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Autore: Lia483    20/11/2013    6 recensioni
La Mamma rise e Tommaso era sicuro di non aver mai sentito un suono più bello. La risata della Mamma era dolce, carica, gli faceva venire voglia di ridere insieme a lei fino a ritrovarsi entrambi con le lacrime agli occhi, come succedeva spesso a Papà quando era contento. Poi lei gli venne accanto e gli pulì le guance, sporche di due strisce di cioccolata che avrebbero potuto anche arrivare alle orecchie. Il bimbo rise quando lei gli fece una pernacchia sulla guancia di nuovo pulita, poi andò a vedere la televisione.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Affermo fin da subito che i personaggi di questa storia sono di mia invenzione e che niente di ciò che ho scritto è a scopo di lucro.

NOTE DELL'AUTRICE: Storiella semplice che ho scritto per un contest. ma che mostra il mio amore per i bambini e per... la cucina ^^ <3
Buona letturaaa <3



 

LA MAMMA IN CUCINA





"Va bene, bambini. Direi che per oggi abbiamo fatto tutto. Voglio soltanto affidarvi il compito per domani, poi vi lascerò fare le cartelle. Non vi preoccupate, non sarà troppo difficile."
I bambini si preoccuparono ancora di più. I compiti non considerati difficili dalle maestre erano sempre i più complicati.
"Vorrei che mi portaste un testo in cui parlate della vostra mamma che cucina, magari una delle vostre ricette preferite, oppure potreste parlare di come ha imparato a cucinare. L'importante è che il titolo sia << La Mamma in Cucina >> ."
Tutti presero a fare domande. Tutti tranne uno.
Un bambino coi capelli biondi corti, che formavano una leggere frangetta sulla piccola fronte, rimase in silenzio, al contrario dei compagni.
Al suono della campanella, si alzò veloce, prendendo la cartella rossa, e si fiondò a casa.
Era uno dei pochi bambini della scuola elementare "Silardi" che abitava a pochi passi dall'edificio e poteva quindi permettersi di tornare a casa da solo.
Come al solito, fu Mamma ad aprirgli, dato che il resto della famiglia a quell'ora non era a casa. La donna era di statura media, con dolci ricci biondi acconciati intorno al viso magro e gentile, sormontato da due grandi occhi marroni, che risplendevano sempre di amore materno. Era una signora energica, piena di vita, che faceva rigare dritto tutti i maschi della famiglia, dal marito al figlio più piccolo di due anni.
Il bacio sulla guancia di benvenuto fece sorridere il bambino con un amore che nessun'altra persona poteva provocare in lui oltre alla sua Mamma.
"Buon pomeriggio, Tom. Come è andata la giornata?"
Tommaso posò la cartella su una sedia della sala e seguì tutto contento la donna in cucina, il suo regno. "Benissimo, mamma. Oggi abbiamo imparato a fare le divisioni."
Lei sorrise, mentre il suo bambino raccontava la giornata con dovizia di particolari, mostrando la sua naturale attenzione a tutto ciò che gli accadeva intorno. Intanto, incominciò a preparargli la merenda.
Tommaso, mentre raccontava, osservò le magiche mani della Mamma che spalmavano la cioccolata sul pane appena fatto, senza che colasse una sola goccia, per poi posarlo su un piattino colorato. Dopo, prese due arance dal portafrutta, le spremette e verso il succo in un bicchiere. Come al solito, Tommaso si avvicinò in quel momento per aggiungersi da solo due cucchiai di zucchero, sotto il suo sguardo vigile.
Poi si mise a mangiare seduto al ripiano della cucina, continuando a parlare, ma solo quando aveva la bocca vuota, come gli era stato insegnato. "...e poi Carlo mi ha detto di aver trovato una Gocciola grande così dentro il suo pacco a casa. Mamma, ma è possibile?"
"Probabilmente erano due biscotti rimasti attaccati durante la cottura."
"Sì sì, è quello che aveva pensato anche io" disse il bambino, annuendo, i lati della bocca macchiati di marrone. Bevve un sorso dal bicchiere, poi si fermò. Non voleva raccontare subito alla mamma del compito che aveva da fare. Voleva prima scriverlo. Le avrebbe fatto una sorpresa il giorno dopo con un bellissimo voto.
Il bimbo era stato molto felice di ricevere quel compito. Descrivere la mamma in cucina era la cosa più semplice per lui. Avendo un marito e quattro figli maschi, la donna era abituata a cucinare a lungo. E nessuno si era mai lamentato dei suoi piatti, che venivano sempre bene.
"Cosa fai stasera da mangiare?"
"Sto pensando di preparare le lasagne col pomodoro e la besciamella. Dici che piaceranno a tutti?"
"Se sono come l'altra volta, serviranno due teglie."
La Mamma rise e Tommaso era sicuro di non aver mai sentito un suono più bello. La risata della Mamma era dolce, carica, gli faceva venire voglia di ridere insieme a lei fino a ritrovarsi entrambi con le lacrime agli occhi, come succedeva spesso a Papà quando era contento. Poi lei gli venne accanto e gli pulì le guance, sporche di due strisce di cioccolata che avrebbero potuto anche arrivare alle orecchie. Il bimbo rise quando lei gli fece una pernacchia sulla guancia di nuovo pulita, poi andò a vedere la televisione. C'era Spongebob, non poteva perdersi la nuova puntata.


***


Alla fine del cartone, il bambino tornò in cucina con la cartella e, sedutosi sullo stesso sgabello di prima, si apprestò a fare i compiti con la Mamma che, nel frattempo, aveva messo la besciamella sul fuoco, senza smettere mai di mescolarla per fare in modo che non si attaccasse e che la farina non facesse i grumi.
"Mamma" esordì forte Tommaso, richiamando la sua attenzione.
"Dimmi."
"Mi prepari un Krabby Patty?".
La donna rise divertita. "Mi dispiace, Tom, ma non sono una spugna di mare. Non lo so preparare."
Tom spalancò gli occhioni color nocciola. "Ma come?? Tu sei la cuoca migliore del mondo!"
La Mamma sorrise, mandandogli un bacio con schiocco. "Grazie, tesoro. Dopo questo bel complimento, prometto che un giorno andrò a comprare una spatola come quella di Spongebob e ti preparerò un Krabby Patty."
Il bambino sorrise con tutti i denti, mostrando anche un buco nella parte superiore, dove era caduto un incisivo. Poi cominciò a scrivere data e titolo in cima al quaderno.
Intanto la Mamma, senza sapere che il figlio avrebbe documentato ogni sua mossa, controllò di nuovo la besciamella, notando che si era fatta più densa. Bene, era quasi pronta. Senza smettere di mescolare, chiuse il sacchetto della farina con una molletta e spostò la bottiglia di latte. Non appena la besciamella fu densa e cremosa, la signora spense il fuoco, poi mise l'ultimo ingrediente, cioé un po' di noce moscata grattugiata, e la mise da parte.
Spostandosi su un altro punto della sua bella cucina, con i mobili colorati di bianco e giallo per rendere tutto più vivace, prese due teglie di vetro, posandole davanti a sè. Dal frigo, tirò fuori le sfoglie di pasta fresca che aveva fatto quel mattino, posizionò di fianco la pentola di pomodoro e il pentolonino con la besciamella, per non doversi allontanare a cercare gli ingredienti. E cominciò la magia.
Tommaso osservò la Mamma preparare le lasagne, posizionando prima uno strato di sfoglie, che ricoprì di uno strato di sugo e uno di besciamella, per poi ricominciare. Dopo aver fatto quattro strati, si fermò e, aggiunto poco formaggio grattugiato -ben sapendo che in famiglia pochi lo amavano-, spostò la teglia vicino al forno, delicatamente. Ricominciò il processo con la seconda teglia, ma stavolta sostituì il pomodoro col ragù di carne che le aveva portato la nonna. Tommaso guardò come la Mamma sorridesse amorevolmente mentre preparava da mangiare per tutta la famiglia. Era un lavoro che le piaceva, non le pesava cucinare, anzi, era sempre la prima a provare qualcosa di nuovo, a tentare nuove ricette e ingredienti speciali. E nessun esperimento era mai fallito.
Però... qual era il segreto? Come poteva ogni piatto, anche il più strano, risultare sempre buono e perfetto? Mamma aveva un segreto, Tommaso ne era più che sicuro, ma non riusciva a capirlo. Come i Krabby Patty avevano una formula segreta, anche Mamma aveva un ingrediente speciale per essere la cuoca più amata da tutti.
Tommaso scrisse quella frase, poi lasciò lo spazio vuoto per mettere la risposta dopo cena e chiuse il quaderno. Messo in ordine tutto ciò che gli serviva il giorno dopo a scuola, aiutò la Mamma ad apparecchiare la tavola per i tre famelici uomini che sarebbero arrivati da un momento all'altro.
Intanto, il fratellino più piccolo di Tommaso, il cui soprannome era Bill, entrò in cucina a gattoni, ridendo. La Mamma lo prese subito, scuotendo la testa divertita. Nonostante le sbarre al letto, quel monello riusciva sempre a scendere da solo, lasciandosi cadere sul letto accanto dei genitori e poi calandosi a terra. Fortunatamente non si era mai fatto male.
La donna lo mise sul seggiolone, in sala da pranzo, e ritornò in cucina per tirare fuori le due teglie dal forno, lasciando il piccolo sotto tutela di Tommaso.
Il profumino delle lasagne aleggiò persino fuori dalla porta di casa perché, quando Papà e i fratelli di Tommaso rientrarono, già sapevano cosa ci sarebbe stato per cena. In effetti, l'odore era molto forte, penetrante... e faceva venire l'acquolina in bocca.
"Simona, amore, se il sapore è buono quanto l'odore, non riavrai nemmeno le teglie" commentò ridendo l'uomo alto e biondo, con gli occhi nocciola dei figli. Diede un bacio ai bambini più piccoli, poi si fiondò in cucina. Dopo un attimo, si sentì un sonoro schiocco e un "ahia!" mal celato.
Tommaso ridacchiò. Probabilmente Papà aveva cercato come al solito di infilare un dito nella teglia per assaggiare e la Mamma doveva averlo colpito con un mestolo.
In quel momento, Simona entrò nella sala da pranzo, annunciando:"E' pronto a tavola, andate a lavarvi le mani."
Giorgio e Andrea spuntarono dal bagno, con indosso tute da casa e già pronti per mangiare.
Gustavo, il papà, arrivò un attimo dopo, sedendosi al suo posto a capotavola.
Tutti, a parte Bill che era troppo piccolo, sollevarono il piatto fondo per essere serviti per primi. Simona riempì prima il piatto del marito, il più vicino a lei, poi Tommaso, Andrea e Giorgio. Mise una fetta più grossa nel proprio -una piccola soddisfazione doveva darsela dopo tanto lavoro- e tutti, augurando buon appetito, cominciarono a mangiare.
Mentre Simona imboccava Bill con un boccone piccolissimo di lasagne, per fargliele assaggiare, Giorgio chiese, guardandola:"Mamma, giura che rivelerai alle nostre mogli il tuo segreto, perché se no saremo sempre a mangiare da te, anche a cinquant'anni."
Simona sorrise in modo molto materno e guardò la propria famiglia con un sorriso grande e pieno di un sentimento puro e dolce. "Non c'è alcun segreto, Giorgio. A me piace cucinare, ma soprattutto mi piace cucinare per le persone che amo, per tutta la famiglia riunita a cena. Se ho un segreto, è forse che metto tanto amore in ciò che faccio."
Tommaso alzò la testa dal proprio piatto, sorridendo. La Mamma aveva rivelato il segreto senza nemmeno parlarle della ricerca. Però... forse allora non era tanto un segreto, se no Mamma l'avrebbe tenuto nascosto in una bottiglietta come faceva Mr. Krab.
Ma, anche se era molto piccolo, Tommaso capì subito il motivo, con sua grande soddisfazione.
Mamma metteva tutto l'amore per la famiglia nella propria cucina.
Tommaso, per quello che aveva scoperto, doveva proprio correggere la definizione che aveva di Mamma.
La Mamma non è soltanto la miglior cuoca del mondo, ma è anche la persona più brava ad amare. Perché, se i suoi piatti vengono sempre così buoni, l'amore deve essere davvero potente.
Così, Tommaso esordì, alzandosi in piedi. "Mamma, io voglio cucinare e amare per tutta la vita, proprio come te."







FINE.
  
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