Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Abby_    17/11/2013    1 recensioni
Elli è una ragazza di sedici anni, ha un rapporto speciale con sua madre e adora le sue amiche, Ali e Maddi.
Elli è anche una ragazza innamorata di Ale, ma non sa come conquistarlo. Per fortuna c'è Max, il migliore amico di Ale e amico di Elli, che la aiuterà nell'impresa. All'improvviso però tutto sembra soltanto un'illusione, un'immagine sbiadita della realtà...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non appena misi piede in casa, il mio cellulare squillò: “Ale mi ha raccontato cos’è successo… Non ci pensare, è soltanto un bambino viziato. Mi sono arrabbiato un sacco con lui per come ti ha trattata, non ci potevo credere. Tu sei perfetta, è lui quello sbagliato.” era Max. Morivo dalla voglia di chiedergli che cosa gli avesse raccontato Ale, ma sentivo che non sarei riuscita ad accettare la risposta. Eliminai il messaggio ed andai a dormire.
Quella mattina mi svegliai presto perché io e la mamma avevamo deciso di far visita alla nonna. Mia nonna abitava a due ore da casa mia, per cui non la vedevo molto spesso. Mi piaceva andare a trovarla, aveva una casa immensa con un giardino ben curato e, a differenza di me e la mamma, abitava lontana dalla città, lontana dal caos. Era il posto perfetto per vivere la vita istante per istante, in tranquillità, senza essere sempre di fretta.
Per una volta preferii non raccontare a mia madre cos’era successo la sera prima, così mi limitai a dirle che avevo passato una serata tranquilla. Sapevo che non mi credeva per via del suo sguardo indagatorio, ma lei non insistette per sapere di più. Era la madre perfetta, mi lasciava i miei spazi ed i miei tempi. Probabilmente le avrei raccontato tutto di sera, a casa, con tranquillità, ma per ora preferivo tenermi i miei pensieri per me.
Il viaggio fu interminabile, ma mia madre riuscì a tirarmi su di morale.
Non avevo ancora acceso il telefono dalla sera precedente ed avevo paura di farlo. Non volevo ricevere messaggi che riguardassero quello che era successo con Ale, volevo soltanto starmene in pace con la mia famiglia.
La nonna ci accolse calorosamente come al solito, ci preparò una colazione sostanziosa e parlammo del più e del meno per tutta la mattina. Poi andò a cucinare ed io la seguii per aiutarla. Non volevo che facesse tutto da sola e volevo che mi insegnasse a cucinare qualcosa di buono dato che mi mancavano soltanto due anni di superiori prima di andare all’università. Mia madre rimase invece nel salotto a guardare la tv.
«Tua madre mi ha detto che hai una cotta per un ragazzo. Raccontami tutto! Com’è? Bello?»
«Si…»
«E tu a lui piaci?»
«Vedi è… complicato…»
«Lo è sempre. Ma tu non devi arrenderti, se sai che potrebbe essere quello giusto che male c’è? Non mollare mai Elli, sii sempre te stessa e non accontentarti mai di poco, sii sempre ambiziosa.»
«Cercherò di farlo.»
«Bene, ora andiamo a mangiare»
Il pranzo era buonissimo, come tutti i pranzi cucinati dalla nonna d’altronde.
Quando finimmo di mangiare, andai nello studio. Mia nonna aveva un’infinità di libri. Era la lettrice più accanita che io avessi mai conosciuto. Il suo studio era come una piccola biblioteca, c’era ogni genere di libro. Io avevo ereditato da lei questa passione, così quando ero a casa sua adoravo andare nello studio, prendere il primo libro che mi capitasse tra le mani e leggere una frase a caso.
Da quanto ho potuto leggere o udire di racconti e storie vissute, la strada del vero amore non è mai piana.
“Bè direi che è la frase perfetta in questo caso, grazie Shakespeare!” pensai in modo ironico.
Tornai nel salotto con la mamma e la nonna. Stavano guardando un film, così decisi di unirmi a loro.
Alle 16.00 salutammo la nonna e tornammo a casa.
Mentre eravamo in macchina decisi di raccontare a mia madre cos’era successo la sera precedente. Lei mi rassicurò dicendomi che non dovevo dar peso alla cosa e che prima di trarre conclusioni affrettate era meglio che io conoscessi Ale. Le diedi ascolto e cercai di smettere di pensare a lui.
Quando arrivai a casa, accesi il telefono. Subito mi arrivò un messaggio di Ali: “Scusami per quello che è successo ieri sera… Io non volevo… Lui era ubriaco… Ho cercato di divincolarmi, ma non ci sono riuscita”.
Non riuscivo a capire che cosa stesse cercando di dirmi, o, meglio, lo intuivo, ma avevo paura di chiedere dei chiarimenti. Poi mi venne un’idea. Decisi di scrivere a Max: “Che cosa ti ha detto Ale di ieri sera?”
Mi ha raccontato di quello che è successo con Ali. Che cosa pensavi che intendessi? E’ stato un stupido, lei non ne ha colpa… Se hai bisogno di parlare io ci sono e ci sarò sempre per te”.
Mi crollò il mondo addosso. Avevo capito quel che era successo. Non ci potevo credere, non ci volevo credere. Ali, la mia migliore amica, mi aveva fatto questo. Forse non ne aveva colpe, ma chi me lo poteva assicurare? In che modo sarei riuscita a guardarla ancora negli occhi? Comunque fossero andate le cose tra loro due non mi importava “di chi era la colpa”. Lei lo sapeva cosa provavo per lui e si era comportata come se niente fosse per tutto il resto della serata. Cercavo di capirla, ma non ci riuscivo. Mi sembrava assurdo. Anche se lei non ne aveva colpa non riuscivo a pensare di comportarmi normalmente con lei. Non ero arrabbiata. Ero confusa. Confusa da lui, da lei, da me stessa, da tutti. Ero anche delusa. Mai e poi mai avrei pensato che sarebbe potuta succedere una cosa del genere.
Eliminai anche quei messaggi ed andai a letto.
Mi prese il viso tra le mani e mi guardò con i suoi occhi verdi. Sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Le sue labbra diventarono un tutt’uno con le mie. Ma quella non ero io, era Ali. Io sentivo tutte quelle sensazioni, ma avevo l’aspetto di Ali. Come era possibile?
Mi svegliai di colpo tutta sudata. Guardai la sveglia, erano le 4.00. Avevo gli occhi gonfi di lacrime ed io non ero una che piangeva tanto facilmente.
Tornai a dormire.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Abby_