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Autore: Shadows_alien    17/11/2013    1 recensioni
"Papà tu dove farai le vacanze?" chiesi timidamente abbassando la voce "dove le stai facendo te Laura mi farò una settimana quando te ne vai via dal campeggio" disse orgoglioso "cosa ma papà sei pazzo? Qui mi conoscono quasi tutti non voglio che mi fai fare figuracce" dissi ad alta voce "Laura Kaulitz vedi di darti una calmata." disse con tono alto e deciso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'siamo una famiglia questo è importante'
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Capitolo 30.

@Memy881: grazie mille tesoro mi hai aiutata molto alla fine di questo capitolo ti voglio bene ♥

Giornata padre e figlia.

Erano appena le 8.30 del mattino e io dormivo ancora come un ghiro anche se mi sentivo osservata “Laura” disse mio padre scuotendomi delicatamente “mh ancora 10 minuti papà” mugugnai “dai piccola voglio passare tutta la mia giornata con te” disse mettendosi in ginocchio sul mio letto “una giornata intera con me?” chiesi per avere una conferma precisa indicandomi “si solo con te piccola” disse baciandomi la guancia “ok ma dove andiamo?” chiesi sedendomi “andiamo a fare compre solo noi due e poi andiamo a mangiare fuori” disse “ok accetto mi vado a lavare e poi usciamo” dissi con ottimismo “bene la colazione la facciamo fuori” disse alzandosi per poi andare verso la porta “Laura sono felice di essere stato perdonato da te ti voglio bene” disse con un sorriso prima di uscire “sai papà sono felice di sapere che ti sei pentito e che mi vuoi bene come quando ero piccola, ti voglio bene anche io” dissi sorridendo.

 

Andai in bagno e mi feci una doccia calda “hai finito cazzo ci sei dentro da un'ora ho capito che devi uscire e fare la troia con tuo padre ma esci” urlò Flavia “non rompere il cazzo sono dentro da 10 minuti” urlai per poi uscire dalla doccia e mettere l'accappatoio.

 

Lasciai aperto l'accappatoio per vedere la mia pancia allo specchio “tra solo 7 mesi sarai con me e il tuo papà” dissi guardando la mia pancia “Laura hai finito?” urlò mio padre dall'altra parte della porta “si papà adesso esco dammi un attimo che metto l'intimo e prendo i trucchi e mi vado a vestire” urlai per poi mettermi il reggiseno e gli slip e prendere i miei trucchi e il fon per asciugare i capelli e andarmene in camera mia.

 

Appena attaccai il fon alla presa di corrente lo poggiai sul mio letto e andai a chiudere la porta. Tornai vicino al mio letto e presi in mano il fon e lo accesi per asciugare i miei lunghi capelli “Laura posso entrare?” urlò mio padre “si papà entra pure” urlai mentre mi pettinavo “ehi hai finito di asciugare i capelli?” mi chiese “no me li pettino prima che si annodino tutti” dissi continuando a pettinarli “ok ehm tesoro posso beh ecco accarezzarti la pancia?” mi chiese imbarazzato “si certo fai pure” dissi sorridendo “wow sono così felice per te amore” disse accarezzandola delicatamente “papà vorresti assistere al parto?” chiesi con un sorriso “si mi farebbe piacere” disse con un sorriso a 32 denti.

 

Finii di asciugare i miei lunghi capelli e di vestirmi e subito dopo aver finito mi truccai e presi la borsa con il portafogli e le chiavi della mia macchina e scesi “pronta” dissi mettendomi i miei stivali con il tacco “bene andiamo disse mio padre aprendomi la porta.

 

Tirai fuori dalla mia borsa le chiavi della mia macchina e le feci vedere a mio padre che intuì subito che avrei voluto uscire con la mia auto anziché con la sua “brava meno male che le hai prese io me le ero dimenticate” disse per poi ridere “quindi vuoi andare con la mia macchina?” chiesi conferma “si esatto” disse sorridendo.

 

Io e mio padre andammo al centro commerciale e iniziammo a curiosare un po' in giro “ma sono Bill e Laura Kaulitz” urlarono 5 fan “merda” dissi sbattendo un piede a terra “ehi ragazze calmatevi io e mia figlia vogliamo rimanere tutta la giornata insieme solo io e lei” disse mio padre calcando le ultime parole “ecco quindi per favore potete andare da un'altra parte io e lui oggi vogliamo rimanere soli soletti” dissi supplicando “ok, ok sarà la prossima” disse una ragazzina “grazie ragazze” disse mio padre sorridendo e prendendomi sotto braccio.

 

Girammo parecchi negozi riguardanti vestiti per adulti, ragazzini e bambini “uh papà guarda che bello” dissi indicando un vestitino per bambine “è bellissimo se fosse una femmina lo prenderesti?” mi chiese “certo che si se è femmina però” dissi sorridendo “beh si hai ragione” disse guardandomi.

 

“Papà è mezzogiorno e io inizio ad avere fame” dissi dopo essere usciti dal negozio “dai andiamo a mangiare un buon hamburger” disse portandomi con se.

 

Andammo a mangiare in un fast-food nel centro commerciale e mentre stavamo mangiando il mio cellulare iniziò a squillare “ciao amore ora non posso parlare ti richiamo dopo” dissi velocemente “ok scusa il disturbo a dopo” disse Alessandro per poi riattaccare.

 

Passammo tutto il pomeriggio al centro commerciale tra fare compre per me e per mio padre tornammo a casa alle 6:30 di sera esausti e quando entrai in casa mi buttai sul divano e chiusi gli occhi ma esattamente in quel momento entrò Flavia “Laura volevo parlarti è importante” disse con voce bassa “andiamo in cucina” dissi alzandomi e dirigendomi in cucina insieme a lei.

 

Ci sedemmo una di fronte all'altra e Flavia iniziò a parlare "so che noi due non ci siamo mai potute vedere, ne sopportare! Quando tua madre era ancora viva, io mi sentivo in competizione con lei, nonostante non sospettasse di me. Tuo padre è l'unico uomo della mia vita, l'unico che mi ha fatta sentire protetta, amata. Pensi che io non mi sia mai data della stupida incosciente, del fatto che io e te non abbiamo mai avuto modo di parlare e conversare insieme, come madre e figlia? Ti avrei tanto desiderata Laura ... volevo fare una promessa a tuo padre, quando fu sconvolto dalla morte di tua madre, volevo amarti ,proteggerti... volevo essere quella madre che ti mancava, ma vedendo il tuo profondo odio per me, lasciai perdere e iniziai ad odiarti a mia volta! sono stata io a mettere tuo padre contro di te, l'ho manipolato io, cosi come ho manipolato Lucas ...non so se mai potrai perdonarmi per tutto ciò che ho fatto nei tuoi riguardi" disse alzando la voce.

 

Mi guardai le mani un attimo e poi alzai lo sguardo "ascolta Flavia, per come la penso io, tu non ti meriteresti nemmeno di aver preso il posto di mia madre, di entrare nella nostra famiglia. Papà ti ama molto e non ha mai pensato di lasciarti, neanche per un solo istante. Lucas è il frutto del vostro amore e io ero felice quando lui era nato, se non altro potevo avere un fratellino, ma quando vidi che Lucas crescendo era diventato identico a te... le mie speranze furono infrante e mio padre cominciò ad avere atteggiamenti negativi nei miei confronti. Il fatto che ora tu sei qui a dialogare con me, mi sembra alquanto strano, irreale e non vero, perché tu non hai mai voluto intraprendere una conversazione cosi, mi hai sempre schivata, schifata e odiata, esattamente come ho fatto io da quando ti ho conosciuta! quindi se ora io ti dico che voglio prendermi del tempo per riflettere, non lo faccio per male, lo faccio per rivedere tutti battibecchi e le parole pesanti che ci siamo dette, puoi concedermi del tempo?” Dissi con tutta la calma di sto mondo “si certo ti lascio tutto il tempo che vuoi” disse annuendo “ora io sto pensando a un mucchio di cose come al bambino non so dirti quanto mi ci vuole ma dammi del tempo. Detto questo io vado in camera mia a chiamare il mio ragazzo” dissi alzandomi e andandomene al piano superiore per parlare con Alessandro.

 

   
 
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