Alexis Jordan stava vagando per l’Hogwarts Express. Era allora una bambina dai capelli rossi, lunghi e mossi, gli occhi verdi e le gote con una spruzzatina di lentiggini, che risaltavano sulla pelle pallida. Era il suo primo giorno ad Hogwarts.
-P…posso sedermi?-. Chiese timidamente, affacciata a uno scompartimento. Dentro c’erano un bambino dai capelli biondissimi e la pelle diafana e uno dalla pelle scura.
-Chi sei?-. Chiese il primo, allarmato.
-Alexis Jordan, perché?-. Chiese, un po’ perplessa.
-Mah, credevo fossi una Weasley. Purosangue?-. Chiese ancora il bambino.
-S…si.-. Rispose Alexis, che fu invitata ad entrare. Il bambino scuro salutò con un cenno.
-Draco Malfoy, primo anno.-. Disse il bambino biondo, porgendole la mano. Lei gliela prese.
-Anche io.-. Rispose con un sorriso.
Quando ci fu lo smistamento, Alexis sperò di finire nella stessa Casa di Draco. I suoi genitori le avevano spiegato che Hogwarts è divisa in case, e che i ragazzi che vengono smistati in una casa si fanno amici i compagni di casa, ma anche quelli delle altre case. Le avevano detto solo che era una Purosangue, e che esistono anche i Mezzosangue  e i Nati Babbani. Volevano tenerla lontana da quei pregiudizi che erano costati a suo nonno una cella ad Azkaban. Quando il Cappello Parlante si posò sulla sua testa, era rossa in viso. Non le piaceva essere troppo al centro dell’attenzione.

-Mh, difficile, davvero difficile. Ottima mente, saggezza, astuzia e coraggio. Sai, incarni perfettamente lo spirito dei Fondatori. Sarai difficile da collocare. Staresti bene in qualsiasi casa, ora che ci penso. Oh, ho trovato…SERPEVERDE!-. Esclamò il cappello, e Alexis si andò a sedere, felice di essere stata smistata nella stessa casa di quello che ,se lo sentiva, era il suo primo amico a Hogwarts.

 

E il tempo passò in fretta per Alexis, ormai al quarto anno. Era a King’s Cross, che passava tra la folla di babbani, che la guardavano in modo strano. Stava per oltrepassare la colonna del binario 9 e ¾. Sua madre le fece le solite raccomandazioni.
-Mamma, sta tranquilla! Non sono più una bambina!-. Disse, sciogliendosi dall’abbraccio troppo stretto della madre. Oltrepassò il binario, e si ritrovò nel suo mondo. Corse da Daphne, che la stava aspettando.
-Dove ti eri cacciata?! Il treno poteva partire, sai?-. Chiese Daphne.
-Mia madre è come la Piovra Gigante, che ci posso fare?-. Rispose Alexis.
-Mia madre mi ha detto che quest’anno ci sarà un evento speciale ad Hogwarts.-. Disse Daphne. Alexis provò a pensare a cosa fosse.
-Beh, deve essere qualcosa di davvero speciale, se tua madre al Ministero lo sa. Non mi viene in mente niente...-. Concluse Alexis, alzando le spalle.
-Non è che non lo sa. Non me l’ha detto. E’ diverso…-. Esclamò Daphne, e questo fece nascere nuovi dubbi nella mente di Alexis. Cosa poteva essere?
-Vabbè, lo scopriremo, no?-. Aggiunse poi. Entrarono nel treno.
-Lex, Daphne! Venite qui!-. Esclamò una voce da uno dei primi scompartimenti. Era Blaise Zabini.
-Certo! Pensavate che vi avessimo abbandonato?-. Disse Alexis, mettendo il baule dentro il porta-bagagli.
-Che avete fatto quest’estate?-. Chiese Daphne, curiosa.
-Sono andato a Madrid, con i miei. Sinceramente, mi sono annoiato…-. Rispose Draco. Alexis sbuffò.
-Cosa c’è che ti fa ridere, a parte prendere in giro la Granger?!-. Chiese poi.
-Prendere in giro Potter?-. Provò a rispondere Draco, facendo ridere tutti.
-Beh, io sono andata in Francia, a Parigi. C’era una torre gigante, mi pare si chiamasse tu iffes. Mi pare sia stata costruita dai babbani…-. Disse Pansy. Daphne si portò una mano sul viso.
-Tour Eiffel, Pansy, Torre Eiffel. E, si, è stata costruita dai babbani.-. Disse poi, rassegnata all’ignoranza dell’amica.
-Mio padre ha dei parenti americani, così siamo andati a New York. Ci sono dei quartieri magici fantastici! E poi, la Coppa del Mondo di Quidditch. Anche se quella è finita un po’ male…-. Disse Alexis, giocando con una ciocca dei capelli rossi.
-Sei stata a New York. E io che mi vantavo della mia vacanza in Italia…-. Disse Daphne, incrociando le braccia.
-E voi, non avete ancora parlato. Theo, Blaise. Non mi direte che non avete niente da raccontarci come il biondino qui presente!-. Esclamò Alexis, indicando Draco.
-Beh, sono andato in Scozia, ma non è granché. In confronto a New York…-. Rispose Theo, senza alzare lo sguardo dal suo libro.
-Essere sballottato da tua madre tra negozi per i preparativi del suo settimo matrimonio vale come vacanza?-. Chiese Blaise, e Alexis e Daphne scossero la testa. Passarono tutto il viaggio così, parlando del più e del meno, e ridendo.
-Siamo arrivati!-. Disse Daphne, alzandosi.
-Finalmente. Scopriremo qual è il famoso evento speciale che si terrà a Hogwarts.-. Disse Alexis, stiracchiandosi. Le carrozze al villaggio di Hogsmade per tutti si trainavano da sole, invece Theodore e Alexis vedevano i Thestral. Alexis da quando aveva dodici anni. Vide morire sua cugina, per il Vaiolo di Drago. Aveva sei anni, e non è sopravvissuta, essendo stato diagnosticato troppo tardi. Quei Thestral all’inizio le facevano paura, ma poi ci ha fatto l’abitudine.
Entrati a Hogwarts, lo stomaco di Alexis brontolava, come quello di molti altri. Ma prima di mangiare, ci sarebbe stata la cerimonia dello smistamento. I bambini entrarono in fila, e uno a uno vennero smistati. Il primo era spaventato, si vedeva, ed era rosso in viso.
-Tassorosso…-. Mormorò Alexis. Il verdetto del cappello era Tassorosso, e Alexis esibì un sorrisino soddisfatto. Poi seguì una bambina, dall’aria saccente.
-Corvonero è la tua strada…-. Disse Alexis, imitando il cappello. La bambina si sedette al tavolo dei Corvonero. Alexis indovinò il destino di molti altri, cosa molto improbabile visto il suo Troll a Divinazione.
Il banchetto non arrivava, e lo stomaco di Alexis ululava, come quello di altri. Gazza, sopraggiunto correndo, era stranamente elegante.
-Sono arrivati!-. Disse, con il fiatone.
“Sono arrivati, chi?”. Pensò Alexis. All’improvviso delle ragazze dall’uniforme azzurra arrivarono facendo inchini a destra e a manca, sospirando. O sospiravano i maschi?
Daphne guardava Blaise, che guardava le ragazze dall’uniforme azzurra, con sguardo vagamente omicida. Alexis guardava le ragazze dall’uniforme azzurra e basta, pensando che erano troppo “Bon-Ton”.
-Come fai a guardare quelle come fossero dee?-. Chiese Draco a Blaise, che a momenti sbavava.
-Perché? Sono bellissime!-. Rispose Blaise, con voce sognante.
-Non tanto…-. Commentò Draco, e Blaise si girò.
-E allora dimmi, chi è bella?-. Chiese Blaise. Draco ci pensò un po’. Bella… Se pensava a quella parola le veniva in mente solo una persona.
-A…Alexis…-. Rispose, e Blaise sgranò gli occhi. Non doveva dirlo...
Poi fu il turno degli studenti di Durmstrang, che arrivarono con un entrata di scena migliore delle studenti di Beuxbeutons, questo il nome della scuola delle studentesse. Silente annunciò che a Hogwarts si sarebbe tenuto il Torneo Tre Maghi.
-Ecco cos’era! Lo avevo sospettato!-. Disse Alexis, ricevendo un occhiata scettica da Daphne. La parola passò a Barty Crouch.
-Per ragioni di sicurezza, al Torneo parteciperanno i ragazzi di diciassette anni e oltre.-. E li si sentirono molteplici fischi. Era ingiusto, lo pensavano tutti.
-Non è giusto! “Dovete avere diciassette anni”! Tanto muori se ne hai diciassette, quattordici o undici!-. Sbottò Alexis. Molti le diedero ragione.
-In più, ci sono studenti undicenni dalle capacità di dei diciassettenni e chi, come Tiger e Goyle, ha passato l’anno con sistemi di dubbia validità.-. Disse Daphne, più calma.
-Ragazze, cos’è il Torneo Tremaghi?-. Chiese Pansy. Alexis scoppiò a ridere, e Daphne si passò una mano sul viso.
-Hai mai letto Storia di Hogwarts?-. Chiese Daphne, con uno sguardo un po’ saccente.
-No!-. Rispose Pansy.
-Questo spiega tutto…-. Mormorò Alexis. Ora avrebbero dovuto spiegare a Pansy cos’era il Torneo Tremaghi.
Dopo il banchetto, tutti ritornarono nelle loro Sale Comuni. Gli studenti di Durmstrang vennero ospitati dai Serpeverde, ma questo ad Alexis non piaceva. Stavano parlando di come quella casa fosse la migliore, perché non c’erano Mezzosangue, o di come Durmstrang fosse più giusta per lo stesso motivo.
Intanto, nel Dormitorio Maschile di Serpeverde, Blaise Zabini voleva ottenere spiegazioni da un annoiato Draco Malfoy.
-Prima hai detto che Alexis è più bella delle studentesse di Beuxbeutons. Perché?-. Chiese Blaise.
-Beh…è più bella, questo lo devi riconoscere. E…non lo so! Quando penso alla parola “bella”, mi viene in mente solo lei!-. Rispose Draco, tutto d’un fiato.
-Ok. Ora ti faccio una domanda. Ti piace Alexis. Prendi tempo per rispondere, se vuoi…-. Disse Blaise pacato. Draco ci rifletté un po’. Alexis, la sua migliore amica da sempre?
-Non lo so.-. Rispose scandendo bene le parole.

 ALEXIS E DAPHNE
Alexis: http://static.pourfemme.it/pfwww/fotogallery/625X0/45853/chioma-rosso-fuoco.jpg
Daphne: http://celebsvenue.in/images/2012/05/out.php/i55613_gemma-ward-for-precious-beauty-japan-no.-006-photo-shoot-006.jpg

Angolino dell’autrice
Buongiorno a tutti. Ecco qui il primo capitolo della mia prima storia. Spero vi sia piaciuto. Qui ci sono le immagini di Alexis e Daphne. Ho raccolto tutto il coraggio del mondo, e l’ho pubblicata. Ora spero che voi scriveste un commentino un po’ più giù. Hanno fatto quel riquadro, perché non usarlo.
RECENSIRE E’ BENE. NON RECENSIRE E’ MALE. RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!!!!