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Autore: Ale Villain    20/11/2013    1 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE (Aprile 2020)
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Michelle non era così, per niente. Michelle, pur di vedere il ragazzo felice, avrebbe ribaltato il mondo; Ambra, invece, avrebbe ribaltato il mondo per ottenere ciò che voleva, proprio come lui. A Jimmy sarebbe decisamente piaciuta.
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Sentiva dannatamente la mancanza di Zacky in casa: non sorridergli, non uscire con lui, non scherzare, anche non litigarci. Erano tutte cose che erano svanite nel giro di un’ora e mezza, da casa sua all’aeroporto. Lei, comunque, continuava a sperare e a credere in quel meraviglioso chitarrista, che l’aveva attratta subito, e si domandò, con tutta sé stessa, se davvero il ragazzo non le avesse mentito.
Ambra, che di nascosto l’aveva seguita, osservò la scena dallo stipite della porta senza farsi vedere e sorrise amaramente, nel vedere la sua bionda preferita stare così in pena per un ragazzo; anche se lei, di sicuro, non era messa molto meglio.

AGGIORNAMENTI INTERROTTI FINO A DATA DA DESTINARSI
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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19 Marzo 2010, Milano
 
- Mh, ho capito. Va bene, ti richiamo appena posso –
Zacky, subito dopo aver chiuso definitivamente la lunga e stressante chiamata, buttò il telefono sul letto e vi si sedette sopra, prendendosi la testa tra le mani. Era solo uno stupido, uno stupido e basta; come aveva potuto lontanamente pensare che lei non lo avrebbe più cercato, in qualche modo? Soprattutto in un periodo bruttissimo come quello? Ormai il danno era fatto: si era dimenticato di Gena. Non aveva mai provato niente di particolare per lei, se non una forte attrazione fisica e, purtroppo sì, anche sessuale: era brutto da pensare, lui era il primo a dirlo, che la usasse solo come passatempo,  ma, in fin dei conti, altro non era. Un passatempo a pieni conti e che lo soddisfava anche in modo esaustivo. E tutto questo solo per colpa tua, Giorgia. Oh bene, ora dava anche la colpa alla bionda di qualcosa che aveva combinato lui e soltanto lui. Aveva un certo interesse per la bionde, notò il chitarrista, sorridendo all’idea: non si era mai reso conto, sinceramente, che sia Gena che Giorgia erano entrambe bionde.  Ma di carattere erano completamente diverse, una l’opposta dell’altra: Gena era impulsiva e agiva in base alle situazioni, ma era anche quella più fragile; bastava, infatti, poco per farla cedere, per farla stare male ed anche per questo Zacky si sentiva in colpa per averla usata (e per stare continuando a farlo); Giorgia era una delle poche persone che conosceva che pensava prima di parlare e agire (insieme a Jimmy) , ma sapeva anche come togliere la gente dai casini e sapeva parlare, una grande dote ormai persa.  Ma questa persona meravigliosa era già tra le braccia di un altro: Andrea, l’attuale ragazzo di Giorgia. Quando gliene aveva parlato, lei lo aveva descritto come una persona dolcissima e piena di vita, che si adatta alle situazioni e non si lamenta di niente. Per quanto potesse essere veritiero tutto ciò, Zachary non poteva fare altro che odiarlo: in fondo lui era innamorato di Giorgia da quasi un anno, oramai, e sapere che lei aveva ricambiato i sentimenti a qualcun altro… la situazione lo faceva stare sempre più male. Erano solo cinque mesi che stavano assieme, ma lei sembrava molto presa da lui; non poteva dire anche viceversa, poiché non aveva mai avuto modo di conoscere o solo parlare con il famosissimo Andrea di cui la sua Giorgia tanto parlava. E, a detta sua, nemmeno ci teneva a conoscerlo.
Cercò di tornare alla realtà scuotendo la testa animatamente e sospirando in modo rumoroso: doveva smetterla con tutte queste paranoie mattutine. Controllò la sveglia sul comodino della stanza: 11.23, 19 Marzo 2010. – Ah Jimmy, come vorrei che fossi ancora qui –
- Zacky? Tutto bene? –
Il ragazzo interpellato alzò lentamente la testa e incastrò i suoi occhi con quelli di Giorgia, che lo stava osservando leggermente preoccupata.
- No… no, tutto bene – mentì, sorridendo appena per rassicurarla. La bionda non era, comunque, molto convinta ma azzardò un mh giusto per evitare di discutere col chitarrista, che oggi sembrava tutto tranne che in vena di litigare.  
- Perché non vieni di là con noi? Ambra e Brian stanno preparando il pranzo –
Zacky alzò la testa verso di lei: - E allora lasciali lì –
- E io e te cosa facciamo, ci giriamo i pollici? – fece lei sorridendo.
- Sarebbe un’opzione interessante – rispose lui alzando le spalle, sorridendo con lei – Matt? –
- E’ in sala addormentato sul divano, prima stava guardando la televisione –
- Che dici lo svegliamo? – disse il chitarrista, ricevendo come risposta, dalla ragazza, un sorriso malizioso.
 
- Bene, ora taglia i pomodori a pezzi molto piccoli – spiegò la rossa, asciugandosi le mani in un panno di stoffa dopo aver lavato per bene tutti i pomodorini ciliegia, che aveva, poi, passato al ragazzo, che stava seguendo le sue istruzioni.
- Così? – domandò il ragazzo, mostrandole un pomodoro tagliato in quattro. Aveva ventotto anni belli e buoni e non sapeva cucinare; ci aveva sempre pensato Michelle o, meglio ancora, Valary, la gemella bionda, al cibo e lui si limitava a mangiare, cosa che aveva scoperto adorare. Inoltre, ora si trovava in Italia, la patria della cucina, era logico mangiare e pure bene.
- Sì, bravissimo – gli rispose con un sorriso – Hai mai tagliato pomodori? – disse poi, sarcastica.
- Cosa stai insinuando? – rispose lui, osservandola con la coda dell’occhio mentre si apprestava a tagliuzzare l’ortaggio rosso.
- Che forse non hai mai cucinato in vita tua – disse lei, avvicinandosi a lui e sorridendo, come se fosse stata una bambina che aveva appena confessato, fieramente, di aver finito le caramelle.
- Chapeau – e risero insieme.
Non era passato molto da quando erano arrivati i tre Americani, ma la rossa aveva subito trovato una certa intesa con il chitarrista: ogni tanto battibeccavano per futili motivi, ma sentivano già di volersi bene tra di loro.
- Sai Ambra, ho una voglia matta di fare una cosa da quando Zacky mi ha detto che dovevamo venire qui –
- Sentiamo – fece lei, seria.
- Voglio far succedere qualcosa tra Giorgia e Zacky – rispose lui, mettendo le fettine di pomodori in una scodella, sotto indicazione dell’italiana – Sento il dovere di farlo, come suo amico –
- Synyster, io eviterei… - iniziò la ragazza, sistemandosi, dietro l’orecchio, l’unico ciuffo che era uscito dalla coda alta che si era fatta poco prima di cucinare.
- Lo so che è fidanzata, lo so – rispose prontamente lui – Ma non è con lui che deve stare –
Ambra sorrise: quel ragazzo pensava esattamente quello che pensava lei riguardo ai due.
- Comunque – continuò il ragazzo – Stavo pensando al classico metodo di… -
- Chiuderli da qualche parte da soli e aspettare che si facciano? Non funzionerà  - lo interruppe lei, incrociando le braccia.
- Ci hai già provato? – domandò curioso. La ragazza annuì e aggiunse un l’anno scorso.
- E allora troveremo un altro modo – disse posando il coltello – Io non voglio far soffrire Zacky ancora per molto. Sono pronto a spaccare la faccia al ragazzo di Giorgia –
- Povero Andrea, lui non ha fatto nulla… -
- Anche tu dalla sua parte? – fece Synyster, stranito dalla frase della ragazza. Questa scoppiò a ridere e afferrò la scodella con i pomodori e la mise da parte.  Poi mollò tutti i suoi arnesi e si preparò ad uscire, lasciando cadere il discorso, lasciando il chitarrista allibito mentre la osservava svolgere le sue mansioni.
 
- Ho chiamato Andrea – disse Ambra, armeggiando per qualche secondo col cellulare, per poi sbatterlo sulla scrivania sbuffando: non gli andava per niente di fare quel favore alla sua coinquilina.
- Grazie Ambra, di cuore – disse la bionda, abbracciando la ragazza che ricambiò la stretta con poco entusiasmo.
- Solo per te – disse Ambra, sorridendo anche lei.
 
H 13.03
- E’ per questo che ti amo, coinquilina mia – fece Giorgia sorridendo all’amica e passandole in mano il piatto colmo di insalata e pomodori, preparati da Ambra e Synyster poco prima.
- Lo so, lo so – rispose lei – Ma che non si ripeta più – fece lei, afferrando il piatto con la mano sinistra, mentre con l’altra le puntava il dito contro e andando a posizionarsi a tavola, di fianco al chitarrista solista con cui aveva preparato il pranzo leggero, che si era appropriato il posto di capotavola.
E alla fine sì, la rossa si era messa d’accordo con Andrea e ci era uscito poco dopo aver cucinato con l’Americano. Erano usciti per un’oretta, giusto per non farlo uscire dall’Hotel e dirgli semplicemente che la sua ragazza, questo week end, non sarebbe potuto uscire con lui. A lei sembrava, comunque, un comportamento scorretto e glielo aveva fatto notare anche al ragazzo, data la sua linguaccia, ma lui, sant’uomo, non aveva detto niente, si era limitato a ridere e a dirle di lasciar perdere, che Giorgia era fatta così. Ma lei lo sapeva molto meglio di lui come era fatta Giorgia e sapeva anche che quello aveva chiesto la bionda a lei, non era una decisione presa all’improvviso: la ragazza sapeva fin da subito, anche prima che Ambra avesse inviato il messaggio agli Americani, che loro avrebbero accettati e che sarebbero arrivati abbastanza presto, come quel week end stesso. L’unica cosa che non riusciva a capire nel comportamento di Giorgia, era il semplice fatto che non avesse voluto dirglielo subito, ad Andrea, del fatto che quel week end sarebbe stata impegnata tutto il tempo.
- Ma di preciso che impegni ha? – domandò curioso Andrea, tenendo una mano in tasca e sistemandosi con l’indice di una mano gli occhiali squadrati sul naso. Ambra serrò le labbra e si morse la lingua, elaborando una scusa abbastanza convincente.
- Ha le prove finali per questo suo spettacolo – aveva detto infine, accompagnando la frase con un lieve sorriso, giusto per rassicurarlo – E’ abbastanza agitata –
- Immagino – disse lui, sorridendo insieme alla ragazza – E se la accompagnassimo? –
- Dove? –
- Lì allo spettacolo – fece Andrea alzando le spalle – La accompagniamo io e te prima dell’esibizione, almeno tu prendi i posti davanti e io ho tempo per stare con lei –
- Non so se è una buona… -
La ragazza non fece in tempo a finire la frase, poiché il cellulare del ragazzo era squillato all’improvviso, emettendo un imbarazzante suono di campane tintinnati e il ragazzo si era scusato con lei rispondendo al telefono al volo. Ambra, quindi, ne aveva approfittato tirando fuori anche il suo cellulare e controllando l’orario: 12.43.
Tra poco sarebbe dovuta tornare a casa, perciò fece segno ad Andrea che se ne sarebbe andata:
- Aspetta – disse il ragazzo dagli occhi azzurri, staccando lievemente l’apparecchio telefonico dall’orecchio – Ti accompagno fino alla metro –
La ragazza annuì e fece la strada fino al mezzo di trasporto con la parlantina del ragazzo come sottofondo.
Qualche frazione di secondo prima che la ragazza mettesse piede sulla metro, Andrea si rivolse di nuovo a lei:
- Allora la accompagniamo noi! – esclamò sorridendole e salutandola con la mano.
- Andrea, n… -
La porta del vagone del treno sotterraneo si chiuse di colpo. Cazzo.
- Cos’avete fatto tu e Andrea? – domandò ad un tratto Giorgia, portandosi alla bocca una forchettata di insalata.
- Niente di particolare – rispose la rossa vaga, versandosi dell’acqua – Però ti devo parlare
- Dimmi tutto
- Meglio quando siamo da soli
- Ehy, noi esistiamo! – fece ad un tratto Matthew, agitando una mano e interrompendo la conversazione in italiano.
- Insomma, ci ospitate e nemmeno ci degnate di un occhio! – si lamentò anche Brian.
- Scusateci – fece, senza fingere dispiacere la rossa.
- Stavamo scherzando – la rassicurò Synyster, tirandole un leggero colpetto sulla spalla – Ma dove sei andata prima? –
- Sono uscita con il fi… - gli occhi sbarrati di Giorgia nella sua direzione la fecero riformulare la frase - … con un mio amico –
- Solo amico? – domandò incuriosito Synyster con un sorrisetto stampato in volto.
- Sì, solo amico – rispose lei, con fin troppa serietà.
- E tutta questa gelosia? – sussurrò all’orecchio del chitarrista Zacky.
- Piantala – rispose lui – E’ solo per parlare –
Zacky bofonchiò qualcosa e ritornò ritto sulla sedia, continuando a lanciare occhiate a Synyster e ad Ambra.
 
**
 
23 Marzo 2010, H 14.00
- Che cosa?! – esclamò Giorgia, restando a bocca aperta, letteralmente – No, non… -
- Sì, invece – rispose Ambra – Ha detto che ci viene a prendere e che andiamo al tuo spettacolo insieme. In questi giorni non ho trovato il tempo di dirtelo, scusami –
- Ma… Zacky, Synyster… -
- Sì sì, lo so! È per questo che non volevo che venisse, ma non ho fatto in tempo a dirglielo –
- E ora come diamine faccio? – continuava a ripetere Giorgia. La ragazza non credeva a ciò che aveva appena udito: Andrea conosceva benissimo al storia che c’è dietro a Zacky e lei, solo che, al chitarrista, non glielo aveva mai voluto dire. Zacky era convinto che, per il toscano, lui nemmeno esisteva. E invece, per ironia della sorte, Andrea sapeva tutto di tutti. Giorgia non era mai riuscita a mentirgli, al ragazzo, sia perché gli piaceva davvero tantissimo, sia perché, secondo lei, il ragazzo non meritava tutto il male che gli stava facendo; perché sì, anche solo avendolo invitato a casa sua gli stava facendo del male, al suo fidanzato, o anche semplicemente pensandoci. Andrea era una delle persone più buone e brave del mondo, lo aveva capito fin da subito, da quando lo aveva conosciuto: aveva fatto davvero bene ad andare in vacanza a Pistoia, l’anno scorso, perché lì aveva conosciuto una persona meravigliosa.
Ora, però, si stava ritrovando in un bel caos.
- Okay, calma – fece, mettendosi le mani nei capelli, segno che non era affatto calma – Ambra, tu vai con Synyster, Zacky e Matthew –
- Ma è inutile, Giorgia – rispose la rossa, leggermente rammaricata – Zacky non è invisibile, prima o poi si accorgerà di lui –
- Va bene, allora faremo come dico io –
- Ovvero? –
 
H 15.31
A breve lo spettacolo sarebbe incominciato e Ambra era in seconda fila, seduta tra Zacky e Synyster, al fianco del quale c’era Matt. La sala era già gremita di gente, amici della ragazza e del suo gruppo arrivavano in continuazione, Ambra individuò persino gente che conosceva anche lei. La stanza che avrebbe ospitato lo spettacolo non era molto grande, conteneva un palco posto sul fondo, ora nascosto da due pensanti tendaggi blu scuro, una grande finestra sulla sinistra e delle file di sedie poste davanti al palco. La ragazza si voltò verso gli Americani che le sedevano accanto, notando la loro aria spaesata: Synyster teneva le sopracciglia sollevate e osservava le persone che entravano di sottecchi, Zacky non faceva altro che voltarsi verso l’entrata ogni volta che sentiva qualcuno entrare e Matthew sembrava l’unico abbastanza tranquillo, nonostante continuasse a tenere lo sguardo fisso sul cellulare.
- Dici che ci hanno riconosciuto? – sussurrò Synyster sistemandosi meglio gli occhiali da sole sul viso.
- Spero di no – rispose lei, sincera.
-  Ma quando iniziano? – domandò Zacky, senza smettere di osservare tutta la gente che entrava.
- L’inizio era previsto per le quattro – spiegò l’italiana – Ma inizieranno prima, credo –
Intanto, il suo cellulare aveva vibrato e lei lo aveva sfilato alla svelta dalla tasca del giubbotto di pelle, leggendo il messaggio.
 
SMS From Giorgia to Ambra H 15.33
Tra poco iniziamo! Ricordi cosa devi fare?
SMS From Ambra to Giorgia H 15.34
Sì, ma tanto so che non funziona.
SMS From Giorgia to Ambra H 15.36
Tu prova, mal che vada si conosceranno e… staremo a vedere. Ho le prove, ci vediamo dopo, bacio
 
La ragazza si ripassó ciò che aveva pianificato l’amica bionda qualche ora prima dello spettacolo, facendo mente locale.
- Quando Andrea arriva io non so chi sia – si ripeté a bassa voce – Se succede qualcosa di particolare porto Zacky fuori –
- Con chi stai parlando? – domandò nuovamente Synyster, osservando la ragazza dondolare sulla sedia in legno e borbottare qualcosa. Questa, ridestatasi dai suoi pensieri, gli sorrise e fece segno di no con la testa.
Quella sarebbe stata una giornata negativa, se lo sentiva. E sarebbe finita nel peggiore dei modi, anche questo si sentiva.
Le luci si spensero all'improvviso.
 
 
Eccomi tornata!
No, per fortuna non sono morta :D
Mi dispiace per avervi fatto attendere tanto e devo dire che questo capitolo nemmeno mi convince troppo nonostante lo abbia sistemato più volte.
Bene, non so che dire se non che cercherò di aggiornare il più presto possibile sia una che l’altra storia! Non è facile destreggiarsi in due storie completamente diverse.
Un bacio, alla prossima <3
 
Ps. Auguratemi buona fortuna, sabato vedo i nostri cari A7x dal vivo :D 
  
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