Qualche tempo dopo per le strade di Tokyo si aggirano due giovani donne, indossano dei lunghi impermeabili neri e degli occhiali da sole, nonostante sia praticamente inverno. “Ehm, sei sicura che cosi passiamo inosservate sorella?” chiede Fuu abbastanza perplessa. “Sicuramente più che andare in giro in fuku ti pare?” dice Kita “E poi… è una mise veramente figa questa!!” dice gasata la bionda. L’altra ragazza alza gli occhi al cielo e borbotta qualcosa d’incomprensibile. Dopo aver girato a vuoto per qualche ora la bionda sbuffa: “Uff niente di niente… dove diavolo si nascondono…” Fuu la guarda sorridendo. “Vedrai che quando meno ce l’aspettiamo troveremo qualcuno…” Kita sbuffa di nuovo. “E poi ho pure fame…” Fuu sospira guardando la sorella, “Va bene dai… andiamo a prendere qualcosa…” dice fermandosi davanti ad un bar “Ecco entriamo qui mangiamo e poi riprendiamo la ricerca, non credo che la nostra signora ne avrà a male…”
Le due si accomodano all’interno del locale e si tolgono il cappello e il cappotto; dopo poco un ragazzo dai capelli biondi le avvicina. “Buongiorno ragazze, cosa posso portarvi?” chiede il giovane alle due.
Kita lo guarda e sorride “Portami una pizza e una coppa di gelato.” “A me porta una tazza di caffe nero grazie.” Dice Fuu sorridendo a sua volta notando il simbolo che si illumina sulla fronte del giovane; il ragazzo s’allontana e le due lo fissano gongolanti. “Visto? Che t’avevo detto sorellina… basta avere pazienza…” L’altra annuisce “Ed è pure un bel figo… però non sapevo che le Sailor potessero essere degli uomini…” Fuu alza le spalle “Ah boh… magari è una prerogativa dei segni zodiacali…” “Possibile… come facciamo a dargli l’anello?” chiede curiosa. “Reggimi il gioco quando torna…” La bionda annuisce.
Ci vogliono una decina di minuti perche il giovane torni con le loro ordinazioni. “Ecco fatto signorine…” dice pacatamente. Fuu sorride. “Grazie signor?” chiede la ragazza al giovane. “Motoki… Motoki Furuhata, il vostro cameriere…” spiega il giovane. “Oh davvero? Che coincidenza… la stavamo cercando…” dice la ragazza dai fluenti capelli bianchi. “Oh si? E per cosa?” chiede il ragazzo. “Deve sapere che facciamo parte della E.Z.S. una nuova azienda che si occupa di oreficeria, abbiamo estratto a caso tra la popolazione di Tokyo dei nominativi per diventare testimonial dei nostri gioelli e il suo nome è uno della lista” spiega la bianca. Kita osserva la sorella sorridendo. “Se vuole può indossare subito questo anello…” dice porgendo uno dei Henshin Ring all’uomo. “Va portato sul pollice ed è in un materiale nuovissimo, si tratta di una lega particolare di zolfo, argento e rame che assume questo caratteristico color nero mentre la gemma che v’è incastonata è diaspro.” Motoki prende l’anello, lo rigira tra le dita, lo osserva incuriosito, sentendone il peso. “Bellissimo… davvero è per me?” chiede. Kita e Fuu annuiscono vigorosamente “Un piccolo anticipo per la sua collaborazione con la nostra azienda…” spiega Fuu. Motoki annuisce “Quindi che devo fare? Farò il modello?” Kita sorride “Certo, ma per ora indossi l’anello…” Vista l’insistenza delle due Motoki le accontenta infilando al pollice l’anello nero.
Nello stesso istante in cui l’anello tocca il fondo del pollice di Motoki, un turbine di luce nera lo avvolge trasportando il ragazzo nella dimensione di Eien, proprio davanti alla ragazza che lo contiene.
“Benvenuto giovane guerriero…” dice la donna. “Tu sei il primo tassello della mia invincibile armata… Ora mostrami la tua uniforme da combattente.” Motoki che fin a quel momento era stato inginocchiato davanti alla donna annuisce. “Ai vostri ordini, Signora!” Quindi alzando la mano con l’anello al cielo grida “Leo Ring Power! Make UP!” dalla gemma sull’anello esce la figura di un grosso leone dorato con la criniera nera come la notte che dopo aver percorso qualche metro si volta e corre verso Motoki. Quando impatta con lui in un bagliore accecante si trasforma in un armatura di colore nero dai riflessi rossi come il fuoco. “Sailor Zodiac Leo, ai vostri ordini mia Signora.” Dice il ragazzo inginocchiandosi di nuovo davanti a lei. Eien ride di gusto assaporando la sua prossima vittoria.
La mattina dello stesso giorno mentre due delle Chikyuno stavano vagando per Tokyo alla ricerca delle persone predestinate, le altre due stavano chiacchierando con Kokoro Taiyono. “Ma siete sicure ragazze? Non è che vi disturbo?” chiede la ragazza. “Nessun problema Koko-chan, abbiamo un paio di stanze in più nella nostra casa nuova, per un amica facciamo questo ed altro…” spiega Higarashi sorridendo. “ci sarà da divertirsi vedrai…” dice Minami. “Se lo dici tu…” dice la bionda alzando le spalle. “Allora finita la scuola andiamo a prendere le mie cose e vengo a stare da voi…” dice salutando Higarashi mentre lei e Minami entrano in classe.
Nel pomeriggio, il terzetto sta sistemando il contenuto delle valige della bionda nei cassettoni e nell’armadio della stanza degli ospiti.
“Ma ti sei portata tutto il guardaroba Kokoro?” chiede Minami sbuffando mentre porta l’ultima valigia nella stanza degli ospiti.
“Ma no che dici… “ risponde la bionda “Solo l’essenziaaaaaaahhh!”
Kokoro s’accascia a terra dolorante con le mani sulla fronte e le due Chikyuno notano chiaramente una luce dorata filtrare attraverso le dita della ragazza.
Le ci vuole poco però per riprendersi; una volta che la fitta principale è passata Kokoro alza lo sguardo sulle due amiche. “Scusate ragazze, ho avuto una fortissima fitta alla testa ma ora sto bene…” dice calma. “Se… sei sicura?” chiede Minami spaventata. Higarashi guarda la sorella “Hanno cominciato ad agire… resta con lei, io vado ad avvertire Usagi…” dice la ragazza dai capelli verdi. Kokoro guarda le due stranita “Che accade Minami-chan?” Chiede curiosa. “Nulla di cui tu debba preoccuparti Kokoro…”
Poco dopo Higarashi suona alla porta di casa Tsukino, ad aprirle va Usagi. “Oh ciao Higarashi, qual buon vento?” Chiede sorridendole. “Vento solare…” dice con una smorfia. “Pare che le mie care sorelline e quel infido demone abbiano già messo in moto il loro piano… Kokoro ha appena avuto una fitta tremenda che l’ha fatta piegare e sulla sua fronte è apparso per qualche istante il simbolo del sole.” Usagi borbotta “Mh.. quindi la prima Sailor Zodiac s’è risvegliata… iniziano i guai temo…” Alle sue spalle squilla il telefono e mamma Ikuko risponde. “Pronto? Casa Tsukino…” dice allegra. “Oh Unazuki… ciao, vuoi Usagi… aspetta te la passo…” Poggia il ricevitore sulla spalla e si rivolge alla ragazza poco distante da lei. “Usa, si tratta di Unazuki Furuhata… sembra abbastanza agitata…” dice la donna. Usagi dopo aver invitato Higarashi ad accomodarsi in salotto prende la cornetta e risponde. “Ehi Unazuki dimmi…” dice la bionda. “Oh Usagi… forse tu e le tue amiche mi potete aiutare… Motoki è scomparso…” dice seriamente preoccupata la rossa. “Ha lasciato il bar incustodito… sono arrivata ora e lui non c’era e il locale era spalancato…” Usagi mugugna “Non potrebbe essere uscito scordandosi di chiudere?” chiede alla ragazza. “Impossibile, sai quanto ci tiene che tutto sia perfetto…”
In quel momento ad Usagi balena in mente l’idea che possa essere stato rapito… “Senti Una, hai visto qualcuno di losco al locale?” Unazuki perplessa “No… non mi sembra… quando son uscita piu di due ore fa tutto era tranquillo…” “Non è che c’erano una ragazza dai capelli biondi e una dai capelli argentati vestite in modo strano nel locale?” Chiede incalzando la ragazza. “Ora che me lo dici mi pare che siano entrate due cosi mentre uscivo dal locale…” Usagi rimane in silenzio “Non preoccuparti, vediamo se riusciamo ad aiutarti tesoro…” “Grazie Usagi,” dice la ragazza “Spero mio fratello stia bene…”
Usagi raggiunge la ragazza dai capelli verdi in salotto. “Mi sa che ho scoperto chi è il primo Zodiac…” dice la guerriera della luna pensierosa. Higarashi la osserva perplessa: “E chi?” “Credo sia Motoki, il proprietario del Crown Bar…” ribatte la bionda. “Chi? Il biondino tanto carino?” chiede ancora la prima. “Già… proprio lui…” Higarashi è perplessa “Ma… è un uomo... come fa ad essere una Sailor…” chiede stupita. “Più o meno come lo sono i Three Lights credo…”
Alle loro spalle sbuca Minami “oooohhh i Three Lights… li adorooooo!” dice la rossa; Higarashi si volta e guarda stupita la sorella. “E tu? Che fai qui?” Minami alza le spalle sedendosi sul divano. “Kokoro è andata in doccia ed io mi annoiavo… e vi ho raggiunte…” “Se t’ho chiesto di stare con lei c’era un motivo più che valido, cretina…” dice Higarashi irritata. “Sai da dove veniva quel dolore si?” Minami alza le spalle “Boh.. avrà mangiato del gelato troppo in fretta…” Higarashi sospira profondamente “No cretina… pensavo avessi capito… Eien ha svegliato la prima Zodiac… e il corpo di Kokoro reagisce a questo…” Minami rimane a bocca aperta. “Oh… ah… allora… vado da lei…” dice uscendo veloce come un tornado.
Nella dimensione parallela il demone seduto sul trono di energia tenebrosa fissa il giovane guerriero del leone ancora inginocchiato davanti a lei. “Bene mio caro…” dice sorridendo al ragazzo. “La tua prima missione è di vitale importanza per noi…” spiega pacatamente. “A Tokyo, da qualche parte, si nasconde il corpo della guerriera più potente che sia mai uscita dal Galaxy Couldron. Più potente persino di Galaxya o di Sailor Cosmos… “ spiega il demone. “Si tratta di Sailor Sun, colei che riceve sostegno dal sole. Tu dovrai trovarla e portarmela qui…” spiega ancora. “Una volta che l’avrò qui, le instillerò il potere tenebroso e la farò diventare una nostra alleata…” “Chiedo scusa sommo demone, come faccio a riconoscerla?” chiede Motoki con reverenza. “Ah, questo non lo so… son cavoli tuoi il come… devi farlo e stop!” Motoki alza le spalle “Boh… io ci provo eh…” dice svanendo nel nulla. “Ci sarà da fidarsi? Mah…” si chiede Eien fissando il nulla.
Minami rientra in casa nel momento in cui Kokoro esce dal bagno. “Eccomi pronta… che ne dici di fare un po’ di sano shopping?” chiede la bionda. Minami la guarda e sorride. “Aggiudicato!!!” dice mentre rimette la giacca e accanto all’amica si dirige verso l’uscita.
Nel mentre, “Vista la situazione credo sia il caso di aggiornare le ragazze… tu vai a prendere Kokoro e Minami io chiamo le altre, ci troviamo tra un ora al Crown Bar ok?” dice Usagi avviandosi al telefono rivolta ad Higarashi. “Ok… ci vediamo là a dopo.”
Higarashi entra in casa e si guarda attorno. Il silenzio la fa da padrone e la cosa la mette un po’ in ansia. “Mina, Kokoro… ci siete?” chiede la ragazza al vento. Nessuna risposta. La ragazza sempre più preoccupata entra in salotto e vede un bigliettino sul tavolinetto; lo prende e lo legge: “Siamo uscite a fare Shopping. Ci si vede a cena!” l’inconfondibile calligrafia di Minami la fa uscire dai gangeri.