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Autore: itsneverbeeasy    18/11/2013    2 recensioni
Ed era lì ad ascoltarti inerme senza che le tue parole la colpissero.
Quella ragazza era lì,seduta,quasi spoglia sembrava un albero in pieno inverno: senza foglie,privo di colore,secco,i rami spezzati e ricoperto di neve.
Già era così..
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ed era lì,ad ascoltarti,inerme...senza che le tue parole la colpissero.
Era gelida.sembrava senza vita,seduta su quella sedia con le mani nelle tasche calde del suo solito felpone grigio,i capelli raccolti in una lunga coda e priva di colore,gli occhi spenti..anzi no,erano accesi da un piccolo bagliore che le illuminava solo il lato più esterno.
Era lì,gelida dentro,ogni fonte di calore che le si avvicinava le trapassava:la faccia,il petto,la gambe e le fraccia e poi scappava via quasi spaventata da quella ragazza.
Era gelida e non muoveva neanche un muscolo,ogni tanto alzava lo sguardo ti fissava e subito dopo lo riabbassava,e ritornava senza vita.
Sai cosa ho capito da quel picccolo sguardo? Lei voleva solo essere salvata,aspettava qualcuno che le tendesse la mano,che le riscaldasse quelle labbra pallide...con quello sguardo urlava con tutta la voce che aveva in corpo:SALVAMI TI SCONGIURO!
Ma nessuno l'ascoltava,erano diventati tutti sordi,forse aveva urlato così forte da rompere i timpani,forse è per questo che la guardavi senza avvicinarti,senza chierderle nulla.
Quella ragazza era ancora lì,seduta,quasi spoglia...sembrava un albero in pieno inverno:senza foglie,privo di colore,secco,i rami spezzati e ricoperto di neve.
Già era così,era ricoperta di dubbi,paure,preoccupazioni che non la facevano più vivere.
E così ha iniziato ad odiare tutti,anche te,anche se stessa.Allontanava le persone con disinvoltura...allontanava la madre,il padre,le amiche ed anche me e te.Era completamente sola.
Voleva nascondersi sai?Nascondersi dal mondo,dalle persone...me lo confessò una notte,aveva paura di loro diceva,era troppo piccola e non riusciva a vivere in un mondo pieno di "giganti"..era fragile ed ogni volta che provava ad uscire loro la schiacciavano.Me lo confessò una notte.
Cominciò a non parlare più con nessuno,cominciò ad ignorare tutti,aveva il potere di farli diventare invisibili.Aveva troppa paura.
Tornava a casa e si chiudeva nella sua stanza,non si sdraiava sul letto ma si sedeva in un  angolo vicino la finestra e guardava fuori..guardava il mondo dalla tua piccola tana e si spaventava ancora di più.
Cercava delle risposte,delle risposte che nessuno poteva darle,ne io e neanche tu.
Le piaceva ascoltare il silenzio sai?Diceva che le metteva tranquillità e l'unica cosa che interrompeva questo silenzio erano i singhiozzi dei suoi pianti..e già piangeva tanto sai?Forse per sfogo,forse per una semplice liberazione ed era sempre lì gelida e impassibile.
Non aveva più nessuno,era sola e questo era il dolore più forte,un dolore che le stringeva la gola..la stava soffocando.Un dolore che non riusciva a bloccare con nulla:i farmaci,le pillole di ogni genere ed anche il dolore fisico non le bastavano più.
Mi disse che con questo dolore doveva conviverci per tutta la vita,era eterno sai?
Diceva di non essere cambiata ma anche tu sai che non era vero,l'hai guardata anche tu negli occhi e lo hai capito che mentiva.Menteva a se stessa ed anche a me e te.
Decise di farla finita sai?Diceva che il dolore che le portava questa solitudine diventava sempre più forte e non riusciva più a controllarlo.
Cominciò a prendere il sopravvento su di lei,cominciò ad essere sua schiava...schiava di se stessa.
Era come una dipendenza mi diceva,più cercava di avere rapporti con il mondo,più le sue paure la coprivano,più voleva stare sola e più la solitudine la uccideva.
Stava perdendo una guerra contro se stessa e il suo corpo ne portava le ferite di battaglia.Più si graffiava e più il dolore le provocava sollievo.
"AIUTAMI" mi diceva,"AIUTAMI AD ESSERE UNA RAGAZZA NORMALE,FAMMI RICOMINCIARE A VIVERE" mi stava implorando ed io lo leggevo nei suoi occhi...ma nulla,la sua voce mi aveva perforato il timpano ed ero diventata sorda anche io!
Era lì gelida sopra quella sedia,ora la sedia c'è ancora ma lei dov'è?
Il dolore ha vinto di nuovo,come sempre...ci ha strappato la sua vita dalle nostre mani.Che stupidi! La vedevamo troppo felice per accorgerci che stava morendo.


 
  
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