Note dell'autore: Allora premetto che idee per questo episodio sono solo
due, infatti questo capitolo è breve, rispetto agli altri. Più cercavo di
trovare idee per questa storia, più mi tornava in mente l'incontro con River …
non ci posso fare nulla quella scena è impressa nella mia mente da quando ho
iniziato a scrivere la quarta stagione.
In sintesi perdonatemi per la pochezza di questa storia,
e resistete nella speranza che la prossima sia migliore.
Capitolo 2
Indagare
Dopo essere usciti dalla
biblioteca, i tre si avvicinarono alle scale che portavano al piano superiore,
Donna era ancora sorpresa per la situazione assurda che si era creata, un
assassino in biblioteca, con Agatha Christie.
"Tra poco mi direte che
è come "Assassinio sull'Orient Exspress" e sono tutti colpevoli"
disse mentre si avvicinavano alle scale, da una delle porte giunse Agatha.
"Assassinio
sull'Oriente Express?" chiese Agatha sorprendendoli.
"Oh uno dei vostri
libri" continuò Donna.
"Non ancora"
sussurrò il Dottore, Rose non riuscì a trattenere un piccolo sorriso divertita
"Però è un idea
meravigliosa" aggiunse la scrittrice.
"Dovreste appuntarla da
qualche parte" consigliò Rose divertita da quella situazione.
"Il copriryght è di
Donna Noble" suggerì invece la rossa sullo scalino.
"Ad ogni modo, io
Agatha e Rose interrogheremo i sospetti, e tu perquisirai le stanze da
letto" disse il Dottore cambiando discorso, nel mentre cercava qualcosa
nella tasca interna della giacca.
"Cerca altri
residui" sussurrò tirando fuori un enorme lente d'ingrandimento.
"Dici davvero?"
chiese la rossa guardandolo seriamente.
"Vai pure aiutante
super" la invogliò il Dottore sorridendole.
"Perché non posso
andare anche io con lei" aggiunse Rose, preferendo per la prima volta
stare con Donna che con il Dottore.
"Pensavo che ti sarebbe
piaciuto partecipare" aggiunse il Dottore sorpreso dalla sua compagna.
"Vero, ma non mi sembra
giusto lasciare Donna da sola" disse e prese in mano la lente di
ingrandimento.
"Su Donna andiamo" disse incamminandosi con la rossa.
"Fate attenzione"
gli suggerì.
"Non lo faccio
sempre?" chiese con ironia facendo spuntare la punta della lingua tra i
denti.
"Oh cosa vuoi che
succeda Spaceboy" intervenne Donna.
Le due ragazze si guardarono
divertite e salirono ai piani superiori, Rose dava un occhiata in giro
stringendo la lente d'ingrandimento. Aveva bisogno di una distrazione, doveva
concentrarsi su qualcos'altro, e stando accanto al Dottore non poteva. Avrebbe
tanto voluto che lui le permettesse ancora una volta di avvicinarsi un po’, quel
giusto che sarebbe servito a lui a sopportare il vuoto lasciato dalla morte di
Jenny.
"Allora, dimmi perché
sei qui?" chiese Donna.
"Non mi sembrava giusto
che restassi da sola" le rispose, mentendo in parte, iniziò a sentire la
mente solleticata da qualcosa, solo leggermente, ma quel tanto per
incuriosirla.
"Oh non dire
sciocchezze, no sarebbe certo la prima volta, che sta succedendo tra te e il
Dottore" chiese Donna sempre più curiosa
"Nulla" rispose,
ed era la verità, tra lei il Dottore non era più successo nulla, lui si
drasticamente allontanato la lei, era come se fossero tornati indietro di anni.
"Rose" la chiamò
dolcemente Donna, mentre camminavano in quei corridoi.
"Davvero Donna, non è successo nulla, da quando …" ironizzò per poi
fermarsi un attimo a sospirare.
"Da quando è morta
Jenny" continuò per lei Donna.
"Già, si è allontanato
e io non riesco più ad avvicinarmi, sembra quasi che scappi da me"ammise
per la prima volta a voce alta.
"Hai provato a parlare
con lui" suggerì Donna.
"Non riesco, vedi non è
facile parlare con lui di tutto questo" ammise frustrata. Scosse la testa
concentrandosi nuovamente su quello che dovevano fare.
"Credevo che fossi più
testarda, mi ricordo che eri così" disse la rossa preoccupata per il
cambiamento di Rose.
"Cerchiamo indizi
Donna, credo sia meglio" disse cambiando discorso e accelerando in
passo,era diventata troppo brava a cambiare discorso, proprio come il Dottore.
Il ronzio nella sua testa di fece più presente, sembrava quasi che ci fosse un
ape o qualche altro insetto, forse non era nella sua mente.
"Senti nulla?"
chiese la biondina guardandosi attorno confusa
"Cosa dovrei
sentire?" Chiese Donna.
"Nulla mi sarò
sbagliata" rispose cercando di non dargli peso.
Stava lì davanti alla
finestra Donna era andata a consolare Agatha in giardino, era incredibile
quanto una donna intelligente come lei potesse pensare di non esserlo, e di non
aver creato dei libri leggendari.
"Tutto bene?"
chiese il Dottore alle sue spalle, riportandola alla realtà. Si voltò e lo vide
proprio vicino a lei con il viso preoccupato, gli sorrise per tranquillizzarlo.
"Si, stavo solo
pensando" disse con calma tornando a guardare le altre due dalla finestra.
"Deve essere davvero
difficile per lei affrontare la separazione dal marito, soprattutto in questo
periodo, dove tutti te lo ricordano" continuò senza perdere di vista
Agatha.
"Perdere qualcuno ti fa
dubitare di tutto" sospirò il Dottore guardando nella sua direzione. rose
si voltò a guardarlo rendendosi conto che forse, in quel momento poteva approfittare
della situazione e cercare di farlo parlare.
"Fare finta di nulla,
però può solo logorarla dall'interno" disse cercando il suo sguardo.
"A volte parlare con
qualcuno aiuta ad alleggerire il peso che uno si porta dentro" continuò,
il Dottore abbassò lo sguardo, e Rose iniziò a dubitare di aver sbagliato ad
aver insistito sull'argomento.
"A che punto sei con
quegli esami?" chiese cambiando discorso e voltandosi nuovamente verso
Donna e Aghata.
Oh nulla di particolare, si
tratta senza dubbio di un pungiglione di vespiforme, che hanno gli alveari
nella galassia Silfrax" spiegò prendendo entusiasmo nel discorso.
"In effetti è un bel
posto, ti ci potrei portare qualche volta" disse sorridendole, ma Rose era
concentrato su altro.
"Può essere che sia
legato a qualche campo telepatico?" chiese lei tornando a guardarlo.
"Può esser, perché?"
chiese aggrottando la fronte confuso.
"Credo di aver percepito
il ronzio prima di vederlo" spiegò lei, e il Dottore la guardò.
"Credo che sia per il
collegamento" spiegò con calma.
"Se, vuoi posso
..." chiese indicando le tempie.
"No" si affrettò a
rispondere allarmata solo per il fatto che lui gliela proposto.
"Non è doloroso o
altro" spiegò sorridendogli.
"E' confortante quando
sono sola, o la notte quando non riesco a dormire" ammise abbassando lo
sguardo.
"Hai ancora
incubi?" chiese preoccupato.
"nulla che non posso
gestire" mentì distogliendo lo sguardo.
"Rose ..." iniziò
avvicinandosi, ma Donna e Agatha entrarono in quel momento interopendolo.
Fine
2° Capitolo