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Autore: JoeSnow    20/11/2013    2 recensioni
Blaine e Sam si conoscono condividendo la stanza del dormitorio al college. Sam è un vero dongiovanni, Blaine invece non ha ancora la minima esperienza sentimentale. Nella scatenata vita notturna del college i due incroceranno le loro vite con personaggi che rivoluzioneranno i loro concetti di amore, amicizia e sessualità: il gentile Finn, la spocchiosa Quinn, il festaiolo Puck, il lascivo Sebastian, l'energica Mercedes, il sensibile Kurt e la talentuosa ma insicura Rachel.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Finn/Quinn, Finn/Rachel
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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Il sole è calato è l'aria è frizzante. Blaine siede sul letto della sua stanza cercando faticosamente di studiare uno spartito di chitarra mentre nel corridoio del dormitorio alcuni studenti starnazzano e si rincorrono fragorosamente.
<< Sai, mi hanno detto che quelli della AlphaThetaBeta hanno organizzato una festa alla loro casa comune. Si dice che ci sarà tutto il campus!! >>. La già flebile concentrezione di Blaine fu definitivamente distolta: Sam si ergeva di fronte a lui con solo un paio di boxer cortissimi, il petto lucido di sudore, flettendo i bicipiti con in mano dei pesi da 5 chili. le vene sulle braccia pulsavano, ma quella vena che usciva dall'elastico dei boxer, appena sotto l'ombelico scosse Blaine tanto da lasciarlo a bocca a perta e paonazzo.
<< Dovremmo andarci! Sarà pieno di ragazze!!>> ridacchiò eccitato Sam, aumentando la velocità di quelle flessioni. Blaine faticava a concentrare la sua attenzione su quel discorso. Ovunque guardasse, quella bocca rosea, quei pettorali, i bicipiti, l'addome...quei boxer...un a scossa gli percorreva la spina dorsale, le guancie avvampavano e lo stomaco si contraeva. E lui non riusciva capirne il motivo. 
<< Santana mi ha detto che c'è una tipa che conosci che si è presa una bella cotta per te. Non immaginerai mai chi è!! >> lo stuzzicò divertito. << Dovrai venire per forza per scoprirlo!! >> disse infine il biondo lasciando i pesi sulla scrivania dirigendosi verso il bagno.
<< Beh, ora io vado a farmi una doccia. Vieni? >> girò la testa verso il compagno. Blaine avvampò: era stato preso in flagrante ad ammirargli il sedere perfetto, così poco nascosto da quei boxer larghi ma corti? e poi..cosa?!! Non l'aveva davvero invitato a far la doccia insieme. non poteva essere così sfacciato! e poi due uomini sotto la stessa...
<< Cosa? >> fece Blaine con gli occhi spalancati.
<< Alla festa? Tu vieni?>> ripetè Sam con un soppracciglio alzato. Poi, senza attendere risposta, entro in bagno lasciando le mutande fuori dalla porta.

Alla festa era stata invitata tutta la scuola, ma almeno mezzo quartiere si era imbucato. Sam, euforico di fare nuove conoscenze e nuove conquiste, si buttò tra la folla salutando amici e conoscenti.Blaine, di tutt'altro parere, non avrebbe voluto far altro che sedersi al bancone della cucina comune e abbandonarsi al suono martellante della musica house con una birra in mano. E così fece.
<< Ehi, Usignolo! >> lo vezzeggiò aggressiva una ragazza latino-americana, dalla chioma corvina fluente, un top a camicia annodato per mettere in risalto il seno poderoso e una minigona vertiginosa verde dalla trama scozzese. Era entrata in cucina dirigendosi da lui a passo fiero e felino. Santana Lopez. Era l'unica che lo chiamava così in tutta la NYADA, ma lui non riusciva ancora a capire se per lei era un complimento o un offesa.
<< Santana.>> indietreggiò sullo sgabello Blaine, intimidito.
<< Se sei qui significa che c'è anche Bocca Di Trota. Dov'è? E non dirmi che non ne hai idea perchè sanno tutti che sei sempre pronto -per chissà quale motivo masochista- a prenderti dei bei pugni massicci sul quel bel visino da passerotto spaurito. Sul serio, cosa fate quando siete nascosti in camera vostra? Avete qualche frustino o maschera di pelle nascosti nell'armadio? >>. Puntava il dito a 2 centimetri dal viso di Blaine, ogni volta che lo incontrava, sparando sentenze, offese e intimidazioni a perdi fiato. Lui riusciva a malapena a ad esprimersi a monosillabi con lei.
<< N-no... certo che no. Io...>> scosse la testa a destra e sinistra disgustato, allentandosi il paillon -che per la serata era di rosso fuoco a pois celesti.
<< Dov'è?>> lo aggredì nuovamente la ragazza. Lui si limitò ad indicargli solamente la vetrata da cui l'avevo visto uscire l'ultima volta. Lei si dileguò in un istante lanciandogli solo un avvertimento: << Sta lontano da Sebastian, Usignolo. Ha la passione di convertire etero innocenti come te. >> .
Blaine era spiazzato: non aveva idea di chi diavolo parlasse!!!  Decise di non pensarci troppo e si scolò di botto il primo bicchiere di birra che trovò, infischiandosene di chi fosse stato il precedente proprietario. Finalmente rilassato, si guardò un po' intorno: il centro della sala comune era stato liberato da divani e poltrone per farne una rudimentale pista da ballo dove sbracciavano ragazzi già a petto nudo e twerkavano ragazze di ogni razza, colore e taglia. Ragazze che in aula di danza aveva visto sofisticate ed aggraziate, al limite dello snob, che avevano perso ogni senso del pudore indossando costumi da bagno succinti. Sui divani e le poltrone ai lati si alternavano fumatori di hashish a coppie -già sbronze dalla sera prima- che si scambiavano metri di lingua e litri di saliva. Fra questi spiccava un ragazzo con una cresta moicana che riconobbe come Noah Puckerman, conosciuto al liceo e che non si aspettava minimamente di vedere ad una festa universitaria. Saltava dalla bocca di una rossa con le cosce lunghissime, a quella di una nera prosperosa.
Cominciò ad insinuarsi in lui la sensazione di essere totalmente fuori posto, quando un viso familiare lo raggiunse.
<< Rachel!! >> sorrise entusiasta, naturale.
<< Ciao, Blaine.>> sorrise leggermente gongolante. << Carino il papillon!! E' nuovo? Somiglia molto a quello che ti avevo regalato, solo che quello aveva le stelle al posto dei pois!>> disse sedendosi incredibilmente vicino a lui.
<< Oh, davvero? Non ci avevo fatto caso.>>  si osservò il fiocco, impacciato. << Grazie, comunque. Come ti va?>> le chiese, nuovamente teso.
<< Oh, benissimo. Domani ho un esame, ma non sono minimamente tesa.>> rispose lei fiera e sorridente, solo per smontarsi subito dopo. Per un attimo calò il gelo fra loro, senza che nessuno dei due, proferisse parola. Poi Rachel si illuminò di speranza:
<< Vuoi ballare?>>.
<< Così?! No, grazie. Non è il mio genere.>> la freddò immediatamente Blaine, solo per essere rapito da una figura alta e longilinea nella sala accanto che non aveva visto mai. Aveva una pelle diafana con due grandi chiasse rosee sulle guancie e dei dolci lineamenti del viso. Indossava una camicia di giallo pallido tutta abbottonata delle bretelle bordeaux legate a dei pantaloni lunghi con una curiosa fantasia. Si muoveva tra la folla come un cerbiatto spaventato fuori dal suo habitat. Sentiva un affinità con lui in questo.
<< No, hai ragione, neanche il mio.>> si ricompose Rachel. << E' così volgare. Non capisco cosa ci trovino i ragazzi in quelle ochette senza il minimo cenno di decenza.>>. Blaine ormai era totalmente rapito, non l'ascoltava. Sentiva il desiderio sfrenato di andarsi a presentare, salvare quel angelo. Non si domandava nemmeno perchè provasse quell'emozione. 
<< Sai che potremmo fare invece? Nell'altra stanza hanno organizzato il karaoke: potremmo cantare insieme "Don't you want me", sai come quando ci siamo conosciuti, sarebbe divertente, vero?>> propose Rachel con eccessivo entusiasmo.
<< Sì, sì, certo.>> le rispose Blaine con sufficienza. Poi partì incontro a quel ragazzo, che avendo notato di essere fissato, gli si erano tinte le guance di un rosso più vivo. Il cuore di Blaine batteva all'impazzata, più forte ad ogni passo che lo avvicinava alla sua meta e il respiro gli si affannava costringendolo ad aggiustarsi il papillon. Un sorriso imbarazzato gli si era aperto in volto quando lo stesso soggetto a cui mirava gli aveva sorriso allo stesso modo. 
Mancavano pochi metri, ma la sua strada fu tagliata da un ragazzo con cui si scontrò, quello stesso ragazzo che senza scusarsi se lo studiò da capo a piedi e gli sorrise malizioso.
<< Saaalve! Dove vai così di fretta? Senza nemmeno presentarci!>> il ragazzo tanto sfrontanto portava dei capelli castani alla Elvis e i suoi occhi lascivi brillavano di un verde smeraldo. Alto e dal fisico asciutto, indossava solo una canottiera attillata astrisce orizzontali gialle e blu e degli speedo bianchi che fecero avvampare l'Usignolo come mai prima. << Sabastian Smythe. >>  strinse di prepotenza la mano di Blaine che si presento timidamente. << Cercavi il bagno? Posso mostrartelo io se vuoi. O cercavi un po' di privacy, per caso?>>  continuò ammiccando arcuando il sopracciglio, senza lasciargli mai la mano, tenuta tremendamente bassa. Blaine cercava di non incrociare quello sguardo cercando oltre quel ragazzo di porcellana, ma la figura di Sebastian, così vicina, era imponente.
<< Ehm..n-no, io...io stavo cercando un...ehm...un amico.>> riuscì a balbettare a malapena.
<< Ah, ceeerto, un amico.>> sul viso di Sebastian si aprì un sorriso sghembo. <> si denudò della canottiera mostrando il magnifico disegno dei suoi addominali e degli scandalosi piercing argentati ai capezzoli. Blaine deglutì rumorosamente. << ...potete raggiungermi in piscina. O meglio, anche se non lo trovi." 
Poi sparì oltre la porta-finestra all'urlo di "Bagno di Mezzanotte!!!" lasciando Blaine interdetto a guardarsi intorno. Il ragazzo di porcellana era sparito.
 
  
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