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Autore: H97S    18/11/2013    0 recensioni
Mentre sto camminando , mi distraggo a guardare i palloncini appesi sul soffitto messi a formare il nome della nostra scuola e vado a sbattere contro qualcuno.
''Cazzo, mi hai rovesciato il punch addosso. Vuoi guardare dove metti i piedi?''
In un altro momento avrei risposto a tono, ma ora non lo faccio, perché nell’istante che il mio braccio tocca il suo, sento una scossa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ancora qui, ancora immobile, ancora in coma. Le giornate non passano mai: i minuti sembrano ore,
le ore sono sofferenze, i giorni incubi.

Sono qui incollato su uno stupido letto d’ospedale a subire le stupide chiacchiere di persone che
approfittano della mia apparente incoscienza per insultarmi o farmi inaspettate dichiarazioni d’amore.

Inutile dire che Jess continua a venirmi a trovare per augurarmi la morte. Mi ha anche espresso la
sua felicità per il fatto che, i dottori, li hanno avvertiti che non sono migliorato in questi giorni.

Sono sorpreso che non abbia ancora provato a strozzarmi, o a staccarmi i macchinari.

Come se ciò non bastasse,  ieri indovinate chi è venuta? Rose, la secchiona della classe di francese,
innamorata di me da non so quanto. Mi ha espresso il suo amore con cose tipo: ‘ti amo’ e ‘sei tutta la mia vita.’

 È abbastanza sconvolgente, dato il fatto che le ho parlato solo per chiederle di farmi copiare il compito.

Dopo avermi abbracciato per diversi minuti, mi ha anche baciato, credendo che potessi risvegliarmi.

Certo, avrei voluto farlo, ma solo per scappare via.

Posso dire che in questo tempo passato qui, mi sono un po’ inacidito. Non faccio che criticare tutto
e scocciarmi per qualunque cosa. Nemmeno la visita di Alice, che comunque è stata gentile e
rassicurante, mi ha tirato su il morale.

Credo che sia comprensibile, ma non è da me.

Ancora non si è saputo niente del tizio che mi ha investito. Nessuno ha notato la targa, l’uomo al
volante o anche solo il tipo di macchina. Tutti in questa città vanno di fretta, non guardano, si curano
degli affari loro. Mi hanno solo visto schizzare via, hanno chiamato l’ambulanza e poi ognuno è tornato alla sua vita.
È proprio vero, il mondo esiste anche senza di te. Non sono nessuno, niente. Se adesso morissi, non
mi svegliassi più, non succederebbe nulla. Si, magari qualcuno potrebbe piangere, ma a chi vuoi importi
dopo tutto? Mio padre non lo vedo da anni, mia madre, a parte in questi due giorni, non si è mai mostrata
interessata a me. Le bastava non finissi in qualche guaio, di cui poi si sarebbe dovuta occupare lei, e andava tutto bene.
I miei amici? Sopravvivrebbero.

Vorrei dormire e non pensare più, perché mi sto angosciando da morire. Ma non posso. Non posso fare niente.

Ora credo sia notte. Non sento più il vociferare dei parenti, che aspettano in corridoio il loro turno per far visita al malato,
o i carrelli che le infermiere trasportano con cibi e medicinali. Il mio controllo mattutino ancora non c’è stato, quindi o è
notte fonda o è appena l’alba.

Mi godo il silenzio, disturbato solo dai soliti bip, e cerco di immaginarmi in un altro posto, in un qualsiasi altro posto.

La prima cosa che mi viene in mente è un lago, in cui sono stato quando avevo dodici anni. Si chiama Cayuga, è uno
dei molti laghi glaciali all’interno dello stato di New York. Mi ci ha portato Steven, il mio vecchio vicino di casa, per
impararmi a pescare. Diceva che ogni ragazzo che si rispetti, doveva sapere pescare. Io non ne ero molto convinto,
ero molto più attratto dalla città, ma lo seguii, felice di allontanarmi per un po’ da casa e speranzoso di vivere qualche
avventura. Anche di saltare un giorno di scuola, però.

Non lo dissi a mia madre, volevo essere un ribelle, anche per poco. Mio padre se ne era andata allora, forse lo feci anche per quello.

Partimmo la mattina presto, dopo che mia madre era già andata al lavoro, e restammo lì per tutto il giorno. Non fu un
grande successo. Non era la stagione migliore per la pesca e io ero proprio negato, quindi non riuscii a prendere
nemmeno un pesce. Steven, tuttavia, ne prese due o tre.

Non riesco a ricordare tutto, ma c’è una cosa che mi è rimasta impressa. Steven era strano, aveva parlato poco per
tutto il viaggio di andata ed era molto pensieroso. Si limitava a darmi le spiegazioni su come scegliere l’esca, come gettare l’amo e così via..

Poi però, ad un certo punto, si girò verso di me e iniziò a tempestarmi di domande: chiese se stavo bene, con mio
padre andato via e tutto il resto, se sapevo il perché lo avesse fatto, e come aveva reagito mia madre. Io non capii il
suo interessamento, ma gli raccontai tutto. Di come mi mancasse e fossi triste, e gli dissi anche di mia madre, che
evitava di parlarne. Non sapevo niente, come non so niente tuttora.

Dopo quella chiacchierata, mi riportò a casa, e se ne andò da New York per più di un mese.

Il suo comportamento, le sue parole... che sapesse qualcosa? Qualcosa che non voleva dirmi?

Mentre credo di star per avere una grande rivelazione, qualcosa cattura la mia attenzione e mi distoglie dai miei pensieri.

Sono dei passi?

Credo di si, anche se non ne sono così sicuro. Si sentono a malapena, come se qualcuno stesse cercando di non
farsi sentire. Avanzano un poco, poi si bloccano per qualche istante. Di sicuro non sono dottori.

Si fanno sempre più vicini alla mia porta, e, incredibile, si fermano proprio davanti.

Poi piano piano, sento la maniglia abbassarsi e qualcuno entrare. Si viene a sedere nella solita sedia accanto al letto,
non dicendo niente per qualche minuto.

Chi è? Perché viene a quest’ora della notte? Perché non dice niente? Mi sto spaventando. Per comportarsi così,
non deve avere le più belle intenzioni.

‘’E’ stato facile..’’ sussurra una voce familiare. Fin troppo familiare.

Davvero Hailie è venuta a trovarmi? L’aveva detto Max, ma in fin dei conti non ci credevo. Perché avrebbe dovuto?
Ci conosciamo a malapena.

‘’Le infermiere sono alquanto distratte. Tutte queste storie sul rispettare l’orario di visita, e poi nemmeno si
accorgono se qualcuno si intrufola di nascosto.’’ Ridacchia.

Certo che solo tu hai voglia di alzarti nel cuore della notte per visitare un malato, Hailie.

‘’Mi dispiace molto.’’ Sospira. ‘’Se lo avessi saputo, non avrei detto.. quello che ho detto.’’

Ma di che parli?

‘’ Io non pensavo sarebbe successo tutto ciò. Aveva detto : ‘solo una bottarella, giusto per mettergli paura.’
E ora guardati! Sei su un letto d’ospedale senza sensi. E si, a causa mia..’’ sbatte il piede a terra e indurisce il tono.
‘’ e non posso nemmeno venirti a trovare come un comune mortale, mi stanno con il fiato sul collo, mi controllano sempre!
Hailie fai questo, Hailie devi fare quest’altro. E vaffanculo. Se non fosse per quel patto, se non ci dovessi rimettere la vita mia, io.. io..’’

Inizia a ridere convulsamente. ‘’ io non ci posso fare niente. Sono maledetta, la mia vita è maledetta. Tutto quello che faccio
è pilotato per gli scopi altrui, è come se non ci fossi.’’ Poi il suo tono si addolcisce improvvisamente.
‘’ma tu, tu perché non mi hai dato retta? Perché non mi hai lasciato stare quando te l’ho detto?’’ mi prende la mano.
‘’ Davvero, mi piacerebbe esserti amica, e flirtare con te.. ma finiresti per farti male. Questa ne  è la prova.’’

Dei passi frettolosi si sentono fuori dalla porta, e Hailie lascia subito andare la mia mano.

‘’Devono essersi accorti della mia scomparsa. Ciao, Chris.’’

E così, senza nient’altro, esce dalla camera.

Ciao a tutti. Mi sento in imbarazzo, ho fatto un ritardo assurdo. Non so se avete presente quando ti prende
il blocco dello scrittore, che ti metti lì davanti al computer per ore e non riesci a far uscire le parole.. bè, mi
capita spesso ultimamente, non prendetevela :(
Passando alla storia.. Quella di Hailie è una dichiarazione importante, molto, per riuscire a capire la trama.
ma bisogna saperla interpretare.. provateci :) C'è anche un'altra realtà implicita in questa parte, forse nemmeno così tanto.
E' un'altro aspetto della storia che si verrà a sapere più in là.
Spero che non vi siate dimenticati di questa ff, nel tempo che non ho pubblicato. Mi fate sapere cosa ne pensate?
Grazie mille :) Baci,
-L.
  
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