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Autore: Blooming    18/11/2013    3 recensioni
Nel Texas sono scoppiati molti incendi, a distanza di tre giorni l'uno dall'altro e tutti con morti misteriose e tracce di passaggi di demoni.
I fratelli Winchester sono già pronti ad indagare ma sul loro cammino incontreranno altri due fratelli...
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Sesta stagione
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Peter si lasciò andare sul letto a dormire mentre Loui e i Winchester rimasero svegli un altro po’. Per non disturbare il fratello andarono nella stanza dei ragazzi ma anche Sam non aveva più voglia di contatti umani e si chiuse in stanza, così Dean e Louise si ritrovarono svegli e soli a parlare seduti sul bordo del retro del pick-up
“Da quanto tempo non parliamo Winchester?”
“Da dieci anni.” Sorrise lui guardandola di sfuggita
Loui si sdraiò e guardò il cielo
“Non credo di aver mai ringraziato abbastanza te e John per avermi salvato dal Wendigo.”
Dean le si sdraiò accanto e le sfiorò la mano
“Te lo ricordi ancora eh?”
“Come se fosse ieri. Ero terrorizzata ed ero una stupida ragazzina scappata di casa che si era persa. Meno male che mi avete sentito urlare.”
“Come poter dimenticare quell’urlo lancinante nel bel mezzo della notte.” Rise Dean
“Grazie per avermi tenuto con voi e non avermi lasciato in ospedale da sola a rispondere a un sacco di domande a cui non avrei saputo rispondere.”
I due si guardarono e sorrisero
 

Dean guardò la ragazza svegliarsi
“Ciao.” Le sorrise
“Dove sono?” si alzò di scatto “AH! La testa.” Si portò una mano alla tempia
 Guardò gli occhi verdi del ventiduenne seduto accanto a lei che sfogliava una rivista di caccia e teneva le gambe allungate su un'altra sedia
“Sdraiati. Avanti.” La fece sdraiare di nuovo
“Tu sei quel ragazzo che mi ha salvato da quella cosa… quel…”
“Un Wendigo.” Lo disse come se fosse naturale
“Un cosa-digo?” chiese lei frastornata
Dean cominciò a spiegarle un po’ del loro mondo, di cosa davano la caccia lui, suo padre e suo fratello, cominciò a spiegargli gli affari di famiglia. Le disse che non l’avevano portata in ospedale ma a casa di Bobby Singer nel South Dakota. Aveva tutto il tempo di riprendersi ma poi sarebbe dovuta ritornare a casa
“Vivo con mio fratello in Texas.” Disse lei perdendosi negli occhi smeraldini che brillavano e nel sorriso sicuro di Dean che non smetteva di rivolgerle per darle coraggio
In quel momento il giovane Sam si avvicinò
“Ah! Ti sei svegliata, tutto bene?”
“Sì. Grazie.” Sorrise lei
“Sono Sam, il fratello di Dean.” Comparì anche John “E lui è papà.”
“Ciao.” Disse lui severo ma paterno con un sorriso “Stai meglio?”
“Sì. Lei è l’uomo che mi ha salvato… grazie. Io non so come…”
“Non farlo. È il nostro lavoro.” Disse John
“Grazie infinite.” Sorrise Loui timida


 
“Stavi simpatica a papà, anche se ti ha conosciuto per poco.” Disse Dean tornando a guardare le stelle
“Ti manca tuo padre?” le chiese sussurrando
“Non passa giorno in cui non ci pensi e che non lo rivoglia indietro.” Sospirò
“Io penso sempre a mamma e papà. Se ne sono andati quando avevo più bisogno di loro…” Dean sapeva benissimo come ci si sentiva “Scusa, non dovevo parlarne.”
“No. Non ti preoccupare, va tutto bene.” Sorrise lui “Anche a me piace ricordare la mia famiglia e anche se ho dei ricordi offuscati di mia mamma, le voglio sempre bene e papà è il mio eroe.”
 

“Papà hai visto Dean?” chiese Sam
“Ti stavo per fare la stessa domanda.” Padre e figlio si guardarono attorno
Bobby comparve dallo studio
“Ho una bella notizia. È sparita anche la ragazza.” Disse brusco
“Io quello lo ammazzo.” Sussurrò John “Come faccia a non capire niente delle ragazze non lo so.”
Sam lo guardò
“E cosa doveva capire?” chiese il figlio minore
“Che Louise è vergine.” Disse John come se fosse ovvio “Se le fa del male è la volta buona che lo ammazzo.” Sbuffò “Non come quella volta che mi ha preso la macchina per farsi un giro.”
Bobby si guardò intorno
“Scommetto tutti i miei libri che sono tra qualche macchina.” E andarono a cercarli

 

Louise si girò sul fianco rivolta verso Dean
“È sempre stato tutto così strano tra noi due.” Constatò
“Hai ragione!” ridacchiò Dean “Finiamo sempre per stare sdraiati su una macchina a parlare. Però questa volta non ci stiamo nascondendo da nessuno.”
Cominciarono a ridere
“Sam mi ha detto che non sapevi che fossi vergine quando sono stata con te.”
“No! Ti giuro. Non lo sapevo.” Ammise le sue colpe “Scusami se…”
“Scusarti di cosa. Sei una testa di cazzo, è vero, ma è stato bello, quasi romantico” Si guardarono negli occhi poi lei scoppiò a ridere
 

Rimasero sdraiati uno sopra l’altra sui sedili posteriori di una vecchia macchina da rottamare. I sedili perdevano imbottitura ma a nessuno dei due importava.
Dean le diede un bacio sulla clavicola
“Ti è piaciuto?” questa domanda serviva ad aumentare il suo ego e la sua fama di Don Giovanni
Louise arrossì diventando del colore dei suoi capelli
“Sì.” Bisbigliò stringendo le braccia intorno alla schiena nuda di Dean
Lui si appoggiava gentilmente al corpo di lei senza soffocarla con il peso, appoggiò il mento sullo sterno di lei e la guardò negli occhi
“Stai bene?” chiese dolce passandole le dita tra i ricci fulvi
“Sì.” Bisbigliò ancora lei
Non sapeva cosa dire o cosa fare. Rimaneva a guardare il ragazzo davanti a lei con cui aveva appena fatto l’amore, non c’era bisogno di dirgli che era la sua prima volta, ormai era inutile.
Sentirono le grida che li chiamavano e li cercavano
“Forse è meglio andare.” Disse Loui sollevandosi un po’
“Credo di sì.” Si diedero un altro bacio
Comparirono sorridendosi da dietro una macchina, avrebbero potuto dire che erano andati a fare una passeggiata ma John li beccò subito
“Allora?!” guardò duro Dean
“Cosa?” sorrise lui facendo il finto tonto
“Lo sai cosa.” Guardò la ragazza che un attimo prima sorrideva e poi, notando lo sguardo severo, abbassò la testa
“Vieni Loui.” Bobby la portò in casa “La vuoi una ciambella?”
“Sì, grazie.”
“Ti piace il whisky?” chiese accompagnandola in cucina
“Quanto basta signore.”
Bobby rise
“Chiamami Bobby ragazza.”

 

“Ricordo che John ti fece il solito cazziatone.”
“Non immagini quanto. Ma ero abituato. Non ci feci troppo caso e quando papà tornò in casa, Sammy, che aveva ridacchiato tutto il tempo, mi guardò e mi disse che avevo dei pezzi di imbottitura gialla tra i capelli e sui vestiti.” Rise
“Anche io ero piena di quella roba tra i capelli, siamo stati beccati in flagrante.” Risero insieme
Dean si mise sul fianco e guardò Louise
“Mi ricordo quando ti abbiamo riportato a casa, ti abbiamo lasciato giù e siamo partiti prima che qualcuno potesse vederci.” Sorrise “Ma come mai hai detto che sei stata con me a tuo fratello? Non c’era bisogno di dirgli tutto… ora vuole uccidermi.”
Louise e Dean si guardarono un secondo imbarazzati ed entrambi tornarono a guardare le stelle
“Beh lui mi ha chiesto dove fossi andata e io gli ho detto –con Dean Winchester- così lui mi ha chiesto chi fosse e io gli ho risposto che era il ragazzo con cui avevo fatto sesso.” Rise “Sono stata troppo stupida ma ero ancora arrabbiata con lui. Credo si sia infuriato più per il fatto che ho preso una decisione senza consultarlo che per il fatto che fossi stata con un ragazzo.”
Dean sorrise
“E per la storia del Wendigo?”
“Oh. Sì beh… quello è stato più difficile. Gli ho spiegato quello che mi dicesti tu ma non la prese bene come me e non passò neanche una settimana che scappai di nuovo. Quella volta andai subito da Bobby e mi feci aiutare con la macchina, i soldi, le armi e tutto il resto.” Sorrise malinconica “È strano rivedere mio fratello dopo tanto e rivederlo come un cacciatore. Mi dispiace per quello che ha dovuto passare.”
Dean non disse niente e ancora una volta tornò a sfiorare la mano della cacciatrice. Rimasero a parlare per più di un’ora sdraiati sul retro del pick-up. Parlarono dei genitori persi e dei fratelli. Parlarono di come si sentivano quando riuscivano a salvare una persona, di come fosse logorante quella vita, ma era la loro vita, il loro lavoro e non potevano smettere di farlo solo perché erano stanchi.
 

La mattina dopo, Belle non era ancora tornata e Louise cominciò a preoccuparsi seriamente.
Andò con Sam a cercare il rottweiler per tutta la città senza trovarla, la chiamavano ma non riuscirono a trovarla.
Loui rimase mogia per tutta la giornata e neanche Peter riuscì a consolarla. Lei era felice per il rapporto riacquistato con il fratello ma rivoleva la sua amica, ne aveva bisogno.
Ritornarono al motel e Louise rimase ancora una volta da sola con Dean perché gli altri due andarono a prendere delle armi dal retro dell’Impala.
Non appena furono soli sentirono uno schianto e quando si voltarono videro l’infermiera dell’ospedale che si occupava di Peter in mezzo alla stanza. Sorrideva e teneva le mani sul fianco. Batté gli occhi e l’iride divenne nera.
I due cacciatori si alzarono
“Vedo che avete capito, questo nuovo contenitore mi piace.” Si guardò dall’alto in basso e poi guardò Louise “La tua amica texana era terribile.”
Loui la fissò non capendo
“Quando sono venuta a presentarmi come Dolly, la vecchia amica di famiglia, ero nel corpo di Dolly ma conducevo io i giochi. E mi divertivo. Per questo la cagna ringhiava.” Sorrise e poi guardò Dean “Vi ho riconosciuto subito Winchester.”
“Certo. Con voi dagli occhi neri non serve un distintivo falso per nascondersi.” Guardò il demone in faccia con ribrezzo
“Cos’è quella faccia Dean? Non ti è piaciuto come ho fritto quella povera donna? Pensavo che a te e al fratellino facesse piacere ricordare la tragica morte della mamma.” Disse sarcastico, rise
“Figlio di puttana.” Mormorò Dean
Entrarono d’improvviso Peter e Sam che guardarono il demone
“Tu devi essere Peter, mi dispiace per tua moglie, veramente. Lo giuro. Ma è stato divertente vedere la tua faccia quando l’hai vista prendere fuoco sul soffitto di casa.” Rise “Il Re vuole vedervi. C’è un vecchio capannone fuori città.” Sorrise guardando i quattro “Ci vediamo lì tra un’ora.” E svanì.
   
 
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