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Autore: KillerQueen86    18/11/2013    6 recensioni
Rose, Donna e il Dottore sono in viaggio per il pianeta Zorg, ma si ritrovano nell'inghilterra degli anni '20 con Agatha Christie.
Il Dottore fu il primo a correre per uscire, seguito da Donna e Rose emozionate per quello che le aspettava. Una volta fuori dalla cabina, notarono che si trovavano in un giardino, accanto ad una casa enorme.
Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Rose Tyler
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
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Note dell'autore: Allora premetto che idee per questo episodio sono solo due, infatti questo capitolo è breve, rispetto agli altri. Più cercavo di trovare idee per questa storia, più mi tornava in mente l'incontro con River … non ci posso fare nulla quella scena è impressa nella mia mente da quando ho iniziato a scrivere la quarta stagione.

In sintesi perdonatemi per la pochezza di questa storia, e resistete nella speranza che la prossima sia migliore.

 

Capitolo 2

Indagare

 

Dopo essere usciti dalla biblioteca, i tre si avvicinarono alle scale che portavano al piano superiore, Donna era ancora sorpresa per la situazione assurda che si era creata, un assassino in biblioteca, con Agatha Christie.

"Tra poco mi direte che è come "Assassinio sull'Orient Exspress" e sono tutti colpevoli" disse mentre si avvicinavano alle scale, da una delle porte giunse Agatha.

"Assassinio sull'Oriente Express?" chiese Agatha sorprendendoli.

"Oh uno dei vostri libri" continuò Donna.

"Non ancora" sussurrò il Dottore, Rose non riuscì a trattenere un piccolo sorriso divertita

"Però è un idea meravigliosa" aggiunse la scrittrice.

"Dovreste appuntarla da qualche parte" consigliò Rose divertita da quella situazione.

"Il copriryght è di Donna Noble" suggerì invece la rossa sullo scalino.

"Ad ogni modo, io Agatha e Rose interrogheremo i sospetti, e tu perquisirai le stanze da letto" disse il Dottore cambiando discorso, nel mentre cercava qualcosa nella tasca interna della giacca.

"Cerca altri residui" sussurrò tirando fuori un enorme lente d'ingrandimento.

"Dici davvero?" chiese la rossa guardandolo seriamente.

"Vai pure aiutante super" la invogliò il Dottore sorridendole.

"Perché non posso andare anche io con lei" aggiunse Rose, preferendo per la prima volta stare con Donna che con il Dottore.

"Pensavo che ti sarebbe piaciuto partecipare" aggiunse il Dottore sorpreso dalla sua compagna.

"Vero, ma non mi sembra giusto lasciare Donna da sola" disse e prese in mano la lente di ingrandimento.
"Su Donna andiamo" disse incamminandosi con la rossa.

"Fate attenzione" gli suggerì.

"Non lo faccio sempre?" chiese con ironia facendo spuntare la punta della lingua tra i denti.

"Oh cosa vuoi che succeda Spaceboy" intervenne Donna.

Le due ragazze si guardarono divertite e salirono ai piani superiori, Rose dava un occhiata in giro stringendo la lente d'ingrandimento. Aveva bisogno di una distrazione, doveva concentrarsi su qualcos'altro, e stando accanto al Dottore non poteva. Avrebbe tanto voluto che lui le permettesse ancora una volta di avvicinarsi un po’, quel giusto che sarebbe servito a lui a sopportare il vuoto lasciato dalla morte di Jenny.

"Allora, dimmi perché sei qui?" chiese Donna.

"Non mi sembrava giusto che restassi da sola" le rispose, mentendo in parte, iniziò a sentire la mente solleticata da qualcosa, solo leggermente, ma quel tanto per incuriosirla.

"Oh non dire sciocchezze, no sarebbe certo la prima volta, che sta succedendo tra te e il Dottore" chiese Donna sempre più curiosa

"Nulla" rispose, ed era la verità, tra lei il Dottore non era più successo nulla, lui si drasticamente allontanato la lei, era come se fossero tornati indietro di anni.

"Rose" la chiamò dolcemente Donna, mentre camminavano in quei corridoi.
"Davvero Donna, non è successo nulla, da quando …" ironizzò per poi fermarsi un attimo a sospirare.

"Da quando è morta Jenny" continuò per lei Donna.

"Già, si è allontanato e io non riesco più ad avvicinarmi, sembra quasi che scappi da me"ammise per la prima volta a voce alta.

"Hai provato a parlare con lui" suggerì Donna.

"Non riesco, vedi non è facile parlare con lui di tutto questo" ammise frustrata. Scosse la testa concentrandosi nuovamente su quello che dovevano fare.

"Credevo che fossi più testarda, mi ricordo che eri così" disse la rossa preoccupata per il cambiamento di Rose.

"Cerchiamo indizi Donna, credo sia meglio" disse cambiando discorso e accelerando in passo,era diventata troppo brava a cambiare discorso, proprio come il Dottore. Il ronzio nella sua testa di fece più presente, sembrava quasi che ci fosse un ape o qualche altro insetto, forse non era nella sua mente.

"Senti nulla?" chiese la biondina guardandosi attorno confusa

"Cosa dovrei sentire?" Chiese Donna.

"Nulla mi sarò sbagliata" rispose cercando di non dargli peso.

 

Stava lì davanti alla finestra Donna era andata a consolare Agatha in giardino, era incredibile quanto una donna intelligente come lei potesse pensare di non esserlo, e di non aver creato dei libri leggendari.

"Tutto bene?" chiese il Dottore alle sue spalle, riportandola alla realtà. Si voltò e lo vide proprio vicino a lei con il viso preoccupato, gli sorrise per tranquillizzarlo.

"Si, stavo solo pensando" disse con calma tornando a guardare le altre due dalla finestra.

"Deve essere davvero difficile per lei affrontare la separazione dal marito, soprattutto in questo periodo, dove tutti te lo ricordano" continuò senza perdere di vista Agatha.

"Perdere qualcuno ti fa dubitare di tutto" sospirò il Dottore guardando nella sua direzione. rose si voltò a guardarlo rendendosi conto che forse, in quel momento poteva approfittare della situazione e cercare di farlo parlare.

"Fare finta di nulla, però può solo logorarla dall'interno" disse cercando il suo sguardo.

"A volte parlare con qualcuno aiuta ad alleggerire il peso che uno si porta dentro" continuò, il Dottore abbassò lo sguardo, e Rose iniziò a dubitare di aver sbagliato ad aver insistito sull'argomento.

"A che punto sei con quegli esami?" chiese cambiando discorso e voltandosi nuovamente verso Donna e Aghata.

Oh nulla di particolare, si tratta senza dubbio di un pungiglione di vespiforme, che hanno gli alveari nella galassia Silfrax" spiegò prendendo entusiasmo nel discorso.

"In effetti è un bel posto, ti ci potrei portare qualche volta" disse sorridendole, ma Rose era concentrato su altro.

"Può essere che sia legato a qualche campo telepatico?" chiese lei tornando a guardarlo.

"Può esser, perché?" chiese aggrottando la fronte confuso.

"Credo di aver percepito il ronzio prima di vederlo" spiegò lei, e il Dottore la guardò.

"Credo che sia per il collegamento" spiegò con calma.

"Se, vuoi posso ..." chiese indicando le tempie.

"No" si affrettò a rispondere allarmata solo per il fatto che lui gliela proposto.

"Non è doloroso o altro" spiegò sorridendogli.

"E' confortante quando sono sola, o la notte quando non riesco a dormire" ammise abbassando lo sguardo.

"Hai ancora incubi?" chiese preoccupato.

"nulla che non posso gestire" mentì distogliendo lo sguardo.

"Rose ..." iniziò avvicinandosi, ma Donna e Agatha entrarono in quel momento interopendolo.

 

Fine

2° Capitolo

 

   
 
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