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Autore: Riley    06/11/2004    17 recensioni
Sono passati ormai quattro anni da quando Ginny ha smesso di frequentare Hogwarts e ha deciso di studiare archeologia in un'università babbana. Così ora vive in un misero appartamento con una coinquilina alquanto stramba e due volte a settimana fa tirocinio con degli archeologi esperti...e se a causa di un vecchio amico e di uno spaventoso pasticcio la sua vita cambiasse radicalmente?!--Sono ritornata con una nuova fiction!!!Ovviamente, sono ben accette recensioni!!^^
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Tutta fortuna!!

***

Sono le cinque di mattina, e la mia maledettissima sveglia suona. Diamine, quanto la odio! Svogliatamente, alzo un braccio e a tentoni cerco di spegnerla. Bene. Ora posso dormire un'altra decina di minuti. Solo dieci.... La mia testa sprofonda di nuovo nel cuscino.

-Sveglia e brilla, bella addormentata!Non valgono i dieci minuti!-trilla la mia sveglia magica. Me l'ha regalata Hermione...così mi sveglierò sicuramente, mi disse il giorno del mio compleanno dell'anno scorso.

-Sta' zitta...-borbotto, cercando le coperte. Non le trovo.

Sbuffando, mi alzo a sedere. Le lenzuola sono tutte per terra.

-Ma cos'è oggi, una congiura per non farmi dormire?!- esclamo, scendendo dal letto stizzita.

-Una congiura smascherata, una vita salvata!- canticchia la sveglia. Alzo gli occhi al cielo e vado a vestirimi rapidamente. Metto un pò di musica. Mi piace metterla a prima mattina, mi sveglia(in maniera molto più grintosa di quella schifossissima sveglia). Infilo una maglietta rosa schoking e dei jeans viola; adoro il contrasto che si forma. Mi spazzolo energicamente i miei capelli rossi; sono mossi, e a essere sincera, mi piacciono molto. Sono davvero lunghi e posso acconciarli come mi pare: code di cavallo, trecce, treccine.... Passo un pò davanti allo specchio. E' vero, amo i miei capelli, ma odio le mie lentiggini. Proprio non le sopporto! Ce ne sono dappertutto, dal naso al mento, passando per le guance. Che rabbia che mi fanno!!Se solo potessi camuffarle....

-Via dallo specchio, il lavoro non aspetta!-strilla la sveglia.

Ah già...il lavoro. Da un paio di anni ho finito di frequentare Hogwarts; ormai ho vent' anni e faccio l'archeologa. Okay, okay. Una neo-archeologa. Oh va bene!Un' apprendista archeologa. Contemporaneamente però studio e faccio esami. Lavoro con dei professionisti, faccio una specie di tirocigno. In realtà a me spetta compilare per lo più delle noiosissime carte di autorizzazione, relazioni, e via dicendo. Però da qualche giorno mi stanno portando agli scavi a cui stanno lavorando, per mostrarmi come si fa. E' semplicemente stupendo!! Sembra di entrare in un altro mondo. Sembra che tutto ti riviva intorno, nonostante sia tutto morto. Ehm...non so spiegarmi molto bene, è una sensazione piuttosto complicata.

Ignorando la sveglia, prendo dalla mia borsetta del make-up il mio eye-liner nero e disegno una leggera linea sotto l'occhio, giusto per delineane il contorno.

-Ehi, Gin, sei ancora qui?-

Oh, ehm...già. Ho dimenticato di dirvi dove vivo. E con chi vivo. Abito in un piccolo appartamentino di Londra, con una coinquilina non proprio....normale. E' una babbana, ma crede seriamente nella magia. Va in giro raccontando strane storie su segreti nascosti sottoterra e su cadaveri danzanti. La sua stanza è piena di oggetti curiosi e oserei dire un pò...macabri. E' proprio una tipa strana.

-Si, Daphne...me ne sto per andare. Te ieri ti sei ubriacata di nuovo?A che ora sei tornata?-

Daphne borbotta qualcosa in risposta a bassa voce. Sospiro e poso la borsetta al suo posto.

-Finalmente pronta per una nuova giornata!Come si suol dir...- Spengo la sveglia, e esco dalla mia stanza. Il salotto-cucina è davvero piccolo, credetemi. Ci entrano a stento un divano, la cucina e il frigo. Di solito io e Daphne (quando lei è in casa, ovviamente...cioè quasi mai) ceniamo sul divano davanti alla sua piccola tv in bianco e nero.

Sbricio per vedere chi c'è sul divano. Ogni giorno ne porta uno nuovo, lei. Vediamo un pò....biondo....dorme tutto rannicchiato... Mi avvicino un pò.

-Draco?!-esclamo sorpresa.

-Si?-farfuglia lui nel sonno.

Io e lui siamo diventati amici alla fine del mio quinto anno, sapete?E' successo in maniera del tutto casuale, e non sto qui a raccontarvela. Magari dopo. Comunque siamo diventati grandi amici; oserei dire che, dopo Hermione, è il mio migliore amico.

-Che ci fai tu qui?Alle cinque di mattina?Non dirmi che sei andato a letto con...-

-No, no, non ti preuccupare...-borbotta, scuotendo la mano, la testa ancora affondata nel cuscino.

Non riesco a trattenere un sorrisino.

-Beh io comunque devo andare. Poi stasera mi spieghi, okay?-

-Bfi,bfi..-

Sbuffo e, prese le chiavi di casa, esco.

La mattina devo fare un bel pò di strada, per arrivare a lavoro. Per questo mi sveglio così presto. Devo percorrere tutta Weymouth Street e prendere la metropolitana. So che potrei tranquillamente materializzarmi a due passi dall'ufficio e poi far finta di essere arrivata col pullman, ma preferisco fare così. Se faccio un lavoro babbano, devo vivere da babbana. E poi camminare per le strade la mattina presto è molto bello. E' tutto silenzioso e solo verso le sei i primi commercianti più mattinieri iniziano a montare le loro bancarelle. Sono gli unici momenti della giornata in cui posso pensare in santa pace. Quando torno stanca alle sette a casa devo mettermi a studiare. Per strada posso riflettere su di me, su quello che faccio, sulla mia famiglia, sulla mia situazione economica...ahi. La mia situazione economica....che brutta parola!Devo pagare un sacco di cose: l'affitto, l'acqua, l'elettricità, il telefono, il gas....naturalmente, le spese le divido con Daphne, ma lei a dire il vero non mi è di grande aiuto. La sua massima ambizione è fare la commessa, quindi, come potete immaginare, non è che guadagna molto. E poi ogni tanto Fred e George mi mandano qualche "regalino". Diciamo che mi arrangio. Ron ha deciso di fare l'Auror, e sta frequentando gli studi assieme ad Harry. Hermione invece insegna Aritmanzia ad Hogwarts. Ogni tanto ci ritroviamo, e ci divertiamo come ai vecchi tempi. Ah, se potessi tornare indietro!E pensare che a quattordici anni volevo tanto diventare grande....

Sono così assorta nei miei pensieri che inciampo e per poco non cado. Fa freddo. Il cielo è grigio, ma non mi sorprende. A Londra piove quasi sempre, oramai ci ho fatto l'abitudine. E poi ora siamo in autunno inoltrato, mi sembra ovvio che piova. Mi aggiusto i capelli dietro l'orecchio, e continuo a camminare, le mani infilate nelle calde tasche del mio giaccone pesante. Arrivo alla stazione della metropolitana e scendo le scale. I pavimenti sono puliti, ma l'aria è pesante. Detesto l'odore della metropolitana. In un angolo, vicino la biglietteria, ci sono un gruppo di vagabondi, che dormono. Prendo dalla tasca un pò di spiccioli e li metto nel bicchiere di plastica affianco a loro. Uno alza la testa e mi sorride.

-Grazie, bella signorina-

Gli sorrido anch'io.

-Di niente-

La metropolitana arriva puntuale. Per fortuna è semi-vuota, e mi siedo affianco al finestrino. Poche fermate, e arrivo all'università. Il mercoledì e il venerdì, però, come ho già detto, posso andare ad assistere ai veri e propri scavi.

Salgo le scale

-Ciao Ginny-

Mi volto. Kathleen mi guarda sorridente. E' una tra le più esperte e brave archeologhe che abbia mai conosciuto. Non le ho mai chiesto l'età, ma dovrebbe avere una quarantina d'anni.

-Ciao, Kathleen-

-Devo andare a preparare gli strumenti per oggi. Ci vediamo alle nove e mezza qui fuori okay?-

-Okay...-

Continuo a salire le scale. Devo recuperare alcuni libri per delle ricerche che ho lasciato in biblioteca. Entro nella sala e mi dirigo verso gli scaffali.

-Ciao, Ginevra-

Oh, no. Conosco questa voce. Appartiene a una delle persone più antipatiche che possano esistere su questa terra.

-Ciao...-

Una ragazza, alta e truccatissima mi sta davanti.

-Oggi andrai agli scavi, vero?Sei contenta?- mi dice, come se fossi una bimbetta a cui si propone di andare al Luna Park.

Chiudo gli occhi e inspiro profondamente.

-Sì, molto.-rispondo freddamente. -Scusa, Cho, ma ora devo andare-

Cho Chang lavora nell'università dove io studio. E' una delle supplenti più apprezzate, sopratutto dai ragazzi. Non ci vuole molta fantasia per capirne il motivo.

Lei inarca le sopracciglia, assumendo un'aria canzonatoria.

-Certo. Scusami se ti ho....interrotto- dice, con un sorrisino sarcastico.

Giro sui tacchi e me ne vado. Proprio non la sopporto. Si comporta come se fosse superiore a tutti!!!Scuoto la testa, per non pensarci. L'università si sta riempendo. Guardo l'orologio; le nove meno dieci. Decido di scendere e di aspettare sui gradini all'entrata dell'università Kathleen e gli altri.

****

Okay, lo so, come inizio non è affatto un granchè. Il capitolo è corto e non succede niente. Ma la storia migliorerà (almeno spero^^) via via che si va avanti con i capitoli. Beh, fatemi sapere se vi interessa, o, se vi fa schifo.....sono ben accetti sia commenti positivi sia consigli per migliorare!!^^ Bacioni grossissimi!!

Riley
  
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