Ero riuscito ad avvisare mia madre senza conseguenze ed il resto della sera alla Tana passò tranquillo, come se nulla fuori da quelle mura stesse accadendo.
Il signore e la signora Weasley erano dei simpatici (anche se eccentrici lo ammetto) maghi ed i figli di Harry e Ginny, e quelli di Ron ed Hermione erano un po’ ficcanaso, ma a posto.

“Prima abbiamo visto Percy ed Annabeth che si sbaciucchiavano nel giardino!” disse Albus a tutti, in un momento di silenzio

Io ed Annabeth arrossimmo fino alle punte dei capelli e balbettammo solo degli imbarazzatissimi “ehm”
Ron scoppiò in una fragorosa risata ed invano Hermione cerchò di calmarlo con occhiate assassine. Harry e Ginny ci sorrisero, e così i signori Weasley, il che ci mise in imbarazzo il doppio. James invece, il più grande dei figli di Harry e Ginny era cupo, e mi guardava accigliato.

“Penso tu abbia un nuovo candidato Annabeth, sai?” le dissi più tardi, quando eravamo nella stanza che la signora Weasley aveva preparato per noi

“Si?” disse lei, facendo finta di cadere dalle nuvole, mentre disfaceva il letto.

“Hm-hm” le dissi alzando un sopracciglio.

“Oh andiamo Percy, è un ragazzino. Non sarai geloso?” chiese con sguardo malizioso

“Io? Geloso. Certo che no” risposi cercando di sembrare spavaldo, ma arrossii e credo che questo mi tradì.

Annabeth sorrise, e si avvicinò.

“Mi piace quando fai il geloso Testa d’Alghe, ma credi che oserei  andare contro la volontà di mia madre se non fossi sicura di quello che provo?” mi chiese senza smettere di sorridere e mi baciò.

Quel bacio mi annebbiò i sensi, ma lo prolungai, finchè non sentimmo un urlo al piano di sotto. Mi staccai da Annabeth con un gemito, era la seconda volta che venivamo interrotti quel giorno.
Annabeth, seppur con gli occhi che tradivano preoccupazione riuscì a rivolgermi un sorrisetto spavaldo

“Ehi, prima il dovere Testa d’Alghe” e si precipitò giù.

Rimasi un attimo lì, imbambolato, poi la raggiunsi.

“Io… Io non lo so, stavo rincorrendo uno gnomo in giardino ed è apparso all’improvviso, e poi si è accasciato a terra!” sentii gridare Rose dalla cucina.

Io ed Annabeth vi entrammo in tempo per vedere Harry e Ron uscire fuori di corsa, verso il punto che Rose aveva indicato loro.

“Andiamo” dissi ad Annabeth, e presi la penna sfera dalla tasca dei jeans che per dortuna non avevo ancora tolto.

Uscimmo in giardino e vedemmo Ron ed Harry chini su una figura, accasciata nel mezzo del giardino.

Non mi accorsi che Rose ci aveva seguiti fino a quando non esclamò

“E’ un ragazzo. E’ apparso all’improvviso, è stato come se il buio si fosse mosso! Potevo vederlo, e poi è apparso lui!”

Raggelai, e finalmente guardai la figura per terra. Era Nico di Angelo. Ed era privo di sensi.

“Nico!” esclamai, e corsi con Annabeth da lui.

“Ci serve dell’ambrosia, ne ho nel mio zaino!”

“Ambrosia?” disse Ron confuso

“Si, il cibo degli dei, serve per curare i mezzosangue. Devo andare a prenderla” disse Annabeth e fece per
alzarsi.

Harry però la bloccò.

“E’ più veloce così” disse e puntò la bacchetta verso la Tana. “Accio Ambrosia”

Un sacchetto volò fuori dalla finestra della camera in cui eravamo sistemati io ed Annabeth. Lei lo afferrò, prese un quadratino di Ambrosia e lo cacciò in bocca a Nico che subito si riprese.

“Utile” commentai ed Harry sorrise

“P-Percy, Annabeth!” disse sgranando gli occhi “finalmente vi ho trovati!”

“Nico! Ma che diavolo ci fai qui, e perché sei svenuto?” chiesi e lo aiutai ad alzarsi.

“Io… Sono scappato dal Campo,Chirone non voleva dirmi niente e sono riuscito a strappargli solo che
eravate ancora a Londra, e tu mi avevi detto tempo fa in quale hotel sareste stati. E così sono andato da tua madre, facendole anche prendere un bello spavento. E dopo essermi scusato lei mi ha detto che vi trovavate in un posto chiamato La Tana. Ma ci ho messo un po’ a trovarvi.. Non hai idea di quanti strani pub hanno il nome “La Tana” dei.”

“Ed eri svenuto perché…?” chiese Annabeth

“Beh sai, il viaggio in ombra richiede molta energia. Ed io l’ho fatto circa 6 volte oggi” rispose semplicemente ed io annuii, ricordavo quel particolare.

Ron si schiarì la gola.

“Oh dei, scusate. Nico, questi sono Ron ed Harry. Ron, Harry, questo è Nico di Angelo, figlio di Ade” presentai.

“Il dio dei morti ha figli? Fico” disse Ron e gli strinse la mano, così Harry. Nico fece un sorriso storto ad entrambi.

“Io… Io sono Rose” esclamò ad un tratto la ragazzina colorandosi quasi quanto i suoi capelli. Nico le fece un cenno di saluto.

“Rose, che diavolo ci fai qui torna dalla mamma” disse Ron guardando ora Nico malevolo.

La ragazzina corse via.

“Allora, andiamo dentro ragazzi?” disse Harry

Ci avviammo alla Tana, tutti i bambini erano andati a letto ed eravamo nel soggiorno.

“Nico, come  ti è saltato in mente di venire qui?” dissi brusco

Lui aggrottò le sopracciglia.

“Credevo vi servisse aiuto” disse

“Beh si ma… Chirone intendeva mandare le Cacciatrici e Talia, sarebbero bastate. E’ pericoloso”

“Oh ti prego, più pericoloso di Crono?” chiese scettico.

Lo guardai e lui sorrise.

“Come pensavo, e poi, al Campo è tutto così noioso, mi serviva un po’ d’azione”

“Ormai non ha importanza, è qui e darà una mano, male non fa” disse Annabeth

“Una cosa, ma chi sono i vostri amici qui?” chiese Nico squadrando la famiglia di maghi.

Io ed Annabeth, stavolta anche con l’aiuto degli altri spiegammo tutto a Nico che rimase sconcertato.

“Sarà più divertente di quanto pensassi” esclamò

Lo guardarono tutti increduli ed io alzai gli occhi al cielo.