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Autore: Shadows_alien    19/11/2013    2 recensioni
"Papà tu dove farai le vacanze?" chiesi timidamente abbassando la voce "dove le stai facendo te Laura mi farò una settimana quando te ne vai via dal campeggio" disse orgoglioso "cosa ma papà sei pazzo? Qui mi conoscono quasi tutti non voglio che mi fai fare figuracce" dissi ad alta voce "Laura Kaulitz vedi di darti una calmata." disse con tono alto e deciso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'siamo una famiglia questo è importante'
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Capitolo 31.

 

Lite fra papà e Flavia.

 

Appena finii di parlare con Alessandro, scesi per stare con la mia famiglia ma soprattutto con mio papà "ciao papino" dissi buttandomi a peso morto sul divano vicino a lui "topolina mia" disse abbracciandomi "ti voglio bene" dissi dandogli un bacio sulla guancia destra "anche io piccola. Però devo chiederti una cosa vieni in cucina con me" disse serio, troppo serio, così serio che mi preoccupava "si ma è successo qualcosa?" Chiesi preoccupata "non ti preoccupare tu vieni con me" disse alzandomi.

 

Appena andammo in cucina mi fece sedere e si mise in piedi davanti a me "che ti ha detto Flavia?" Mi chiese secco "no papà io non voglio farvi litigare per subire stress" dissi appoggiandomi allo schienale della sedia "Laura dimmelo ora, adesso in questo istante" disse sbattendo i palmi delle mani sul tavolo e per quel gesto di mio padre mi stavo spaventando davvero molto "ok te lo dico. Beh lei ha raggirato te e Lucas durante quei 6 anni vi ha messi contro di me e così tu l'hai anche aiutata mettendomi contro tutti i tuoi amici" dissi guardandomi la pancia "cosa?!" Urlò fuori di se "papà calmo" urlai con la speranza di farlo calmare "no Laura non sto calmo abbiamo litigato 6 anni per quella stronza e adesso mi sente" urlò uscendo dalla cucina "cazzo" dissi fra me e me.

 

Salii di corsa in camera mia sperando di non sentire nulla anche se non fu così perché si sentiva tutto "sei una stronza Flavia" urlò mio padre sbattendo qualcosa a terra "che c'è Bill che ti ho fatto?" Urlò Flavia "che mi hai fatto? Che mi hai fatto? Lo sai bene che mi hai fatto" urlò ancora più forte mio padre "Bill calmati cazzo dimmi che ti ho fatto" urlò Flavia "mi hai diviso da mia figlia mi ha odiato per 6 anni e ti sei divertita vedo" urlò per poi rompere qualcosa in vetro.

 

Io scesi dalle scale della sala per vedere la situazione e per evitare che a Lucas succedesse qualcosa "Lucas vieni qui andiamo a fare un giro in macchina" dissi prendendolo da sotto le ascelle "Laura" sentii urlare da Flavia "facciamo in fretta usciamo dal retro dissi correndo e prendendo le chiavi della mia macchina e il mio cellulare.

 

Salimmo in macchina e andammo da mio zio "zio apri siamo Lucas e Laura" urlai fuori dalla sua porta infreddolita senza giacca "arrivo" urlò dall'altra parte.

 

Appena aprì la porta di casa entrammo di corsa "che succede?" Mi chiese mio zio "papà e Flavia litigano" dissi con il fiatone "merda Laura andiamo insieme a casa tua e vediamo di chiarire" disse prendendomi dal braccio "no io non posso subire stress sono incinta metti in rischio me e il piccolo" dissi seguendolo fuori.

 

Fui costretta ad andare a casa con mio zio.

 

Entrammo in casa e vedemmo parecchi cocci di vetro a terra "papà" urlai "Laura" urlò venendo verso di me "io voglio tornare in Italia" dissi appena venne verso di me "cosa? Perché vuoi tornare in Italia?" Mi chiese con tristezza "non posso subire stress, e in questi giorni ne ho subito troppo e devo rimanere a riposo" dissi "ehi se ti prometto che non litighiamo rimani?" Mi chiese mio padre "non posso e poi so che litigherete ancora” dissi “no amore proveremo a non litigare ma ti prego non te ne andare adesso” disse abbracciandomi “facciamo così che rimango fino a questo mercoledì ma voi non dovete litigare fino a quel giorno” dissi staccandomi “te lo prometto piccola” disse prendendomi le mani “devi mantenere la promessa papà ricordatelo” dissi staccandomi

“me lo ricordo piccola io ci tengo a te” disse sorridendo “vado in camera mia” dissi salendo le scale ignorando totalmente quello che ha detto.

   
 
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