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Autore: hebi chan    17/11/2013    8 recensioni
«Mi manchi tantissimo, sai?»
«Sì che lo so. Me lo ricordi tutti i giorni»
«E beh?! È vero! Non ci vediamo da una vita e io quasi quasi domani torno, guarda un po’!»
Questa volta il ragazzo moro proprio non riuscì a trattenere una risata sincera, seppur discreta.
«Ma non dire scemenze! Sei lì da neanche quattro mesi. E tra altri due sarà finito tutto, non è poi così tanto»
Oh invece sì che lo era, lo era eccome. Solo che non lo avrebbe mai ammesso.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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«Ciao, Naruto»

«Ciao, amore! Come stai?»

Erano le 22.30 di sera a Tokio, e Sasuke aveva finalmente potuto accendere il computer per avviare una videochiamata su Skype per sentire Naruto.

«Bene, credo di avere giusto un po’ d’influenza, ma niente di che. Tu?»

«L’influenza? E come mai? Hai preso freddo? Te l’ha attaccata qualcuno? Vuoi che torni? Se vuoi io-»

«Naruto, smettila. Ti ho detto che non è niente. Probabilmente è solo un po’ di stanchezza. E no, ovviamente non c’è bisogno che torni per due linee di febbre»

A Sasuke quasi scappò un sorrisetto, vedendo il broncio da bimbo capriccioso che Naruto aveva messo su, visibilissimo anche attraverso il monitor, nonostante la qualità del video fosse ancora pessima.

«Mi manchi tantissimo, sai?»

«Sì che lo so. Me lo ricordi tutti i giorni»

«E beh?! È vero! Non ci vediamo da una vita e io quasi quasi domani torno, guarda un po’!»

Questa volta il ragazzo moro proprio non riuscì a trattenere una risata sincera, seppur discreta.

«Ma non dire scemenze! Sei lì da neanche quattro mesi. E tra altri due sarà finito tutto, non è poi così tanto»

Oh invece sì che lo era, lo era eccome. Solo che non lo avrebbe mai ammesso. Non avrebbe mai ammesso che il loro piccolo appartamento senza la sua rumorosa e disordinata presenza gli sembrava proprio vuoto. Non avrebbe mai ammesso che gli mancava da morire svegliarsi senza il suo bacio del buongiorno, e il profumo del caffè che aveva messo su. Gli mancavano le scatole di ramen istantaneo ad affollare la credenza e i suo vestiti sparsi per la camera da letto. Gli mancava anche non poterlo rimproverare per quello; ora che la casa era perfettamente in ordine come l’aveva sempre reclamata, gli sembrava incredibilmente fredda. Gli mancava svegliarlo di notte perché aveva voglia di fare l’amore, e vederlo fare un po’ di resistenza “perché aveva davvero sonno”, per poi cedere ogni volta. Gli mancava guardare i film insieme sul divano, stretti sotto allo stesso pile a pescare dalla stessa ciotola di pop corn.

 Non l’avrebbe mai ammesso, però, perché era stato lui stesso la persona che più lo aveva incoraggiato a cogliere al volo quell’occasione, accettando quella borsa di studio che gli avrebbe permesso di studiare sei mesi in Italia per completare la sua tesi. Se gli avesse detto quelle cose gli sarebbe sembrato come di vanificare tutti gli sforzi fatti per convincerlo ad andare; perché “era uno sciocco se rinunciava ad un’opportunità simile per paura di mancarsi troppo, perché per sei mesi non sarebbe cambiato nulla e potevano farcela a stare separati per un po’”.E comunque c’era anche quella considerevole parte di sé che si sentiva davvero un coglione romantico e vomitevole a farsi mancare sul serio tutte quelle cose...

«’Suke, ma quello è un mio maglione?»

Il video si era finalmente schiarito, e Naruto aveva potuto notare quella macchia di colore che stonava tanto, addosso al compagno.

«Ehm… sì. Sì, beh, oggi fa davvero freschetto qui, e tu hai tutti questi maglioni sformati e caldissimi…»

«Già, i tuoi maglioncini da fighetto non reggono il confronto eh?!»

«Ma sta’ zitto…»

E Naruto fece una cosa davvero curiosa, stette zitto davvero. Perché conosceva abbastanza il ragazzo che amava da capire quando era il momento di tacere, e fargli intendere con il proprio silenzio che lui aveva capito, aveva capito di mancargli molto, nonostante tutto, almeno quanto Sasuke mancava a lui.

Si prese qualche secondo per ammirare Sasuke Uchiha avvolto dal suo maglione arancione e troppo largo, il profilo altero e bellissimo addolcito dal leggero color rosa che per l’imbarazzo gli tingeva le guance, lo sguardo rivolto altrove. Zitto zitto, premette il tasto stamp sulla tastiera del proprio pc, così da immortalare quell’immagine dolcissima, appena un po’ grottesca, trattandosi di Sasuke. L’avrebbe messa come sfondo appena conclusa la conversazione, e Sasuke si sarebbe arrabbiato a morte quando l’avrebbe vista, ma non gli importava.  

«Devo salutarti Sas’ke, mi stanno richiamando e devo tornare all’università»

«Sì, non preoccuparti, ché tanto vorrei andare a dormire presto così mi rimetto»

«Ti amo, ‘suke»

«Ah sì… beh…ehm… anch’io. Buona giornata. Cerca di non cacciarti nei guai»

«Ahahah sì, come no! Buonanotte amore»

Sasuke premette il tasto rosso per chiudere la conversazione, e si infilò nel letto con i pantaloni del pigiama e il maglione di Naruto ancora addosso, a tenergli caldo in quel letto che sembrava grande come il mondo, senza lui dentro.

 

°°°

 

Quando Naruto tornò a casa, quella sera, trovò un signore con una salopette verde ad aspettarlo davanti al portone d’ingresso.

«È lei il signor… ehm… Uzumaki Naruto?» chiese, leggendo il nome dalla cartellina che aveva in mano.

«Sì, sono io»

«Allora questi sono per lei» asserì l’uomo porgendogli un grosso mazzo di girasoli.

Naruto si appropriò dei fiori un po’ confuso, ed entrò nel suo appartamento in affitto a Roma. Prese un cestello per il ghiaccio (l’unico oggetto che sembrasse vagamente un vaso), lo riempì d’acqua e ci adagiò dentro i fiori. Facendolo, fece cadere a terra un bigliettino che non aveva notato.

Si chinò a raccogliere il cartoncino bianco, quando notò impresse sulla superficie poche parole vergate nella grafia sottile ed elegante che conosceva benissimo, ed il suo cuore mancò un battito.

Mi manchi anche tu, Usuratonkachi. Sono fiero di te

 

 

ndHebi.

Salve a tutti! È la prima volta che pubblico qualcosa e avrei tanto voluto scrivere qualcosa di intelligente qui sotto, ma niente. Vi tenete le mie due note in croce e pure baka.

Una cosa però la devo proprio fare! Ringrazio con tutto il cuore la mia sesshy94, che continua a sostenere/leggere/corregge/incoraggiare (e quello è assolutamente fondamentale!) tutte queste cavolate che mi vengono in mente mentre cerco ispirazione per scrivere quella famosa cosina a quattro mani… tranquilla cara! Prima o poi ci metterò mano, promesso! (e io le mantengo le promesse, è il mio Nindo.)

Ah beh, la smetto di tediarvi, e se per caso ho strappato un sorriso a qualcuno (un ghigno schifato va bene uguale, non sono schizzinosa…) fatemelo sapere, ché mi fa piacere.

Un bacio, Hebi

  
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