Dovrei esserci io, lì, con te.
Mano nella mano, i tuoi occhi neri che studiano il mio sorriso, il tuo ghigno a illuminarmi la giornata.
Dovrebbe essere la mia pelle che baci, il mio viso che accarezzi, i miei capelli che sfiori con il dorso di un dito, togliendomeli dagli occhi.
Dovrei essere io al tuo fianco.
Io.
E invece c’è lei.
C’è lei, non io.
Lei ti bacia, lei ti sorride, lei si fa accarezzare, lei stringe la tua grande mano con forza, lei si aggrappa al tuo braccio, infossando il viso contro la tua spalla.
Fa male.
Fa male vederti così, con lei.
Fa male, come bere candeggina, mangiare sabbia che strozza il respiro, che raschia la gola.
Fa male più che morire, perché la Morte prima o poi smette e ti porta lontano, mentre io resto qui, a fissarti a vedervi insieme.
Fa male, fa male, fa male…
Tu, lei…
Gli occhi mi lacrimano, ma queste lacrime non cadranno, non mi graffieranno di nuovo le guance, non mi arrosseranno il viso.
No, questa volta no.
Deglutisco, stringendo i pugni.
Fa male vederti Zoro, fa male vederti baciare Tashigi, quando so che dovrei essere io al suo posto.
Fa male sapere che stai con lei solo perché assomiglia così tanto alla tua amica d’infanzia.
Fa male sapere che hai scelto lei, che non la ami minimamente, perché il tuo non è amore, ma solo il rincorrere senza senso di un fantasma ormai lontano.
Fa male.
Ma, come tutte le cose a questo mondo, anche il dolore ha fine, e quando il mio smetterà di lacerarmi l’anima, tornerò a combattere, tornerò a sorridere, tornerò a sorriderti, a provocarti.
Si Zoro, oggi il mio cuore spezzato fa male, forse lo farà anche domani, ma non per sempre.
E tu ti accorgerai di cosa hai perso, e di cosa potresti ancor avere.
E allora sarò io a baciarti, sarò io ad accoccolarmi sul tuo petto, sarò io a venir accarezzata dalle tue rozze carezze, sarò io che guarderai come l’unica stella nel cielo.
Fa male, ma non lo farà per sempre.
Te lo prometto, te lo prometto Zoro.
Parola della tua mocciosa, fa male, ma non per sempre…