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Autore: foreverwithyou    18/11/2013    5 recensioni
Jenna Rowling è una ragazza complessa.
Tanto diversa dalle ragazze che si vedono tutti i giorni.
Ha un problema. Chi non ne ha?!
Il problema di Jenna, però, è uno di quei problemi la cui soluzione è “l’agire d’impulso senza dar conto alla razionalità”.
Sua madre è il problema, per dirla tutta.. Perché?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Jenna
di foreverwithyou



Trailer





Capitolo 1

 
Altro weekend fuori città per Kate. Ormai Jenna non ne poteva più di quella che sembrava essere diventata un’abitudine.
«Non capisco dove sia andata a finire la tua autorità, papà!» Disse sbattendo le mani sulla scrivania.
«Sei troppo piccola per capire gli impegni degli adulti, Jenna.. Si è fatto tardi, ti do’ un passaggio.» Disse Sebastian Rowling.
«Non scomodarti.» Disse Jenna facendo un gesto secco con la mano.
Uscì di casa incazzata nera, come tutte le mattine da un bel po’ di tempo. Jenna, seppure fossero solo un paio di giorni, sentiva che sua madre si stava allontanando sempre di più.
Impossibile che il suo dannato lavoro non le permettesse di respirare un attimo. C’erano sempre meeting e contratti da firmare fuori città. Sempre.
All’improvviso Jenna si sentì strattonare per le spalle quindi si fermò e si voltò.
«Mi hai spaventata! » Disse togliendosi le cuffiette.
«A cosa pensavi, imbranata?!» Domandò sorridente Blossom.
Jenna scosse la testa sperando di darla a bere all’amica di una vita.  Ovviamente Blossom sapeva quello che succedeva a Jenna e sapeva anche che non voleva parlarne.
Così, prese la mano gelida dell’amica, la quale sorreggeva l’mp3, tra la sua calda e protetta dal guanto e la trascinò lungo il viale.
«Le vacanze di Natale sono state troppo brevi!» Si lamentò Blossom guardando schifata l’imponente edificio davanti a lei.
Jenna non le rispose. Non voleva assolutamente toccare quell’argomento.. Si avviò verso il cortile lasciando indietro l’amica.
«Hey, non mi aspetti nemmeno?!. Vedi che sei su un altro pianeta!» Urlò Blossom correndole dietro.
Arrivate in classe, le due ragazze si sedettero ai loro posti che non erano tanto lontani e, con un po’ di ironia, affrontarono quel primo giorno di ripresa scolastica!
La pausa pranzo era l’unica salvezza. Infatti ad essa mancavano pochi minuti e Blossom era in fermento.
Anche il terminare delle lezioni era un momento di gloria per Blossom. Jenna, al contrario, non si curava tanto di uscire dal caro e vecchio liceo. Stranamente, quello era un luogo di conforto e svago per lei.
«Terra chiama Jenna!. Terra chiama Jenna!» Ripeteva in continuazione Blossom.
Una risatina secca e sforzata sgattaiolò fuori dalle sottili labbra di Jenna che guardò l’amica con una vena di pietà negli occhi.
«Tu hai bisogno di uno bravo, Bloss!.» Disse alzandosi dalla sedia prendendo lo zainetto appeso ad essa.
Neanche il suo piatto preferivo le andava, quel giorno. Scaraventava la pasta da un lato all’altro del piatto con la forchetta di plastica fissando il vuoto.
«Non ti secca se torno a casa da sola, vero?.» Domandò di botto.
Blossom, intenta a strafogarsi la sua pizza, alzò lo sguardo verso l’amica per poi annuire comprensiva.
«Sapevo avresti capito!.» Disse Jenna accennando un sorriso.
La neve attecchiva al suolo e Jenna camminava estraniata dal mondo intero quel pomeriggio. Si sentiva proprio come quella fredda neve.. Non c’era nulla che la differenziava da essa o, almeno, lei non trovava differenze.

Sono Jenna Rowling, fragile come una roccia.

Fece le spallucce prima di varcare il cancello ed entrare nel giardino della sua casa.
Ogni passo l’avvicinava alla porta d’ingresso. Quanto avrebbe voluto il contrario!
Ogni passo consumava gocce d’energia irrecuperabili.
Ogni passo la faceva sudare.
L’avvicinamento a quella porta, il viso giovane e allegro di sua madre.. Il sudore le si gelò sulla fronte per metà coperta da un berretto di lana blu.
«Ciao, Jenna. Com’è andata oggi?.» Disse Kate avvicinandosi alla figlia per abbracciarla.
Suonò così naturale quella frase. Sembrava che Kate non fosse mai partita sul serio. Sembrava. In realtà Kate era partita ed era anche tornata. Era lunedì e del weekend fuori città rimaneva solo un ricordo da cestinare.
Jenna si irrigidì al contatto con sua madre. Per lei era come abbracciare un’estranea. Succedeva sempre così.
«Vado a studiare.» Sibilò Jenna staccandosi da quell’approccio a suo parere inutile.
Si recò in camera sua e si gettò a capofitto negli esercizi di matematica che tanto odiava.
«Jenna, è pronta la cena!.» Disse facendo il suo ingresso nella camera, Julie.
«Non ti hanno mai insegnato a bussare, nana?!.» Disse con un pizzico di nervosismo misto all’indifferenza.
Julie era l’ultima della famiglia Rowling. Aveva dieci anni in meno di Jenna ma, alle volte, sembrava esser lei la più grande..
A tavola Kate non faceva altro che interessarsi della vita dei suoi figli. Sebastian, da buon marito, la assecondava con dei sorrisi.

Che buffonata!

Jenna non fiatò per tutta la durata della cena, solo qualche monosillabo in risposta alle domande di Kate ma non poteva limitarsi a questo, non quella sera.
«Sono stanca di queste chiacchiere! Me ne vado a letto.» Disse posando violentemente la forchetta nel piatto e congedandosi senza alcun permesso.
Kate e Sebastian oltre a rimanere allibiti non fecero altro.
«Le adolescenti sono incomprensibili al giorno d'oggi!» Disse Kate abbozzando un sorriso.
Mentre in realtà non era colpa dell'adolescenza della loro figlia..






Jenna Rowling.




Blossom Moore.




 
Nota Autrice.
Buonasera. Come prima cosa vi ringrazio infinitamente per aver letto questo primo capitolo.
Spero mi lasciate i vostri pareri e continuerete a seguire le vicende di 'JENNA'.
In questo primo capitolo ho introdotto alcuni personaggi tra cui i genitori della protagonista,
sua sorella minore e la sua migliore amica, in più ho lasciato intendere che c'è qualcosa da
risanare e scoprire. Al prossimo aggiornamento, non tanto lontano. Baci, foreverwithyou
   
 
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