Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: MaidOfOrleans    18/11/2013    3 recensioni
Il Severus Piton la cui voce spezzata pronuncerà quello storico "Always" nell'ufficio di Silente ha diciassette anni. Lily è già un sogno che lui stesso ha contribuito a rendere irraggiungibile.
Fanfiction scritta più di un anno fa per un contest indetto dalla pagina Facebook "Sta cambiando, fuori. Arriva una tempesta, Harry. Come l'ultima volta."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Bambini, bambine e chiunque mi legga,
sono incavolata come una mangusta. Non riesco neppure a descrivere la rabbia che provo verso me stessa e la mia scempiaggine! 
In qualche modo- non chiedetemi come, non fatelo, vi prego- ho cancellato TUTTO il terzo capitolo della minilong L'anno che è fiorito il biancospino, che avrei fortissimamente voluto pubblicare oggi (già in ignobile ritardo). La furia e la frustrazione mi hanno impedito di riscriverlo straight away, ma ho voluto risollevarmi un po' il morale postando una storia che, come da introduzione, ho scritto molto tempo fa. La consegna del concorso promosso dalla pagina- che peraltro consiglio di laikare!- era "Scrivere una one shot di una cartella su una coppia CANON". La mia solita bastiancontrarietà mi ha portato ad aggirare leggermente le regole: ho estrapolato un momento delle riflessioni di Severus su Lily, invece che parlare di una coppia esistente a tutti gli effetti. Che dire? Se poteste commentare e/o recensire sareste delle belle persone. Anche se scrivo solo angst e faccio venire la depressione. 
Pace e bene a tutti. 





Chi ci ricorderà?
Chi ti farà ridere?
Chi userà lo sguardo tuo?
Chi lo farà al posto mio?
Io dove sarò?
(Subsonica, Istrice) 
 

 



Ho gli occhi socchiusi su una notte sintetica e le mani martoriate dallo sforzo di trattenere granelli di sabbia inesistenti.
Silenzioso come la faccia egoista e livida della luna mi raggomitolo sul davanzale ed accendo un’altra sigaretta. Brace flebile nel buio. Aspiro il veleno con lentezza, tanto che cazzo d’altro ho da fare, mi stringo le ginocchia al petto ed ascolto il suono discontinuo della periferia. Cornicioni pericolanti e macchine parcheggiate male.
Se tu fossi qui.
Me lo ripeto finché non si smarriscono gli ultimi residui di senso e diventa un mantra, una ninnananna ossessiva. Se tu fossi qui a circondarmi la schiena scoliotica con una sola delle tue braccia, se tu fossi qui nel fulgore delle tue lentiggini, con i tuoi occhi verdi dietro le lenti da riposo. Credi che quegli occhiali ti rendano brutta. Lo leggo nel fremito delle tue labbra quando li indossi, e quante volte ho desiderato scivolarti accanto e sussurrarti all’orecchio quanto ti sbagli. Se tu fossi qui circonfusa da quel profumo di terra e miele, che riuscirebbe forse a coprire anche il fetore acre della mia deriva.
Eppure, in qualche modo la tua assenza è un sollievo, una benedizione. Cosa cazzo ho da offrirti? Cosa? Non ho lenzuola pulite in cui metterti a dormire o whisky che tu possa bere. Mia madre ha svuotato tre bottiglie in due giorni, cocci ovunque e puzza di vomito. Ma soprattutto, non ho spalle larghe per sostenere il tuo peso di ragazzina, mani forti e abbronzate con cui scostarti i capelli dal viso- come ti innervosisci quando ti cadono sulla fronte, li ributti indietro con un gesto secco, irritato-, gambe da giocatore di Quidditch da allacciare intorno alle tue morbide anche. In un’unica, detestabile parola non sono Potter. Se tu fossi qui. Se io fossi.
Ma anche se io non fossi. Se non fossi così poco attraente, così silenzioso, così ignorante riguardo al linguaggio teso e irrazionale dei sentimenti. Così solo da avventarmi con la bramosia di un cane sulle ossa che mi gettano i compagni di Casa più popolari, da rinnegare il tuo sguardo testardo di fronte a quello viscido e compiaciuto di Malfoy. Se non fossi così incredibilmente, atrocemente codardo.
La notte si stempera lenta nell’alba senza che un filo di vento smuova le cime degli alberi. Ho la camicia appiccicata al petto, il mio detestabile petto incavato, pallido come il ventre eviscerato di un pesce. Tra pochi giorni inizierà il nostro settimo anno di scuola. Tu sei vicina, vicina in un modo ironico, assurdo- casa tua è a un gomitolo di strade di distanza, in una via bene illuminata che non soffoca nel tanfo dei cassonetti-, e in questo preciso istante forse pensi a lui, alla sua camminata flessuosa, alla sua sfrontatezza, alla sensualità con cui ti accarezza le vertebre appena sopra il colletto della camicetta. Disgustosa, persistente, si fa strada un’immagine di te e Potter che fate l’amore.
Perlustro rapido con lo sguardo i marciapiedi deserti. Ho compiuto da poco diciassette anni; l’uso della magia mi è consentito ovunque, e sai che privilegio. Nella testa dei Babbani, noi maghi siamo capaci di tutto, esseri onnipotenti, invulnerabili. Chissà se esiste un incantesimo capace di addormentarti il cuore. Tossendo, sputando, accendo l’ennesima sigaretta.
Ormai mi viene facile come respirare. Faccio scivolare la bacchetta fuori dalla tasca e la agito nell’aria immobile, gli occhi chiusi, un’immagine impressa nella retina. La vampa rossa dei tuoi capelli smossa dal vento, il tuo collo candido, una risata profonda e adulta nella tua bocca infantile.
La cerva d’argento appare nella cornice della finestra, illuminata dall’incandescenza di un pensiero felice. Scalpita, mi danza intorno, le zampe flessuose che catturano il bagliore stanco della mia vecchia lampada.
Dovevo avere della porcellana dentro. Ho fatto un movimento brusco e si è rotta, i suoi frammenti mi si conficcano nell’esofago e nei reni e nell’intestino.
La cerva si posa, quieta, al mio fianco. “Ciao, Lily”, mormoro, e sulla guancia mi rotola, inutile e penosa, una lacrima. 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MaidOfOrleans