Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Robertina92    30/04/2008    8 recensioni
---Fine Flash-back--- -Così tu sei scappata dal tuo pianeta giusto?- -Si Pai hai detto giusto- -Eh penso anche che questo possa aiutarvi...-disse Ichigo rivolta ai tre alieni -Perchè?!- dissero Kisshu,Pai e Taruto -Lo scoprirete molto presto...forse ho la soluzione al vostro problema del ritorno a casa...-
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Non ho parole per descrivere il mio immenso ritardo...GOMEN!!!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito...si parte!


PS: Danya91 hai visto che alla fine l'ho aggiornata!XD
Ciao amola!!!!XD ^3^


Capitolo 12 - Finalmente...Dannati -


-In che senso"siamo nei guai"?- chiese la Mew ao, avvicinandosi a Pie con uno sguardo tremendamente sospettoso.
-A quanto pare non tutti sono felici del ritorno a casa dei due principi...- disse con tono ironico fissando il balcone della sala da ballo.
Più che il balcone, fissava le due presenze che si trovavano nel balcone.
Erano Ichigo e il comandante Zurgh che stavano conversando.
Le ragazze, intuendo lo strano sguardo di Pie, si voltarono in direzione dei due.
-Ehi! Ma quella è Ichigo!- esclamò Purin indicandola con il dito.
-Che starà facendo con quel tizio?- chiese Retasu.
-Quel "tizio" credo sia una specie di capitano o roba simile...ed è lui il nostro problema.-
-Pie, spiegati meglio, ci spieghi che succede?-
Pie assunse uno sguardo più serio del solito.
-Credo che non siamo i benvenuti qui...- si voltò verso Taruto, che intanto stava seduto in una posizione scomoda sopra una colonna
-...soprattutto noi....-
-Ma come puoi dire questo?-
-Calmati MewMinto....non lo so...ma quel tipo non mi ispira nulla di buono.-

****************

-Ko Neko-chan!....Piccola dove sei finit...- Kisshu si bloccò di colpo.
Aveva trovato Ichigo, ma era in compagnia di uno strano tipo...
Si nascose dietro una colonna ascoltando la conversazione tra i due.
*Ma che diavolo ci fa Ichigo con quello? Che starà combinando?
Da quella posizione Kisshu poteva sentire benissimo quello che i due si dicevano, senza difficoltà.

-Piacere capitano Mencar..ehm...io sono...-
Mencar le prese la mano e l'avvicinò delicatamente al suo viso sfiorando con le sue labbra la pelle rosea della ragazza.
-La principessa Momomiya...si lo so...-
-Ah...si! che sciocca...^^''...comunque...ehm...vede...veda..-
Ichigo non riusciva a trattenere l'emozione.
Era parecchio in agitazione e in imbarazzo.
Prima d'ora mai nessuno le aveva posto mai questo tipo di attenzioni, si sentiva molto imbarazzata.
-Hmpf...non si preoccupi altezza, comunque...ho ascoltato il discorso di vostra madre prima. Da quello che ho potuto capire...molto presto
sarete data in sposa...- disse Mencar con un leggero tono di ironia.
-I-io in sposa!? Macché ! Ehm...questo deve essere...ancora deciso...- sorrise amaramente per poter nascondere un'espressione di amarezza
sul suo volto.
Eh già, la scenata che aveva fatto prima Kisshu ...era servita solo per ridicolizzarla...si sentiva così in imbarazzo.
-Ah..bene, perché...sempre che sua altezza voglia....- si inchinò a le sempre tenendole la mano, con una delicatezza incredibile -...vorrei
approfondire questa nostra conoscienza...chissà un giorno.potrebbe diventare un "qualcosa"...-
-Che...- sussurrò sbigottita.

Intanto Kisshu stava osservando la scena infuriato.
La sua gattina era lì e quel tizio gliela stava soffiando da sotto il naso!
Non poteva perdere in questo modo....proprio no.
Si spostò dalla folta pianta di Amensura(*) che stava usando come "scudo" e si diresse veloce verso i due.

-Ehy tu..leva le mani dalla mia fidanzata!- disse l'alieno avvicinandosi a Mencar con passo deciso.
-Kisshu che ci fai qui?- chiese Ichigo mentre si avvicinava a lui come per bloccarlo.
Mencar assisteva alla scena come uno spettatore divertito ma provocato allo stesso tempo.
-Ichigo! Semmai questa domanda dovrei farla io a te!E adesso levati e fammi passare!- disse arrabbiandosi e cercando di spostare la rossa
che gli bloccava il passaggio.
-Kisshu smettila!Lascialo stare!-
-Eh voi messere, chi sareste?- disse non curante Mencar guardando l'alieno dall'alto in basso.
Kisshu se ne accorse e si infuriò ancora di più.
Odiava essere sminuito dalle persone che conosceva, figurati da quelle che odiava.
Kisshu cercò di passare oltre e risposte arrogantemente alla domanda dell'uomo.
-Io? Io sono il suo fidanzato!- disse guardandolo in tono di sfida.
Ichigo rimase immobilizzata.
Cercò di alzarsi da terra, ma quel vestito ingombrante era un peso in più.
Si voltò in direzione di Kisshu infuriata.
-Kisshu!Che dici ?!-
Il ragazzo non si voltò nemmeno verso di lei, rimase immobile difronte all'uomo guardandolo con aria di sfida.
-La verità...-
Mencar rimase anche lui immobile guardando Kisshu.
I suoi iridi bluastri era come di ghiaccio e riuscivano a sminuire qualsiasi persona solo con un loro sguardo.
Anche se aveva un'aria tremendamente seria, Mencar non riusciva a non pensare alla scena di fronte a lui....
Era davvero patetica.
-Beh se davvero lei è il fidanzato di vostra altezza...come mai ella afferma il contrario?- appuntò con aria divertita.
Kisshu rise divertito.
Si avvicinò di un passo proprio di fronte al suo viso.
Il suo sguardo era gelido e pieno di rabbia...o forse gelosia?
Kisshu era geloso di qualunque ragazzo che si avvicinava alla sua micina; era convinto che le appartenesse come
si fa con un giocattolo.
-Questo è da vedere...- così dicendo, gli diede le spalle e si voltò verso Ichigo avanzando verso di lei.
-Kisshu...- Ichigo non riusciva a capire quello che stava succedendo.
La sollevo delicatamente da terra facendo attenzione a non sgualcirle il vestito e la portò via da lì.
I loro sguardi so incrociarono per meno di 2 secondi, ma Ichigo poté benissimo intravedere un velo di tristezza
nei suoi occhi. Che gli stava succedendo?

Arrivati in una stanza del castello, Kisshu, richiuse la porta alle sue spalle facendo entrare Ichigo nella sala.
Montagne di libri sparsi e librerie sconfinate riempivano lo spazio della stanza.
La flebile luce delle stelle bastava per capire che dovevano trovarsi in una biblioteca.
Kisshu si staccò dalla porta, si avvicinò a passo calmo verso Ichigo le chiese a tono fermo...
-Chi era quel tizio?- la fissava dritta nell'occhi.
Ichigo rimase un pò shockata da quella domanda, ma poi si innervosì come era suo solito fare.
-E te che importa?!- chiese sfottente Ichigo in tono di sfida.
Kisshu le afferrò il polso avvicinandola un pò a sé.
-Rispondimi!- disse gelido.
-Kisshu accidenti lasciami! Mi fai male!- gridò la ragazza agitandosi per liberarsi.
Ma Kisshu non decorse.
Con l'altra mano,libera, le prese il mento tra le dita e lo avvicinò al suo.
-Non mi piace quando fai così...-
Gli occhi di Ichigo erano pieni di paura. Tremavano all'idea di essere "penetrati" dallo sguardo del ragazzo.
-Tu sei solo mia....lo sai?
-Tu? Kisshu adesso bast...-
-E' così!Tu mi ami Ichigo....dimmelo.-
Ichigo si bloccò di colpo.
Io lo amo?
Io?
-Io cosa?...- disse imbarazzata.
-Tu mi ami...lo so...l'ho capito subito dopo la battaglia...Non mi puoi mentire...-
Kisshu la spiazzò con un suo sguardo: dolce, sereno...ma anche pieno di decisione.
Ichigo non sapeva che dire...infondo....da quando era finita la battaglia, erano cambiate le cose tra lei e Kisshu.
Ma era talmente presa dal suo sguardo e dalla sua voce che non riusciva a pensare.
Kisshu appoggiò le labbra sulla sua testa e le diede un piccolo bacio sui capelli.

Poi scese, sempre più giù continuando a donarle quei piccoli pezzi di inferno.
Un dolce inferno dove lei sarebbe volentieri caduta.
Kisshu scese sul suo viso fino ad arrivare sulle sue candide labbra.
Le sfiorò con le sue.
Le potè sentire...calde, morbide, ardenti che aspettavano solo di essere morse e assaporate.

...stavolta...stavolta sì...stavolta mi piace... pensò Ichigo, mentre le mani del ragazzo avvolgevano il suo corpo come
se volessero possederlo.
Era in una morsa.
Una morsa invincibile creata solo per loro due.

Le mani del ragazzo si aggrapparono sui suoi fianchi.
Le sue braccia la cingevano come si fa con un bambino...un bambino appena nato, come se non volesse più lasciarla andare via.
Era sua...soltanto sua.

L'aria era carica di tensione, si poteva benissimo sentirei il respiro dei sue ragazzi uno vicino all'altro, come se fosse uno solo.
L'incantesimo e la forza di quel bacio erano travolgenti, tanto che la rossa non potè fare altro di imitarlo.
Sentì il bisogno estremo di stringersi a lui, di di accarezzargli i capelli, quelle piccole e sfuggenti onde color dell'erba...
Kisshu fece scivolare la sua mano lungo la schiena e i fianchi della rossa, prima con dolcezza...poi con decisione.

...Che mi sta succedendo? Ichigo svegliati...non devi fare così...devi reagire....

Ma la rossa non riusciva più ad ascoltare se stessa...era la seconda volta che si sentiva così.(**)
Kisshu riusciva a percepire lo stato di trance della ragazza, non ci pensò due volte.
Con una mano sciolse i laccetti del lungo vestito di Ichigo.
Lei lo guardava....spalancando quell'occhi nocciola che ormai erano pieni di paura incontrando i suoi che erano pieni di passione.
La mano di Kisshu continuava a scendere lungo il retro del bustino sciogliendo completamente tutti i laccetti.
Incominciò ad accarezzare la schiena nuda della ragazza, scendendo, salendo e poi....scendendo ancora....sempre di più.

Ichigo ...che stai facendo...? Non è da te...scappa vattene!...

Ma il corpo di Ichigo non rispondeva, il suo subconscio la interpellava ma lei...lei non rispondeva.
Le labbra di Kisshu invitano a ballare quelle della rossa...di nuovo.
Ma le sue non conoscono bene i passi, sono ballerine ancora alle prime armi, che cercano di imitare i passi di quelle di lui, e non sempre
ci riescono.
-Ahi!- un gemito esce dalla bocca del ragazzo scacciandosi dalle labbra di lei, la quale immediatamente, divenne rossa.
Ichigo si allontana di qualche passetto da lui...troppo imbarazzata per dirgli che lei non aveva mai "ballato".
Kisshu rimase fermo a fissarla per qualche secondo.
Si leccò le labbra lentamente e le si avvicinò di colpo.
Scomparve.

Dopo qualche attimo ricomparve alle spalle della rossa bloccandola per le braccia.
-Kisshu...- fu l'unica cosa che disse prima di voltarsi verso di lui intimorita e ancora un pò imbarazzata.
Kisshu avvicinò la bocca al suo orecchio e vi sussurrò vi qualcosa.
-Non ti ho proprio insegnato niente?...- disse con il suo solito tono da saputello, lo stesso tono che faceva andare in bestia la ragazza,
ma che ormai, le era diventato talmente famigliare e spontaneo , da considerarlo quasi....indispensabile.
-Sei un'idiota...- gli disse mettendo un broncio infantile...da bambina.
Infatti lo era....per lui lei era la sua bambina.
-E tu sei bellissima.- le dice strappandole di nuovo un bacio...ma stavolta...lo sai...
Stavolta Ichigo sa cosa fare.

...RESTO!....

Si stavolta resterà...non si lascerà scappare l'occasione...
E' vero....prima non era sicura ma adesso....adesso basta!
Kisshu la fece voltare di scatto e senza dire "a" la prese in braccio e le stese su un lenzuolo che copriva qualcosa.
Doveva essere un mucchio di libri.
La stende supina, sotto di lui.
Le dà un dolce e casto bacio sulla fronte ripetendo quanto fosse bella.
Ichigo arrossì violentemente.
Il ragazzo cominciò a riempirla di baci...sulla guancia, lungo il collo, il petto...e mentre la baciava cercava di abbassare sempre di più quel
vestito tanto bello ma che al momento non era di nessuna utilità.
Lo sfilò completamente gettandolo lungo quel lenzuolo biancastro impolverato.
Ora era in intimo, così bella, dolce, indifesa....era sua.
Con grande sorpresa di lui, Ichigo appoggiò le sue mani sul petto di lui sfilandogli la maglietta.
Kisshu non disse niente, si limitò a guardarla e a sorridere.
Si sdraiò su di lei.
Sentì il suo corpo accendersi, stuzzicato da un'idea....forse quella sbagliata....ma chi poteva giudicare?

Le accarezzò le braccia per scendere, poi, lungo tutto il resto del corpo.
La baciava, la voleva, la sentiva sussultare ad ogni suo tocco maledettamente dannato.
Troppo dannati per una bambina (***)come lei.
Prese a giocare e ad armeggiare con il reggiseno....forse un pò troppo grande per lei, ma non importava...era uno spettacolo quella sera.
La sua gattina sexy....era lì tutta per lui.
Non ci pensò due volte e sfilato via il reggiseno appoggiò il suo capo sul suo petto cominciando a respirare e a giocare coni suoi seni.
Lei , ancora un pò indifesa ancora un pò spaventata, si limitava a restare lì immobile....innocua...quasi come sotto un'incantesimo.
Si limitava a fissare il soffitto e a gemere ad ogni suo tocco.
Kisshu cominciò a baciarle i seni per poi scendere più giù...dove nessuno era mai stato...nella sua parte ancora innocente.
Fece per abbassarle gli slip quando..una mano lo fermò.
Kisshu guardò la ragazza.
Non una parola.
Si fissarono per circa un minuto ma niente.
Kisshu sorrise.
-Non ti farò del male piccola....te lo giuro.-
Kisshu afferrò dolcemente la mano della ragazza e le diede un piccolo bacio continuando con gli slip.
Gli sfilò con un modo così provocante e addestrato che tranquillizzò la rossa.
Incominciò a baciare la sua femminilità, leccandola , stuzzicandola e assaporandola proprio come si fa con un frutto maturo.
Sotto i suoi movimenti e tocchi lei impazziva....
Ancora rossa in voltò capì che adesso era il suo turno.
Gli sfila un pò maldestra il pantalone e subito dopo i boxer vergognandosi di quei gesti così impacciati e imbarazzanti.
E lei, guardandolo non sapeva più che fare.....guardava quel corpo...così diverso dal suo.
Kisshu si fece spazio fra le su gambe, le scivolò dentro prima lentamente poi con ritmo.
Lei cerca di non pensar al dolore, un dolore che durò qualche minuto ma poi... diventò piacere.
I muscoli erano tesi come corde di violino, sui loro visi un'espressione mmista tra la sofferenza e il piacere.
Un mix perfetto quando si arriva a destinazione.
I corpi che si muovono, le gambe , le braccia, le teste...tutto.
Tutto che si intreccia facendo scomparire le differenze, diventando un corpo e un'anima sola.
Dopo un pò....tutti e due arrivarono al piacere...che arrivarono insieme dopo quella danza maledetta e infinita.

Rimasero così.
Distesi insieme, immersi nei loro sogni accompagnati dalla melodica accesa dei loro respiri affannati.
Distesi insieme in quel lenzuolo diventato così grande che li avvolse completamente,.
Distesi insieme in quel lenzuolo sporco di amore...un amore negato per troppo tempo...e che finalmente adesso...poteva essere.

Ichigo non disse nulla. Chiuse gli occhi e abbracciò il suo amato demone cadendo in un sonno profondo.
Kisshu abbracciò con il braccio il corpo della ragazza, rilassandosi anche lui ma fissando quel soffitto che li aveva accompagnati in
quella danza per tutta la notte.
Si sentivano lontane le risate, i discorsi, le musiche della festa che ancora continuava ma che adesso sembrava così estranea ai due.
L'alieno strinse ancora più forte la ragazza coprendola e accarezzandola come si fa con i bambini.
-Sono qui piccola...finalmente.- disse Kisshu guardandola....come se ancora non ci credesse.



To be continued...


*NOTE:
  1. Amensura: è una pianta aliena che ho inventato...il nome mi sembrava caruccio. X3
  2. La prima volta fu nella sua camera da letto...prima della festa...^^
  3. Bambina: diciamo che il termine bambina l'ho voluto utilizzare per intendere la fissazione morbosa che Kisshu ha per Ichigo...


Recensite!
*°°*Shironeko*°°*













  
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