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Autore: Vanilla_91    17/11/2013    15 recensioni
[REVISIONE GRAMMATICALE IN CORSO]
In un luogo e in un tempo imprecisato gli umani sono costretti a sottomettersi ai demoni che regnano incontrastati..Una vita in schiavitù, è questo il destino che attende ogni umano..ma se qualcuno trovasse la forza di cambiare questa situazione?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il sole si rifletteva sulla superficie di vetro, avvolgendo la mia figura in modo insolito. Continuavo a fissarmi allo specchio e a scorgermi diversa. Da quando la mia vita era cambiata, da quando ero giunta a palazzo, avevo avuto la sensazione di essere cambiata già dieci, o forse cento, se non mille volte.
Non erano i capelli cresciuti di diversi centimetri, la pelle più abbronzata, le curve più morbide o gli occhi che risplendevano di nuova luce a darmi quella sensazione, ma il mare in tempesta che si agitava dentro me.
Avevo osato sperare che la morte di Naraku avrebbe segnato la fine delle ostilità, o quanto meno l’inizio di un periodo di pace, ma così non era stato. Quando la minaccia di una guerra che avrebbe potuto distruggere il mondo era stata scongiurata, i demoni avevano deciso di  dar vita ad una nuova battaglia, in cui il nemico ero proprio io.
Era servita tutta l’autorità di Inuyasha, e il sostegno incondizionato dei suoi fratelli, per far deporre le armi a coloro che desideravano la mia morte immediata.
Erano trascorsi quattro giorni da allora e non erano stati per nulla semplici. Inuyasha mi aveva costretto a restare nelle sue camere per evitare qualsiasi pericolo, ma anche tra noi qualcosa si era incrinata.
Dormivamo nello stesso letto, stretti, tutte le notti, ma tra noi aleggiava, tangibile, la paura del domani. I silenzi erano assordanti e le parole rare e vuote.
Quella in cui ci trovavamo era una situazione fragile e precaria, sarebbe bastato un nonnulla per rompere quel sottile equilibrio.
I demoni continuavano a sostenere che non doveva essermi concesso di vivere, per paura di ritorsioni future. Ero per loro una variabile impazzita da abbattere senza remore. L’unica promessa che era riuscita a placarli era stata quella di sottoporre la vicenda al giudizio del re, al suo ritorno.
Capivo Inuyasha, il peso che avvertiva sulle sue spalle, perché lo percepivo chiaramente anche io.
Le responsabilità di cui ero stata di colpo investita mi gravavano addosso, mozzandomi il respiro.
In due mesi il mio “io”, aveva subito talmente tante metamorfosi da lasciarmi smarrita, faticavo io stessa a ritrovarmi.
Ero stata un’umana, una schiava, un’amante, una traditrice, una principessa, la legittima custode della sfera, un’alleata e infine l’essere che avrebbe potuto sconvolgere a proprio piacimento le sorti del mondo.
Di tutte quelle vestigi,  titoli e personalità, che mi avevano attribuito, io continuavo a voler essere solo Kagome.
La mia vera personalità, urlava e scalpitava prepotente, per l’irruente necessità di uscire, di sfuggire a quelle parole altisonanti che di me non dicevano nulla.
Amavo Inuyasha di un amore irrefrenabile, incontrollabile, intenso e puro, ma sentivo forte il peso delle mie responsabilità.
Gli esseri umani invocavano la libertà dopo anni di schiavismo e soprusi e vedevano in me la loro unica speranza.
Io stessa, desideravo un futuro diverso per la mia stessa razza.
 Era ciò per cui avevano combattuto i miei genitori, mio fratello, le mie amiche ed io stessa. Ora che questo potere era nelle mie mani, non potevo sottrarmi.
Desideravo un mondo libero, fatto di pace, dove non esistessero razze superiori ed inferiori. La libertà era un bene prezioso a cui tutti avevano diritto. Ogni essere vivente doveva avere come unico padrone se stesso, il proprio cuore..solo così, probabilmente, il mondo sarebbe stato un posto migliore.
Ma che prezzo avrebbe avuto difendere i miei ideali?
Quale parte del mio cuore dovevo ascoltare?
Se il re avesse deciso di non concedere la libertà agli umani, come mi sarei comportata? Avrei scatenato una nuova guerra? Avrei lottato contro la persona che amavo?
Il solo pensiero mi uccideva dentro.
Mi sembrava di camminare su un sottilissimo filo, sospeso ad un’altezza vertiginosa. Un solo passo falso, una singola decisione sbagliata, avrebbe fatto crollare non solo me.
-Mia signora, stanno aspettando voi.-
Quella voce sottile mi condusse fuori dal baratro dei miei pensieri. Mi voltai a fissare la donna che mi aveva parlato e sobbalzai nel rendermi conto che mi ero completamente dimenticata della sua presenza, assolta com’ero nelle mie inquietudini.
-Perché ora vi rivolgete a me con tutto questo formalismo? Sono la stessa persona che fino a pochi giorni fa insultavate, quella a cui davate della puttana.- le domandai, con tono privo d’accusa.
La vidi arrossire e stringersi nelle spalle.
La mia domanda non era stata fatta per offenderla, ma evidentemente lei non l’aveva compreso.
-Io vi chiedo perdono, Vostra Grazia. Il mio comportamento verso di voi è stato inqualificabile e tutto a causa della mia assurda gelosia. So che un’altra al posto vostro avrebbe voluto la testa mia e delle altre persone che sono state irrispettose. Voi siete così buona e sono sicura che sarete un’ottima principessa.-
Arrossii per quei complimenti inattesi.
-G..grazie, ma io non sarò mai una principessa. Sono una serva, così come lo sei tu.-
-Oh no, signora. Voi siete una principessa per diritto, siete la custode della sfera e nel momento in cui gli esseri umani saranno liberi, per merito vostro, regnerete incontrastata, assumendo la posizione che vi spetta.-
Mi costrinsi a sorridere, mentre quelle parole aggiungevano altro peso sulle mie spalle. Era l’ennesima conferma di quanto gli esseri umani si aspettassero da me, che non ero altro che una di loro.
Tornai a fissare la mia figura allo specchio. Indossavo il kimono che mi aveva donato Inuyasha e le serve avevano insistito per raccogliere i miei capelli in un’acconciatura che sicuramente non si addiceva alla mia posizione sociale.
 Mi sentivo a disagio, spaventata e sempre pronta a cedere alla tentazione di fuggire via.
Sospirai, cercando il coraggio dentro me, e mi avviai alla porta.
Percorsi i lunghi corridoi che sapevo mi avrebbero condotto alla sala dove tutti erano in mia attesa, ma sobbalzai, sorpresa, quando a metà percorso incontrai Inuyasha.
I battiti del mio cuore aumentarono a dismisura quando i miei occhi si posarono sulla sua figura. La sua fierezza, il suo orgoglio, quei tratti decisi, mascolini e virili mi incendiavano il sangue e quelle gemme  dorate, determinate e sicure, mi scaldavano il cuore.
Il mio corpo in sua presenza si accendeva, rispondeva e reagiva a lui come una calamita.
Sentivo, inspiegabilmente, la voglia di piangere, di farmi stringere da quelle braccia fino a sentire dolore, avvertivo la necessità di essere rassicurata, di sentirmi per l’ennesima volta sua.
-Kagome..- bisbigliò.
Mai, come in quel momento, compresi la profondità dei miei sentimenti. Erano così intensi, viscerali e bramosi di lui, che compresi avrei tradito persino me stessa pur di averlo.
Sorrisi, nel comprendere che era sempre stato lui il padrone..il padrone del mio cuore.
-Inuyasha..- lo chiamai, avvicinandomi.
Prese le mie mani tra le sue, stringendole delicatamente.
-Mi dispiace..- sussurrò.
-Per cosa?-
-In questi giorni avresti avuto bisogno più che mai di me, ma non sono stato capace di starti vicino come avrei voluto, come meriteresti.-
-Inuyasha, io..- tentai di dire.
-No, non dire nulla, ascolta ciò che ho da dire. Kagome, il mio regno per me è stata sempre la cosa più importante. Sono cresciuto sapendo quali sarebbero stati i miei doveri, le mie responsabilità, ma mai avrei immaginato di trovarmi in una situazione del genere. Per niente e per nessuno volterò le spalle al mio regno.-
-Non ti chiederei mai di farlo.- bisbigliai, frettolosa.
Il dolore, e forse anche la delusione, bruciavano intensamente nel mio corpo.
-Lasciami finire. Ho passato queste notti, mentre ti guardavo dormire, a pensare ad una soluzione, a vagliare le possibili ipotesi e le conseguenti alternative, ma sono giunto ad una sola. Kagome, tu sei parte di me, posso rinunciare a tutto, ma non a te. Da questo momento, o forse dalla prima volta che ho incontrato i tuoi occhi, il mio destino è indissolubilmente legato al tuo. La tua decisione, sarà la mia..il mio unico regno sei tu! La mia lealtà va a te.-
Non riuscii più a trattenere le lacrime. Ciò che provavo era troppo forte, per essere contenuto in un solo corpo.
Cercai le sue labbra, in un bacio insieme disperato e colmo di speranza. Volevo baciare quelle labbra dolci, rudi, calde, fino a consumarle e volevo farlo per sempre.
Il mio mezzo demone ricambiò il bacio, mettendoci la mia stessa passione. Ora ne ero più consapevole che mai, nulla ci avrebbe diviso, qualsiasi sarebbe stato il nostro destino, lo avremmo affrontato insieme, uniti. Eravamo padroni dei nostri cuori.
-E’ ora di andare, il futuro ci aspetta.- mi sussurrò, poggiando la sua fronte alla mia.
-Non facciamolo attendere oltre.- scherzai, tentando di stemperare la tensione.
Mano nella mano percorremmo i corridoi, e varcammo la soglia della sala che aveva visto prese le decisioni che giorno dopo giorno avevano cambiato la mia vita, fino ad allora.
Tutti erano presenti. Demoni, mezzo demoni, umani, attendevano, trepidi, di conoscere la decisione del re, il destino dell’umanità.
Percepivo, nitidi e forti, i sentimenti di tutti i presenti: i demoni erano impazienti, irrequieti, trepidanti, ma anche intimoriti e gli esseri umani ottimisti, speranzosi.
Ci fermammo al centro della sala e udii chiaramente i borbottii e le proteste per la scelta di Inuyasha di restare al mio fianco, in una chiara presa di posizione.
Mi inchinai al re e sorrisi felice di rivederlo.
Quella figura saggia, severa, autorevole e benevola mi era in qualche modo cara, forse perché rispecchiava l’ideale di quella figura paterna che non avevo mai avuto.
Venni immediatamente affiancata dalle mie amiche, dai miei fratelli e dal mio migliore amico, così come Inuyasha dal suo stesso sangue.
Sorrisi a tutti, ringraziandoli silenziosamente.
Non avevo chiesto a nessuno di prendere una posizione, speravo che in caso di esito negativo toccasse solo a me dover fronteggiare la situazione ostica, ma la mia famiglia aveva scelto di sostenermi ancora una volta.
-Kagome, sono felice di rivederti sana e salva. So che parte del merito della vittoria è dovuta specialmente a te. Non ti ringrazierò mai abbastanza.-
-Ho fatto solo il mio dovere, Maestà. Naraku era una minaccia che andava debellata.-
-Eppure, i miei uomini, gli stessi che tu hai aiutato, ora sono pronti a puntare le armi contro di te.- proclamò, atono.
Non replicai, non sapendo cosa dire.
-Padre..- cominciò Inuyasha, ma una mano del monarca si levò, invitandolo silenziosamente a tacere.
-Non servono parole, figlio mio, la decisione presa da te e dai tuoi fratelli è chiara.- replicò, sorridendo divertito.
-In ogni caso vi annuncio che è inutile, la mia decisione è stata presa molto tempo fa. Sono deluso, enormemente, dai miei uomini. Kagome si è rivelata un’alleata formidabile, indispensabile, e voi eravate pronti a rivoltarvi contro lei, per codardia. È lei la legittima custode della sfera e tale resterà.- dichiarò, con tono forte, al suo esercito.
-Mio signore, non oseremmo mai contrastare la vostra decisione, ma cosa accadrebbe se l’umana dovesse decidere di ribellarsi? Di dichiarare guerra ai demoni? È già molto forte da sé, inoltre può utilizzare la sfera e ha molti sostenitori.- chiese un demone.
-Siete un branco di stolti.- tuonò la voce del re. –Eravate tutti troppo impegnati a farle la guerra per la paura, per comprendere il desiderio di questa ragazza di veder trionfare unicamente la pace. E poi, come potrei fare la guerra al sangue del mio sangue, al mio stesso nipote?-
Sgranai gli occhi per quelle parole.
Nipote? Cosa significava?
-Padre, ma Kagome non..- bisbigliò Inuyasha, probabilmente scioccato quanto me.
-Non è a lei che mi riferisco, Inuyasha.-
Seguii la direzione del suo sguardo, puntato su Alissa. Vidi la mia amica arrossire terribilmente ed avvicinarsi ad Inuki, che l’accolse, con un sorriso indulgente e divertito, tra le sue braccia.
Un enorme sorriso si dipinse anche sul mio volto, mentre sentivo il cuore scoppiarmi di nuova gioia per quella novella inattesa.
-Sire, accetterete anche questo bambino come vostro erede?- chiese uno dei demoni presenti.
-Perché non dovrei farlo? Ha il mio stesso sangue, lo stesso del mio legittimo figlio.-
-Verrà però allontanato dalla madre, che è solo una schiava.- protestò ancora.
-Una schiava? Quel bambino ha più sangue nobiliare nelle vene di quanto probabilmente non ne abbia tu.- sentenziò.
Si alzò poi in piedi, facendo arrestare il respiro a tutti..era giunto il momento del verdetto finale.
-Demoni, umani, la battaglia contro Naraku ci ha unito tutti, è solo grazie alla nostra alleanza se il traditore è stato abbattuto.
 L’aiuto apportato da ognuno di voi è stato indispensabile, ma se abbiamo vinto lo dobbiamo specialmente alla forza, al coraggio e alla determinazione di queste quattro splendide giovani donne, che da tempo spalleggiano ormai i miei figli.  Non potrei desiderare compagna migliore per ognuna di loro.
Per celebrare questa vittoria, per ringraziare ognuno di voi, io dichiaro la schiavitù umana abolita per sempre.
Kagome, sei per diritto la custode della sfera, sei una principessa e, se tu me ne concederai l’onore, io, Inu No Taisho, mi impegno a sigillare con te, con il regno che di diritto spetta a te e tuo fratello, un patto che manterrà per sempre la pace tra demoni ed umani. Restituisco a te, a tuo fratello e alle tue amiche i territori, i titoli e i privilegi nobiliari che brutalmente, a causa di un traditore, vi sono stati strappati. Il mio regno vi è debitore e spero che questo sia l’inizio di una pacifica convivenza.- dichiarò con tono autoritario.
Le sue parole mi rimbombarono nella testa, così come le grida di gioia che si diffusero nella sala.
Non riuscivo a crederci, era davvero tutto finito.
Mi voltai, in un gesto nervoso e d’incredulità, a fissare prima mio fratello e poi Inuyasha, che mi sorrise solare.
Gli umani erano liberi, la guerra era finita ed io potevo amare Inuyasha alla luce del sole.
Lasciai al mio cuore il tempo necessario per assorbire al meglio la lieta notizia e mi fiondai, poi, tra le braccia del mio mezzo demone.
-Inuyasha..Inuyasha..- invocai il suo nome in una litania ripetuta, ma lui mi allontanò da sé, freddandomi.
-Inuyasha, cosa..-
-Kagome, insomma, un po’ di contegno. Sei una principessa..- mi schernì.
Lacrime di gioia, di divertimento, mi rigarono il volto mentre tornavo a stringermi a lui.
Era finito, era tutto finito.
Abbracciai con gioia Aki, Sota, Kohaku, le mie amiche e tutti coloro che come me, quel giorno avrebbero cominciato una nuova vita.
Non mi importava di essere una principessa, la custode della sfera o altro, potevo e volevo essere, finalmente, semplicemente Kagome. E d’ora in poi a riempire le mie giornate non sarebbero state più l’inquietudine, la paura, il disagio, ma solo la gioia e l’amore che la mia splendida famiglia sapeva donarmi. Con tutti loro al mio fianco potevo essere felice come non mai.
Non avrei potuto desiderare un finale migliore.



Note dell'autrice:
Non ci credo, mi viene da piangere a pensare che ormai questo è l'ultimo capitolo e che una volta pubblicato l'epilogo, "Come te..nessuno mai" sarà defintivamente terminata. Vorrei dire tantissime cose, ma le conservo per l'epilogo che posterò a breve.
Come si dice? Tutto è bene quel che finisce bene. Kagome ed Inuyasha, così come tutti gli altri, sono liberi di stare insieme senza interferenze..che gioia *_*
Ci tenevo particolarmente a questo capitolo e spero di trasmettere anche a voi, mentre lo leggevate, le emozioni che hanno animato me! 
Non mi dilungo molto con i ringraziamenti, perchè intendo farlo per bene nell'epilogo. Ancora una volta però grazie a chi legge e recensisce..*_*
Mi raccomando, ci tengo davvero molto a conoscere il vostro parere su questo finale ^^
Vi lascio, ancora una volta, per chi ha voglia di aggiungersi il link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/
Troverete spoiler, molte delle vostre autrici preferite e soprattutto divertimento ed amicizia. Siamo una famiglia pazzerella che con grande allegria cresce ogni giorno di più ^^
Aspetto allora i vostri commenti..
Baci, Vanilla ^^

 
   
 
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