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Autore: justinspowah    17/11/2013    5 recensioni
Poi, lo vide.
Vide quello che gli rovinò definitivamente la giornata, la mascella gli cadde letteralmente a terra.
Sentendo la rabbia ribollire nelle vene.
"Unbreakable: la biografia di Heather Wilson."
-
Aprì il libro, cercando di mantenere la calma.
"A nessuno, perchè chi fa da sè, fa per tre."
Non era cambiata di una virgola, sempre maledettamente cinica e acida.
AleHeather|| What if?|| Future Fic ||
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Unbreakable.

 

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6. I am enough the way I am.
 

 

 

"Da quanto siamo qui?" chiese Heather, in modo supplichevole.

"Due ore." ribattè l'altro con lo stesso tono.

Si alzò di scatto, procedendo a tentoni verso un luogo indefinito, un "tic" metallico si diffuse per tutta la stanza poi, una luce violastra illuminò la stanza.

"Meglio che niente." disse Alejandro.

"Certo Burromuerto! Meglio che niente!" esclamò Heather in tono canzonatorio.

Ci fu un silenzio imbarazzante tra i due.

Carico di tensione.

Il silenzio di chi non vuole fare passi falsi.

"Ale, ma tu il mio libro lo hai letto tutto?" chiese Heather, il ragazzo potè giurare che il tono di Heather fosse un misto tra insucuro e impaurito.

Ma poi si rese conto che parlava di Heather.

Con Miss Orgoglio.

"Sono al 4 capitolo Chica " la ragazza sospirò, sollevata. "Come mai questa domanda?"

"Non hai mai letto un giornale l'anno scors..." si fermò di scatto.

Rendendosi conto che Alejandro era stato un Robot per tutto l'anno scorso.

Anche volendo, non ci sarebbe riuscito.

"No, sai, sono rimasto chiuso in un Robot!" esclamò il ragazzo.

Il magazzino era lugubre, illuminato da quella luce violastra era ancora più inquietante.

C'erano scatoloni e muffa, dappertutto. Però, con sorpresa di Heather c'erano delle docce, che, molto probabilmente, servivano a chi era di turno al centro commerciale.

"Se non ti dispiace, faccio una doccia." Disse, per poi andare alla ricerca di un asciugamano e dello shampoo. Era un magazzino di un centro commerciale, dopotutto.

Alejandro, appena la vide sparire tra gli scaffali, si fiondò sul libro, cercando di capire i sospetti della ragazza.

 

Capitolo 6 : Darkside of the fame.

Come quesi tutti sapranno, sono stata in rehab per quasi un anno. All'inizio era strano, era come essere chiusi in un enorme bolla di sapone.

Ma poi ci fai l'abitudine.

I medici, gli psicologi, e le pillole diventano parte integrante della tua vita.

Sono ingrassata.

E ne sono felice.

Per un anno mi sono solo data contro, iniziando a dipendere dal parere degli altri. Che fino a due settimane prima chiamavo nullità.

Alcuni dicevano che era solo invidia, e la penso anche io così.

Ma essere etichettata come "La troia di turno." dopo un po' stanca.

Tutti i giornali che dicevano le stesse cose, gli stessi pareri e le stesse critiche.

Ho capito che erano solo strategie.

E sono andata avanti, perchè chi ti odia perde la maggiorparte del suo tempo dietro di te.

Perciò, vaffanculo, e passatemi il francesismo.

 

 

 

Heather? Rehab?

No, era al limite dell'impossibile.

Era come se il lupo si fosse trasformato in un agnellino.

La sua boccasi era aperta, e gli occhi erano fissi sul muro difronte a lui.

"Cascamuerto!" la voce glaciale di Heather lo fece sobbalzare.

"Non azzardarti a spostare la tenda. Potresti pentirtene." sussurrò gelida.

"Chica, lo so che non vedi l'ora di saltarmi addosso."

"Mi sembra di averti già detto di non farti viaggi mentali." sibilò glaciale.

"Ma è la verità."

"Pensala come vuoi. Ma apri quella tendina e ti uccido." diede le spalle all'ispanico, scostando la tenda rosa-violacea.

Sentì l'acqua scivolarle addosso e sorrise sollevata.

Amava quella sensazione.

L'aveva sempre amata.

La situazione era abbastanza frustrante, avrebbe tanto voluto tirare un pugno sul naso di quello spaccone.

E lo avrebbe fatto.

Si spostò i capelli da una parte, per poi chiudere l'acqua e insaponarseli.

Il rumore dell'acqua coprì i passi di Alejandro.

E, purtroppo, Heather aveva chiuso gli occhi.

Quando gli riaprì, perse dieci anni di vita.

"TI AVEVO DETTO DI NON APRIRE!" strillò la mora, coprendosi.

"E io non ti ho ascoltato." ribattè pacato l'altro.

"ESCI!" strillò ancora.

"No." Heather stava cominciando a prendere un colorito rossastro.

"Vuoi un calcio?" chiese, con lo stesso tono di Alejandro.

"Voglio questo." Disse poi, prima di far combaciare le loro labbra.









Ringraziate quella babbana di heileeyum, perchè, riceverà una bella sorpresa <3.

Visto che in pratica ho commesso l'errore di lasciarmi scappare come continuare la storia di fronte a lei, ho deciso di stravolgere tutto!
Però, non stappate ancora lo champagne.
Perchè questo è solo l'inizio dei tira e molla, che in teoria doveva essere tra quattro capitoli.
Ma fa lo stesso :)

Ho accontentato la maggior parte di voi credo (e spero)
Nel prossimo capitolo però vi rovinerò il momento. BUAHAHAHAHAHAHAHA, però, visto che sono bbbravisssssssima vi posterò un piccolo spoiler.

Baci a tutte

Lara

 

xoxo
 

  
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