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Autore: Starsign    18/11/2013    2 recensioni
Il piccolo Darryl Doodle non riesce a dormire senza la sua favola della buonanotte. Così chiede alla sua "dolce" mammina di raccontargli una favola, una favola nuova...ma non tanto! Una favola pseudo-nuova.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darryl Doodle si era appena svegliato. Il cielo era sereno, gli uccellini cantavano, era un bellissimo mattino. Il piccolo Doodle scese al piano di sotto e vide la sua dolce mammina che parlava al telefono. La sua voce era diversa dal solito, forse perché aveva uno strano aggeggio dinanzi alla bocca che modificava il suono.

Mamma: Pronto…Pronto? Una domanda…quale è il tuo film horror preferito? …esatto, Sidney… sono io!

Darryl Doodle: Mamma!

La mamma riattaccò la cornetta e buttò via l’aggeggio “modifica-voce”.

Mamma: Cosa…cazz… Darryl! Non solo la sera, rompi le balle anche la mattina presto…cosa vuoi?

Darryl Doodle: La favola, mamma! Ieri sera non me l’hai raccontata!

Mamma: … uffa… tu e sta cavolo di storia… dove eravamo rimasti?

Darryl Doodle: Beh… ci sono tante storyline, adesso…

Mamma: …parla come mangi, babbuino.

Darryl Doodle:  Da una parte Leandra ed Olsa hanno scoperto che il figlio del re e della regina di Cocchetta non è morto ma è stato rapito da Elc-nu, il fratello del re. Intanto Ashe, l’asino Scacciamosche, ha scoperto che Leandra ed Olsa si trovano nell’isola e sa anche che Pommes non è con loro. Quest’ ultimo, infatti, dopo il desiderio fatto a Tremotino, ha raggiunto Filippo ma è stato imprigionato dalla malvagia fata Fauna che è innamorata di un tizio misterioso!

Mamma: …mentre fai questo riassunto non ti rendi conto di cha cacchiata è sta storia?

Darryl Doodle: … no! E’ bellissimissimissima!!

Mamma: …continuiamo…

 

“CORRETTEZZE GENEALOGICHE ”

Capitolo 13

 

 

 

 

Leandra ed Olsa pedinarono Elc-nu e scoprirono quale fosse la sua dimora.

Leandra: Bene… il piano è questo: aspettiamo che Elc-nu esca, noi entriamo, rubiamo la spada della roccia e scappiamo!

Olsa: …rubiamo la spada della roccia? Ma che stai dicendo? Dobbiamo salvare il figlio della regina Aretera! Uh uh uh!

Leandra: Va bene, sì! E’ lo stesso. Aspettiamo che il bambino esca e salviamo Elc-nu dallo zio di Pablo!

Olsa: MA COSA CAVOLO TI PRENDE? E’ semplice! Elc-nu esce, noi entriamo in casa sua e salviamo il principe rapito!!! Uh uh uh!

Leandra: … ed io cosa ho detto?

 

Leandra ed Olsa rimasero nascoste in attesa che Elc-nu uscisse di casa. Finalmente, a tarda notte, l’uomo se ne andò. Leandra ed Olsa poterono entrare.

Leandra: Che fortuna la porta è aperta! Entriamo.

 

La casa di Elc-nu era molto grande. Vi erano una decina di stanze.

Olsa: Dobbiamo entrare in ogni stanza e cercare il bambino!

Leandra: No… non c’è bisogno! Ho con me la “magia della bontà”!

Olsa: …cosa tieni?

 

Leandra si mise in ginocchio e alzò le sue braccia al cielo

Leandra: MAGIA DELLA BONTA’!!! MAGIA DELLA BONTA’!!!! IL BAMBINO DOVE STAAAAAAAAAA?????

Olsa: …tu non hai nessuna magia! E poi stai urlando!!! Uh uh uh! Fai silenzio!

Leandra: MAGIA DELLA BONTAAAAAAA’’’’’’’’’!

 

Un bambino uscì fuori da una delle stanze.

 

Bambino: Cos’è questo rumore? Chi siete voi due?

 

Leandra si illuminò e volse il suo sguardo verso Olsa.

Leandra: Visto??? Sono magica!!!

 

Bambino: Uscite da casa mia! Mio padre arriverà presto!

Leandra: Uhhhh…povero piccolo, crede che suo padre sia Elc-nu. Ora gli spiego come stanno le cose.

Olsa: No, asp

Leandra: …senti. Elc-nu non è tuo padre, in realtà è tua mamma! Il tuo vero padre è Artù che si è sposato con Gnik che è il fratello di Aretera, cugina di Olsa…comunque, dove sta la spada della roccia?

Olsa:… santa pace…

Bambino: Non capisco cosa tu stia dicendo!

Olsa: Te lo spiego io … uh uh uh …ascolta, lo so che è difficile da credere. Ma tuo padre Elc-nu è in realtà tuo zio. Ti ha rapito e ha fatto credere a tutti che tu sia morto… probabilmente per rubare un giorno il trono di tuo padre!

 

Leandra: … non gli hai chiesto dove si trova la spada della roccia…

Olsa: NON C’E’ NESSUNA CASPIO DI SPADAAAAA!!!!

Leandra: :O!

 

Bambino: Siete bugiarde! Mio papà non è il fratello del re! Mi tiene chiuso in casa e non mi fa mai uscire perché vuole proteggermi e non perché mi ha rapito.

Leandra: …’mbecille

Olsa: Uh uh uh! Ascoltami piccolo! Non ti stiamo mentendo!

Bambino: Invece sì! Volete catturarmi! Siete cattive! Ma io ve la farò pagare!!! Aiutami Natter!!!!

Leandra: Natter?

 

Da una delle stanze strisciò fuori un enorme serpente, era Natter, “l’animaletto” del principino.

 

Olsa: …Oh, mio …

Bambino: Ecco Natter! Quando ero piccolo veniva sempre a trovarmi e io gli davo da mangiare, poi un giorno mio papà, Elc-nu, lo trovò e lo uccise. Io piansi tanto e le mie lacrime lo resuscitarono e lui divenne enorme, gigante!

Leandra: …sì, ok…non ti ho chiesto la storia della tua vita…

Olsa: Uh uh uh! Non capisci, Leandra? Il bambino ha dei poteri! Può resuscitare i morti! Per questo Elc-nu l’ha rapito!

Leandra: …Non l’ha rapito per impadronirsi della spada della roccia????

Olsa: …la tua stupidità andrebbe studiata…

 

L’enorme serpente si avvicinava in maniera minacciosa alla due ragazze.

Olsa: Uh uh uh… ci sta attacando!!

Leandra: Tranquilla, Olsa! Lo fermerò con la mia “magia della bontà”!

Olsa: cazz

 

Leandra si avvicinò al serpente gigante. Si inginocchiò e agitò le braccia.

Leandra: MAGIA DELLA BONTA’!!!! MAGIA DELLA BONTA’!!!!!!!! IL SERPENTE FERMERA’!!!!!!!

 

Natter guardò Leandra incuriosito. Poi si gettò verso di lei. Leandra venne scaraventata contro l’armadio.

 

Olsa: Leandra!!!!

 

Bambino: Natter, basta!

 

L’enorme serpente ritornò in una delle stanze.

 

Bambino: Ora andatevene.

 

Il bambino stava ritornando nella sua stanza.

 

Olsa: No… aspetta… ehm… io … tu… MAMMA!!!!

 

Il bambino si fermò.

 

Bambino: Cosa?

 

Olsa: tua mamma… uh uh uh… è nel castello, accusano lei di averti ucciso.

 

Bambino: Io non ho nessuna mamma…

 

Olsa: Invece sì… ascolta. Io non ho avuto una mamma e mio padre era un orco cattivo che ha per errore divorato tutte le mie sorelle. Tu sei più fortunato, hai una mamma e un papà tristi perché credono di averti perso, invece tu sei vivo. Devi solo fidarti di me! Uh uh uh

 

Il bambino guardò Olsa. C’era qualcosa in lei che gli ispirava fiducia.

 

Bambino: Elc-nu mi ha chiamato Nimaison… non è il mio vero nome?

Olsa: …no … per tua fortuna, uh uh uh… ora vieni con me!

 

Il bambino si stava avvicinando ad Olsa, ma ad un tratto la porta della casa si aprì ed entrò Elc-nu.

 

Elc-nu: Cosa succede qui? Cosa ci fa quell’orchessa? E perché c’è una ragazza svenuta lì a terra?

Bambino: Tu… tu sei il mio papà?

Elc-nu: No.

Bambino: Cosa??

Elc-nu: Ops… volevo dire…sì! Non sono molto bravo a mentire… comunque…

Elc-nu cacciò la sua spada.

Elc-nu: Ora farete la fine che meritate.

 

Ad un tratto qualcuno urlò “tappatevi le orecchie!”.

Olsa lo fece. Ad un tratto vide Elc-nu e il bambino che si addormentavano.

Un uomo, con in mano un liuto, sbucò da dietro Elc-nu.

 

Olsa: Tu…tu chi sei?

Ashe: Mi chiamo Ashe… vi stavo cercando.

 

Darryl Doodle: Wow! Storia fantastica, mamma!! Sono curioso di sapere come continua!

Mamma: Sì, sì… ora vai a letto, devo fare alcune telefonate.

Darryl Doodle: …ma mi sono appena svegliato!

Mamma: … Vattene!!!!!!!!!

Continua…

 

 

  
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