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Autore: rora17    19/11/2013    6 recensioni
^^–Buona sera Signorina Granger, vedo che ha deciso di impormi ancora la sua fastidiosa presenza-
la vidi tramutare il suo dolce sorriso in una smorfia e con voce scocciata rispose al suo saluto voltandogli le spalle e presentandolo al gruppo di bambini terrorizzati dalla sua presenza.
L’uomo la fissò mentre si allontanava con un ghigno sadico sulle labbra, era già riuscito a irritarla e le lezioni non erano ancora cominciate!^^
Questa Fanfiction sarà una storia d'amore tra Severus ed Hermione. Sarà una storia con i suoi alti e bassi, fatta di litigi e riappacificamenti e con un po' di mistery che non guasta mai!
Ambientata in un ipotetico settimo anno, subito dopo la seconda guerra magica.
Spero che vogliate approfondire la lettura e farmi sapere il vostro pensiero! A presto
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Flaws

 
There’s a hole in my soul
I can’t fill it I can’t fill it
There’s a hole in my soul
Can you fill it? Can you fill it?
 
 
 
Severus continuava a tormentarsi. Perché Hermione si comportava così?! L’aveva sfiorata un paio di volte e lei si era sentita malissimo. Controindicazioni dell’incantesimo di memoria?!
Poteva dare qualche scombussolamento e se non eseguito correttamente, far rivivere alcuni momenti che si erano tentati di cancellare, ma questo era impossibile. Lui non sbagliava mai, figuriamoci nell’eseguire un banale incantesimo di memoria.
E allora cos’era…
- Per tutti i maghi defunti- sbottò, crollando sulla sua scrivania, la testa fra le mani. Doveva fare qualcosa o sarebbe impazzito.
“ Maghi defunti…” rimuginò su quest’ultimo pensiero poi si concesse un sorrisino tirato.
- cosa farei senza di te Albus?!-
 
 
- Ginny ma come hai fatto??-
La rossa sorrise maliziosa sventolando il mantello dell’invisibilità sotto il naso dell’amica
- ho le mie qualità segrete- disse facendole l’occhiolino.
Hermione scosse la testa incredula. Aveva un’amica fantastica.
 
 
 
- Natalie ti è arrivata una lettera..-
- Grazie Rose- disse, prendendo al volo la lettera che la compagna le porgeva.
- Ci vediamo a trasfigurazione- la congedò, incamminandosi velocemente nel corridoio intasato dagli studenti. Trovò al volo un angolo libero e con il cuore in gola aprì la lettera…
 
Cara Natalie
Ho bisogno di vederti. Incontriamoci alle 20.00 nel bagno dei prefetti
Sempre tuo
L
 
La ragazza sorrise teneramente rileggendola.
“Aveva bisogno di lei…” sospirò felice mettendo la preziosa lettera nella borsa. Si sentiva così fortunata. Contro ogni aspettativa aveva trovato un uomo che l’amava per quello che era. Non aveva mai avuto fortuna con i ragazzi; Era troppo timida anche solo per pensare di avvicinarsi a qualcuno.
In parte non le era mai dispiaciuto; Le sue amiche da innamorate diventavano delle perfette imbecilli, lei invece non aveva mai avuto questi problemi e tutto ciò la faceva sentire più indipendente e forte delle altre. Ora si ricredeva completamente. Dopo aver sperimentato l’amore con la A maiuscola non intendeva tornare alla Natalie di prima. Con questi pensieri andò a trasfigurazione anche se la sua mente era già nel bagno dei prefetti con il SUO professore.
 
 
 
Toc toc…
Piton aspettò giusto trenta secondi di cortesia e poi ribussò con più slancio.
Nulla.
Attese ancora trenta secondi per evitare di farsi dare del maleducato dall’odiosa preside e poi spalancò la porta. L’ufficio era deserto e silenzioso. Si portò al centro della stanza e alzò lo sguardo sui quadri dei defunti presidi tutti rigorosamente addormentati tranne, fortunatamente, la persona che cercava.
- Albus- salutò con un rigido cenno del capo – tempismo perfetto nello stare sveglio-
Il preside sorrise – Ho un ottimo sesto senso Severus… dovresti saperlo.-
Per tutta risposta il professore sbuffò in malo modo e si accodò rigidamente sulla sedia davanti alla scrivania.
- Minerva?-
- Oh aveva degli affari di varia natura da sbrigare-
- Bene-
- Bene- ripeté Albus, visibilmente deliziato.
La conversazione cadde nel vuoto. Severus si sentiva un cretino e non aveva la minima idea di come iniziare il discorso.
“ Ehi Albus… sai ho cancellato la memoria della signorina Granger però ora lei non si sente molto bene.. è colpa mia??!” oppure “ Albus… ho messo in punizione una studentessa per tutta la notte, l’ho schiaffeggiata poi l’ho baciata… ah già le ho cancellato la memoria”
Inspirò con forza e si diede del deficiente un paio di volte, poi si decise…
Era il momento di tagliare la corda. Non poteva farcela.
- Beh.. allora andrei… ho anch’io degli affari da sbrigare!- sentenziò, alzandosi.
- Ma come te ne vai di già? Non hai preso neanche una tazza di te –
- Sto bene così grazie…- sbottò, voltandosi deciso a uscire da quell’ufficio, ma la voce del quadro lo bloccò sul posto…
- No che non stai bene Severus… hai bisogno di un mio consiglio e non sai come chiedermelo. Per cui… sputa il rospo.- disse Albus, gli occhi che brillavano dietro le lenti a mezzaluna. Severus continuava a chiedersi come un semplice quadro fosse capace di tutto ciò anche se erano nel mondo magico.
Visibilmente scocciato riprese il suo posto. Accavallò strettamente le gambe, si prese la punta del naso tra le dita e sospirò.
- Non è realmente un mio problema- fece una piccola pausa per raccogliere le idee.
- C’è un mio amico…-
- Amico?- lo interruppe il preside – Ohibò.. questa mi è nuova. Odiavi questa categoria di persone…-
- le odio ancora. Diciamo un conoscente. Posso continuare?-
- certo certo. Continua pure!-
Piton gli lanciò uno sguardo di fuoco e riprese…
- ha un problema con la… -
“ Fidanzata… compagna… amica. Cosa diavolo era Hermione…
- ragazza- “ Sul neutro, bravo Severus”
-… di cui si è, diciamo, invaghito. Pensa di non essersi comportato proprio da gentiluomo e di aver commesso un grosso errore anche se, a detta di tutti, lui di errori non ne commette mai.- puntualizzò
- Ma comunque ora la ragazza in questione non sta molto bene e non sa come rimediare al potenziale errore.-
Silente annuì gravemente alle sue parole, sospirando.
- Io ritengo che l’incantesimo di memoria sia stato eseguito perfettamente ma lo stato d’animo di chi l’ha eseguito non era al massimo della sua forza e questo lo ha reso imperfetto.-
- Era quello che pensavo!- ribatté Severus poi però registrò meglio le parole dell’uomo e quasi si strozzò con la sua saliva. Afferrò i braccioli della sedia e fissò il quadro allibito.
- Non ho mai parlato d’incantesimo di memoria…-
Albus agitò una mano con fare annoiato.
- Suvvia… non sono certo uno sciocco. Ho i miei informatori- disse, facendogli l’occhiolino. Il professore fu molto tentato di afferrare il quadro e di strapparlo in minuscoli pezzettini non più ricomponibili.
- Ora…- Silente assunse un’aria molto seria – la cosa da fare Severus è questa. So che ci hai già pensato da solo, ma tant’è che sei qui, per cui te lo dirò io… rimuovi l’incantesimo o causerai altri problemi alla signorina. Vuoi forse farle del male?-
L’uomo fissò intensamente gli occhi azzurro cielo del preside. Per quanto il quadro fosse immensamente realistico non riusciva a catturare tutto quello che contenevano quegli occhi quando era in vita. Era stato come un padre, un amico, un confidente per lui. Non poteva mentire.
- Io… credo di amarla.-
 
 
21/02/1999 ore 07.55 p.m
 
- Ginny sei sicura che verrà? Magari hai preso un bel granchio e noi staremo qui tutta la notte rannicchiate sotto al mantello dell’invisibilità a morire di stenti.-
La rossa alzò gli occhi al cielo.
- Melodrammatica Hermione! Fidati… verrà! Da quello che sono riuscita a dedurre è cotta come una pera e qualsiasi cosa le propina quello lei se la beve. Per cui.. verrà! E ora zitta. Manca poco.-
Ginny zittì ogni protesta di Hermione con uno sguardo corrucciato. Fu provvidenziale perché esattamente un minuto dopo la porta si aprì lasciando entrare uno spiraglio di luce che mise in evidenza la figura di una ragazza.
Le due grifondoro trattennero il respiro e osservarono Natalie muoversi furtivamente per il bagno alla ricerca di Lestat.
- Lestat? Sono io… dove sei?- mormorò la ragazza, guardandosi attorno.
Ginny tirò una gomitata tra le costole di Hermione che accusò il colpo in silenzio. I suoi occhi dicevano “ Te l’avevo detto”
-Lestat?-
La rossa fece un cenno con il capo e si avviarono, silenziosamente, verso la ragazza, portandosi alle sue spalle.
Natalie aveva il cuore in gola. Si sentiva osservata, oltre che dalla sirena sul suo scoglio, anche da occhi invisibili tutt’attorno. Sperava vivamente che fosse una trovata del professore, anche se, doveva ammettere era strano. Non c’era neanche una candela accesa…
- Lestat?- riprovò titubante poi successero in sequenza diverse azioni che la lasciarono completamente spiazzata…
- Ma cos…-
In un attimo il bagno fu completamente illuminato e quando la ragazza riacquistò il dono della vista si vide ben due bacchette puntate contro il volto.
- Ginny! Hermione!- disse sbalordita, alzando le mani in segno di resa. Hermione abbassò la bacchetta. Le faceva un po’ pena e non voleva spaventarla eccessivamente. Temeva fosse solo un'altra pedina di Lestat, la più debole per giunta.
Ma Ginny non era dello stesso avviso e continuò a tenere ben salda la bacchetta.
- Natalie dammi la tua bacchetta- ordinò. La ragazza obbedì subito.
- Bene! Ora ci faremo una bella chiacchierata- continuò la rossa minacciosa.
L’amica alzò gli occhi al cielo.
- Per Merlino Ginny… non esageriamo! Sii un po’ più gentile-
- Oh avanti Herm… era una vita che sognavo di intimidire qualcuno e di farlo confessare… mi hai rovinato tutto.-
- Non esagerare!-
- Esagero eccome…- sbottò la rossa, incrociando le braccia, girandosi verso la Grifondoro. Natalie seguiva la conversazione come si segue una partita di ping pong.
- Ti sei calmata? Avevamo un piano…-
- No TU avevi un piano… io dovevo agire! Non me lo hai fatto fare…-
- Dai Ginny…-
- Ehm… scusate…-
La ragazza cercò di infilarsi nella conversazione. Non aveva idea di cosa stesse succedendo ma lei aveva un appuntamento per cui…
- Mi fa piacere avervi viste… ma io andrei!-
- NO!- dissero in coro, finalmente d’accordo. La ragazza s’immobilizzò sul posto.
- Cosa sta combinando il professor Lioncourt?-
- C-come?-
- Mi hai sentito… cosa sta succedendo con il professor Lioncourt! Non farmi ripetere.-
La ragazza spalancò gli occhi terrorizzata, il cervello completamente vuoto. Sapeva una cosa sola. Non poteva confessare niente o la sua tanto sognata storia d’amore sarebbe andata in fumo così come la sua carriera scolastica.
- Non so nulla. Non so perché chiediate a me… tra tutte poi. Io non ho nessun contatto con Lest… il professore.- fece un sorriso tirato, le mani che tremavano.
Le due amiche si scambiarono uno sguardo d’intesa.
- Avanti Natalie…- incominciò Hermione con tono conciliante – sei qui perché ti abbiamo tirato in una trappola. La lettera che ti è arrivata oggi l’abbiamo inviata noi…-
La giovane Grifondoro fece per protestare ma fu interrotta da Ginny.
- Eravamo qui ad aspettarti e ti abbiamo sentito chiamare il professore per nome… perciò non provare a mentire.-
Natalie chiuse le mani a pugno, conficcandosi le unghie nella carne. Era pronta a combattere anche senza bacchetta, dovevano solo sfidarla…
- Non so niente!-
Alzò il mento, guardandole con gli occhi socchiusi.
Hermione cominciò a spazientirsi. Si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli. Sospirò pesantemente pronta per una lunga, lunghissima conversazione quando, in un millesimo di secondo, si ritrovò sdraiata sul pavimento. Natalie si era fiondata a testa bassa contro la Grifondoro, pronta a tutto, usando le sue unghie.
Ginny, nel panico, afferrò entrambe le bacchette, urlando
- Relascio-
L’incantesimo, raddoppiato di potenza, fece volare Natalie dall’altra parte della stanza. Colpì con un sonoro colpo la parete di marmo, accasciandosi e rimanendo immobile.
- Herm tutto bene?-
La ragazza si sfiorò la guancia che sentiva pulsare terribilmente.
- Si grazie Gin…-
Si alzò con una smorfia di dolore. Sentiva la schiena dolorante a causa dell’atterraggio. La rossa la sostenne per un braccio.
- Sei stata un po’ troppo entusiasta con l’incantesimo- affermò, guardando la ragazza che stava cominciando a dare i primi segni di vita dall’altra parte della stanza.
- ero nel panico – si giustificò Ginny. Si scambiarono un sorriso tirato che sparì non appena sentirono Natalie mugugnare.
Afferrarono saldamente la bacchetta e si avvicinarono.
La loro compagna era accasciata di lato, i capelli le nascondevano completamente il viso.
Si muoveva a scatti. La botta doveva essere stata molto forte. Si rimise un po’ più dritta, mugugnando piano. Tirò su con il naso un paio di volte e poi alzò lo sguardo sulle due donne che la torreggiavano, bacchette alla mano.
- Mi dispiace Hermione… Ginny. Io non sono una persona violenta.-
La grifondoro si accucciò accanto alla ragazza, posandole una mano sulla spalla. Stava tremando…
- I-io volevo proteggermi. Ho bisogno di finire la scuola, non posso essere espulsa- disse, fissando intensamente Hermione.
- Rimarrà fra noi.. però ti prego Natalie  raccontaci cosa sta succedendo…-
La grifondoro prese un bel respiro e cominciò a raccontare…
- Sono rimasta subito affascinata dal nuovo professore di difesa contro le arti oscure, tutte lo siamo state. È bello, affascinante e misterioso. Ero sempre la prima ad arrivare alla sua lezione e sempre l’ultima ad andare via. Ero completamente persa da lui, cioè lo sono tutt’ora a dire la verità…-
Arrossì colpevole, abbassando lo sguardo e poi riprese…
- Non sto a raccontarvi i dettagli ma va di fatto che abbiamo cominciato a frequentarci in segreto ovviamente. Vi prego…-
Strinse la mano di Hermione con forza. – non dite nulla, io sono innamorata di lui e non potrei mai lasciarlo…-
La mora ricambiò la stretta – stai tranquilla Natalie –
Non intendeva rovinare i sogni di questa ragazza ma doveva metterla in guardia su l’uomo che lei considerava perfetto. Prima però doveva scoprire di Severus.
- Ascolta… cosa sta facendo al professor Piton?-
Natalie sbattè un paio di volte le palpebre, confusa.
- Nulla che io sappia…-
- Ti prego. Pensaci bene. Qualsiasi cosa…- disse sull’orlo della disperazione. Doveva pur esserci qualcosa…
- Ora che ci penso… l’ho sentito parlare con qualcuno del professor Piton. Riguardava il suo odio per lui e so che lo stava controllando perché, a detta sua, stava infrangendo delle regole fondamentali della scuola. Ehm… devo chiederti scusa Hermione se sono stata particolarmente appiccicosa ma ho dovuto farlo. Lestat me l’ha chiesto come favore…-
 Ma il resto delle parole si persero nel nulla.
 
 - Severus… che cosa succede?-
- non posso dirti nulla Hermione, mi rincresce.-
Cercò di allontanarsi ma lei lo trattenne saldamente per i polsi.
- perché?-
- saresti in pericolo.-
- non m’importa.-
- si che ti importa.-
 
Hermione si presa la testa fra le mani. Ora era tutto più chiaro ma aveva bisogno di sentirlo da lui. Doveva andare nel suo studio.
- Ginny vado da lui- mormorò guardando la sua migliore amica. Anche lei aveva collegato insieme i pezzi e annuì.
- NO!- urlò Natalie, spaventando entrambi.
- C-cosa?-
- Non puoi andare. Lestat l’ho scoprirà il professore è continuamente sotto sorveglianza… ti faranno espellere!-
Hermione si alzò risoluta.
- Amo infrangere le regole- sorrise alla rossa – ci pensi tu ora?-
Ginny annuì.
- lascia fare a me!-
 
 
Corse come non aveva mai fatto. Si lanciò nei sotterranei incurante di tutto e di tutti. Rischiò persino di finire nel gradino evanescente che ormai saltava da anni senza pensarci. Arrivò davanti allo studio e senza bussare spalancò la porta. Era pronta a tutto.
 
“ Io credo di amarla. Io credo di amarla. Io credo di amarla. Io credo di amarla”
L’unico pensiero che Severus riusciva a produrre era proprio questo ed era sfiancante. Bevve un sorso di Whisky incendiario sperando di annebbiare il cervello a sufficienza per non pensare più a ciò che aveva detto e allo sguardo più che soddisfatto di Albus. Sbuffò rabbioso quando un colpo alla porta non lo fece sobbalzare sulla sedia.
- Granger cosa diavolo stai facendo qui? ORA?- sbraitò alzandosi.
Era ferma davanti alla porta. Gambe divaricate, pugni chiusi e uno sguardo risoluto.
- 20 punti in meno a Grifondoro e diventeranno 50 se non esci immediatamente.-
La minaccia non fece nessun effetto. Piton spazientito fece un paio di passi avanti.
- Sei sorda per caso??! Bene 50 punti..-
- Oh stai zitto!- sbottò Hermione, correndo verso di lui e saltandogli in braccio, aggrappandosi con le gambe ai suoi fianchi. Piton di riflesso la strinse a se, lasciando le mani un secondo dopo.
- Sei pazza? Sono un tuo profess…-
Ma l’uomo non completò mai la frase, soffocata dalla bocca della Grifondoro che reclamò un bacio. Rimase sconvolto e immobile ma non appena le labbra della ragazza si fecero più insistenti, chiuse gli occhi e le afferrò le natiche, tenendola stretta a se.
Fu un bacio passionale e infuocato. Le lingue che si cercavano, il respiro che accelerava pericolosamente.
Piton per riprendere fiato andò a tormentare il collo bianco di Hermione mentre lei spostava le labbra vicino al suo orecchio.
- So perché mi hai lasciato… ti odio Severus Piton.- disse, mordicchiandogli il lobo. L’uomo fermò i baci sul collo, tirando indietro il volto per guardarla in faccia ma Hermione glielo impedì.
- Portami in camera Severus. Voglio fare l’amore con te.- sussurrò maliziosamente.
Probabilmente sarebbe stata l’ultima notte insieme. Se era vero quello che Natalie aveva raccontato, ora qualcuno stava per avvisare il professor Lestat e loro sarebbero stati scoperti e espulsi dalla scuola. Poteva contare su Ginny per ritardare il tutto e dargli del tempo per loro, ma prima o poi sarebbe successo. Lo sapeva Hermione come lo sapeva Piton. Ora stava a lui scegliere.
Stettero entrambi immobili per un attimo, poi Piton le afferrò il volto con una mano, guardandola profondamente negli occhi.
La ragazza sorrise teneramente, ricambiando lo sguardo. Si avvicinò lentamente questa volta osservando le labbra del suo professore umide e socchiuse. Fu Piton a ridurre le distanze baciandola.
Se la sistemò meglio in grembo e senza staccare le labbra da quelle di lei si avviò verso la camera.                                                    
 
 
 
 
Eccoci alla fine di questo capitolo! Vi è piaciuto? Cosa ne pensate? Sarei felice di sapere una vostra opinione al riguardo. Il prossimo sarà terribilmente Hot… lettrice avvisata… mezza salvata! ;)
Un bacio Rora
  
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