    -Gwen, calmati, è quello che volevamo... Vero?- disse catturando il mio viso tra le sue mani e asciugando le lacrime con il pollice delicatamente.
    Annuii e lui mi posò un bacio sulla fronte.
    -Ti dispiace se ti lascio sola per un po'? Ho bisogno di stare un po' di tempo con me...- aggiunse e io mi staccai da lui con delicatezza.
    -N..no, no... Lo capisco- mormorai tirando su con il naso.
    Lui mi sorrise dolcemente e premé le labbra sulle mie prima di sparire verso il lago.
    Misi le mani in tasca e mi diressi verso la casetta di Leshawna dove sapevo avrei trovato Bridgette.
    Quando entrai le due scattarono in piedi e io mi lasciai abbracciare prima che chiedessero in coro cosa fosse successo.
    -L'ha...l'ha lasciata..- riuscii a mormorare tra i singhiozzi.
    Bridgette lanciò uno sguardo confuso a Leshawna e io chiarii
    -Courtney... Ha l..lascito Courtney-
    -Si, l'avevo capito... Ma è una cosa buona...- disse e io cercai di evitare il suo sguardo duro e gelido.
    -S..si lo è.- singhiozzai.
    -Allora non capisco...- continuò Bridgette accarezzandomi i capelli.
    -...non è quello che volevi?- disse costringendomi a guardarla negli occhi.
    Era quello che volevo?
    -Non lo so più...- risposi sincera sentendomi immediatamente ingoiare nuovamente da quel vuoto.




    **Angolo dell'autrice**
    Scusate il ritardo, settimana difficile,
    settimana di infortuni che mi hanno allontanato dallo sport che amo.
    E il fatto di ricevere solo una recensione da parte vostra diciamo che non mi ha incentivato :/
    Fatemi sapere cosa ne pensate...

     
  
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