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Autore: gwuncan99    17/11/2013    5 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Per un attimo mi girò la testa. Stavo per avere un mancamento, ma non potevo permettermi di svenire.
Insomma, svenire in bagno, col rischio di rompermi la testa, o di farmi trovare col test in mano. Duncan l'avrebbe scoperto. Mamma l'avrebbe scoperto.
Camminavo avanti e indietro, come se avesse potuto aiutarmi in qualcosa.
Cosa potevo fare in queste situazioni?
Riguardai il test.
1 mese e mezzo. Sono ancora in tempo per abortir- Nonono...come potrei uccidere mio figlio? Nostro figlio.
Nostro figlio...Che sensazione strana dire queste parole.
Mio figlio. Il figlio di Duncan. Io sono mamma,  lui è un papà.
Cominciai a piangere come una scema. 
E se mi abbandonasse come ha fatto mio padre? 
"Gwen...ti senti bene?" Duncan mi chiamò dalla camera.
Buttai velocemente il test nel cestino, ed uscii nel bagno.
"Sisi...Avevo di nuovo un po' di nausea...ora tutto bene..." mormorai, spogliandomi.
Indossai solo una maglia lunga fino alle ginocchia, e mi infilai sotto le coperte con Duncan, che mi accolse tra le sue braccia.
Mi accovacciai con la testa sulla sua spalla, stringendolo forte.
"Qualcosa non va?" mi sussurrò accarezzandomi i capelli.
"No, sto bene...qui con te..." mi girai baciandogli la guancia.
Il ragazzo si sciolse a quel mio gesto, non preoccupandosi più.
"Tu mi ami davvero?" chiesi così dal nulla.
"Perché me lo chiedi?" rispose confuso, stringendomi più forte.
"Ho..paura, che tu prima o poi possa abbandonarmi..."
"Mai e poi mai. Certo che ti amo!" i nostri occhi si incontrarono.
"Qualsiasi cosa accada?" continuai.
"Qualsiasi cosa accada." sorrise, mordendomi il labbro inferiore.
"Ahi...cos'era questo?"
"E' per aver dubitato di me!" ghignò malizioso.
"Ah sì?" ricambiai baciandolo.
"E questo cos'era?"
"E per aver dato un senso alla mia vita." ripoggiai la testa sulla sua spalla.
Duncan stava per ribattere, ma si accorse che ero già sprofondata nel sonno.

***

Ormai erano due giorni che non avevo fiatato.
Aspettavo solo l'arrivo di Bridgette e Geoff, che erano partiti per un viaggio in Europa.
Ma come potevo dirlo prima alla mia amica e non all'interessato?
Stavamo andando alla stazione, ad attendere proprio la coppia.
Si, avevo un assoluto bisogno di parlare con lei. Mi avrebbe capita, spero.
"Gwen! Duncan!" Bridgette ci saltò addosso, appena scese dal treno.
Geoff arrivò dietro, con tre o quattro valigie. "Potresti anche aiutarmi, piccola!"
"Oh sì, scusami amore!" prese la più piccola che aveva.
"Come va amico?" battè il cinque a Duncan.
"Benissimo! Com'è stato il viaggio?" ribatté.
"Perfetto!"
"La Torre Eifell è così romantica!" sospirò la surfista.
"Poi abbiamo visitato l'Italia!" disse Geoff "La pizza italiana, dovreste proprio assaggiarla!"
"Così mi fate venire più fame di quanta non ne abbia ora..." mormorai io massaggiandomi la pancia.
"Allora andiamo  a mangiare! Dovete raccontarmi cos'avete fatto a Natale!" propose Bridgette.
"Ho tante cose da raccontarti, Bri!"

"Il nostro regalo l'avete ricevuto?" sghignazzò Geoff, dando una gomitata a Duncan.
"Si." risposi secca.
"Era solo uno scherzo!" si giustificò Bridgette.
"Non credo li avranno buttati!" continuò a ridere malizioso il festaiolo, stuzzicando di più il punk, ormai sul punto di strangolarlo.
"Sei molto divertente Geoff." addentò la sua ciambella.
"Lo so!" rise.
"Dove avete passato il Natale?" cambiò discorso.
"A Londra!" rispose la surfista.
"Avete fatto un po' il giro di tutta l'Europa?" chiesi io.
"Si!" rispose "E voi che avete fatto?"
"A casa mia..." risposi. "E poi abbiamo fatto un giretto per la città..."
"Poi Gwen si è sentita male e siamo ritornati a casa sua..." aggiunse Duncan.
"Ti sei sentita male?" si preoccupò Bridgette.
"Oh, solo un po' di nausea...niente di più...heheheheh.." risposi nervosamente, prendendo il cellulare.
Digitai velocemente un messaggio, mentre i ragazzi distolsero lo sguardo su di me, continuando a mangiare.
Incontrai lo sguardo confuso della surfista. Le feci cenno di stare zitta.
Ricevette il messaggio.

Dobbiamo parlare.
-Gwen.

"Ragazzi, io e Gwen andiamo a casa sua a prendere...una cosa che ho scordato da lei!" Bri si alzò dal tavolo, incitandomi a seguirla. "Sistemi tu le valigie a casa mia Geoff?"
"Si certo, ciao zuccherino!" si baciarono velocemente.

***

"Bri..è una cosa importantissima..." dissi aprendo la porta di casa.
"Sì ma non tenermi sulle spine!" ribatté nervosamente.
"Un attimo, non possiamo parlarne in mezzo alla strada!"
"Ah..allora è seria la cosa.."
Salimmo le scale.
"Si, mi serve un tuo parere su..." mi bloccai davanti la porta del bagno.
"Su?" mi incitò a continuare, poi seguì il mio sguardo, notando mia madre davanti a noi.
"Gwendolyne Nelson. Mi spieghi cos'è questo?" disse con un misto di rabbia e confusione, sventolando il test di gravidanza.
Bridgette si girò verso di me scioccata, mentre io ormai non riuscivo più a trattenere le lacrime.

 
Il terzo capitolo di questo giorno lo dedico a Rocker_wolf_love <3
Spero ti piaccia, anche se è un po' corto :P
Recensite ^^
baci, gwuncan99!
  
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