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Autore: Madness in me    20/11/2013    1 recensioni
“Va tutto bene, va tutto bene. Butteremo la cenere di quei quaderni in qualche secchione, più tardi. Quel mostro non può uscire da lì, Hope, quante volte ancora dovrò ripeterlo ? Lui non ti farà del male. Te l’ho promesso. Ti ho promesso che non ti avrebbe toccato, che non sarebbe mai uscito fuori da quelle pagine e così sarà."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Sixteen.

 

 

 

Helena POV

Eravamo al piano superiore insieme a tutti gli altri, mancavano solo Mik e Sally.
Korey stava curando Johnny, che per ora era quello più grave, mentre, Zafira era ancora svenuta sul letto con una pezza umida sulla fronte, accanto a lei c’era Zacky, agitato come tutti del resto.
Jimmy riusciva a camminare, la sua caviglia non era poi così tanto grave, Frank era a terra tra le braccia di Gee, che gli sussurrava parole all’orecchio per continuare a tranquillizzarlo e sembrava funzionare.
 “Cos’era quel discorso di Selene con Jess ?” disse freddo Matt, spezzando il silenzio che c’era nella stanza.
In un attimo tutti gli occhi furono puntati su di me, come se si aspettassero che io sapessi dare una risposta.
“Non ne ho la più pallida idea, sono rimasta sconvolta anche io da ciò che si sono dette” dissi, mettendomi sulla difensiva, stringendomi nelle spalle, mentre mi nascondevo sempre più nell’angolo della porta.
“Sai se è una cosa pericolosa, se può succederle qualcosa ? Ha parlato di morte, o una cosa simile, Helena spiegami” mi si avvicinò, prendendomi per un braccio e stringendolo, alzando sempre di più la voce, non riuscivo a riconoscerlo, sapevo degli scatti d’ira di Matt, però mi stava spaventando.
Non sapevo che fare, riuscivo solo a guardarlo terrorizzata. “Matt, mi stai facendo male, lasciami” dissi con le lacrime agli occhi. “E Selene si farà male Helena, soffrirà ? Rispondi!” continuava a stringere.
 “Ho detto che non lo so” dissi a denti stretti mentre mi scendeva una lacrima.
In quel momento intervenne Brian, che si avvicinò di scatto a noi e allontanò Matt da me urlandogli contro di lasciarmi stare, che io non ne sapevo nulla.
Presi a massaggiarmi il braccio e mi asciugai gli occhi, ero abbastanza sconvolta dall’accaduto, non pensavo che Matt sarebbe arrivato a tanto.
Mi sedetti a terra con Brian davanti a me, non sapevo cosa pensare, avevo le parole di Sally che mi rimbombavano nella testa e non riuscivo proprio a capire, possibile che mi nascondesse qualcosa ? Eppure noi non avevamo segreti, ma se mi fossi sbagliata ? Se lei davvero sapeva come mettere fuori combattimento Jess ? E se questo avesse fatto del male a lei ? No, se fosse stato così, sicuramente, l’avrebbe detto a me e Zafira. Non ci avrebbe mai lasciato sole, ce lo eravamo promesso.
Dopo un po’ Zafi si svegliò e Zacky le chiese subito come stava, io rimasi dov’ero a inondarmi il cervello di domande. “Dov’è Sally ? E Mik ?” chiese appena si tirò su a sedere. “Sono di sotto sul terrazzo” le rispose subito Zacky, sembrava aver ripreso vita. “E’ successo qualcosa, vero ?” disse, Zafi, guardando me seduta a terra con la testa tra le gambe e Matt dall’altra parte della stanza che fissava il vuoto.
Vee gli sussurrò qualcosa all’orecchio e lei sospirò per poi chiamare Matt vicino a lei e poco dopo me.
Non volevo alzarmi, lo ammetto, ma la sua voce autoritaria mi obbligò a farlo.
Mi diressi verso il letto a testa bassa e mi sedetti sul materasso accanto a lei. “Vi serve una raccomandata o fate pace subito ?” disse guardando prima me e poi Matt, sorridendo.
“Scusa Helli, mi dispiace davvero non volevo, sono stato un coglione. Con la situazione che c’è se ci mettiamo a litigare anche tra di noi è finita, davvero perdonami” Matt non mi diede nemmeno il tempo di aprire bocca. Mi sorprese ciò che disse e mi rese anche felice. L’unica cosa che mi sentii di fare fu sorridergli e abbracciarlo e lui ricambiò.
“Oh, ma che scena commovente. La mia piccola Helena e la sua bellissima famiglia” quella voce, mi pietrificai tra le braccia di Matt e diventai un concentrato di rabbia.
 “Non si saluta più, Helena ?” rise.
Mi girai, sciogliendo l’abbraccio con Matt e al centro della stanza c’erano Mary, Nate e Jess. “Cosa vuoi, maledetta stronza ?” saltai in piedi.
“Perché devi farmi essere costantemente ripetitiva, bambina mia? Lo sai benissimo cosa vogliamo. Voi, morte.” Rise di nuovo, ma questa volta accompagnata anche da Nate e Jess.
La mia rabbia si propagava sempre di più, non capivo mai nulla quando Mary mi parlava, diventavo un’altra, irriconoscibile anche a me stessa.
 “Non vincerete questa battaglia, tanto meno la guerra e lo sai bene Mary, ma lo sa soprattutto Jess. Adesso non voglio spaventarvi, ma se ci impegniamo, possiamo essere molto superiori a voi, sapete? Possiamo distruggervi senza neanche darvi il tempo di battere ciglio.” Lo ammetto, non sapevo cosa cazzo stessi dicendo, stavo improvvisando ad assecondare il discorso di Sally, era più la rabbia che mi faceva parlare che tutto il resto.
“Ah sì? E avreste intenzione di farvi aiutare da chi ? Loro ? La famiglia ? Helena fai seriamente ?” Giurai che in quel momento, al suono di quelle parole, i miei occhi diventarono rossi di rabbia, ne sono più che certa, tant’è che mi ritrovai di fianco Zafira, anche lei molto nervosa.
Ma adesso basta, ero stufa, non volevo più stare al mio posto, così decisi di agire. “E se anche fosse Mary? A te cosa importa, dato che il tuo obbiettivo è quello di volermi morta e a questo punto è lo stesso a cui miro io, facciamo a chi muore prima, brutta stronza.” Mi lancia addosso a lei e cominciammo a lottare.
Zafira fece lo stesso con Nate, dato che anche lui era pronto a combattere, ormai era una guerra solo tra noi padroni e i nostri mostri, infatti Jess rimase immobile al centro della stanza, aspettando l’arrivo di Sally, minacciando di uccidere chiunque si fosse intromesso.
Selene non tardò ad arrivare, sentendo il trambusto che si era andato a creare in quella camera, seguita da Mikey.
Non appena mise piede nella stanza, Jess le si scaraventò addosso e si trovarono nella nostra stessa situazione.
Pensavamo solo a sferrare colpi, a ferire il più possibile i nostri mostri, senza rendere conto di quello che ci circondava, di come magari potevano star reagendo tutti gli altri, mentre guardavano quelle scene di noi che lottavamo.
Il mio unico pensiero era far fuori Mary, farle il più male possibile, o almeno cercare di infliggerle almeno la metà di quello che lei aveva fatto provare a me, per tutti quegli anni.
Non sapevo su che criterio di combattimento si basassero Zafi e Sally, per una volta ero concentrata solo su me stessa e sul fatto che più vedevo sangue uscire dal corpo di quella stronza sotto di me, più mi sentivo realizzata e potente.
L’avrei fatta fuori lì, in quel posto, in quel momento, facendola soffrire fino all’ultimo istante della sua misera esistenza.

  
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