Capitolo 15
O come Otello
Quando Chuck la mattina dopo arrivò a scuola non rimase affatto sorpreso di trovarsi davanti una Blair che faceva finta che lui non fosse mai esistito, non si aspettava niente di meno da lei, ma se lei pensava che lui per questo le sarebbe immediatamente corso dietro si sbagliava e di grosso anche. Lui era Chuck Bass dannazione! Non voleva essere il primo a cedere, non importava che volesse disperatamente andare da lei e chiarire il malinteso, aveva il suo dannato orgoglio da mantenere.
Il suo proposito iniziò a vacillare quando all’ora di pranzo vide Blair che flirtava con un tizio che non aveva mai visto prima. Non che lui badasse davvero al resto della gente, ma se lui non lo conosceva vuol dire che doveva essere insignificante. Era così intento a guardarli da non aver ascoltato una sola parola di ciò che gli stava dicendo Nate.
Il suo proposito iniziò a vacillare quando all’ora di pranzo vide Blair che flirtava con un tizio che non aveva mai visto prima. Non che lui badasse davvero al resto della gente, ma se lui non lo conosceva vuol dire che doveva essere insignificante. Era così intento a guardarli da non aver ascoltato una sola parola di ciò che gli stava dicendo Nate.
“Chuck?”
“Uh?” spostò con grande sforzo gli occhi verso il suo migliore amico.
“Tutto bene amico?” Chuck pensò che se persino Nate si era accorto della sua distrazione aveva davvero qualcosa che non andava. Si passò una mano tra i capelli cercando velocemente una scusa.
“Sì, mi ero lasciato distrarre dalla gonna di quella biondina” rispose indicando una ragazza del primo anno nelle vicinanze di Blair, con la gonna talmente corta da far concorrenza a quella di Serena, peccato che non avesse le sue stesse chilometriche gambe.
L'amico rise “Sei sempre il solito!”
Distolse lo sguardo dalla ragazza per posarlo sul piatto con il quale stava giocando con la forchetta da dieci minuti, senza però mettere in bocca nulla, poi domandò “ che mi avevi chiesto?”
“Stavo dicendo hai visto chi è quello con Blair?”
Fece finta di guardarli come se si accorgesse solo in quel momento della loro presenza al centro del cortile e fece finalmente la domanda che gli stava rodendo il fegato da mezz'ora “No, chi diavolo è?”
“Richard Albert, fa inglese con noi”
Sollevò un sopracciglio, ok, Blair non aveva proprio scelto un signor nessuno, doveva darle un po’ di credito, gli Albert erano una famiglia piuttosto conosciuta e ora che ci pensava gli sembrava anche di aver sentito parlare bene di lui come giocatore di Lacrosse, ma non era quello il punto. Prima che potesse andare avanti col vortice dei suoi pensieri e che potesse dire qualcosa, Nate continuò “Mi ha sostituito con quello, ti rendi conto?”
Chuck moriva dalla voglia di dire all’amico che quello là non era affatto il suo sostituto, era solo uno stupido fantoccio che la bella regina della Costance stava manipolando a suo piacimento solo per far ingelosire lui. E la cosa che gli dava più sui nervi era che ci stava dannatamente riuscendo.
Osservò meglio il ragazzo e non capiva di che cosa Nate si lamentasse oltretutto, era la sua esatta copia, occhi azzurri, capelli biondo cenere, faccia da bravo ragazzo, gli mancava solo il ciuffo. Strinse forte i pugni per il nervosismo che quell’immagine gli provocava.
Quando vide la mano del ragazzo toccare il braccio di Blair fece ricorso a tutto il suo autocontrollo per rimanere fermo dov'era e dal trattenersi dall’urlare a Nate che era ora di smetterla con questa storia dell'ex fidanzato geloso, quando non gli era mai fregato niente di lei mentre stavano insieme.
“Ma TU non stai con Vanessa?” sbottò d’un colpo.
Blair ora aveva appoggiato una mano sulla sua spalla e rideva a una qualche sua battuta. Strinse le mani ancora di più, fino a far diventare le nocche quasi bianche.
“Sì, solo che è la prima volta che vedo con qualcuno che non sia me, è strano”
Lui ora le stava spostando una ciocca di capelli dal viso. Vedeva rosso.
“Fattene una ragione Archibald” disse prima di alzarsi e andarsene.
“Chuck, dove vai?”
“Mi è passato l'appetito.” borbottò. Quella dannata stronza lo aveva fregato.
Free Talk: Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Volevo inoltre segnalarvi una spensierata oneshot che ho pubblicato un po' di giorni fa, mi farebbe piacere se le date un'occhiata http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2271456&i=1
“Uh?” spostò con grande sforzo gli occhi verso il suo migliore amico.
“Tutto bene amico?” Chuck pensò che se persino Nate si era accorto della sua distrazione aveva davvero qualcosa che non andava. Si passò una mano tra i capelli cercando velocemente una scusa.
“Sì, mi ero lasciato distrarre dalla gonna di quella biondina” rispose indicando una ragazza del primo anno nelle vicinanze di Blair, con la gonna talmente corta da far concorrenza a quella di Serena, peccato che non avesse le sue stesse chilometriche gambe.
L'amico rise “Sei sempre il solito!”
Distolse lo sguardo dalla ragazza per posarlo sul piatto con il quale stava giocando con la forchetta da dieci minuti, senza però mettere in bocca nulla, poi domandò “ che mi avevi chiesto?”
“Stavo dicendo hai visto chi è quello con Blair?”
Fece finta di guardarli come se si accorgesse solo in quel momento della loro presenza al centro del cortile e fece finalmente la domanda che gli stava rodendo il fegato da mezz'ora “No, chi diavolo è?”
“Richard Albert, fa inglese con noi”
Sollevò un sopracciglio, ok, Blair non aveva proprio scelto un signor nessuno, doveva darle un po’ di credito, gli Albert erano una famiglia piuttosto conosciuta e ora che ci pensava gli sembrava anche di aver sentito parlare bene di lui come giocatore di Lacrosse, ma non era quello il punto. Prima che potesse andare avanti col vortice dei suoi pensieri e che potesse dire qualcosa, Nate continuò “Mi ha sostituito con quello, ti rendi conto?”
Chuck moriva dalla voglia di dire all’amico che quello là non era affatto il suo sostituto, era solo uno stupido fantoccio che la bella regina della Costance stava manipolando a suo piacimento solo per far ingelosire lui. E la cosa che gli dava più sui nervi era che ci stava dannatamente riuscendo.
Osservò meglio il ragazzo e non capiva di che cosa Nate si lamentasse oltretutto, era la sua esatta copia, occhi azzurri, capelli biondo cenere, faccia da bravo ragazzo, gli mancava solo il ciuffo. Strinse forte i pugni per il nervosismo che quell’immagine gli provocava.
Quando vide la mano del ragazzo toccare il braccio di Blair fece ricorso a tutto il suo autocontrollo per rimanere fermo dov'era e dal trattenersi dall’urlare a Nate che era ora di smetterla con questa storia dell'ex fidanzato geloso, quando non gli era mai fregato niente di lei mentre stavano insieme.
“Ma TU non stai con Vanessa?” sbottò d’un colpo.
Blair ora aveva appoggiato una mano sulla sua spalla e rideva a una qualche sua battuta. Strinse le mani ancora di più, fino a far diventare le nocche quasi bianche.
“Sì, solo che è la prima volta che vedo con qualcuno che non sia me, è strano”
Lui ora le stava spostando una ciocca di capelli dal viso. Vedeva rosso.
“Fattene una ragione Archibald” disse prima di alzarsi e andarsene.
“Chuck, dove vai?”
“Mi è passato l'appetito.” borbottò. Quella dannata stronza lo aveva fregato.
Free Talk: Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Volevo inoltre segnalarvi una spensierata oneshot che ho pubblicato un po' di giorni fa, mi farebbe piacere se le date un'occhiata http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2271456&i=1