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Autore: Greta_Tommo    17/11/2013    2 recensioni
Lei: Una ragazza riservata e scontrosa.
Lui: Un ragazzo amorevole e sincero.
Lei: La ragazza arrogante e maliziosa.
Lui: Il nerd belloccio e geniale.
Lei: Una ragazza dark e silenziosa.
Lui: Un ragazzo semplice e spontaneo.
Lei: La tenebra di classe.
Lui: Il genio di classe.
Lei: Evelyn Greet.
Lui: Harry Styles.
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Nuova città, nuova casa, nuova scuola, nuova vita. Ho sempre odiato quella città, non so perchè, ma la odiavo. Holmes Chapel era per me uno schifo. Le strade buie e silenziose, le case diroccate e vecchie, gli ubriachi che cantano sotto la finestra nel bel mezzo della notte. Preferivo di gran lunga Dublino, dove nelle strade trafficavano taxi, auto e bus; dove i marciapiedi pululavano di persone.

Buttai la mia borsa nel seggiolino alla mia destra ed io mi sedetti in quello vicino al finestrino. Mi misi le cuffie nelle orecchie e guardai fuori dal finestrino, da cui vedevo scorrere le case e le auto. Stavo ascoltando i mitici Linkin' Park quando qualcuno mi picchiettò nella spalla. Mi girai ed indifferente incrociai il suo sguardo smeraldo. Era un ragazzo alto e abbastanza attraente.
Aveva i capelli pieni di gel tirati indietro e gli occhiali grandi e scuri. Indossava una camicetta bianca e il gilet marrone a quadrettini, abbinato ai pantaloni che mettevano in mostra le sue gambe lunghe e magre. -Posso sedermi?- chiese. Cercai di leggergli nel labbiale, dato che non avevo affatto voglia di togliermi le cuffie, ma non capii. Lui se ne accorse e ripetè -Posso sedermi qui?- gesticolò, ed io annuii, prendendo la mia borsa per farlo sedere. Mi rigirai verso il finestrino, ma avevo una forte sensazione di doverlo guardare, volevo osservarlo, non so perchè, volevo vedere che tipo era. Mi girai appena e lo guardai. Stava leggendo un libro con una copertina nera, molto grande e spesso. Mi appoggiai meglio allo schienale e girai un altro po' la testa, lui mi guardò ed io spostai velocemente lo sguardo dai suoi occhi. Mi portai una mano al mento, stropicciando il guanto nero retato. Mi picchiettò nel braccio sinistro ed io mi girai e questa volta mi tolsi una cuffia. -Dove sei diretta?- mi chiese, la mia immagine era riflessa nei suoi occhialoni spessi, ma i suoi meravigliosi occhi si vedevano ugualmente. -A scuola- risposi fredda, mi davano noia le persone che mi parlavano senza nemmeno conoscermi. -Ahah ci credo... Ma a che scuola vai?!- continuò.
Io: -All'università.- risposi girandomi.
Lui: -Capisco, non vuoi dirmelo...- scherzò, posando lo sguardo sul libro.
Io: -Architettura.- dissi senza spostare lo sguardo dall'esterno.
Lui: -Ah, comunque io sono Harry.- Mi girai e lo guardai. Mi sorrise e apparsero ai lati della sua bocca due attraenti fossette curve e fonde. Arrossii leggermente e mi rigirai. -Sei dark?!- continuò lui. Grugnii. Mi dava una noia immensa quando la gente mi chiedeva se fossi dark. Si vedeva abbastanza che lo ero, e non rispondevo mai ad ognuna di loro. -Penso che siano attraenti le ragazze dark...- sussurrò.
Io: -Non prendermi per il culo.- ruggii, presi la cuffia e alzai il braccio per mettermela all'orecchio, ma lui mi fermò.
Harry: -Non mi hai detto il tuo nome...-
Io: -Evelyn.- spinsi il suo braccio e mi infilai la cuffia. Per tutto il tragitto Harry non mi rivolse più la parola e arrivata alla mia fermata, mi alzai e presi la mia borsa. Scesi dal bus e mi avviai verso la scuola. Dietro di me seguiva Harry, che andasse alla mia stessa scuola? Non gli diedi peso e continuai a camminare.
  
      * * *

-Ehi, sei molto carina, sai?- sussurrò una ragazza al banco dietro di me. Mi girai e la guardai indifferente, lei mi guardò perplessa e poi spalancò gli occhi, come avesse paura di me. Mi rigirai e guardai il professore di fisica che spiegava.

Dopo due noiose ore, uscii dall'aula e mi diressi al mio armadietto, numero: 237. I tacchi dei miei stivali risuonavano nel corridoio, nonostante ci fosse un lungo trafficare. Digitai la mia combinazione e fece una specie di Bip, ma non si aprì. Lo rifeci, ma niente. Picchiettai un po' il metallo con le mie unghie nere, ma niente ancora. Stavo per rassegnarmi quando un ragazzo alla mia destra, gli diede un potente pugno facendolo aprire all'istante. Mi girai e lo guardai, era alto moro con una cresta favolosa, la pelle abbronzata e gli occhi d'oro scuro, contornati da lunghe ciglia nere. -Era il mio l'anno scorso.- esclamò ridendo. Lo guardai indifferente e mi rigirai verso l'armadietto e ci riposi i libri. Quel ragazzo passò alla mia sinistra e poggiò un braccio all'amadietto di fianco al mio e si avvicinò al mio viso.
-Puoi anche ringraziare.- sussurrò arrogante.
Io: -Già, me n'ero dimenticata...- dissi per girarmi e dirigermi verso l'aula di inglese. Lui mi seguì e si piantò davanti a me. -Sono Zayn.- esclamò.
Io: -Non t'ho chiesto il tuo nome...- sibilai fredda. Mi dava già sui nervi.
Zayn: -Ehi dolcezza, volevo solo essere cortese con te...- esclamò, mentre lo superai.
Io: -Evelyn.- sussurrai, evitando il suo sguardo da spaccone.  

        * * *

Mi misi le cuffie e seguii la lezione. Alla mia destra avevo Harry distante di qualche banco, che ogni tanto mi lanciava occhiate, quindi anche lui veniva a questa scuola.
Prof.: -Signorina Greet, mi ripeta ciò che abbiamo appena letto.- feci come mi aveva detto, e leggendo si notò il mio accento irlandese, che attirò l'attenzione di tutti i presenti in quell'aula, soprattutto quell'Harry, mi guardava appoggiato al suo polso, mentre un sorrisetto curvava le sue labbra. Finite quelle cinque ore, andai alla fermata dell'autobus, dove mi sedetti e mi misi le mie inseparabili cuffie. Avevo già conosciuto due ragazzi. Io non volevo fare amicizia, volevo tornarmene in Irlanda il più presto possibile, ma dovevo finire la scuola per farlo. Mia madre non poteva più mantenermi, così decisi di andarmene. Da quando è morto papà, mia mamma non sapeva più come riuscire a mandare avanti la casa, con me, mio fratello e le mie due sorelline. Così io partii per Holmes Chapel e mio fratello per Mullingar. Ormai eravamo maggiorenni entrambi e molto indipendenti per poter vivere da soli.
Da quando morì papà, diventai Dark. Non so perchè, è come se qualcosa dentro di me mi avesse detto: "Sii te stessa, sii diversa dagli altri."
Girai la chiave nella serratura e aprii la porta. La casa profumava di nuovo, ed era molto accogliente, ma... troppo bianca. A me piaceva il nero e i colori scuri, di sicuro avrei cambiato qualche cosa. Verso le 17 sentii suonare il citofono, stavo spostando gli scaffali e ancora con le maniche alzate al gomito, andai ad aprire la porta.
Io: -Harry... che ci fai qui...?- Harry fece un sorriso a tutta bocca e apparvero le sue solite fossette. Mi porse un quaderno ed io lo presi.
Harry: -E' il tuo quaderno di inglese, lo hai lasciato alla cattedra, così l'ho preso io...-
Io: -Beh potevi anche lasciarlo lì...- risposi schietta. Harry mi guardò perplesso, per poi tornare a sorridere.
Harry: -Che fai?!-
Io: -Niente che ti interessi.-
Harry: -Se non m'interessava, non te lo chiedevo, no!?- lo guardai perplessa e le mie guancie si tinsero di rosso.
Io: -Sto sistemando la casa.-
Harry: -Serve una mano maschile?!-
Io: -No... E poi come pensi che possano aiutarmi due esili braccine così?!- Dissi arrogante, non volevo trovarmi un ragazzo a gironzolare per casa già il primo giorno che vivevo lì.
Harry: -Ah, ti ringrazio...- si girò per andarsene -Beh, allora la prossima volta mi farò i cavoli miei, invece che essere cortese con una ragazza!- concluse per poi iniziare a scendere le scale. Chiusi la porta e buttai il quaderno nel divano. *Forse ho esagerato... Beh, fatti suoi, io non voglio che mi giri intorno...* Uscii di casa e andai nel negozio di arredamento sotto il mio appartamento, dove comprai della vernice per le pareti. Le presi nera, blu, viola e gialla. Dopotutto non potevo fare tutta la casa grigia e nera. Tornai in casa e cominciai a stendere del nylon per non macchiare il pavimento di mattonelle color cioccolato.

_SPAZIO AUTRICE_
Ma Shaoooo!!!! Sono qui con una storia nuova! E' molto diversa da quella di Zayn, ma spero vi piaccia!
Non è la classica storia con Harry bullo e arrogante, anzi è perfettamente il contrario! Qui, il nostro Hazza è dooolce e romantico, premuroso e quanto altro può avere un principe azzurro!!! Ahahaah beh, ma questa storia non sarà tutte rose e fiori, spero vi piaccia!
Spero di vedere delle belle (e non poche) recensioni... ;) Buona lettura! Vi lascio un grandissimo Bacione! :*
  
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