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Autore: scythemeister_MakaAlbarn    19/11/2013    19 recensioni
C'è odore di sangue intorno a te? Sei stata di nuovo tu, no?
Non ti dovresti stupire.
Apri gli occhi. Nero nel bianco. Non hai freddo, piccola strega. Non sai cosa sia il gelo. Eppure ce l'hai dentro. E fuori. Aspetti.
Che qualcuno ti salvi.
Aspetti.
Piccola principessa, la tua guardia basterà a proteggerti?
La Fata blu forse ti porterà via, con il suo amico dai capelli di neve. Le loro mani non si sono ancora separate.
Non ti resta che sperare, piccola strega. E aspettare...ancora.
Genere: Azione, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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EPILOGO
 
 
Tra le montagne, molto lontano da qui, esiste un mondo incantato dove la neve scende tutto l’anno.
Si dice che in quel luogo ci siano laghi le cui acque scarlatte e cupe racchiudono tutta la tristezza e la sofferenza di una bambina. Alcuni pensano che fosse una strega malvagia, altri uno spirito consumato da una terribile maledizione.
Ora quella bambina non si sente più sola, non ha più paura. La neve candida piano piano cadrà e porterà via ogni brutto ricordo.
Quella bambina aspetta che tutto sia di nuovo bianco, fa l’angelo nella neve e i suoi occhi sono colmi di meraviglia. Quando sarà ora, potrà colorare il suo nuovo mondo come più le piace, perché ora è lei la sovrana.
La possente guardia la proteggerà fino alla fine.
E quei dolci, piccoli fiori magici sono tutti per lei, la principessa, il fiore più bello.
 
 

 

 Fata blu…
 
Riapre gli occhi che si è gia fatto giorno e un’unica linea di luce filtra dalla persiana.
Si solleva fiaccamente, puntando i polsi che sprofondano nel materasso. Quelle ore di sonno non hanno sortito gli effetti sperati; è ancora stanco morto e la testa gli gira paurosamente.
Al fondo del letto, Blair si rivolta piano tra le coperte finendo con una zampa a ciondoloni.
“Ohi, Master…”
Lei respira appena più forte, senza muoversi. Si è appoggiata alle sue cosce, incassando la testa tra le braccia incrociate. Potrebbe cadere da un momento all’altro dalla sedia sulla quale è accovacciata.
“Maka…”- chiama ancora. La solleva un poco dai gomiti per sfilare le gambe dalle lenzuola.
Sa che è sveglia ma finge di non accorgersene.
Si china in avanti, strizzando gli occhi per leggere l’ora sulla sveglia, gli sembra che la lancetta dei secondi si muova troppo velocemente. Sono le tre e dieci di pomeriggio e ha freddo ai piedi anche se si è addormentato coi calzini. Quel gelo bastardo che gli si è attaccato addosso durante la notte non lo vuole mollare.
Rimane a guardare il soffitto, immerso nella penombra, con le dita tra i capelli della sua maestra.
“Adesso i miei sono più lunghi, sai?”
Abbassa il capo per guardarla, l’ombra la nasconde. Il suono del suo respiro è il più dolce che abbia mai sentito.
 
Se mi chiamerai
ti troverò, mia cara,
Non importa dove tu sia,
Ti libererò da ogni maledizione.

 
 Scende ancora sentendo le doghe cigolare sotto il suo peso, la osserva più da vicino. Il suo viso è disteso e quieto come la notte precedente, come quando l’aveva presa a spalle e portata in camera sua.
E lei aveva pronunciato il suo nome nel sonno. 
 
 Quando perdi di vista i tuoi sogni e ti senti confusa,
Ti prego, innalza il tuo cuore.
 
Non sei sola, io sono qui,
Nella tua anima.
 
 
Il ragazzo inarca appena le labbra. Ora Maka non dirà il suo nome perché non sta dormendo.
La stringe a sé, forse più dolcemente di quanto avrebbe voluto, mentre lei ancora si ostina a restare immobile e molle. Il buio cela il rossore delle sue guance.
“Guarda che lo sento il casino che fa il tuo cuore.”- le soffia all’orecchio, sollevandola. Con un bacio leggero constata che il suo viso si è fatto rovente.
Maka mugola qualcosa serrando forte le palpebre –“Uffa…”
La adagia tra le lenzuola, sistemandosi accanto a lei. Ha troppo sonno per prenderla in giro.
“Soul…?”
Le carezza la nuca, ad occhi chiusi, sente il suo fiato caldo sul collo. Afferra un lembo del copriletto e se lo tira fin sopra le orecchie.
“Soul…”
 
Fata blu,
Mi hai dato la prova che esisto.
 
 I piedi di Maka stanno piano piano scaldando i suoi. Sente le due piccole mani sfiorarlo con titubanza.
“…ti amo.
 
Mi hai dato la prova che sono vivo.
 
 Lei è così, è sempre stata la più coraggiosa. Per questo è così cool…
“Anche io…Maka.”- sbadiglia -“Non aver mai paura di dirmelo.”
La maestra sobbalza, purpurea. La poca lucidità lo ha reso per un secondo terribilmente sincero.
Soul sente ancora una volta Blair rigirarsi ai suoi piedi.
Può addormentarsi, si renderà conto poi di aver detto qualcosa di cui si vergognerà per tutta la vita.
 
Un legame chiamato fiducia.
Un legame chiamato eternità.
 
 

A tie called eternity. Fine.

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ANGOLO A ME:

Bisogna fare silenzio per sentire meglio ciò che l’anima ha da raccontare.
Ecco perché la mia non ha ancora aperto bocca… La odio a volte.
Eppure avrei un mucchio di cose da dire, tantissime persone da ringraziare.
Subito ho pensato ad una storia bonus. “E’ geniale!” mi sono detta… Seh, geniale un corno. Come accidenti faccio a ringraziare tutti?! Siete…tanti…TANTI!
Sarebbe comunque rimasta un’idea assolutamente perfetta…se solo non mi fosse venuta in mente la pubblicità della “Ringo”.
“Sai, giocando ho capito una cosa: che è proprio quando non va che devi riprovarci, sapendo che in campo non sei mai da solo. E vedrai che la palla che aspetti arriva anche all’ultimo minuto… Nananana nananana e eeh nananaaaa.”
A quel punto ho deciso di cestinare l’idea…
 
“Nananana nananana…”
“Soul…ti prego. Proprio no.”
 
E davvero, sono qui da ore, piazzata davanti al monitor, mentre batto sulla tastiera parole senza senso. Scrivo e cancello, lasciando spazio a pensieri ancora più assurdi.
Tutto perché avevo promesso dei ringraziamenti seri e ben organizzati. Magari anche un po’ commoventi. E invece qui l’unica che si sta commovendo probabilmente sono io. Perché tutti, dal primo all’ultimo, siete stati meravigliosi. Grazie a questa storia ho avuto modo di parlare con persone speciali e importanti che mi hanno sostenuta e mi sostengono tuttora.
Vill…senza di te cosa potrei mai fare…? Grazie.
Mitzu-chan, Illy-chan, Exca-chan, Kasumi, Violet-chan e Wi-chan…siete sempre state con me e non finirò mai di pensare che siete grandiose…e spettacolari. E anche incredibilmente pazienti e gentili.
E vi adoro. Punto.
Sostar…Sol-chan…non so più come chiamarti…aiuto!
Angel e Luna…sempre dolcissime.
A tutti gli altri che hanno recensito, a coloro a cui è piaciuta la storia, anche a chi l’ha letta per sbaglio, un bacio, o se vi fa schifo, un abbraccio gigante. Scusate se non scrivo il nome di tutti…
E poi ci sono anche molte altre persone con cui non ho avuto occasione di discutere ma che comunque mi hanno seguita e sostenuta.
 
“Nananana…”
 
Anche quando avevo paura di fallire.
 
“Nananana…”
 
Voi tutti ci siete sempre stati…
 
“E eeh…”
 
E mai dimenticherò la meravigliosa esperienza che mi avete regalato.
 
“Nananaaa…”
“Soul.”
“Ohi…”
“Idiota.”
“Lo so…”
*chu*
 
Grazie a tutti.
 
Vostra,
scythemeister_MakaAlbarn
  
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