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Autore: Niley story    19/11/2013    17 recensioni
Martina Stoessel è una ragazza che sta sempre sulle sue e ha molta difficoltà a fare amicizia…questo suo carattere chiuso la spinge a comportarsi in maniera fredda e distaccata con tutti e aggressiva con chiunque la tratti male…per lei è una forma di difesa ma nessuno riesce a capirla neanche i suoi genitori…dopo l’ennesima presa a capelli con una compagna di classe i genitori di Martina decidono di spedirla in un collegio...Tini la trova un’ingiustizia e si convince sempre di più del fatto che nessuno potrà mai capirla…ma in questo collegio c’è un gruppo di ragazzi…un gruppo di ragazzi che sono davvero indisciplinati e sembrano “diversi” da tutti gli altri…una persona in particolare attirerà la sua attenzione…il loro capo clan…Jorge Blanco.
Questa ff la volevo dedicare a syontai che è sempre così disponibile e pronto a recensire le mie ff...sinceramente questa ff non mi convince molto e tempo che non piacerà a nessun ma se non piace la cancello almeno ci ho provato xD e va bhe...emm...niente basta zaoooo a tutte le Leonette/Jortini
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mio padre si alza in e sposta lo sguardo da me a Jorge. Lo osserva attentamente da capo a piede e poi da piede a capo. Guardo nella sua stessa direzione, Jorge è confuso quanto me, guarda suo padre, poi il mio e infine me

Alejandro: Dunque è vero
Martina: Vero cosa?
Alejandro: Tu e lui state insieme?

Deglutisco per poi guardare Francisco, lui fa spallucce e mi sorride a mo' di scuse

Alejandro: Rispondi Martina!

Il tono di voce alto usato da mio padre mi fa sussultare nello stesso momento in cui mi stavo voltando per guardarlo

Jorge: Si, e allora?

Guardo Jorge che al contrario di me appare molto tranquillo mentre risponde a mio padre.

Alvaro: E allora? Non solo stai con una bambina ma è anche la figlia di Stoessel
Jorge: Continuo a non capire dove sia il problema, non ti sei mai immischiato della mia vita
Alvaro: Perché non mi hai mai deluso così tanto!
Alejandro: Beh con un padre del genere cosa ti aspettavi?

Io e Jorge ci scambiamo uno sguardo confuso al vedere i nostri padri guardarsi con odio.

Jorge: Qualcuno ci spiega che sta succedendo?
Alejandro: Non succede proprio un bel niente! Fa le valige Tini, tra due giorni torni a casa
Martina: CHE COSA?!

Sto per dibattere quando la porta della stanza si apre e tutti ci voltiamo per vedere Lodo

Lodovica: Tini, Jorge il professo...mamma!!! Alvaro!!!

Lodo corre ad abbracciare il genitori che ricambiano

Anna: Ciao tesoro
Alvaro: Principessa
Lodovica: Che bello, siete venuti a trovarci?
Anna: Ti avremo fatto una sorpresa più tardi
Lodovica: Vorrei restare qui a parlare con voi ma devo rientrare velocemente in classe altrimenti il prof. si arrabbia. Sono venuta a chiamare Tini e Jorge perché sono gli unici che non hanno l'interrogazione di storia, venite in classe?

Conclude voltandosi verso di noi. Io la guardo confusa e la mia risposta viene anticipata da Jorge

Jorge: Si, andiamo
Alvaro: Ti aspetto alla fine delle lezioni in camera tua
Jorge: Si papà

Lui mi prese la mano e aprì la porta facendomi segno di uscire per prima, dietro di me Lodo e infine lui. I ragazzi erano tutti lì fuori

Jorge: Stavate origliando?
Lodovica: Si, ho visto che le cose si mettevano male e ho deciso di agire
Jorge: Brava, ora andiamo in classe, qui diamo troppo nell'occhio
Martina: Spero che la preside non si ricordi che non abbiamo nessun professore di storia
Mercedes: La preside non è stupida, sa benissimo che non abbiamo nessun professore di storia
Diego: Possiamo andare a riflettere in classe nostra?!

Annuimmo e ci dirigemmo verso la nostra aula; una volta entrati ci sedemmo tutti intorno al banco di Lodo e Xabi come al solito

Lodovica: Non capisco perché tuo padre e il nostro non approvano la vostra unione
Jorge: Da quello che mi è parso di capire si conoscono già da un po' e si odiano
Candelaria: Va bene ma come hanno scoperto che voi due stavate insieme?

D'un tratto mi tornano alla mente le parole di mio fratello appena sono entrata in direzione

Martina: Francisco!
Facundo: Tuo fratello?
Xabiani: Visto?! Io l'ho detto che non mi piaceva!
Alba: Ma non avrebbe senso, cioè perché lo avrebbe fatto?
Jorge: Suppongo che non lo abbia fatto apposta
Francisco: No infatti...

Tutti quanti ci voltiamo verso l'entrata dalla quale è entrato mio fratello

Martina: Che ci fai qui traditore!?

Chiedo alzandomi in piedi e avvicinandomi a lui

Francisco: Tini, non dire così io...mi dispiace te lo giuro non volevo
Martina: Non volevi però lo hai fatto!

Sono cosciente del fatto che sto alzando un po' troppo il tono di voce. Si ma lui se lo merita! Se non fosse per lui e la sua boccaccia adesso non avrei problemi

Lodovica: Non capisco una cosa, quando tu sei venuto loro non stavano insieme
Francisco: Infatti ho detto solo a mio padre che mi sembra che Tini avesse trovato un'anima gemella perché io lo avevo capito che c'era qualcosa tra loro cioè voglio dire...
Martina: Vuoi dire che non vedevi l'ora di rovinarmi la vita!!!
Jorge: Scricciolo calmati, sono sicuro che non è come pensi

Jorge mi circonda il collo con il braccio destro e mi lascia un bacio sulla tempia mentre io continuo a guardare mio fratello

Francisco: Jorge ti assicuro che tu mi sei piaciuto fin dal primo momento che ti ho conosciuto...beh magari il secondo
Jorge: Si posso dire lo stesso

Entrambi ridono, guardo male il mio fidanzato che dovrebbe essere dalla MIA parte ma lui non guarda e continua a parlare con mio fratello

Jorge: Tu sai perché i nostri genitori non vogliono che stiamo insieme?
Francisco: No mi dispiace, so solo che andavano al liceo insieme e sembra che già da allora erano in conflitto
Jorge: Va bene, grazie
Francisco: Se scopro altro ve lo vengo a dire
Jorge: Ok ciao
Francisco: Ciao
Charlie: Permesso

Mentre io fratello se ne stava andando si scontrò con Charlie che era appena entrato in classe

Charlie: Chi era quello?
Lodovica: Il fratello di Martina
Charlie: Oh e come mai era qui? E perché avete quelle facce appese?
Jorge: I genitori di Martina vogliono portarla via dato che né i suoi né i miei approvano la nostra relazione
Charlie: Che?! E perché?
Martina: è quello che nessuno capisce!
Charlie: Ooo ma dai! Sono sicuro che c'è una soluzione
Jorge: Davvero? Illuminaci ti prego perché mi sto sforzando di trovarne una
Martina: Torniamo a Madagascar?

Suggerisco guardando Jorge e lui sorride

Jorge: Con te ci tornerei anche subito

Gli sorrido e mi appoggio sul suo petto lasciandomi stringere dalle sue braccia.
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Intanto in vicepresidenza

Carmen: Signori Stoessel ora che siamo soli vorrei parlare con voi
Alejandro: Parlare? Se avessi saputo che il figlio di Alvaro Blanco era qui non avrei mai iscritto mia figlia!
Carmen: Tuttavia lo ha fatto e lei ha imparato molte cose qui
Mariana: Davvero?
Carmen: Non ha imbrattato neanche un muro, è un gesto che di solito i ragazzi fanno per richiamare l'attenzione e qui Martina non ne ha sentito il bisogno come invece ha fatto in passato, giusto?
Mariana: Beh si...
Carmen: Martina ha imparato il valore della parola amicizia, dell'aiutarsi gli uni con gli altri e cosa più importante fidarsi delle persone. Vivere in un mondo dove non ti fidi di nessuno può creare enormi problemi psicologici, credo che vostra figlia abbia finalmente trovato un posto dov'è felice e se la toglierete di qui adesso riprenderà ad avere una visione nera del mondo
Alejandro: Una visione nera?! QUEL BLANCO è UNA VISIONE NERA PER ME!
Carmen: Mi consenta di...
Alejandro: ASSOLUTAMENTE NO! Prepari le carte, dopodomani verrò a riprendermi mia figlia

La direttrice sospirò rassegnata

Carmen: Come vuole signore, ma sappia che sta facendo un grande errore
Alejandro: Sono io che gestisco mia figlia! Andiamo Mariana, arrivederci
Carmen: Arrivederci

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Eravamo tutti seduti chi sulle sedie e chi sui bachi, Jorge si trovava sul banco di Lodo e Jorge con i piedi distesi e le spalle al muro e io ero seduta sulle sue gambe e il capo sul suo petto. Tutti ci stavamo sforzando di trovare una soluzione al problema, io non dovevo andarmene!

Charlie: Ci sono!!!

esultò il prof. alzandosi dalla cattedra.

Charlie: Voi due scriverete una canzone!
Jorge: Scusa?
Charlie: Si! E poi la faremo ascoltare ai genitori di Tini per fargli capire l'importanza del vostro amore. Così facendo magari capiranno che stanno agendo nel modo sbagliato
Xabiani: Si, si potrebbe fare
Mercedes: Mi sembra una buona idea
Jorge: Tu che dici?
Martina: Non lo so, credo che con i miei sarebbe un'idea inutile
Lodovica: Beh ma dai! Tentar non costa nulla giusto?
Martina: Beh no...
Jorge: Vuoi provare?

Mi volto verso il mio fidanzato per guardarlo negli occhi

Martina: Okey

Tutti quanti esultano alla mia risposta, Charlie in primis

Charlie: Mi occuperò io stesso di contattare i tuoi genitori domani
Diego: Ma non è troppo presto? Voglio dire devono scrivere la canzone
Candelaria: Beh però noi potremmo aiutarli
Jorge: No Cande, grazie dell'offerta ma è qualcosa che dobbiamo fare solo io e lei
Alba: Magari possiamo lasciarti il seminterrato libero tutto il giorno, che ne dite?
Jorge: Si questo sarebbe apprezzato
Facundo: Non ci sono problemi fratello
Jorge: Perfetto

Sospiro guardando il pavimento. Davvero una canzone potrebbe far capire ai miei l'importanza del nostro amore? Conoscendoli ho dei seri dubbi in proposito. Io li odio! Con quale diritto piombano qui a rovinarmi la vita?! Verso le 14:30, finito di mangiare io e Jorge ci dirigemmo nel sotterraneo per iniziare a lavorare sulla canzone. Io mi sedetti a terra alla parete che di fronte alla porta, lui invece prese la tastiera dall'angolo destro della "stanza" e la mise al centro iniziando a suonare qualche nota. Il tempo passava e io continuavo a fissare il pavimento con le ginocchia alzate all'altezza del petto mentre lui suonava; sono le 16:15.

Jorge: E se invece faccio così? *suona*
Martina: Si mi piace...
Jorge: *sospira* lo hai detto anche delle altre trenta versioni che ti ho fatto sentire

Alzo di scatto la testa per guardarlo mentre si avvicina a me e si siede alla mia destra

Martina: Scusami Yoyi non volevo è che non ho la testa capisci?
Jorge: Perché non mi dici a che stai pensando?
Martina: Ai miei genitori! Sono degli ipocriti! Devono sempre rovinarmi la vita. Adesso spiegami con quale diritto vengono qui a dirmi che non posso più stare nel collegio perché mi sono innamorata di te? Quando finalmente riesco a trovare un posto dove sono felice loro devono rovinarmi tutto!
Jorge: Scricciolo sta calma

Mi prende tra le sue braccia facendomi poggiare il capo sul suo petto, la mia fronte si trova a contatto con l'incavo del suo collo.

Jorge: Non so perché i nostri genitori si odiano ma ti assicuro che non gli permetterò di separarci

Prende la mia mano destra e sa la porta alle labbra baciandomi il dorso. Gli sorrido e avvolgo le braccia intorno al suo collo per abbracciarlo

Martina: Non voglio stare senza di te
Jorge: E non dovrai farlo, adesso pensiamo alla canzone e se non funziona ci faremo venire in mente un piano B va bene?
Martina: Promesso?
Jorge: Promesso!

Sciogliamo l'abbraccio e ci guardiamo negli occhi, lui si alza e mi tende la mano per farmi fare lo stesso. Ci avviciniamo alla tastiera e lui inizia a suonare, questa volta mi rendo più partecipe alla creazione dello spartito e successivamente a quella del testo. Abbiamo optato per un ritmo che ci rispecchi in un po', che non sia troppo sdolcinato che al contrario sia qualcosa di forte e il testo non poteva essere da meno. Una volta finito Jorge prese il materasso e lo gettò a terra per poi lanciarcisi sopra. Erano le 21:10, risi e mi stesi al suo fianco

Jorge: Sono troppo stanco per andare a mangiare, mando un sms a Lodo e le chiedo di portarci qualcosa da mangiare?
Martina: Si dai

Lui mandò un sms alla sorella che in poco tempo entrò con Xabi, entrambi portavano dei vassoio con un bicchiere d'acqua le posate di plastica, e i panini con il prosciutto a me cotto e a lui crudo. Si sedettero sul bordo del materasso e noi ci alzammo a sedere

Lodovica: Allora com'è venuta?
Jorge: Bene
Lodovica: Ce la fate sentire?
Jorge: No, mi fanno male le dita la sentirai domani con gli altri
Lodovica: Ooo ma dai almeno a cantarla! Un pezzettino
Jorge: No!
Lodovica: Tini!!!
Martina: Che c'è?

Chiesi guardandola con la bocca piena

Jorge: Lasciala stare sta mangiando smettila di stressare
Lodovica: Uffa! Xabi dì qualcosa!
Xabiani: Amore lo sai che la tua boccuccia è stupenda quando è chiusa?

Io e Jorge ridemmo mentre Lodo fulminò Xabi con lo sguardo. La sera io e Yoyi dormimmo sul materasso nel sotterraneo e l'indomani sarebbero venuti i miei genitori. Fu difficile dormire all'inizio, Jorge mi stringeva tra le sue braccia, lui è crollato subito. L'ansia del giorno seguente era difficile da battere, alzai lo sguardo per vedere il volto angelico del mio fidanzato dormire e mi allungai per baciargli le labbra. Lui sorrise e io feci lo stesso per poi tornare a posare il capo sul suo petto e sprofondare in un sonno profondo. Il giorno seguente sia io che Jorge facemmo colazione velocemente, evidentemente era più nervoso di quanto voleva dimostrare. Eravamo nell'aula di teatro, sul palcoscenico a camminare avanti e indietro e i nostri amici seduti a guardarci

Charlie: State calmi ok? Andrà tutto bene! Benissimo! A meraviglia! Sarà una favola! Dovete solo resta...
Jorge: CHARLIE!!!
Charlie: Che?
Jorge: Così ci metti più ansia addosso!
Charlie: Hai ragione perdono è che sono nervoso
Martina: Charlie, i miei hanno detto che verranno vero?
Charlie: Si certo
Lodovica: Ma la smettete di fare così!?
Mercedes: Seriamente state stressando anche noi
Dj: Già! E io sono un tipo difficile da stressare!
Jorge: Va bene hanno ragione, dobbiamo stare calmi

Mi dice lui poggiandomi le mani sulle spalle, io annuisco velocemente col capo ma la verità è che non riesco a stare calma

Alejandro: Allora che succede?

La voce di mio padre che si stava avvicinando alla porta fa già eco nell'aula

Charlie: Eccoliiii andate!

Io e Jorge corriamo a nasconderci dentro il sipario, io a sinistra e lui a destra

Charlie: Signori Stoessel prego accomodatevi *fa alzare Lodovica e Diego prendendoli per i bracci*
Lodovica: Hey ma...
Diego: Con tante sedie! E sta attento alla giacca!
Charlie: Sgombrate!

Lodovica gli fa la linguaccia e poi va a sedersi in fondo vicino a Dj affiancata da Diego

Alejandra: Mi potrebbe spiegare perché ci ha fatto venire fino a qui?
Charlie: Perché dovevo mostrarvi una cosa, vi prego accomodatevi, Lodovica lo stereo!
Lodovica: E non sapevi dirmelo prima? Bah!

Lodovica sbuffa mentre si alza per accendere lo stereo e Jorge inizia a cantare da dietro le quinte guardandomi. Inizia ad avanzare mentre canta e si ferma al centro del palco senza mai interrompere il contatto visivo

Jorge: Como pretenden que yo *Come fanno a pretendere che io*
niña me pierda en el *piccola mi perda nel*
Olvido por este *dimenticatoio per questo*
Amor prohibido *amore proibito*

Como se atreven *Come si permettono*
Es pura envidia *è pura invidia*
Cuando ven que nuestro *quando vedono che il nostro*

Ecco ci siamo, esco anche io dal mio nascondiglio e cammino verso di lui guardandolo negli occhi perché sinceramente non ho il coraggioi di guardare i volti dei miei genitori

Jorge/Martina: Amor no te aflijas *amore non ti affliggere*
que sin tu sonrisa *che senza il tuo sorriso*
Martina: Se me ase más difícil *mi diventa più difficile*
Se vuelve cuesta arriba *si trasforma tutto in una salita*

Dime que me amas *Dimmi che mi ami*
(Dime que me amas)
Abrázame *Abracciami*
Agárrame *Afferrami*
Otra vez *Un'altra volta*
Jorge/Martina: Y aunque tenga que *Enache se dovrò*
Pagar la cuenta *pagare il prezzo*
No voy a dejar que la tormenta *Non lascerò che la tormenta*
De palabras que hay en *Di parole che ci sono*
Contra nuestra *contro di noi*
Rompa todo lo que hubo *rompano tutto ciò che c'è stato*
Entre tú y yo *Tra te e me*

Jorge: Probablemente no *Probabilmente non*
Va a ser tan fácil *sarà così facile*
Querernos *Amarci*

Jorge/Martina: Por eso abrázame mas fuerte
AMOR... *Per questo abbracciami più forte AMORE*
Por que probablemente nos va a doler *Perché probabilmente ci farà male*
Pero no temas que yo estoy junto a ti *Ma non temere che io sono insieme a te*
Otra vez *Un'altra volta*
(Otra vez)

Sento la voce di Lodovica che grida un "Whuuu" mentre si alza in piedi e batte la mani seguita dagli altri

Jorge: Quiero que sepan que estoy aquí *Voglio che sappiano che sono qui*
que tengo el Corazón *che ho il cuore*
Al viento al tiempo *al vento a tempo*
Y tengo tiempo *e ho tempo*
Y rió porque tengo frió *e rido perché ho ferddo*
Hecho de cariño *fatto di affetto*
Y tiempo y tengo *e tempo e ho*
Tanto para darte *tanto da darti*
Siempre *Sempre*

Martina: Se lo que sientes *So ciò che provi*
Y si es que soy fuerte *E se sono davvero forte*
Voy a estar siempre contigo *Starò ssempre con te*
(Abrázame)
AMOR..

Jorge/Martina: Y aunque tenga que *Enache se dovrò*
Pagar la cuenta *pagare il prezzo*
No voy a dejar que la tormenta *Non lascerò che la tormenta*
De palabras que hay en *Di parole che ci sono*
Contra nuestra *contro di noi*
Rompa todo lo que hubo *rompano tutto ciò che c'è stato*
Entre tú y yo *Tra te e me*

Jorge: Probablemente no *Probabilmente non*
Va a ser tan fácil *sarà così facile*
Querernos *Amarci*
Martina: Querernos

Jorge/Martina: Por eso abrázame mas fuerte
AMOR... *Per questo abbracciami più forte AMORE*
Por que probablemente nos va a doler *Perché probabilmente ci farà male*
Pero no temas que yo estoy junto a ti *Ma non tomere che io sono insieme a te*
Otra vez *Un'altra volta*
(Otra vez)

Jorge mi aveva afferrato la mano sinistra e me l'aveva tenuta stretta per tutta la durata della canzone. Quando la canzone finì io lo abbracciai chiudendo gli occhi e ascoltando il suono degli applausi. Jorge mi accarezzava la schiena con la mano destra e quando aprii gli occhi vidi lo sguardo arrabbiato di mio padre, mia madre che guardava il pavimento e i nostri amici che sorridevano e battevano le mani. Guardai Charlie che ci stava applaudendo ma quando incrociò il mio sguardo sollevò le spalle in segno di "mi dispiace" e allora tornai a guardare mio padre in attesa del suo verdetto

Alejandro: E lei mi ha fatto venire fino a qui solo per questo?!

Chiese papà guardando il professore

Charlie: Beh è che...volevo che capisse l'amore di questi due ragazzi. Voglio dire non è giusto dividerli solo per delle faccende vostre
Alejandro: LEI DOVREBBE PREOCCUPARSI DEI SUOI AFFARI E NON DEI MIEI! E TU MARTINA!

Disse voltandosi di scatto verso di me, fece una pausa e poi si avvicinò al palcoscenico

Alejandro: Saluta il tuo amichetto perché questo è l'ultimo giorno che lo vedrai! Domani ti verrò a prendere e sarà bene che tu sia pronta perché ti porto via con o senza valige intesi?
Lodovica: Lei è senza cuore!
Alba: Già!
Candelaria: Non pensa a ciò che vuole sua figlia?
Mercedes: Signora dica qualcosa!

Tutti quanti guardarono mia madre che finalmente alzò lo sguardo dal pavimento e guardò mio padre

Mariana: La famiglia prima di tutto

Disse per poi guardare Mechi. I ragazzi iniziarono a parlare tutti quanti insieme contro i miei genitori mentre io decisi di correre via. Sbattetti le palpebre, gli occhi mi pizzicavano corsi in direzione del sotterraneo e mi chiusi la porta alle spalle. Mi gettai sul materasso e iniziai a piangere. Perché non posso essere mai capita? Perché? Sento una mano accarezzarmi i capelli e quando sollevo lo sguardo incontro quello dell'amore della mia vita. Mi getto su di lui circondandogli il collo con le braccia e continuando a piangere; lui ricambia l'abbraccio e mi fa se sedere sulle sue gambe. Mi da un bacio sulla fronte e inizia a cullarmi

Jorge: Shh...sta calma andrà tutto bene
Martina: Tutto bene? Hai sentito mio padre? E mi madre che lo asseconda pure!

Dico ripensando alla scena di poco fa

Jorge: Scricciolo ascoltami ti prego, ho una cosa molto importante da dirti ma non ci riesco se ti vedo così

Alzo lo sguardo e lui mi asciuga le lacrime con il pollice sinistro, mi sorride e mi da un casto bacio a fior di labbra. Il suo calore, le sue attenzioni o non so forse semplicemente la sua vicinanza, riescono a farmi calmare in men che non si dica

Martina: Che-che c'è?
Jorge: Ci ho pensato tutta la notte e...ho un piano
Martina: Un piano?
Jorge: Si, ma è una cosa illegale che potrebbe metterci in seri guai la legge...è per questo che lascerò solo a te la scelta Tini. Io farò tutto quello che vuoi tu, puoi prenderti mezza giornata di tempo per pensarci ok?




*Angolo autrice*
Ta daaaaaaa finalmente ecco qui il capitolo, ora ci ho messo un paio di settimane ma ho scritto 10 pagine eh ù_ù. Alloooraaa come prima cosa io vi ringrazio tantissimo per le votre recensioni *w* mi spronate sempre a scrivereeee vi adoro il caso è chiuso ù_ù...emm si torniamo seri (qundo mai so stata seria io? boh) Comunqueeee allora avete notato il comportamento della preside in questo capitolo? Come mai ha semvrato aiutare i nostri protagonisti? Per il suo tornaconto personale o forse quella che ha indossato fino ad ora è una maschera?...beh potrebbe anche avere altri piani anche lei immaginate? *-*
Parlando di piani cos'avrà in mente il nostro Yoyi? Una soluzione vera o soltanto un altro casino nella quale entreranno?...beh sempre che Tini accetti ovvio e già che siamo in vena di domande com'è che i genitori di Tini e Yoyi si odiano così tanto?
E va beh il mio compito di provare ad incuriosirvi è finito lol ancora grazie a tutte per le recensioni e spero tantissimo che continuerete a lasciarmele e che la storia continuerà a piacervi, ci sentiamo al prossimo cap, besos chicaaassssss <3

 

   
 
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